Non di solo trading ... Da tempo volevo
aggiungere al sito una sezione che non fosse legata al trading, direttamente o
indirettamente. Piuttosto, esprime la necessità di condividere con i lettori e
gli amici, quando l’uomo (non il trader) ne sente il bisogno, momenti felici e
altri meno felici, situazioni favorevoli e fatti negativi ma, inevitabilmente,
legati alla vita di tutti i giorni (non solo fatti personali). Perché, ogni
tanto, pensare ad altro, a mercati aperti e operatività in corso, aiuta a
smaltire stress e stanchezza: la borsa sarà qui anche domani, per noi e per
tutto il resto del mondo, mentre la nostra coscienza ha i "giorni contati". Buona lettura a chi
avrà la voglia e la pazienza di proseguire, abbandonando, per una volta, il
mondo dei guadagni e delle perdite, degli stop e dei profit, dei grafici e dei
sistemi di trading… A presto.
A volte ritornano
Le cessioni di sovranità
compiute in favore del potere economico in questi anni hanno offuscato nella
mente dei cittadini la stessa definizione di Stato. La gente non ha più
la comprensione di cosa significhi detenere il potere d’imperio assoluto su
un dato territorio.
In particolare ciò che ha determinato la
retrocessione dello Stato al ruolo di qualsivoglia soggetto di diritto
privato è stata la perdita della sovranità monetaria, ovvero il diritto
supremo della nazione di emettere moneta, ovviamente creandola dal nulla
e senza alcun tipo di copertura. Se uno Stato sovrano vuole costruire un
ospedale si deve chiedere unicamente se ha materiali e uomini per farlo, non
certo quanto costa… Uno Stato sovrano è il monopolista della moneta e la usa
senza vincoli di sorta.
Tutti i moderni problemi
economici derivano dalla perdita della facoltà dello Stato di avere il
diritto di ultima parola in materia economica.
In sostanza deve essere chiaro, proprio come è chiaro che uno più uno fa
due, che uno Stato che può emettere la sua moneta è sempre solvibile.
Questo dato ha trovato conferma anche da
dichiarazioni di giuristi di chiara fama, come l’ex Presidente della
Consulta Zagrebelsky. Di recente poi anche la banca centrale europea ha
specificato che il debito di uno Stato che può emettere la sua moneta non è
mai soggetto a default. Dichiarazione che fa il paio con quella di mesi fa
in cui Draghi ricordava come la BCE non possa mai finire i soldi, ovviamente
perché li crea dal nulla.
Possibile che un concetto tanto banale oggi sia così
difficile da capire? Se io creo moneta mi spiegate com’è possibile che possa
fare default? Casomai potrò sovranamente decidere di non ripagare qualcuno,
in esercizio del mio potere d’imperio, ma anche in quel caso è il creditore
che perde i suoi soldi e non certo lo Stato.
Pensiamo all’Argentina.
Ancorò la sua moneta (ma anche il suo debito pubblico) al dollaro, con un
cambio fisso suicida, così perdendo il suo diritto di ultima parola. Il
Paese entrò così in crisi, in quella crisi economica tanto agognata dai
creditori per saccheggiarne ogni bene. Tuttavia non fecero i conti con il
popolo argentino che si ribellò ritornando alla sovranità monetaria.
In occidente si parlo di default del Paese in quanto
esso decise di non onorare il proprio debito pubblico, ma ovviamente questo
è un falso clamoroso. L’Argentina non poteva onorare un debito in moneta
che non era in grado di emettere dal nulla, l’Argentina falliva perché non
era più uno Stato dotato di potere d’imperio. Riscattata la sovranità il
Paese arrivò poi alla decisione di quali obbligazioni non pagare, ma a quel
punto sarebbe stato in grado di estinguere ogni debito se avesse voluto.
Nel mio studio ho visto tanti creditori del Paese
che lamentavano la non restituzione delle obbligazioni acquistate e volevano
intentare azioni legali. Ma che succede in questi casi? Le azioni le abbiamo
fatte contro le banche che hanno venduto prodotti a rischio all’insaputa dei
risparmiatori, ma non certo contro l’Argentina contro la quale un privato
nulla poteva fare.
Con quale autorità avrei
potuto pignorare beni del Paese sudamericano? Quale esercito avrebbe reso
esecutiva la sentenza? Capite la
differenza tra uno Stato e un normale creditore? Se lo Stato decide di
non pagarmi non c’è nulla, da un punto di vista giuridico, che potrei
tentare. Non posso eseguire alcun titolo sul suo territorio, perché in
esso lo Stato è il padrone assoluto.
Sul tema, le note sentenze USA in favore dei fondi
avvoltoio fanno decisamente sorridere, e per uno Stato sovrano sono
irrilevanti. Se gli USA, o meglio le multinazionali che il Paese protegge,
volessero davvero i loro soldi dovrebbero usare l’esercito.
Ovviamente oggi l’opinione pubblica non darebbe mai
il consenso ad una guerra mossa da ragioni economiche e allora l’azione dei
creditori doveva essere più subdola. Occupare politicamente l’Argentina con
l’insediamento di un governo favorevole ai creditori stessi e che con essi
avrebbe collaborato, tradendo il proprio popolo.
Non ci sono alternative a queste due opzioni perché
gli Stati sovrani non subiscono le influenze del diritto privato, sono
organismi di diritto pubblico che dunque possono morire solo per eventi
anch’essi di carattere pubblicistico, come guerre o rivolte.
La scelta di utilizzare
governi collaborazionisti, che lavorino per i creditori, è diventata oggi
una delle più gettonate in Europa e nel mondo intero. L’Italia
dal 2011 ad esempio ha i propri creditori al governo, attraverso il ben noto
colpo di Stato permanete guidato dalla finanza internazionale. Lo schema è
quello dell’Argentina. Si crea un debito in una moneta che lo Stato non può
creare dal nulla e lo si obbliga a scelte politiche che ne compromettono
sempre di più sovranità ed indipendenza.
Ecco perché l’Italia oggi
è in difficoltà e può fallire. Fallisce non certo per ragioni di diritto
privato, ma per un evento di carattere pubblicistico, un vero colpo di
Stato. Il governo non esercita la
sovranità con cui potrebbe mettere fine alla crisi, ma si comporta come un
commissario liquidatore che svende ogni bene nazionale per rincorrere un
debito matematicamente inestinguibile e che aumenta di giorno in giorno.
Quindi vediamo il medesimo scenario che già abbiamo
visto in Grecia e purtroppo nella stessa Argentina, anche di recente, quando
dopo anni di ritorno alla sovranità, i poteri economici hanno imposto, in
sostituzione del Presidente Kirchner, un nuovo governo fantoccio al servizio
del creditori internazionali che ha subito ricominciato il saccheggio del
Paese riportandolo nel baratro.
Se l’Italia fosse sovrana potrebbe tornare a gestire
autonomamente la propria politica industriale e riorganizzare un Paese oggi
gestito appositamente male al fine di regalare il controllo assoluto alla
mafia finanziaria internazionale, la più feroce criminalità organizzata che
si ricordi a memoria d’uomo e che ormai da decenni insanguina con sempre più
arroganza il mondo.
Per mettere fine a tutto questo serve ovviamente
riappropriarsi della nostra moneta, ma soprattutto spiegare alla gente la
differenza tra uno Stato normale ed un qualsivoglia soggetto di diritto
privato, differenza che purtroppo sfugge oggi ai più.
——– Avv. Marco Mori, autore de “Il tramonto
della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea”.
Jean Lannes - 31 maggio 1809
Essling. Il 21 ed il 22 maggio 1809, quasi alla fine dei combattimenti e con
le truppe francesi ormai vittoriose, ricevette l'ordine di fermarsi a causa
dell’interruzione della linea dei rifornimenti.
Seduto a riposo su un masso fu colpito da un colpo di cannone che gli
fratturò un ginocchio. Gli fu subito amputata la gamba destra ma il giorno
dopo sopraggiunse la cancrena che gli causò atroci dolori e poi la morte
dopo poco più di una settimana.
Napoleone ne rimase molto scosso perché considerava Lannes il più fedele dei
suoi diretti collaboratori (e ne sentirà la mancanza nella campagna di
Russia!). Durante l'esilio a Sant'Elena Napoleone scrisse di lui: “L'ho
trovato che era un pigmeo e l'ho lasciato che era un gigante”.
Lannes è sepolto nel Cimitero di Montmartre.
La guerra ha ucciso più persone di
un terremoto. L’uomo ha sconfitto la natura (Milan Bestic)
Lasciati guidare dal bambino che sei stato. (Josè Saramago)
Altro salvataggio per MPS con soldi pubblici?
20 dicembre 2016. L'Aula della Camera esaminerà domani dalle 9 alle 12
la relazione del Governo al Parlamento che autorizza il governo a ricorrere
ad un indebitamento fino a 20 miliardi" al fine di salvaguardare il
risparmio. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. E'
richiesta la maggioranza assoluta. L'esame del testo in commissione Bilancio
avrà inizio dalle 19 di questa sera alla presenza del ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan. Uno 'scudo' di 20 miliardi di euro da usare 'a scopo
precauzionale' per intervenire nelle banche e salvare i risparmiatori e che
il governo possa usare nel caso di fallimento dell'aumento di capitale di
Mps ma non solo. Ieri il - Continua a leggere sul sito della rai:
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Gentiloni-e-Padoan-annunciano-scudo-20-miliardi-per-banche-4748ce41-8b8c-48ab-8876-407cf1ded0d2.html
Prepariamoci a nuovi
aumenti tasi, tari, imu, iva, canone rai e chi più ne ha
più ne metta; soprattutto, verrà messa una nuova e salata tassa
sulla vaselina pura, visto che si prevede un'impennata dei consumi, già
nettamente aumentati dal 2011 in poi.
«I correntisti di Mps possono dormire tranquilli».
(Matteo
Renziin
un’intervista aRtl
102.5)
In fondo a un
problema trovi sempre un tedesco. (Voltaire)
Le ultime parole famose ...
Il
presidente del Consiglio Matteo
Renzisi
è espresso sul referendum (con tanto di appello agli inglesi sul The
Guardian) dicendo: "Penso che vincerà chi vuole restare nell’Ue".
Carlo
Messina,
amministratore delegato di Intesa Sanpaolo,
ha dichiarato che il suo istituto bancario non aveva preso nemmeno
in considerazione l’eventualità in quanto più che convinto della permanenza
della Gran Bretagna nell’Unione europea.
Monti? Di
sicuro non faceva il tifo per la brexit ma la cosa bella è che per
l'ennesima volta non ha colto l'occasione per stare zitto, dimostrando tutto
il suo disprezzo per le persone "normali", quelle che per arrivare a fine
mese devono lavorare sul serio, che non vengono pagate dallo stato coi
soldi delle entrate popolari con l'incarico di abbattere la spesa pubblica
salvo poi andarsene, con le tasche piene, e spesa pubblica aumentata né,
tanto meno, vengono messe a capo di un governo senza votazione e che
dovrebbe ridare serenità e lavoro alle persone e invece le massacra di tasse
e imposte e combina la riforma delle pensioni peggiore del mondo intero!
Cosa ha detto, dunque? Questo:
“Non
sono d’accordo con chi dice che questo referendum è una splendida forma di
espressione democratica.
Le dico di più. Sono contento che
la nostra Costituzione, quella vigente e quella che forse verrà, non prevede
la consultazione popolare per la ratifica dei Trattati internazionali”.
Ma che amante della democrazie ed estimatore del popolo (quello italiano)
che munge da anni senza soste o quasi!
senza euro, monti e renzi noi oggi la
germania la usavamo per fare aria alle nostre scorregge (anonimo)
Brexit o Bremain
L’omicidio della deputata laburista favorevole a
Bremain sconvolge tutti, opinione pubblica e partiti; lo squilibrato che ha
compiuto lo scempio è un giardiniere malato che ha deciso di punire chi, dal
pulpito della politica sovrana, non la pensava come lui e auspicava ben
altro per la GB che non la sua uscita dall’Europa padrona. Questo l’aspetto
fisico, materiale, umano … ma esiste, purtroppo, un lato
politico-finanziario? Di colpo, i mercati finanziari recuperano parte delle
perdite e tutti corrono a ricomprare sull’onda dei nuovi rialzi, i
pessimisti del voto si ritirano e i neutrali si accodano agli ottimisti alla
euro-permanenza. Come finirà? Probabile che questa
orribile sferzata sia un “toccasana” per i sostenitori del NO e che convinca
gli indecisi e anche qualcun altro, favorevole all’uscita fino a poche ore fa.
Poco dopo l’omicidio il giardiniere è stato arrestato; i familiari si sono
subito espressi dicendo che era depresso, da tempo aveva problemi mentali,
qualcuno si è affrettato a dire che, prima di accoltellare la povera donna,
avrebbe urlato “Britain first” … I media ora fanno la gara a chi trova più
motivi validi per identificare i neonazisti con i sostenitori della Brexit:
Thomas Mair era un sostenitore dei nenoazisti americani e acquistò da
National Alliance (nel 1999), l'organizzazione neonazista
USA, un manuale con istruzioni su come costruire una pistola (17
anni per costruirla, imparare a usarla e trovare un bersaglio
valido!). Le notizie si basano sulle fatture d'acquisto (gelosamente
custodite per quasi un ventennio, non relative all'acquisto di
un'arma ma di un opuscolo su come costruirla!). Insomma, un manualetto
acquostato 17 anni fa e un grido prima di compiere l'insano gesto ne
farebbero un sostenitore attivo di National Alliance, estrema destra, che è
il male, che ha indotto Mair a uccidere una donna, che era contraria alla
Brexit, quindi la Brexit è il male: votate Bremain.
Ora è in carcere in attesa di giudizio, sperando che,
casualmente, non si uccida, in quella cella.
E intanto i sostenitori del Bremain aumentano a vista d’occhio, nei sondaggi
… Forse per caso, forse no … Perché, come si suol dire,
a pensare male è peccato ma certe
volte ci si azzecca!
Rimane solo il dispiacere e l’angoscia per i figli
che perdono incolpevolmente la madre, una famiglia distrutta … ma continuare
a opprimere il popolino rimarrà lo sport preferito di finanzieri e politici
asserviti, finchè a pagarne lo scotto saranno solo le brave persone gettate
in prima linea, spesso inconsapevoli dei fili che le muovono.
Alfine la pagheranno!!
Con il fuoco della paura si alimenta l'ignoranza, per distillare
gocce di prezioso odio da elargire a piene mani al mondo intero.
Nel 325 al concilio di Nicea fu rilevato che l'equinozio di primavera
invece di cadere il 25 marzo, come era al tempo di Cesare, era anticipato al
21 marzo per l'imprecisione intrinseca nel calendario giuliano che è basato
su una durata media dell'anno di 365 giorni e 6 ore, dodici minuti più del
vero. La Chiesa allora si limitò a registrare tale slittamento senza
effettuare alcuna correzione al calendario. Ma già nel 700 il venerabile
Beda proponeva di riformare il calendario per correggere questo errore, che
stava provocando un continuo anticipo dell'equinozio, e nei secoli
successivi vi furono analoghe proposte di riforma.
Non se ne fece comunque nulla fino al 1582 quando l'equinozio di
primavera era ormai slittato all'11 marzo; dopo molti studi la commissione
presieduta dal cardinale Guglielmo Sirleto approvò il progetto del calabrese
Luigi Giglio che consisteva nel saltare 10 giorni in modo da riportare
l'equinozio al 21 marzo; l'operazione ebbe luogo il 4 ottobre del 1582; il
giorno dopo fu il 15 ottobre!
Per evitare che il problema si ripresentasse in futuro, venne introdotto,
sempre su progetto del Giglio, un nuovo calendario leggermente modificato
che ebbe il nome di gregoriano in onore del papa allora regnante Gregorio
XIII.
Le novità di questo calendario sono:
Gli anni secolari (ovvero divisibili per cento) non sono più
bisestili. Il secolo dura dunque 36524 giorni e la durata media
dell'anno si avvicina al reale.
Gli anni secolari divisibili per 400, come il 1600 o il 2000,
sono invece di nuovo bisestili, e la durata media dell'anno
gregoriano viene così ad essere di 365.2425 pari a 365g 5h49m12s un
valore ancor più vicino alla durata dell'anno tropico che è di
365g5h48m46s.
Vi è dunque ancora una piccola imprecisione in questo calendario, ma
perchè la cosa dia luogo alla perdita di un altro giorno ci vorranno più di
3000 anni!
L'adozione del calendario gregoriano nel mondo fu tutt'altro che
immediata; solo negli stati italiani e in Portogallo venne adottato il 4 Ott
1582; la Spagna lo fece il 15 Ott 1582, la Francia il 10 Dic 1583, la
Baviera il 6 Ott 1583, l'Austria il 7 Gen 1584 ... La Francia adottò poi il
calendario della Rivoluzione tra il 26 Nov 1793 e il 31 Dic 1805; dal 1 Gen
1806 tornò in vigore il gregoriano.
Gli stati protestanti furono molto più lenti nell'accettare un calendario
che veniva da Roma; la Prussia il 22 Ago 1610, l'Inghilterra il 3 Sett 1752
...
Gli stati greco-ortodossi (Grecia, Russia, Serbia) poi mantennero il
calendario giuliano fino alla prima guerra mondiale e la chiesa
greco-ortodossa usa ancora oggi il calendario giuliano come calendario
liturgico.
Come si misura la serietà
e la competenza di un governo capeggiato da un comico in incognito?
Ormai è talmente difficile star dietro
alle idiozie promulgate dall'attuale governo, vittima della pericolosa
quando demenziale malattia di recente scoperta e scientificamente denominata
ANNUNCITE, che non resta che smascherare la reale identità del nostro
premier-e renzi-e. I primi ad akkorcerzene sono sctaten i teteschi ti
Cermania, tannati merkeliani!
Poi però sono arrivati gli enigmisti del
belpaese che, a ruota dei teutonici emittenti di austerity a go-go, si sono
accorti dell'inganno:
Comunque, presto o tardi, la cosa più
evidente di cui ci si rende conto è che renzie fa molto più ridere di Mr
Bean, soprattuto quando parla ...
Le uniche copie buone sono quelle che ci fanno vedere il ridicolo nei
cattivi originali.
(Francois
De La Rochefoucauld)
Renzie sempre più tiranno?
Ogni
giorno
si sentono novità sul rimborso del mancato adeguamento relativo alle pensioni
introdotto dallo scellerato governo Monti che, di danni, ne ha fatti più di uno
tzunami alla massima potenza. Qui sotto lo stralcio di un articolo del
sole24ore, con il link di riferimento per chi volesse leggerlo interamente:
"Lo
schema del provvedimento dovrebbe partire da una retrodatazione al 2012 del
meccanismo di perequazione introdotto dal Governo Letta per il 2014-2016. Magari
con qualche ritocco sulle soglie. Per i pensionati sopra le tre volte il minimo
(che è di 1.486 euro lordi al mese) scatterebbe in ricalcolo con indicizzazioni
parziali e decrescenti al salire dell’assegno fino a una soglia (probabilmente
attorno a 3mila euro lordi, cioè sei volte il minimo) oltre la quale verrebbe
riconosciuta una quota fissa minima. In pratica meno di un milione di pensionati
non verrebbe così rimborsato se non simbolicamente. Secondo questo meccanismo la
rivalutazione non sarebbe su scaglioni ma sull’intera pensione: se per esempio
si decide un’indicizzazione al 90% fino a 2mila euro questa sarebbe sull’intero
assegno e non solo sulla parte eccedente i 1.486 euro, fermo restando il 100%
per chi si ferma a questa soglia. Un modo per risparmiare il più possibile sui
ricalcoli del dovuto per il passato garantendo quella progressività e
adeguatezza chiesta dalla Corte. E potrebbe anche esserci la scelta di
rimborsare solo uno dei due anni bloccati. Si vedrà. Come si vedrà se ci sarà o
meno un rateo dei rimborsi. Di sicuro, secondo l’Ufficio parlamentare di
bilancio nel caso dell’ipotesi estrema di rimborso integrale degli arretrati,
c’è il rischio beffa fiscale per lo Stato: l’aliquota media applicata sui
rimborsi scenderebbe dal 30%, che è l’aliquota marginale applicata anno per anno
sulle indicizzazioni, al 19% di aliquota media sul rimborso nel caso del
“pensionato tipo” con un assegno di 3,5 volte il minimo.”
(di Davide Colombo, con un editoriale di Fabrizio Forquet - Il Sole 24 Ore -
leggi su http://24o.it/QDlzho
A prescindere dagli
aspetti tecnici, quel che conta è che Renzie e i suoi ministri sono incapaci di
trovare una soluzione perché sono praticamente senza soldi (tranquilli, non
mancano mai per i loro pasciuti stipendi e i loro faraonici rimborsi spese);
l’ennesimo salasso per i conti pubblici aggraverà ulteriormente la già fragile
condizione italiana e alimenterà le ire della Germania padrona, che quasi
certamente, a breve, uscirà con una richiesta di chiarimenti sulla capacità
dell’ex-belpaese di mantenere fede ai propri impegni in Europa: in pratica,
verrà chiesto all’Italia di rassicurare tutti che le consuete tangenti
pro-Area-euro saranno regolarmente elargite. Ma niente paura: sicuramente
Renzie rimborserà se e quanto vuole, quando vuole e perchè vuole, alla
faccia della democrazia, dei diritti acquisiti (che valgono solo per le
classi dirigenti del ns paese) e della legge uguale per tutti, come del
resto fa da quando è stato messo sul trono non certo dagli elettori ...
Ultim’ora: sarà
inserito nelle pensioni di luglio o agosto un “bonus” di 500 euro a titolo di
rimborso; come al solito, il saltimbanco fiorentino ha un gran bel coraggio,
laddove la faccia nulla può … Si rifiuta di restituire tutto il maltolto ai
cittadini italiani e chiama “bonus” il rimborso (parziale) di denaro
che legittimamente spetta ai pensionati italiani. A breve sentiremo parlare di
“offerta volontaria” in luogo di quel massacro ormai insostenibile chiamato
“imposte e tasse”!
Da quando le società esistono, un governo, per
forza di cose, è sempre stato un contratto d’assicurazione concluso fra i ricchi
contro i poveri (Honorè
De Balzac)
Ipocrisia istituzionale
Commentando la strage recente e le morti
in mare di questi ultimi giorni, il presidente del consiglio italiano Matteo
Renzi ha scritto un tweet: “Niente demagogia almeno oggi. La battaglia di
tutti deve essere contro i trafficanti di esseri umani. Sono i nuovi
schiavisti”. Poco prima in conferenza stampa aveva definito i viaggi in mare
“la tratta del ventunesimo secolo”
Non c’è nulla da fare, se non le due più
ovvie considerazioni:
La prima: da decenni, ormai, le
peculiarità dei nostri governi sono disonestà, menefreghismo e, soprattutto,
ignoranza. E, dopo oltre un anno di permanenza, si capisce che il governo
Renzi+Renzi non difetta, nel modo più assoluto, di nulla.
La seconda: Renzi è ossessionato da chi ha
i soldi, pochi o tanti che siano, qualora anche fossero cifre negative, cioè
conti in rosso, con il segno meno davanti causa mutui, presiti personali,
sconfinamenti per mancanza di reddito e altri mezzi di sussistenza, che si
siano guadagnati onestamente o meno … pertanto, con questa ossessione, cerca
in ogni modo di portarli via ai più o meno legittimi proprietari. Tasse
nuove, tasse vecchie riportate in auge, tasse esistenti aumentate
all’ennesima potenza, casa, auto, cellulari, pc, generi alimentari, ticket,
viaggi, depositi, investimenti e tutto quello che di possibile e
immaginabile esiste. Per il resto, l’impossibile e l’inimmaginabile, si sta
attrezzando: presumibilmente ha qualche progetto per la tassa sull’aria,
sulla temperatura, sulla pioggia, sulla siccità, sulle parole crociate e su
quelle pronunciate, sulla tinta dei capelli, sulla barba lunga, sulle unghie
colorate, sui tacchi alti e sull’uso delle strisce pedonali. E molto altro
ancora, di certo; del resto, dopo aver attuato l’imu su terreni incolti e
boschivi e su ben strumentali, alias macchinari produttivi, delle aziende
che cosa può stupirci ancora?? Questo per gli onesti. Per i disonesti, si
inventa ogni cosa, dalle macchinette anticontante nei negozi al rimpatrio
dei capitali talmente complesso che serve solo a far guadagnare i
commercialisti e a far spendere più soldi allo stato (con quasi un migliaio
di nuovi assunti solo per l’occasione, stipendi da pagare, mica bruscolini);
la procedura è talmente caotica e complessa che solo una mente demenziale
avrebbe potuta concepirla in tal modo. E’ talmente idiota da far rimpiangere
il tanto vituperato scudo fiscale, il che è tutto dire!! E, alla fine, con
tutte le spese straordinarie è possibile che tutta l’operazione si traduca
in un costo per la comunità, altro che recupero di risorse finanziarie!
Ecco, dunque, che la sua ira, al momento,
si abbatte anche sugli scafisti, rei di diventare milionari con la tratta
degli schiavi dei giorni nostri, così come pubblicizzato da molti giornali
di regime (difficile trovarne altri, in questa fase), quasi a giustificare
le battute del premier. E qui ignoranza e ossessione diventano una cosa
sola, mettendo in risalto come la demagogia e l’assoluta ipocrisia, dai più
visti come fonte di vergogna, per i nostri politici diventano un punto di
forza e una bella scorpacciata di sano sensazionalismo. Del resto, come gli
80 euro furono la trovata pubblicitaria per le precedenti amministrative, il
tesoretto di matrice demenziale, almeno per le basi sulle quali si è
valutato, doveva esserlo per le imminenti ma ormai le sparate senza senso
funzionano sempre meno e la gente che si fa pigliare per i fondelli
diminuisce a vista d’occhio. Dunque si deve trovare qualche novità e, oggi,
potrebbe essere questa; mi sa che Renzi, sempre più fuori fase visti gli
ultimi sviluppi sull’italicum, a giorni si inventerà qualcos’altro pur di
rimanere saldamente attaccato alla poltroncina che si è guadagnato con
onestà e sudore (chiedere a Letta, nel caso …).
Si, perché è assurdo, ignorante, ipocrita
e puzza di demagogia, in questo caso di sicuro, dichiarare di voler fare la
guerra agli scafisti. Lo spacciatore esiste laddove serve spacciarla, la
droga; il “pappa” esiste laddove le prostitute non possono esercitare
legalmente; gli scafisti esistono in quanto ci sono cittadini del mondo che
possono venire in Europa salendo su una nave regolare o su un aereo e altri
che invece si vedono negata questa possibilità e si devono arrangiare
altrimenti, pagando molto ma molto di più rispetto a un viaggio comodo e
sicuro e rischiando la vita come non mai!
Ma l’Italia e l’Europa, ma anche gli USA,
fanno differenza tra i paesi e le popolazioni che “devono” essere salvati
velocemente con le armi dai tiranni e dalla morte e quelli che “possono”
attendere ed essere così sacrificati in nome della diplomazia,
dell’intervento politico non armato; in genere, i primi sono quei paesi con
ricchezze naturali da poter sfruttare o, eventualmente, geograficamente e
politicamente strategici, i secondi tutto il resto del mondo (il bello è che
l’Italia nemmeno ci guadagna, da quei conflitti, lo fa solo per mostrarsi
“amica” di qualcuno, per poter dire “noi c’eravamo”). E allora che volete
che siano qualche migliaio di morti a settimana, che problema c’è se in
mezzo a bimbi, donne e persone per bene si intrufola qualche delinquente,
qualche terrorista … tutti problemi che si potrebbero evitare se la
situazione evolvesse in maniera più logica e meno disumana, nei loro
confronti. Ma il problema è evidentemente un altro: perché non c’è la
volontà (reale, seria, non ipocrita da primo piano in tv o veicolata
insulsamente dal solito demenziale messaggino online) di porre fine a tanta
disgrazia?
La democrazia, insieme con l’ignoranza del popolo, è la
strada più corta verso il despotismo, attraverso la demagogia.
(Condorce)
Stampa di
regime?
Quando il piccolo uomo di
Arcore faceva interventi a proposito e a sproposito in giro per l'Europa e
per il mondo i giornali italiani erano a lui dedicati: AAAAARGHHHH!!
Scandalo al sole, questo imbelle narcisista ci rappresenta e ci fa fare
figure barbine ... E non c'era errore, in linea di principio, forse un po'
di esagerazione.
E oggi? Avete letto per caso
dell'incontro con il primo ministro inglese, nel salottino dove il
discorsetto di Renzie sembrava fatto da un bambino di 4 anni che, non
conoscendo ancora bene la propria lingua, figuriamoci come avrebbe potuto
declamare in un'altra ...? No, non avete letto? Strano. O forse no, non è
poi così tanto strano. Vedete questo video, altro che le risatine di
Sarcozzo e sederona Merkel! Qui se la ride tutta la Francia e non solo ... (
www.beppegrillo.it/videos/0_7xs2uehm.php) e il
problema è che non prendono in giro solo Renzie ma, a causa sua, anche tutti
gli italiani. Ma per la nostra stampa non è degno di nota, trattandosi del
selfie-premier alias twittatore-finto-rottamatore MAT972?
Però, a pensarci bene, gli
80 euro prima delle elezioni europee, gli annunci di rottamazione totale
(mai avvenuta) e della spending review (ha tagliato solo i soldi de servizi
primari dei cittadini) hanno avuto grande eco sulla stampa nazionale,
Repubblica in testa!
Mi ricorda qualcosa che io,
fortunatamente, non ho mai vissuto, essendo accaduto troppi decenni fa:
ampio spazio a tutto ciò che di positivo si può dire, sia anche solo una
fandonia per racimolare voti e silenzio assoluto sui fatti negativi. Una
volta si chiamava propaganda di regime: c'era un regime e i media
propagandavano quel che serviva. E oggi? E' diverso?
In nessuna teoria democratica si mette in dubbio il fatto che
una delle caratteristiche di una dittatura sia il monopolio
dell’informazione.(Giovanni Sartori)
Mentre il Paese muore la politica
perde tempo con le idiozie!
Ennesime uscite demenziali per Lauro Boldrino (ormai non si contano più e ogni
volta evidenziano come la nostra classe politica si rinnovi solo nei volti ; per
il resto, peggiora di anno in anno danneggiando sempre di più i cittadini):
"Una
donna che non lavora non è una donna libera,
neanche dalla violenza domestica, perché, nonostante il grande sforzo fatto
dalle associazioni, si sentirà più insicura di fare quella scelta di lasciare
quella casa dove regna la violenza".
Il 90%
delle donne lavoratrici che conosco sarebbero ben felici di poter lasciare il
lavoro e accudire i loro figli invece di lasciarli alla scuola materna,
genitori/suoceri, baby-sitter e vederli solo un paio d’ore la sera per una
doccia veloce, la cena e poi rimboccar loro le coperte, perdendo così la maggior
parte del tempo della loro crescita. Ma, certamente, per concepire un concetto
materno così banale e naturale occorre essere prima di tutto delle persone
normali, con una dose normale di dignità come persona e come donna e, soprattutto, occorre provare
ad essere madri ma, soprattutto, occorre aver lavorato sul serio, concetto che
per la nostra
Presidenta del Camero dei deputati potrebbe essere nuovo e sconosciuto (a mio
modesto parere, parere maschilista, s'intenda! Anzi, maschilistO...).
Seconda
uscita:
"Certe
pubblicità che noi consideriamo normali, con le donne che stanno ai fornelli e
tutti gli altri sul divano, danno un’immagine della donna che invece non è
normale e che non corrisponde alla realtà delle famiglie. È mortificante per il
Paese che non ci si accorga di quanto il pregiudizio sia entrato nel nostro modo
di pensare, per cui consideriamo normali pubblicità che in altri Paesi non
andrebbero mai in onda sulla tv pubblica, in quanto propongono uno schema e un
assetto di famiglia non rispettoso dei ruoli all’interno delle famiglie, in cui
ciascuno fa la sua parte".
Dunque, per la Presidenta l’immagine di
una famiglia con la madre/moglie che cucina e i figli in giro per casa non è
concepibile. Se ci fosse il marito ai fornelli a la moglie sul divano andrebbe
meglio? Era sbagliato anche quando la moglie, non per scelta, era ai fornelli
con i figli che aspettavano qualcosa, se c’era, da mangiare mentre il marito o
il figlio era al fronte o caduto o invalido? Be', bastava non fare le guerre; se
avessimo avuto la Boldrino nel secolo scorso i conflitti mondiali non ci
sarebbero stati di sicuro, erano troppo sessisti! E poi: negli altri Paesi
non vanno in onda pubblicità in cui la moglie cucina e i figli sono seduti? O
mamma mia, ma dove vive??
Ma come è possibile che quando a noi
poveri italiani sembra di averne viste di ogni, dai politici (abusi, corruzione,
mafia e politica a braccetto, puttanieri, twittatori incalliti, maghetti del
selfie, devastatori fiscali della patria, zerbine renziane alias bandierine che
cambiano direzione politica ad ogni alito di vento ecc., ecco che arriva l’ennesimo
scempio vestito da onorevole (anzi, in questo caso onorevola) strapagato coi
soldi dei contribuenti, oggi e per sempre, reversibilità compresa??
E’ difficile anche trovare le parole
adatte, ormai: da troppo tempo questo soggetto (sarà contenta che non possiamo
chiamare soggetta) si occupa di queste baggianate con molta più energia di
quanta ne metta nel suo lavoro (sempre a mio modesto e maschilisto parere) che,
già di per sé, è un lavoro per modo di dire; si andasse a spaccare la schiena in
una catena di montaggio, come molte donne fanno (altro che libertà!!!) per
1000/1200 euro al mese e, poi, una volta a casa dopo 8/9 ore di fatica provasse
a occuparsi dei figli e delle incombenze “normali” per le persone “normali”, non
certo per gente come lei (sarà offensivo usarle il lei??).
Di seguito, alcuni simpatici commenti,
alcuni ironici altri laconici; purtroppo, solo pochi delle migliaia e migliaia di commenti in rete
che manifestano ormai insofferenza totale per questa classe politica insulsa di
fannulloni che si preoccupano solo di inezie e di mantenersi alto stipendi e
rimborsi spese a danno nostro. Commenti, populisti ovviamente, si
intenda: da quando ci sono queste correnti politiche, essere parte
integrante del popolo e sostenerne le necessità e i desideri, oltre che le
legittime (sigh!) richieste è diventato negativo, sconveniente e fascista! I
democratici rispettosi della democrazia popolare sono loro, quelli che ci
massacrano da posizioni occupate senza nemmeno chiedere il permesso a chi,
almeno in teoria (molto in teoria, e basta), per diritto costituzionale
dovrebbe averli almeno eletti ...
Euterpe ha
detto una cosa molto importante: le parole hanno una loro valenza, ma non sono
esse a mutare la realtà. La Boldrina, questo è il cognome che dovrebbe darsi, se
fosse coerente, se ne faccia una ragione: la lingua non si forma e non si evolve
con gli articoli di legge o le sue raccomandazioni, ma con l'uso che nasce nel
vivere quotidiano e con le sensazioni di gradimento o di avversione che le
parole suscitano nell'orecchio. Ad esempio, i verbi intransitivi vogliono
l'ausiliare essere, ma nessuno dirà mai che il gatto è miagolato tutto il
giorno. (A capirla ...)
Ieri sono
andato a trovare un mio amico farmacisto ma purtroppo era occupato con il suo
commercialisto perchè era stato multato da un guardio di finanza. Meno male,
così non ho perso tempo e non sono arrivato in ritardo dal dentisto con il quale
avevo appuntamento.
Stamattina mi
sono alzata, sono andata in bagna, mi sono lavata la denta, ho tolto la pigiama,
poi ho indossato la pantalona, sono andata in ufficia, poi ho preso una caffè,
ho mangiato una panina e ho preso appuntamento con una escorta con la quale sono
andata a pranza. Dopo mi sono fatta una pisolina e alla sera sono tornata a casa
da mia moglia. PS: Sono una maschia. :- (Troppo esilarante).
Un tempo le
donne chiedevano la parità per accedere al potere e pretendevano di essere
chiamate al maschile come "il Presidente..." come scettro del potere
conquistato. Ora che qualcuna è arrivata al potere ha cambiato idea e vuole
cambiare la lingua italiana da sola. Si tratta solamente di isteria. Le donne
capaci lavorano e occupano seriamente il loro posto con il massimo rispetto che
meritano. Il resto sono cazzate.
Se tutte le
donne fossero simili alla Boldrini preferirei diventare Gay immediatamente.
Io comincerei
anche a eliminare giocattoli, quali bambole, passeggini e cucine per bambine, se
vogliamo essere proprio precisi, così le bambine non saranno fin da piccole
condizionate al lavoro di mamme e casalinghe. (Bellissima)
[…]per altro,
NON onorevole PresidentA, le donne che lavorano in casa, accudiscono ai genitori
malati e non hanno diritto ad un benemerito fico secco, laddove invece lei
riconosce alla sua cara ''feccia importata''molti più diritti perfino di un
operaio che si é massacrato la schiena in fabbrica tutta la vita, svolgono un
compito nevralgico e gravoso per il quale lo Stato non riconosce neppure
spicciolame di rame.
La chicca del secolo:
Cara la mia presidenta tanto
indaffarata da poter perseguitare la lingua italiana in ogni momento della
giornata, vorrei farle una domanda: visto che gli immigrati da noi sono
l'avanguardia del nostro futuro e visto che la quasi totalità di essi
appartiene a un mondo nel quale la donna è trattata come schiava o, nelle
situazioni migliori, come serva, quando la smetterà di propinarci idiozie
gratuite sul sessismo o, in alternativa (perchè a sentirla (s)ragionare
vengono anche certi dubbi ...), quando la smetterà di bere??
La generale idiozia dell’umanità è tale che si possono muovere gli uomini a
furia di parole.
(William Maugham)
Presunzione,
arroganza e maleducazione: i nuovi indispensabili requisiti per fare il
premier
La deputata Castelli parla mentre Renzi è in aula per il dibattito sui temi
del prossimo Consiglio Europeo. Durante l'intervento il premier viene
attaccato sullo scandalo delle tangenti per le Grandi Opere ma Renzi ignora
la Castelli e si diverte leggendo un libricino di satira politica e alcuni
biglietti, documenti vari ecc. Ripreso dalla stessa deputata che gli chiede
di mostrare attenzione e di alzare la testa, prima continua a ignorarla, poi
alza la testa e guarda in direzione dei suoi tirapiedi, ride e fa spallucce
...
Questa è la
dimensione, ormai, della nostra politica: il primo ministro di un paese
democratico (ormai poco democratico) si comporta in questo modo con
l'opposizione, come se non esistesse, manca di rispetto alla persona e alle
istituzioni. Agli italiani no, non manca di rispetto in realtà perchè non lo
hanno eletto e, del resto, ancora non ha dimostrato di voler fare qualcosa
di veramente utile (scusate, dimenticavo gli 80 euro che ormai sono
diventati l'emblema della resurrezione italiana; secondo le baby ministre e
gli incompetenti di turno del governo questa manciata di euro, data non a
chi non possiede reddito o a chi è ampiamente sotto la soglia di povertà ma
a chi, pur con notevole fatica, a fine mese ci arriva, dimenticandosi
totalmente degli altri che ne avrebbero avuto ben più bisogno, è la
soluzione a tutti i mali ma, sopratutto, giustifica qualsiasi idiozia del
governo Renzi, per non parlare del massacro fiscale a cui ci ha sottoposti e
ci sottoporrà vita natural durante).
Per il
nostro non-eletto premier probabilmente è tutto un gioco la partecipazione
alle discussioni della Camera, un pomeriggio al cineforum. Certo, se si
dovesse partecipare ad un consiglio dei ministri sicuramente si potrebbe
pensare di essere al cineforum: ragazzine civettuole, un fratello maggiore
che le controlla in tutto e per tutto, qualche genitore senza ormai più
alcuna autorità che ha lasciato campo aperto al rampollo di famiglia,
dirigente di un'azienda che di un dirigente non ne avrebbe bisogno, certo;
ma, si sa, prevenire è meglio che curare: metti che verranno assunti uno o
due dipendenti in futuro, vuoi non essere pronto, a livello dirigenziale, a
mettere tutti preventivamente in riga?
Comunque,
lui se la ride, del resto che problemi ha? Mica è un italiano di serie b (o
di serie c), come gli altri; fa parte dell'èlite. Mi ricorda qualcun altro
che se la rideva in compagnia:
Ora che ci penso: Monti (il
capostipite dei premier inventori di nuove tasse e sostenitori delle
vecchie, ma rivalutate ad oltranza) e Napolitano (il suo mandante)
se la godevano mentre la gente, grazie a loro, cominciava a sperimentare chi
la fame, chi la povertà, chi la perdita di quella poca e relativa
tranquillità finanziaria data dal lavoro.
Ora che ci penso: Renzi è
stato mandato sempre da Napolitano ed ha rappresentato la continuità con le
politiche di Monti, fatte di nuove tasse e di nessuna reale attività
positiva per il paese (e meno male, direi: quando ci ha provato ne è uscita
la legge fornero, la peggior riforma pensionistica di tutti i tempi in tutto
il mondo!). Certo, c'è stato di mezzo Letta ma è durato il tempo di
un'esibizione del saltimbanco fiorentino alla corte di re Napolé ... E
pensare che Renzi glielo aveva detto (anche via talk-show, più di uno): "stai
tranquillo Enrico, qui nessuno vuole rubarti il posto" ... poi un
colpo di tosse gli ha troncato le ultime tre parole che sono uscite timide e
in un sussurro educatamente sommesso, rispettoso come da suo inequivocabile
carattere: "per qualche ora ancora"). Comunque, il
collegamento mi fa pensare:
che siamo di fronte a una
nuova monarchia a mandata presidenziale, fondata sulle risate, sui selfie e
sulla condanna alla fame per i sudditi?
Che cosa diventa un presuntuoso, privo della sua presunzione?
Provate a levar le ali ad una farfalla: non resta che un verme.
Il solito Renzi-farsa-show
Qualche giorno fa Renzi ha
eletto il nuovo presidente della repubblica. Un atto dovuto, dopo che il
vecchio presidente aveva eletto Renzi. Così abbiamo mandato a casa un
personaggio che per oltre 60 anni è stato pagato con i soldi pubblici, mai
lavorato come qualsiasi altra persona di questo paese, semplicemente il
classico politico vita natural durante; il problema è che non abbiamo finito
di pagarlo perchè continuerà a godersi la sua bella pensione da privilegiato
e, quando lascerà definitivamente la "politica", a sua moglie andrà pure la
reversibilità. A chi dice che l'Italia non è più il belpaese
consiglio di fare le debite distinzioni!
Il presidente in Italia non
ha potere, dunque Mattarella sarà solo l'ennesima spesa per il contribuente;
ma, d'altra parte, qualcuno lì ci deve stare e, allora, forse meglio
scegliere il minore dei mali. E pensare che ci sarebbe potuto arrivare
Prodi, il grande sostenitore dell'Euro... lui si che ci capiva:
Nicolas Soult, Maresciallo dell’Impero con
la Grande Armata di Napoleone, visse la sua lunga vita (per gli standard
dell’epoca molto lunga) costellata di riconoscimenti: nacque nel 1769 e morì
il 26 novembre del 1851 e, da soldato semplice dell’esercito francese,
divenne il “più grande manovriero” dell’epopea napoleonica, contribuendo
attivamente al successo di molte battaglie storiche (Jena, Austerlitz, Ulm
…) e ben guidando l’esercito in territorio spagnolo. Seguì sempre alla
lettera gli ordini di Napoleone, senza sbavature, con tenacia e rigore e,
per questo, divenne uno dei generali più fidati in assoluto. Ritiratosi in
Germania dopo la morte di Napoleone, tornò in Francia qualche anno dopo e,
fino alla sua morte, prese parte alla vita politica del Paese ricoprendo più
volte la carica di Ministro della guerra.
L’unico neo, in una carriera militare
brillante, fu durante la battaglia di Waterloo: fu ben poco efficiente
nell’invio degli ordini (normalmente appannaggio del prode e efficace
Berthier, rimasto in Francia a proteggere la capitale) che avrebbero potuto
cambiare le sorti della battaglia stessa e che impedirono al generale
Grouchi di arrivare sul campo di battaglia anticipando i Prussiani e,
soprattutto, convinse Napoleone a ritardare l’attacco risolutivo alle linee
inglesi, ormai altrettanto provate, con le ultime forze fresche della Grande
Armeè. Qualche malpensante scrisse che, stranamente, un Maresciallo così
determinante in tutte le altre battaglie si ritrovò a fare due errori
clamorosi proprio in quella più importante per il suo Imperatore …
Più
si è grandi e meno si deve avere volontà: si dipende dagli avvenimenti e
dalle circostanze (Napoleone)
Italia defuntibus
Ennesimo fatto che, nonostante non ce ne
sia bisogno, altro non fa che rendere l’Italietta sempre più lo zimbello
d’Europa (e del mondo intero):
un detenuto albanese è stato liberato
dieci giorni prima della scadenza della sua pena ed è stato risarcito con
alcune migliaia di euro perché, secondo il giudice, in carcere non sarebbe
stato in condizioni ottimali (troppo stretto, diciamo).
Sempre più gente viene rilasciata in
anticipo o, addirittura, non viene nemmeno incarcerata perché le carceri
sono troppo piene e le condizioni non sono delle migliori, beneficiando dei
domiciliari, sconti di pena ecc. (noto anche un fatto, di questi ultimi
giorni, del commercialista che ha cercato di uccidere la compagna con un
sacco di coltellate, anche alla testa, e se ne sta tranquillamente a casa
perché il giudice ritiene che non sia pericoloso, avendo confermato il
medico legale che la vittima non ha rischiato di morire per quelle 10/15
coltellate, neanche quella al collo e le multiple alla testa. E si, con
questi giudici e questi medici legali ora ad essere in colpa - di non essere
morta, nella fattispecie - è più facilmente la vittima che non il carnefice.
Insomma, se sei un cittadino italiano,
onesto e disoccupato, non ottieni 80 euro al mese come aiuto, non ti
risarciscono se sei costretto a vivere in condizioni pietose o sotto un
ponte, magari con tutta la tua famiglia, perché non sei un delinquente né un
immigrato clandestino e, dunque, non puoi godere di domiciliazione comoda,
rimborso per il tuo disagio, 40 euro al giorno o alberghetto per dormire e
riposarti ecc. Che alla fine, un italiano onesto e in difficoltà economiche
si chiederà pure perché mai non dovrebbe rubare o stuprare o assassinare
investendo con l’auto qualcuno, visto che questa gente viene spesso trattata
meglio di chi dignitosamente e quasi sempre nel silenzio assordante
dell’indifferenza di politici (e loro amici di merende) cerca di
sopravvivere pur trovandosi nella …
Ricordo solo alcuni, pochissimi, dei
motivi per cui ci pigliano per il c..o in ogni dove, direi solo qualcuno e
solo di quelli recenti:
-Il rischio che corrono i nostri Marò con un governo
inesistente e fantoccio;
-Immigrazione al top, lasciati soli dal resto d’Europa che
non si vuol mischiare con un Paese che non sa né come affrontare il problema
alla fonte né dopo;
-Albanese uscito dal carcere prima e pure risarcito;
-Una decina di milioni di poveri in Italia e il governo
concede un obolo di 80 euro a chi lavora e, pur considerandone le difficoltà
oggettive in molti casi, sicuramente ha qualche problema in meno di chi deve
mantenere una famiglia ma non ha stipendio;
-Non c’è lavoro, i disoccupati sono al 13%, aziende chiudono
continuamente e molti imprenditori si suicidano e le cose più importanti e
più urgenti, per il governo, sono la riforma del Senato e l’abolizione
dell’articolo 18;
-Lo studio di un progetto per ridurre (di poco) lo stipendio
di impiegati ministeriali vergognosamente alti (impiegati normalissimi a
130/150/200 mila euro l’anno, barbieri a 90/100 mila euro l’anno), mille
difficoltà (compreso i sindacati, gli stessi che se li chiami perché ti
hanno licenziato e hai una famiglia a carico ti mettono in attesa) per
alleggerirli di qualche euro mentre in un altro stato nemmeno esisterebbero
quelle figure, altro che ridurre lo stipendio!
-Assessori regionali succhia-sangue che si fanno rimborsare
salumi, mutande e gratta e vinci e rimangono al loro posto e mantengono i
diritti acquisiti;
Mi fermo
ma ci sarebbe da scrivere per mesi, forse anni, 10/12 ore al giorno …
Una
volta i giovani e i padri di famiglia se ne andavano dall’Italia per cercare
il Sogno Americano, oggi se ne vanno per sfuggire all’Incubo
Latino!
L’Italia sta in piedi solo perché non sa da che parte
cadere. (Roberto Gervaso)
Renzi, l'ennesimo flop?
Gli
imprenditori italiani si lamentano di tutto e di più, i lavoratori italiani
... figuriamoci! E mentre tutti insieme chiedono a gran voce che si cambino
le cose che da cinquant'anni affossano l'Italia e gli Italiani, Renzi il
rottamatore, il riformatore e il fautore dei cambiamenti radicali che fa? La
riforma del senato (?!?!), nuovi (si fa per dire, nuovi ...) tagli a tutto e
tutti, nuove (si fa per dire, nuove ...) tasse a tutti e su tutto, ma
nessuna ristrutturazione del settore pubblico che è il peggiore al mondo o
quasi (sia per costi ma, soprattutto, per efficienza, si fa per dire ...
EFFICIENZA!), nessuna riforma intelligente del mercato del lavoro, nessuna
reale modifica alla riforma vergognosa, penosa e demenziale della serva di
Monti, alias Miss PuzzaSottoilNaso Fornero. Più che cambiare l'Italia, Renzi
cambierà, sostanzialmente, il conto in banca suo e dei suoi collaboratori,
come sempre è successo da quando è nata la repubblica coi suoi debiti immani
e inutili: parlamento, senato, ministri e presidente della repubblica, costi
(altissimi) senza benefici (inesistenti).
Irap. "In un contesto nel quale serve migliorare
l'occupazione, noi abbiamo l'Irap che invece si paga di più al
crescere dei posti di lavoro".
Occupazione e carenza capitali. "I nodi che
l'Italia deve affrontare sono la "mancanza di occupazione e la
carenza di capitali. Mi sono scontrato con tre fattori fondamentali:
il mercato del lavoro, la mancanza di certezza del diritto e la
burocrazia".
Burocrazia costa e uccide imprese. "La burocrazia
non solo costa cara, uccide le imprese. Per compilare una
dichiarazione dei redditi servono 250 ore rispetto a 50 ore degli
altri paesi. Il costo degli adempimenti costa 27 miliardi l'anno.
Avviare una nuova impresa costa 2.100 euro, contro una media di 270
degli altri paesi. L'allaccio alla rete elettrica richiede 5
procedure per 124 ore di lavoro. Sono state approvate 620 nuove
norme fiscali negli ultimi 6 anni, ovviamente con gli obiettivi di
semplificare".
Da un ladro puoi stare in guardia, da un bugiardo no.
(Anonimo)
28 luglio
Il 28 luglio 1814 scoppia la Grande
Guerra. La storia ci racconta con zelo e anche un pizzico di
logorroica insistenza come la causa scatenante fu l’assassinio
dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo (28 giugno 1914) senza
tuttavia corredare la narrazione storica, con altrettanta precisione
ed entusiasmo, della doverosa appendice nella quale proporre la
quasi ossessione del Kaiser Guglielmo II nel trovare un buon motivo
per riaprire le ostilità con la Francia, in particolare, forse
stanco di quasi un secolo di semi-infermità dopo l’esito fortunoso
dell’epopea Napoleonica. A tal proposito, invito alla lettura dei
dettagli del
piano Sclieffer, già pronto quasi dieci anni prima dello scoppio
della prima guerra mondiale.
I tedeschi, come sappiamo persero la
guerra e ne subirono l’esito devastante, poi, non contenti, si
ripeterono vent’anni dopo, circa, e ne uscirono anche peggio.
Insomma, dopo il buon Federcio II, ultimo baluardo della grande
Prussia, i tentativi di rinverdire i fasti della Germania si
tramutarono tutti in desolate sconfitte secolari e portarono a
morte, carestia e umiliazione per tutta l’Europa (e non solo). Ma, i
tedeschi, si sa, sono fatti così: con le armi, con i soldi o con le
parole devono sempre tentare di primeggiare ma, almeno negli ultimi
due secoli, più che altro le hanno prese e molti, troppi, ne hanno
sempre pagato le conseguenze loro malgrado!
La guerra
è una cosa troppo seria per lasciarla ai militari.(Georges
Clemenceau)
La
battaglia di Hattin
Per
ricordare, ancora una volta, che la guerra è guerra e non ha tempo,
soprattutto per i morti che causa: migliaia di persone uccise, poco conta se
cristiani o musulmani, e altrettante famiglie distrutte; la Vera Croce
sparita e altre battaglie e guerre a seguire, nel nome di chi o cosa si sa
ma si fatica a capire. Segue un passo del segretario personale di Saladino,
Imad ad-Din, e basta a rendere l'idea:
"Io passai accanto
a loro, e trovai le membra dei caduti gettate ignude sul campo di
battaglia, disperse in pezzi sul luogo dello scontro, dilacerate e
disarticolate, coi capi spaccati, i colli troncati, i lombi
spezzati, le cervici triturate, i piedi in pezzi, i nasi mutilati,
le estremità strappate, le membra smembrate, le parti tagliuzzate,
gli occhi cavati, i ventri sventrati, le chiome tinte di sangue, i
precordi tagliati, le dita affettate, i toraci spaccati, le costole
schiacciate, le articolazioni dislocate, i petti frantumati, le gole
spezzate, i corpi tagliati a metà, le braccia maciullate, le labbra
contratte, le fronti sfondate, i ciuffi invermigliati, i pettorali
insanguinati, le costole trapassate, i cubiti slogati, le ossa
rotte, i veli strappati, i volti spenti, i danni patenti, le
epidermidi scorticate, i pezzetti decimati, i capelli sciolti, i
dorsi sbucciati, il corpo disfatto, i denti spezzati, il sangue
sparso, l'ultimo fiato di vita sopraffatto, le cervici cadenti, le
giunture mollate, le pupille liquefatte, i colli pendenti, i fegati
sbriciolati, le cosce recise, le teste fracassate, i petti
scorticati, gli spiriti involati, i fantasimi frantumati: come
pietre fra pietre, esempio per chi sa vedere".
Non esistono grandi guerrieri. La guerra non fa
grande nessuno.
(Anonimo)
Suarez: un uomo o una dentiera?
Di solito, in ogni posto e in ogni manifestazione, festa, incontro ci sono i
classici personaggi di rito: la gnocca, il belloccio, lo sfigato, il
tontolone, il macho, la secchiona e l’idiota di turno.
I mondiali brasiliani non difettano certo di gnocca; bellocci, tontoloni e
sfigati ci sono e si vedono, machi non parliamone, la secchiona è più
difficile da scovare ma guardando bene … ma, soprattutto, l’idiota non
poteva mancare. Chi sarà? Mah, io direi più di uno, ma non faccio nomi,
ognuno decida per sé.
Bene, ora parlerei di Suarez e di alcuni personaggi che gli girano
intorno in questi ultimi giorni. Chi è Suarez? E’, a mio avviso, una
sorta di uomo preistorico dotato di parola, un troglodita
teletrasportato da entità aliene da un milione di anni fa alla fine
del ventesimo secolo; un essere che proprio non vuole abituarsi al
fatto che, ormai e salvo in alcune zone del terzo mondo, i pasti
(raramente a base di carne umana) si consumano con le posate o, nel
caso di panini, focaccine e simili, il cibo si porta alla bocca e
non è la bocca che si getta sul cibo. Ma, soprattutto, che esseri
umani e animali, portatori di carne commestibile, non si addentano
ancora vivi e racchiusi in casacca societaria. No, è buona
educazione, in genere, prima macellare l’animale, quindi sezionarne
la parte interessata e solo allora, preferibilmente cotta (ma anche
una tartare può andare, senza esagerare), si degusta, magari con
contorno e un buon bicchiere di vino (al bicchiere, ovviamente, non
tracannando dalla bottiglia dopo averla rotta contro il muro).
Invece il buon Suarez, evidentemente attaccato alle sue tradizioni (prei)storiche,
ha pensato bene di servirsi un antipasto in attesa del piatto forte
(qualche buon difensore degli ottavi, quelli si sa che sono più
prelibati), addentando Chiellini che, da buon juventino, sarà
risultato sicuramente indigesto, costringendo il gemello dell’uomo
di Neanderthal a desistere e a gettarsi a terra disgustato e in
preda a forti spasmi.
Ma il bello è quello che succede intorno: mentre dalle alte sfere arriva un
logico quanto inevitabile consiglio a far curare l’inqualificabile roditore
umanoide, una moltitudine di pseudo-psicanalisti e (non tanto pseudo) idioti
trovano giustificazioni, scuse, attestati di simpatia ecc. Chi? Vediamo …
Luis Suarezè
a Montevideo, accolto come un eroe nazionale (e qui son tanti eh),
alla faccia del morso alla spalla diGiorgio
Chiellini.
E certo, siamo nel 2014 , gli eroi mica sono quelli che dedicano la loro
vita ai bisognosi fin troppo spesso ignorati da tutti, o chi si sacrifica
per salvare qualcuno che, magari, nemmeno conosce o chi si offre senza
contropartita a chi richiede aiuto ad una folla altrimenti sorda … No, gli
eroi sono quelli che, per la modica cifra di 12 milioni di sterline
(sterline!) all’anno, nette ovviamente, prendono a morsi uno che ne guadagna
qualcuno di meno, in mezzo a un campo di erba fine e verde (erba normale,
quindi non ci sono scuse!). Be, plaudiamo agli uruguagi, evidentemente se
hanno sfornato un elemento del genere ci sarà bene un motivo e li si può
anche ben comprendere se ora lo esaltano.
il presidente uruguaiano José Mujica
ha rincarato la dose, dopo aver spezzato una lancia a favore dell’attaccante
sin da subito e dopo aver saputo della: «Siamo furiosi perché la Fifa usa
due pesi e due misure. Sono anziano e ne ho viste tante in vita mia, ma
questa volta si è passato il limite. Si vedono di continuo falli e gesti ben
più gravi, ma si permettono di trattarci con i piedi solo perché siamo un
paese piccolo e contiamo poco». No, caro presidente, non vi trattano coi
piedi perché siete un Paese piccolo ma perché, a sentire i suoi
ragionamenti, avete il cervello piccolo!
Anche Diego Armando Maradona è d’accordo: “Luisito siamo con te. È
una sanzione ingiusta, una cosa di mafia. Perché? Chi ha ucciso? Questo è il
calcio della Fifa moralista. Là c’è gente che non pensa e che vuole uno
spettacolo sempre più imbarazzante”. E si, è proprio mafia, caro Armandino.
Del resto, chi con un briciolo di cervello avrebbe punito con una squalifica
un giocatore di calcio che guadagna in un anno quello che un imprenditore
medio guadagna in una vita (guadagna, non risparmia!) spaccandosi la
schiena e rischiando del suo ogni giorno della sua vita sacrificata?
Nessuno, figuriamoci; anzi, la prossima volta diamogli un bel premio invece
della squalifica: una dentiera d’ora a 24 carati! Ma del resto, el pibe è
sempre stato intelligente, coi piedi…
Pasquale Bruno,
o’animale: "Preferisco undici Suarez piuttosto che undici Chiellini. Quella
di Chiellini è stata una sceneggiata, neanche le mie bambine la fanno quando
le morde il cagnolino... E poi dico basta: non può essere sempre per terra,
quindi tutta la vita undici Suarez". Guardi, signor Pasquale, io non
avevo alcun dubbio che lei avrebbe (s)ragionato così, chissà come mai!
A un giornalista inglese che ricordava il precedente di Suarez in Premier
League, l’allenatore Tabarez ha risposto: «Avrà commesso errori ma è
evidente che lo prendete di mira». No Mister, non è che “avrà commesso
errori”, semplicemente il suo cervello non riesce a recepire un messaggio
semplicissimo, banale, che anche un bimbo di due anni capirebbe con una
certa velocità: in campo si passa, si tira, si dribbla, si contrasta anche
in modo rude, talvolta … ma non si morsica. Così come non si danno
coltellate, non si strappano i capelli agli avversari, non si danno le
bandierine in testa, non si strozza il difensore dell’altra squadra, non si
cava un occhio all'arbitro … eccetera eccetera. Difficile? Bè, allora fate
un corso serale o andate a consulto da uno bravo …
Diego Lugano,
capitano dell’Uruguay (primo atto): “Morso? Io non ho visto morsi, perché
non ce ne sono stati. Quello di oggi è un semplice contrasto di gioco. I
segni? Sono vecchie cicatrici, qualunque stupido se ne renderebbe conto.
Chiellini ha fatto apposta”. A proposito di stupidi, Diego caro …
Diego Lugano,
capitano dell’Uruguay (secondo atto, dopo la sanzione): "Indignazione,
impotenza. Penso che sia quello che stiamo provando tutti. Tutti vorrebbero
un mondo più giusto, ma semplicemente quel mondo non esiste. La legge non è
uguale per tutti. Abbraccio Luis, che come sempre si rialzerà, e soprattutto
alla famiglia che soffre ancora più di lui, si sentono orgogliosi di lui, lo
merita". La famiglia, poverini .. quattro figli e una moglie che ora
dovranno tirare avanti per quattro mesi con il capo famiglia che non lavora
… si, ma forse lo stipendio lo piglia lo stesso .. si, ma forse, a
prescindere, solo quest’anno si piglia qualcosa come 13/14 milioni di euro
di stipendio .. e gli anni passati?? Aaaaah, che dura la vita, mica è
fortunato come gli operai che guadagnano 1200 euro al mese e rischiano il
posto di questi tempi, loro non hanno a che fare coi cattivoni della Fifa! E
poi, se questo mondo non è giusto, non è giusto, o no???
Che dire: un sacco di giustificazioni, insulti a chi ha comminato la
squalifica all’attaccante umanivoro. Evidentemente tutta questa gente, che
vive e/o ha vissuto nel mondo del calcio, dove girano cifre da capogiro,
modelle, ruffiani e prestigiatori ha perso il contatto con la realtà e pensa
che, a loro, sia tutto dovuto. Per dare calci a un pallone e dire quattro ca..ate
ai microfoni. Così dovresti lasciar correre che qualcuno
che guadagna cifre che un lavoratore nella media si sognerebbe di guadagnare
in 30/40 vite, lavorando 50 anni a vita, possa addentare un avversario, ma
che sarà mai. E quando mio figlio di sei anni e l’altro di quattro anni, che
vorrebbero tutti e due giocare a calcio, mi chiedono se è normale che si
facciano quelle cose in campo io gli dovrei rispondere: bè si, è normale,
del resto se lo dicono persone che hanno sniffato per anni, dentro
fuori dai campi, e altre che hanno mandato all’ospedale qualche
avversario durante gli incontri sarà pure giusto. O no??
Qualcuno che ha un po’ di buonsenso, comunque, c’è, anche nel mondo del
calcio, normalmente invaso da bamboccioni arricchiti:
“Il Barcellona non molla Luis Suarez, ma oltre a un cospicuo sconto sul
prezzo del cartellino pretenderebbe che nel contratto venga inserita una
speciale "clausola morso". Lo afferma il Daily Mirror. Il tabloid
conferma che i catalani non hanno rinunciato al centravanti del Liverpool,
la cui valutazione però si è dimezzata rispetto agli iniziali 100 milioni
di euro richiesti. E per tutelarsi nel caso di nuovi raptus del "Pistolero",
il Barça pretenderebbe anche una clausola rescissoria, con penale,
qualora Suarez tornasse a mordere.(Daily Star).
Ecco cosa significa usare il cervello in luogo di altre parti del corpo
notoriamente meno nobili anche se, per moltissimi, ben più usate: il
giocatore mi interessa ancora, ma ora faccio io il prezzo. Metà prezzo e
clausola rescissoria, così se l’uruguagio amante del barbecue senza brace e
della carne di vitellone italo-britannico ci ricasca non rischia nulla, o
quasi.
E pure il Real Madrid che aveva mostrato interesse per il giocatore sembra
aver rinunciato e optato per tenersi Benzema. Farà qualche gol in meno,
forse, ma dovrebbe costare molto meno in salsine e dentista.
Un idiota povero è un idiota, ma un idiota ricco è un
ricco.
(Paul Laffitte)
Mundial
2014
Sono cominciati i mondiali brasiliani … e
subito ecco qualche sorpresa: cinque gol presi dai campioni uscenti non è
cosa da tutti i giorni, Costarica che strapazza l’Uruguay dei fenomeni
prestati all’Europa calcistica non è da meno. L’Italia batte un’Inghilterra
chiaramente non grandissima, ma infiamma tutti, come al solito, nemmeno
avessimo massacrato i galacticos a ritmo di samba e Balotelli, ancora una
volta e come sempre sarà, prima delle partite è incostante e rischioso, dopo
il gol è un semidio-menomale-che-l’abbiamo-noi in tutti i bar del nord,
centro e sud. L’attapirato Ibrah è rimasto a casa insieme a Ribery che
qualcosa avrà ma si è capito poco, mentre la sua France piega senza problemi
il primo modesto avversario, la Pulce argentina mette il suo primo sigillo
con nonchalance e la piccola Svizzera se la cava con un gol (meritatissimo)
in zona Cesarini, dopo essersi vista annullata un gol regolarissimo. Robben
e Van Persie sono forti come sempre, Rooney è un lottatore nato con tanto di
classe, Candreva meno male, lui si, che l’abbiamo noi, CR7 giocherà fra poco
e vedremo ma chi lo discute, Eto’ è sul viale del tramonto, Forlan è già
tramontato da un pezzo, Neymar da rivedere ma la classe c’è, Behrami il più
grandi fino ad ora: riparte, subisce un fallaccio, rotola e si dibatte, si
rialza al volo e corre a servire la palla della vittoria elvetica .. un
giocatore d’altri tempi!
Ma i veri protagonisti sono loro: la
Selecao, l’orgoglio brasileiro, i verde-oro, il dream-team del Sudamerica, i
padroni di casa e scontati vincitori del campionato (per i brasiliani,
s’intende…). Il calcio spumeggiante, la classe innata, il dribbling nel dna
e l’acrobazia nel sangue, i sorrisi stampati, il divertimento assicurato, la
palla nascosta e le punizioni a doppio effetto.
Ma, soprattutto, l’onestà sportiva … loro
non hanno bisogno di ricorrere a trucchetti per vincere le partite e non
hanno bisogno del catenaccio per non rischiare, loro sono i maestri del
calcio-spettacolo: prendi un gol? Fanne tre! Rischi in difesa? Attacca alla
grande! Giocano duro? Ridi e dribbla!
Peccato, però, che per sbloccare una
partita abbastanza noiosa e sulla direttiva del pareggio che sa di
sconfitta, un brasiliano (ma và? Sarà mica italiano o francese o greco??)
potenziale campione mondiale (di tuffi) si butti a terra con forza (la sua,
di forza) e con un movimento tanto naturale quanto, evidentemente, studiato.
E l’arbitro, sicuramente poco esperto di pesca (altrimenti non avrebbe fatto
il boccalone, se lo avesse conosciuto bene), ci è cascato con mani, piedi e
… fischietto! E poi? Beh, poi da lì è stata un’altra partita, ma quello lo
si sapeva, forse fin troppo bene …
E pensare che i carioca quando vengono in
Europa, a suon di milioncini di euro, dopo poco cominciano a sentire la
saudade, la nostalgia di casa. La malinconia per la propria terra?? Ma se la
maggior parte viene dalla favelas! La nostalgia-de-che? Delle case costruite
coi rottami accatastati, delle malattie, della fame, delle guerre tra bande,
degli spacciatori, delle morti giornaliere di bambini innocenti?
Mannoooooooooo, grida qualcuno, nostalgia
del carnevale!!! E già, perché i brasiliani si scontrano con la Policia
Militar, fanno manifestazioni e minacciano, spaccano e urlano contro gli
sprechi del governo per i mondiali di calcio mentre il paese soffre per la
crisi ma non si sognerebbero mai di annullare le settimane intere di festa
(costose assai) di carnevalate, anno dopo anno, mentre il paese affonda
nella crisi. No, il carnevale è sacro, almeno quanto il Cristo redentore
(anche dei tuffatori, sicuramente) là in alto a dominare Rio …
E da adesso in avanti, oltre al carnevale,
alla samba e alla saudade, i brasiliani potranno essere famosi anche per i
tuffi senza trampolino.
1)Renzi
ha aumentato le tasse sulla casa, sulle rendite finanziarie e ha approvato
nuove e pesanti accise sulla benzina (e il tutto in un attimo, chissà nei
prossimi due anni…) ;
2)Il
PD di Renzi ha preso il 40% delle preferenze dei cittadini italiani votanti
(pari al 52% degli aventi diritto);
3)Il
100% di quel 40% si lamenterà quando arriverà la tasi, quando percepirà gli
interessi e quando farà il pieno;
Risultato:
Almeno il 100% del 40% di quel 52% degli italiani aventi diritto, dunque,
potrebbero essere definiti “C……i”.
C’è una seconda opzione: quel 100% del 40% di quel 52% degli aventi diritto
non si lamenterà quando arriverà la tasi, quando farà il pieno, quando
percepirà meno interessi ecc. In tal caso potrebbero arricchire la loro
condizione di “C……e” con l’aggiunta di un meritato “EMERITO”.
Certo, mi si potrebbe chiedere tranquillamente quale sarebbe potuta essere
l’alternativa … Grillo? Berlusconi? Alfano? Mah, in un Paese che va allo
sbando e vicino allo sfascio, al di là dei proclami ottimistici dei politici
di turno che, attaccati alla poltroncina da sempre (chi è appena arrivato lo
fa per il SUO futuro), venderebbero la madre anche solo per un bracciolo, si
potrebbe dare un voto di protesta al nulla, a uno dei partiti che
sicuramente, in condizioni normali, non riuscirebbe nemmeno ad avvicinare la
soglia del 4%. Far raggiungere il 30/40/50% a uno di questi insignificanti
partitini non servirebbe certo a dare un governo stabile al nostro Paese ma,
almeno, servirebbe a mandare in pensione la classe politica attuale, fatta
di giovani, meno giovani e vecchi succhia-sangue che, a prescindere
dall’età, DOVREBBERO aver fatto il loro tempo (e i loro danni, enormi
danni!). Il governo non nascerebbe, si scatenerebbe il caos per qualche mese
(situazione che, comunque, perdura già da anni, mese più mese meno …) e poi
si tornerebbe alle elezioni per votare il partito con maggiore rinnovamento,
di facce e di idee. Un segnale, santo cielo, un solo segnale servirebbe … ma
noi italiani abbiamo sempre vissuto nella e della nostra italietta: pasta,
pizza e mafia. N’evvero??
E pensare che un popolo come il nostro è stato dominato (sigh!) da Roma,
dagli arabi, dagli spagnoli, dagli austriaci e dai francesi (ecc.) e
sottomesso con la forza degli eserciti, mentre ora deve essere dominato da
Renzi con il consenso popolare … altro che far ridere il resto del mondo!
Ribellarsi, per una volta, nella storia no, eh?
Ah si, una volta si fece … per 5 giornate … bei ricordi, lontani … unici …
In Italia, diceva un americano a un altro, i polli girano
crudi per strada. (Ennio
Flaiano)
Ayrton, basta il nome
Il 1°
maggio ricorre il ventesimo anniversario della scomparsa
dell'indimenticabile e formidabile campione brasiliano, l'asso della pioggia
e l'incredibile lottatore della F1 moderna. Le gare rese leggendarie dal
mitico Ayrton sono innumerevoli ma due, in particolare, rimarranno nella
memoria degli appassionati tutti di automobilismo, avendo trasformato
l'eccezionale pilota prima in campione e poi in leggenda: Monaco 1984 (agli
esordi) e Brasile 1991 (da campione affermato).
Monaco
1984 era il diluvio universale. Sulla Toleman, vettura notoriamente
inferiore, Ayrton riuscì a partire dalla tredicesima posizione e, proprio
nel diluvio, il campioncino illuminò la pista e gli spettatori, superando
senza alcuna fatica campioni come Lauda e Rosberg e portandosi a ridosso del
leader Alain Prost. Proprio mentre si apprestava ad umiliare il nano
francese, Jacky Ivkx, in stile "Moggi pilota", interruppe la gara e
assegnò l'immeritata vittoria al beneficiario di tanta magnanimità, mentre
Senna vinse, agli occhi e nel cuore di tutti i veri appassionati di F1, quel
fantastico gran premio. Gli sguardi di tutti gli attori, sul podio e accanto
ai piloti, parlano chiaro (solo Prost sembra non provare vergogna):
In
Brasile, nel 1991, Senna perse la quarta marcia al 60° giro, quindi
tutte le altre, via via, tranne la sesta. Pur a costo di uno sforzo immane
il brasiliano riuscì a guidare la sua McLaren al traguardo precedendo Patrese e Berger. Per lo sforzo della gara quasi non riuscì
ad alzare completamente la coppa del vincitore. Mitico!
Fino
al giorno della morte, nessuno può essere sicuro del proprio coraggio.
(Jean Anouilh)
Morto il grande
Boskov, allenatore indimenticato della miglior Samp di inizio anni
'90
1) Se vinciamo
siamo vincitori se perdiamo siamo perditori. 2) Io penso che per segnare bisogna tirare in
porta. Poi loro sono loro, noi siamo noi.
3) Dopo pioggia viene sole. 4) No serve essere 15 in squadra se tutti in
propria area. 5) Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che
entro a Marassi perdo tre chili.
6) Io penso che tua testa buona solo per tenere
cappello! 7) Un grande giocatore vede autostrade dove altri
solo sentieri. 8) Rigore è quando arbitro fischia. 9) Palla a noi, giochiamo noi, palla a loro,
giocano loro. 10) Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite
1-0.
"Boskov: un bravo allenatore dentro un grande uomo.
Conte: un bravo allenatore ... e pazienza!" (?)
La fortuna
degli italiani
Ci apprestiamo ad “accettare” di buon grado (o forse no, ma tanto
che cosa cambierebbe??) il terzo (terzo!) governo consecutivamente
non legittimato dal popolo. Evidentemente, anche quel poco di
ritegno che avevano i nostri politici, da sempre incapaci di ben
governare l’Italia ma assolutamente e perfettamente capaci di fare i
loro interessi, è andato perso ed ha lasciato spazio alla
spudoratezza totale: prima, almeno, ne combinavano di cotte e di
crude alle nostre spalle per garantire presente e futuro a sé
stessi, alle loro famiglie e alla loro cerchia di interessi,
cercando di dare una parvenza di legalità al loro comportamento
ricorrente; oggi, invece, nemmeno quello, si limitano a svolgere con
passione e accuratezza il consueto lavoro del magna-magna ma senza
aver cura di nascondere le loro azioni. Tanto, hanno capito che
l’italiano medio non si ribellerà mai, nemmeno quando sta morendo di
fame a causa loro: preferiamo il suicidio, per la loro assoluta
tranquillità!
Ma a livello costituzionale, come è possibile continuare a cambiare
governi e premier senza ricorrere alle elezioni? In pratica non si
potrebbe, ma già da tempo questa è una prassi consolidata! La
staffetta Prodi D’Alema fu l’apripista (forse necessario per
“legittimare” futuri golpe ai danni del popolo italiano?): il
Presidente la rese accettabile appellandosi allo ‘stato delle cose’.
Ecco, appunto, lo “stato delle cose” … basta dare a intendere agli
italiani che quel che si fa è nel loro interesse e via... Non che si
richiedano prove o fatti, semplicemente basta la parola. La parola
di un governo che, debitore nei confronti dei suoi sudditi, li
lascia fallire e morire di fame ma non adempie ai suoi obblighi!. Ma
se la parola sono gli italiani a darla al governo, allora è meno di
carta straccia.
E questo “stato delle
cose” sarebbero, nella fattispecie, le difficoltà del Paese. Dunque,
se queste necessità del Paese giustificano tali atti, il risultato dovrebbe
inevitabilmente essere un netto miglioramento della situazione. Bene: Monti,
Letta e ora Renzi (?), il risultato, per ora (vedremo Renzi, anche se potrei
già anticipare il pronostico) sono un Italia allo stremo, gente che non
arriva a metà mese, figuriamoci alla fine, pensionati alla canna del gas,
esodati (hanno dovuto inventare un termine apposta, per non offendere chi?
Quei poveracci che sono stati privati della loro libertà da un governo
provvisorio, incapace e massacratore di poveri??), gente che ha versato
15/16/18 anni d contributi e ora rapinati dalla Fornero e compagnia bella,
giovani che nemmeno cercano più il lavoro tanto sono sca…ti (vorrebbero
salire o scendere o buttarsi, insomma, in politica, ma se non fai parte
della casta o, almeno, della castina, non si passa!). Che dire, Napolitano
sceglie bene!
Ma perché niente
elezioni? Mancava la nuova legge elettorale e
Napolitano doveva salvare l’Italia. E speriamo che al terzo tentativo almeno
non la faccia implodere del tutto, visto la capacità che ha evidenziato
nella scelta dei precedenti personaggi affossa-Italia!.
Il governo Monti è stato
devastante, ha
umiliato buona parte degli italiani e ha prosciugato le casse di altrettanti
cittadini. Ma la cosa peggiore è che ha buttato il seme per continuare su
quella strada nel nome del pareggio di bilancio, osannando il fatto che
l’Italia ce l’avrebbe fatta (sigh!) con le proprie forze senza ricorrere
agli aiuti dell’Europa. Ma hanno provato, Il Presidente e i due Premier
ultimi, a chiedere agli italiani se avessero preferito morire di fame (come
sta succedendo) affinché loro facessero bella figura con l’Europa o,
piuttosto, avessero ben accettato qualche aiuto (da pagare, sicuramente, ma
diluito nel tempo e con un minimo di equità tra le varie classi sociali, non
con le discriminazioni avvenute consapevolmente e legalizzate dalle nostre
più alte istituzioni!).
Inutile continuare,
siamo trattati come pidocchi dai nostri politici (tutti compresi, a Roma
come nei palazzi regionali): noi a lavorare 40/50 anni fino a 65/70 anni di
età per una misera, molto misera pensione, loro dopo meno di tre anni a far
nulla, anzi a far danni, hanno garantito privilegi, vitalizi e onori a iosa
(attendo smentite!).
Provate a farvi una
domanda, semplice semplice: da quanti anni il Napolitano viene pagato con i
soldi delle tasse egli italiani? Non intendo solo come Presidente della
Repubblica, si intenda … in generale. Vi do un aiuto:
Napolitano è nato del
1925 e nel 1953, a solo 28 anni, è diventato deputato. Dal 1953 a oggi,
2014, è sempre stato partecipe alla vita politica del Paese, quindi su 89
anni di vita ne ha passati 61 stipendiato dagli italiani: tre generazione di
italiani … e quando ci lascerà, nel senso che lascerà quello che per lui è
il paradiso in terra, cosa succederà??R E V E R S I B I
L I T A’!!!!!!
"La differenza tra un
politico e un maiale è la puzza. Anche il maiale, però, non sempre
profuma..." (Personale)
Aiutiamo i
fratelli sardi
I link
sotto permettono di avere informazioni utili per mandare gli aiuti agli
alluvionati. Occhio agli sciacalli che, in queste situazioni, si
moltiplicano, quindi meglio andare sul sicuro e affidarsi ad enti e organi
ufficiali o ben conosciuti come, per esempio, Il Corriere della sera, la
Croce Rossa Italiana e Mediaset indicati di seguito:
Ora mi
permetto due piccoli sfoghi, il primo dei quali rivolto ai vip ... al link
qui sotto troverete una notizia dell'ultima ora su Briatore: a differenza
dei più che twittano come cyber-ochette, qualcuno passa direttamente ai
fatti, alla concretezza che serve, forte e puntuale, a chi sta veramente
male!
L'altro è
un appello a tutte le persone che passano le giornate tra falsità e
meschinità, che cambierebbero il mondo a parole ma nei fatti faticano anche
a cambiarsi le mutande: smettetela di perdere tempo a farvi seghe mentali e,
almeno per una volta nella vita, provate a voi stessi che non siete di peso
alla società!
Ho preferito mille
volte morire e rinascere che sopravvivere vicino alla bugia alla finzione e
alla merda!
(Silvia Nelli)
L'orgoglio di
padre di un bimbo autistico
E' successo
durante la recente partita tra la Svezia e la Germania per i mondiali del
prossimo anno: 22 bambini affetti dalla sindrome di Williams sono scesi in
campo con i protagonisti della sfida. Il calciatore svedere kim Kallstrom
abbraccia e tranquillizza il piccolo Max e lo aiuta a rimanere calmo vicino
a lui nello stadio gremito di gente. Il calciatore ha poi ricevuto una
lettera da parte del padre che lo ringraziava per aver fatto vivere un sogno
a suo figlio, permettendogli di rimanere tranquillo e, quindi, di poter
godere di quel momento speciale insieme ai suoi compagni e ai suoi idoli.
L'uomo è dove è il suo cuore, non dove è il suo corpo.
(Gandhi)
Pochi
giorni fa è morto Franco Rossi. Grande tifoso della Sampdoria e grande
estimatore di Mancini calciatore. Di lui si sa che era un giornalista
sportivo, che fu quasi il precursore del calciomercato televisivo, ma non
tutti sanno che era anche allenatore: nell’hinterland milanese “arruolava”
ragazzi difficili e li toglieva dalla strada, qualche volta vincendo anche
le partite con la sua squadra, Tuttosport, sottraendoli a un futuro incerto
e, talvolta, trovandogli anche un lavoro.
Lo ricordo
perché, ogni tanto, seguivo la trasmissione sportiva su telenova all’interno
della quale teneva sempre banco; ma soprattutto perché una sera di
campionati europei e dopo che lui disse che l’Olanda di Van Basten era una
mezza calzetta io andai al pc e mandai una mail scrivendo, più o meno,
queste cose:
“sentir
dire che l’Olanda è una squadra scarsa in questi europei mi lascia pensare
che l’opinionista in questione non sia quel grande giornalista sportivo che
tutti crediamo che sia. E, magari, lo pagate pure!”
Proprio in
quel momento la trasmissione andò in pubblicità e al rientro non mi
aspettavo certo che citassero la mail. Invece lo fecero e il buon Rossi
disse, con molta autoironia, che da quel momento poteva solo sperare in un
fallimento totale dell’Olanda, altrimenti avrebbe rischiato la diaria.
Ricordo che
sbagliò molti pronostici sul fallimento prematuro di alcuni calciatori,
campioni che dimostrarono il loro valore anche ben oltre le sue peggiori
aspettative, così come sbagliò pronostici di partite e squadre … ma la sua
preparazione storica sul calcio in generale non era né è in discussione,
mai, e i suoi modi erano simpatici e cordiali, sempre. E poi, chi mai può
dire di essere perfetto?
Quando lo sport è la
tua vita o ci muori o ne muori. Te ne andrai comunque con lui a fianco.
(Sara
Brillanti)
Sacco (Bocconi): "La chiave
Ict per tutti i grandi problemi italiani"
Un articolo di qualche mese
fa ma assolutamente attuale (vai alla fonte per leggerlo per intero
"La tecnologia non compare
mai nel dibattito sui grandi mali del Paese. Ma migliora la
competitività delle aziende, crea occupazione (soprattutto giovanile),
riduce la burocrazia, aiuta l’export, migliora l’efficienza della
giustizia e del sistema tributario. Ma anche la certezza del diritto, la
concorrenza e il capitale umano. Aiuta a preservare l’ambiente e a
ridurre gli squilibri territoriali. [...]"
Dalla
tecnica non giunge la salvezza ma almeno è garantito l'aiuto.
(Salvatore Natoli)
Apprendere
che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l'odio con l'amore,
la menzogna con la verità, la violenza con l'abnegazione dovrebbe essere un
elemento fondamentale nell'educazione di un bambino.
53 anni per
el pibe de oro
Il 30
ottobre 1960 nasceva, a Lanùs, Diego Maradona, considerato, a prescindere da
classiche ufficiali o meno, il miglior giocatore di tutti i tempi.
A me piace
questo Maradona
non mi piace,
invece, questo Maradona
E spero
che i miei figli, un giorno, vedano bene la differenza e sappiano scegliere
senza esitare ...
Caporetto
Il 24 ottobre del 1917
le forze gli austro-tedesche sfondano il fronte dell’Isonzo a nord,
accerchiando, a Caporetto, la Seconda Armata Italiana composto del Quarto e
del Ventisettesimo Corpo d’Armata al comando del Generale Badoglio, dando
origine a quella che passerà ala storia come la battaglia/disfatta di
Caporetto. L'esercito austro-tedesco avanza per centocinquante km in
direzione della Pianura Padana, raggiungendo Udine in soli quattro giorni e
causando agli italiani ingenti perdite di vite umane e materiali: i soldati
(350 mila) sono costretti ad una ritirata scomposta, mentre ancora più
civili scappano dalle zone invase. La disfatta di Caporetto prova il crollo
dell’intero fronte italiano e la ritirata si arresta solo l’11 novembre
sulla Linea del Piave. Complessivamente, la disfatta di Caporetto costò
all’esercito italiano: 11600 morti - 30 mila feriti - 260 mila prigionieri -
3200 cannoni - 1700 bombarde - 3000 mitragliatrici - 300 mila fucili -
Ma il danno peggiore fu
causato dai nostri inutili quanto incapaci generali, quelli ai quali, ancora
oggi, abbiamo riservato l'onore di piazze e vie nonostante sulla loro
coscienza pesino centinaia di migliaia di morti evitabili.
La
battaglia la persero i nostri generali incapaci ma la morte e la vergogna
toccarono ai valorosi figli del nostro Paese
23 ottobre
1942 - El Alamein
16 ottobre
1793
La regina di Francia
Maria Antonietta viene ghigliottinata a Parigi. Figlia di
Maria Teresa d'Austria e di Francesco Stefano di Lorena, viene data
in sposa al quattordicenne delfino di Francia, il futuro Luigi XVI
per suggellare l'alleanza tra l'Austria e la Francia. Trasferitasi a
corte, nella reggia di Versailles, Maria Antonietta conduce una vita
dispendiosa e frivola. Ostile ad ogni compromesso con le idee
liberali e accesa sostenitrice del diritto divino dei re, durante la
Rivoluzione francese viene messa in stato di arresto insieme alla
famiglia reale. Sebbene abituata al lusso, Maria Antonietta vive la
prigionia con grande coraggio. Viene processata sommariamente e
giudicata colpevole di alto tradimento dal Tribunale rivoluzionario.
Muore con dignità sulla ghigliottina e con lei l’epoca
dell’ancien
regime. (Fonte: RaiStoria)
Chi vive di e con se stesso alla fine muore nelle mani degli altri.
(Sara Brillanti)
I have a dream
14 ottobre 1963.
Il capo del Movimento americano per i diritti civili, Martin
Luther King, diventa il più giovane vincitore del Premio Nobel
per la pace, che gli venne assegnato per la guida della resistenza
non-violenta alla fine del pregiudizio razziale negli Stati Uniti.
Il 1963 non è una fine, ma un principio. E coloro che speravano che il Negro
avesse bisogno di sfogarsi per essere contento, avranno un duro risveglio se
il paese ritornerà alla solita situazione. Non ci sarà riposo né
tranquillità in America fino a quando al Negro non verranno garantiti i suoi
diritti di cittadino. Il turbine della ribellione continuerà a scuotere le
basi della nostra nazione fino a che non sorgerà il giorno splendente della
giustizia.
Però c'è qualcosa che io
debbo dire alla mia gente, che sta sulla soglia logora che conduce al
palazzo di giustizia. Nel processo di conquista del posto che ci spetta, non
dobbiamo essere colpevoli di azioni inique. Non cerchiamo di soddisfare la
nostra sete di libertà bevendo alla tazza del rancore e dell'odio. Dobbiamo
sempre condurre la nostra lotta su un piano di dignità e disciplina. Non
dobbiamo permettere che le nostre proteste creative degenerino in violenza
fisica. Ancora una volta dobbiamo elevarci alle altezze maestose
dell'incontro tra forza fisica e forza dell'anima. La nuova meravigliosa
militanza, che ha inghiottito la comunità negra, non dovrà condurci a
diffidare di tutta la gente bianca. In quanto parecchi dei nostri fratelli
bianchi, come oggi si vede dalla loro presenza qui, si sono resi conto che
il loro destino è legato al nostro. E si sono resi conto che la loro libertà
è inestricabilmente legata alla nostra. Non possiamo camminare soli. E
camminando, dobbiamo fare la promessa che marceremo sempre in avanti. Non
possiamo tornare indietro.
Per cui vi dico, amici miei, che anche se affronteremo
le difficoltà di oggi e di domani, ancora io ho un sogno. È un sogno
profondamente radicato nel sogno Americano, che
un giorno questa nazione si solleverà e vivrà nel vero significato del suo
credo, noialtri manteniamo questa verità evidente, che tutti gli uomini sono
creati uguali. Io sogno che nella terra rossa di Georgia, i figli di quelli
che erano schiavi ed i figli di quelli che erano padroni degli schiavi si
potranno sedere assieme alla tavola della fraternità. Io sogno che un giorno
anche lo stato di Mississippi, uno stato ardente per il calore della
giustizia, ardente per il calore dell'oppressione, sarà trasformato in un
oasi di libertà e giustizia. Io sogno che i miei quattro figli piccoli un
giorno vivranno in una nazione dove non saranno giudicati per il colore
della pelle, ma per il contenuto della loro personalità
Con
la violenza puoi uccidere colui che odia, ma non uccidi l'odio. La violenza
aumenta l'odio e nient'altro. (M.L. King)
Se un
bambino vive nella critica impara a condannare.
Se un
bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.
Se un
bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.
Se un
bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.
Se
un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.
Se
un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.
Se
un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.
Se
un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.
Se
un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.
Se
un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore
nel mondo.
Nuovi amici:
una necessità vitale
Questa attività
(il trading, il sito ecc.) mi ha dato due bellissime possibilità:
1)fare ciò per cui da almeno 20 anni
provo una passione viscerale;
2)conoscere alcune persone
eccezionali.
E’ il secondo
punto che qui voglio affrontare.
Mai avrei pensato
che una conoscenza personale tramite un oggetto “freddo” come il pc e ed un
suo strumento operativo come la rete si fosse potuta trasformare in qualcosa
di bello ed importante. L’idea di parlare con una persona attraverso una
chat o tramite messaggi di posta elettronica, seppure talvolta, magari,
conditi con qualche rarissima telefonata, mi ha sempre dato la sensazione di
un rapporto distaccato, esclusivamente possibile e proponibile per motivi
professionali. Così, invece, non è…
Non ho
intenzione, qui, di nominare tutte le persone che hanno clamorosamente
smentito questa mia convinzione ma, semplicemente per rendere l’idea al
lettore e per avere una personale soddisfazione nel dichiarare questo
traguardo personale (trovare amici sinceri è talmente raro, per me, che è
sempre coinciso con un notevole arricchimento della mia personalità e del
mio modo di vivere il rapporto con gli altri) che, spero, continui a
spostare i avanti gli obbiettivi di crescita.
E’ per questo che
mi limito, si fa per dire, a nominare due delle persone che più mi stanno a
cuore e che sono stati (e sono) artefici di questo mio arricchimento
“internettiano” (passatemi il termine): Max e Francesco (e mi perdonino gli
altri che, tuttavia, capiranno semplicemente se, da parte loro, hanno la
fortuna di avere dei buoni amici).
Max, il grande
Max, è un marchigiano simpatico e disponibile, grandissimo trader amante
delle operazioni intraday a limite (il suo pane quotidiano, eheh).
Spessissimo mi dà una mano e, per quanto mi riguarda, da quando lo conosco
il trading giornaliero è decisamente più sostenibile, più gradevole e meno
stressante; senza dimenticare che il confronto, quasi sempre, porta a
migliorarsi.
Ricordo come ci
siamo conosciuti. Una telefonata al sottoscritto per manifestare interesse
alla mia attività, una visita di Max e della sua bella e simpatica consorte
Ornella a dei loro parenti qui al nord ed un incontro in un centro
commerciale a metà strada tra casa mia e il loro domicilio temporaneo.
Entrambi, posso assicurare, danno la sensazione di tranquillità e simpatia a
prima vista, persone con le quali ti siedi volentieri a parlare, a bere, a
mangiare e pure a pregare, qualora ce ne fosse l’occasione. E da lì è
partita l’evoluzione di un rapporto sfociato in una bella amicizia: Max e
Ornella hanno ospitato me e mia moglie a casa loro durante l’estate
successiva, facendoci passare alcuni giorni molto belli e sereni.
Un’esperienza che ci siamo riproposti di ripetere al più presto, visto il
rammarico di non essere potuti tornare anche nel 2010!!
E la storia
continua, io me lo auguro…
L’altra persona
che ho citato è Francesco, romano, altrettanto simpatico e disponibile. Ci
siamo “trovati” oltre due anni fa, poi lui è sparito (per modo di dire) per
circa un anno per impegni professionali (sportivi, visto che è un campione
di uno sport molto interessante). E’ tornato una volta terminato l’impegno e
abbiamo ripreso i rapporti. Ultimamente è capitata anche l’occasione di
vederci più volte e la sensazione positiva che ho sempre avuto in passato
semplicemente con contatti telefonici e via chat è stata ampiamente
confermata anche di persona. Per questo mi auguro che l'amicizia continui
anche con lui, sia a livello professionale che per quanto riguarda i
rapporti interpersonali.
"Di tutte le cose che la
saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è
l'amicizia" (Epicuro)
Triste evento
Oggi ho ricevuto
una bruttissima notizia: una persona conosciuta tramite il sito e con la
quale ho avuto rapporti professionali per un po’ di tempo è stata colpita da
una disgrazia infame che lo ha portato via a meno di 30 anni!!
L’ho saputo dal
suo grande amico e collega di trading, Alfredo, coinvolto anche lui
nell’incidente e, fortunatamente, "solo" ferito (nel corpo e nell’anima) ma
oggi recuperato e qui, tra noi, a raccontare quanto dura sia stata e lo sia
ancora. Certe cose succedono tutti i giorni nel mondo ma non è possibile
prepararsi, nel modo più assoluto: perdere un amico o un parente è sempre un
dolore immenso, tanto grande che, talvolta, ci si chiede se non fosse stato
meglio che fosse successo a noi stessi, nella speranza che la morte oscuri
ogni dispiacere, ogni dolore, qualsiasi disperazione che, invece, coinvolge
le persone che sono costrette, loro malgrado, a sopportare la perdita.
Ad Alfredo non ho
quasi nulla da offrire come consolazione, quindi mi limiterò a dire quello
che ho sentito dire in un’occasione simile, più o meno con queste parole:
“non importa se
vedi Andrea, pensa solo che lui è vicino a te, in qualsiasi occasione tu lo
voglia, discreto, felice di stare con te, amico insomma, come sempre lo è
stato. Stagli vicino anche tu perché è l’unico modo con il quale potrai
sconfiggere il tempo e la morte, due cose che riescono a rovinare tutto, a
distruggere tutto, a far passare ogni cosa ma, assolutamente, non
riusciranno mai a far tramontare un’amicizia, se noi non lo vogliamo”.
Forza Alfredo e
fatevi coraggio, tu e tutte le persone che lo amano, perché "ci
vuole più coraggio nella sofferenza che nella morte"
(Napoleone)….
ciao
ANDREA
Un trade
veramente vincente!
Pubblico una mail molto
bella e toccante di un lettore, arrivata ieri.
“Ciao, ti seguo da
parecchio tempo e ho visto stamattina che hai aperto questa nuova sezione
anti-stress, per così dire. La ritengo molto interessante e utile e ho
pensato di mandarti la mia esperienza personale che, se decidessi di
pubblicare, mi farebbe molto piacere vedere sul sito.
Ho anche io un figlio
piccolo (ha compiuto 3 anni pochi giorni fa) e concordo sul fatto che
riempie il cuore a noi genitori e a tutte le persone che stanno intorno a
noi. E’ una benedizione! Per noi, fortunatamente (fortuna nella sfortuna
iniziale), forse anche appena di più che per molti altri, e ti spiego
perché.
Poco più di tre anni fa,
pochi giorni dopo la nascita di Simone, durante la visita di controllo che
viene richiesta dall’ospedale dopo il parto (una decina di giorni dopo), il
medico di turno ha un dubbio: a visita quasi finita e con esito, sulle
prime, certamente positivo, il medico (che non finirò mai di ringraziare
abbastanza) ci dice che potremmo anche andare in base all’esito dei vari
test ma, da parte sua, ha una sensazione poco chiara, pur non sapendo
esattamente dove trovare riferimenti validi per farci comprendere la
situazione nello specifico. Ovviamente, io e mia moglie acconsentiamo ad
accettare ulteriori approfondimenti con un’analisi supplementare che,
tuttavia, ancora non rivela sufficienti indizi per una diagnosi. A questo
punto il medico scrupoloso ci chiede: “posso parlare con tutta franchezza?”
ed alla nostra ovvia risposta affermativa ci dice: “non ho elementi che
possano confermare quello che io ho in testa e quindi non sono certo nelle
condizioni di imporvi altri pesanti controlli, visto anche che due colleghi
ai quali ho parlato mi hanno rassicurato sul fatto che, probabilmente,
trattasi solo di una mia sensazione. Tuttavia, in cuor mio e nella mia
mente, fossi in voi accetterei ulteriori esami, per nulla piacevoli in tutti
i sensi: nei vostri panni un ulteriore esito negativo mi rassicurerebbe,
cosa che al momento non mi sento di fare nei vostri confronti”. Detto fatto.
E’ vero: si sarebbe trattato di esami pesanti ma vivere con il dubbio era
impossibile. Il medico ci ha fatto cambiare reparto ed ha ricoverato il
piccolo con mia moglie, sollecitando questi esami qualificandoli di urgenza
estrema. L’esito è stato devastante, solo poche ore dopo: un problema
gravissimo sul quale preferisco non dilungarmi, sia per la complessità della
spiegazione che per il fatto che non voglio rivivere fino in fondo tutta
l’odissea; problema che richiedeva un immediato intervento al nostro
piccolo. L’intervento, molto delicato sia per il tipo che per il fatto che
era su un bambino di pochi giorni, fu eseguito il giorno dopo e si risolse
nel migliore dei modi per noi, grazie al cielo.
Oggi Simone sta benissimo
ed ogni controllo successivo all’operazione è sempre stato confortante,
tanto che, da quasi un anno, non è più costretto a farne (il prossimo sarà
il prossimo anno e se andrà bene non ne dovrà più fare se non per scrupolo
intorno ai 6 anni).
Per chi ha fede è stato Dio
o l’angelo custode di Simone, per altri il caso o pura fortuna. Io penso che
a salvare Simone (e noi) sia stata la professionalità, l’ostinazione
positiva, la preparazione tecnica e la grande umanità di una persona che mai
nella mia vita potrò dimenticare. QUEL medico, anche solo in quell’unica
occasione, ha dimostrato al mondo (e soprattutto a me) di aver fatto la
scelta giusta scegliendo questo lavoro.
E comunque, per tornare al
concetto principale: auguro a tutti di provare la felicità e la gioia di
avere un figlio ma non quella di vederlo “nascere due volte”, anche se, come
detto sopra, probabilmente da quel momento lo sto apprezzando anche di più!
Ciao e buona giornata”
Che dire: condivido tutto e in pieno. E
sono veramente contento che una situazione così critica si sia risolta nel
migliore dei modi. Tanti saluti a te e alla tua famiglia.
Solo crescendo i propri figli
si può capire quanto è stato grande l'amore dei propri genitori
Ricordi
di un imbecille rinsavito
Questa
mattina mi è capitato tra le mani un libro sul trading che ho acquistato e
letto nel 2002: niente di interessante, a dire il vero (come del resto la
stragrande maggioranza dei libri che ho letto, che sono tanti, assicuro!),
ma il fatto mi ha rimandato indietro di parecchi anni, al periodo in cui ho
smesso di fumare.
Fino al
2004, infatti, sono stato fumatore di sigarette e, per diversi anni, almeno
fino al 2002/2003, abbastanza accanito, prima di rinsavire parzialmente e
portare il numero di sigarette giornaliere a 15, a 10, poi 5, poi 3 e
quindi, finalmente, smettere completamente. Cosa c’entra il libro? In quel
periodo lavoravo in un ufficio abbastanza distante da casa (uscivo alle 7 e
rientravo tra le 19 e le 19,30) e fumavo; eravamo in tre, due dei quali
accaniti fumatori. D’inverno in particolare, con la porta chiusa, l’aria si
impregnava durante il giorno e ogni cosa che si trovava all’interno ne
subiva uguali conseguenze. Infatti, il libro “sa” tutt’oggi di carta
affumicata, ogni volta che lo si apre; e questa mattina al solo pensiero,
stimolato dall’olfatto, mi è sembrato di star male, condizione che avvalora
la sensazione che l’ultima delle mie intenzioni è tornare a fumare (in
questi anni ho provato occasionalmente a fare qualche “tiro” da una
sigaretta qua e una là ma ne ho sempre avuto la nausea, sintomo che non sono
portato e avrei potuto capirlo prima!).
Inoltre, da
un po’ di tempo, vedo la pubblicità del ministero della sanità che invita a
non fumare; certo, di pubblicità in tal senso ne sono state fatte ma, questa
volta, secondo me è più facile che il messaggio arrivi. Questo perché
Pozzetto riesce a dare un messaggio positivo, ben diverso dai precedenti “il
fumo uccide”, “fumare avvelena anche chi ti sta intorno”, “il fumo accorcia
la tua vita” eccetera; in questo caso le battute invitano a pensare a noi
stessi ma anche ai bambini, a chi non fuma, al nostro ruolo nella società
civile, invece di fare spallucce e, come succedeva coi messaggi di cui
sopra, risolvere il tutto con un: “lo so che fa male, che credono! Pazienza,
adesso potrò scegliere di che morte morire oppure no??”. E l’ho sentito
molte volte, oltre ad averlo pure pensato, in qualche occasione. E mai come
in questi anni mi sono reso conto di quante volte posso aver dato fastidio
fumando vicino ad altre persone o anche solo per il fatto di avere gli abiti
intrisi di fumo che, per chi non fuma, è quasi sempre molto fastidioso.
Qui alcuni
dati veloci e parziali direttamente dal Ministero della Sanità:
“I dati
più recenti a disposizione, indicano che negli ultimi anni, l'età di
avvicinamento al fumo si è andata pericolosamente abbassando. Tra i 15 e i
24 anni d'età i fumatori rappresentano il 21,9%. I maschi sono il 25,3% e le
femmine il 18, 4%. In questa fascia d'età, l'indagine ha rilevato che il
34,5% dei baby-fumatori inizia a fumare prima dei 15 anni e il 50,8% tra i
15 e i 17 anni: quindi l'85,3% dei ragazzi inizia a fumare prima del 18°
anno d'età, quando frequenta ancora la scuola.
Secondo i dati, il 73,4% dei giovani fumatori prende il vizio sotto
l'influenza degli amici: si fuma perché "lo fanno tutti".
Il fumo è, dunque, ancora un abitudine molto diffusa fra i giovani, che
cominciano a fumare per curiosità, per sentirsi più grandi, per inserirsi in
un gruppo, per imitazione, per noia, per insicurezza.
Secondo i dati dell'OMS i fumatori che iniziano a fumare in giovane età e
che continuano a farlo regolarmente, hanno il 50% di probabilità di morire a
causa del tabacco.
E' dunque particolarmente importante prevenire l'iniziazione al fumo
attraverso strategie combinate che comprendano sia interventi di promozione
della salute, anche attraverso la realizzazione di campagne di
sensibilizzazione, sia politiche per la riduzione dell'offerta. In questo
ambito, il Ministero della Salute è impegnato, anche con l'Amministrazione
Autonoma dei Monopoli di Stato - competente per gli aspetti fiscali e dei
prezzi, per il controllo del settore distributivo e per i controlli di legge
sui prodotti – a definire azioni per limitare l'accesso dei giovani ai
prodotti del tabacco. Accanto alla graduale costante diminuzione delle
vendite di sigarette (pari a circa il 9,8% in meno rispetto al 2004) il
Ministero ha segnalato il costante aumento delle vendite del tabacco
trinciato (per le sigarette "fai da te”), più che raddoppiate (+139%) dal
2004, ed aumentate ulteriormente nel 2009 (+26%). Questo tipo di tabacco,
che rappresenta attualmente l'1,7 % del mercato, ha un costo inferiore
rispetto alle sigarette ed è, quindi, particolarmente "appetibile" per i
giovani consumatori. “
Che dire:
io sono riuscito a smettere intorno ai 34 anni, mio padre ne aveva già una
cinquantina. Mi auguro che i miei figli nemmeno comincino; e comunque, da
quando ho smesso di fumare mi sembra di essere rinato, in tutti i sensi. E
prima, invece, la situazione stessa mi sembrava la normalità…povero illuso!
Non fumate
e, piuttosto, spendete i soldi delle sigarette in cene, cinema, regali, un
poco di beneficienza (che non guasta mai); e se, in un momento di scompenso
generale (eheh), doveste prendere delle banconote e bruciarle, comunque
“quel” fumo vi farà decisamente meno male di quello di una sigaretta (o
affini).
L'uomo passa la prima metà
della sua vita a rovinarsi la salute e la seconda metà alla ricerca di
guarire. (Leonardo Da Vinci)
Tutto per il bene degli
Italiani, ovviamente!
Il buon amico Max mi ha
mandato una mail con allegato questo link che invito tutti ad andare a
vedere, indipendentemente dalla "fede" politica, poiché potrebbe rivelarsi
utile, qualora ce ne fosse bisogno, per capire che razza di politici
(governanti e opposizione) ci ritroviamo e del livello di interesse che
mostrano per il Paese ed i loro elettori (di destra, di sinistra o di
centro: TUTTI UGUALI!!), soprattutto in momenti come questo, economicamente
parlando:
http://www.antonioborghesi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=314&Itemid=35
Meditate, quando andate a
votare, meditate....soprattutto leggendo le "scuse" addotte da qualcuno dei
nostri mirabili politicanti!
Bisogna ingannare gli uomini per asservirli; ma si
deve loro almeno la cortesia della menzogna.
(Madame de Staël)
“Nella giornata in cui
Silvio Berlusconi ha ottenuto la fiducia, gli studenti manifestanti
hanno dato spettacolo in pieno centro a Roma proprio contro il Governo.
Si è trattato di vera e propria guerriglia urbana. Centro città in preda
alla furia non solo dei manifestanti,
ma anche dai
black block che sono arrivati in massa alzando una barricata
di fuoco in Via del Corso. Questo per impedire agli agenti antisommossa
di raggiungerli. I manifestanti si sono portati poi a Piazzale Flaminio e
durante il loro passaggio hanno devastato Piazza del Popolo. I black block
hanno improvvisato una sassaiola dalla terrazza di Villa Borghese
colpendo passanti e forze dell’ordine. A fine giornata si fa il bilancio dei
danni: tre blindati incendiati, così come un numero imprecisato di
cassonetti, di motorini e di automobili. Scontri e tafferugli anche davanti a Palazzo
Madama e a Montecitorio. E ancora, vetrine dai vetri infranti, 100 feriti
(tra manifestanti e forze dell’ordine), 40
persone fermate.”
Qui il video di
riferimento:
http://www.youtube.com/watch?v=onS4RoMsb5E&feature=player_embedde
Riflessione personale.
Cosa c’è di più inutile e dannoso di un black block? Forse,
ma forse, un rifiuto altamente tossico. Però, il rifiuto tossico, volendo,
si può seppellire sotto una montagna di materiale idoneo a trattenerne gli
effetti nocivi per 10 mila e più anni; invece il black block, che per sua
natura, essendo vigliacco gira con una bella maschera, nei rari momenti in
cui non inquina e danneggia è apparentemente una persona e come tale viene
trattato, con tutti i diritti normalmente riconosciutigli per legge. Quindi
non si può punire perché negli atti illegali che compie si nasconde,
mostrando la sua grande dose di coraggio!
Vediamo, dunque…. Il black block che fa?
-Rompe e
devasta il bene pubblico
-Danneggia la
proprietà privata
-usa violenza
sulle persone, ferendo privati cittadini e forze di polizia
-incita alla
violenza
-trasgredisce
le leggi dello stato
-viola le
norme sociali.
Bene:
-nel primo
caso fa danni economici che ricadono sullo stato, cioè sui contribuenti
-nel secondo
caso fa danni economici ai privati che devono subire e successivamente
rinunciare ai propri risparmi o fare debiti per rimettere le cose a posto.
Per chi è assicurato, ovviamente, il rimborso è a carico dell’assicurazione
la quale, chiaramente, provvederà ad aumentare le tariffe quanto più danni
dovrà pagare.
-Nel terzo
caso, ferite a persone, oltre al danno psico-fisico che devono subire gli
individui, la loro cura e inabilità al lavoro, si spera (per la loro salute)
temporanea, è un costo per lo stato e per l’economia, costo che sempre
ricade sui contribuenti.
-Nel quarto
caso, l’incitazione alla violenza, fa proseliti che, una volta avvezzi alla
violenza stessa, diventeranno un problema per la sicurezza delle persone
perbene.
-Negli ultimi
due casi è chiaro che queste personcine a modo si prendono la libertà di
sbattersene dei diritti altrui e fanno ciò che vogliono, con la violenza e
la demenza che li contraddistingue.
Che fortuna avere i black block!!
“La
più grande debolezza della violenza è l'essere una spirale discendente che
da' vita proprio alle cose che cerca di distruggere. Invece di diminuire il
male, lo moltiplica.”
(Martin
Luther King)
Il Natale, una festa per
tutti?
Arrivano di nuovo le feste
natalizie ... ogni anno sembra che passi sempre più veloce dei precedenti; su
questa sensazione avevano ragione i miei nonni e poi i miei genitori, anche se
io, quindicenne o poco più, li prendevo in giro facendo loro notare che il tempo
avanza sempre con la stessa velocità e cadenza: basta guardare l'orologio e
contare. Certo, è vero, ma chi o cosa controlla il passare del tempo? Il tempo
stesso! E se il tempo passa sempre con le stesse modalità, forse è la nostra
idea del tempo che passa ad avere più velocità, per questo a me sembra stia
diventando assai veloce da qualche anno a questa parte.
Ma, a parte questo, il
concetto è un altro: anche questo Natale, grazie al cielo, moltissima gente
vivrà felicemente questo periodo festivo, con propri cari e con i proprio
sogni per il futuro. Moltissima gente, però, non vuol dire tutti ... ci
saranno persone che avranno ben altro a cui pensare e, forse, riusciranno a
godersi solo qualche ora di felicità ricordando i bei tempi passati,
tornando presto alla triste realtà che talvolta rende la vita difficile da
sopportare.
Per non essere ipocrita non
mi dilungo (lo fanno già in troppi, parole!) elencando le persone nel
mondo che soffrono la fame, la miseria, le malattie a decine di migliaia di
km da qui, persone che continueranno a soffrire durante le feste e pure
dopo. Preferisco, per non essere ipocrita, guardare più vicino e, nei limiti
delle mie possibilità, sceglierne qualcuno, anche solo uno o due dei milioni
di casi critici a favore dei quali far qualcosa. Uno su milioni è
pochissimo, certo, ma non è il nulla: è pur sempre uno.
Per questo motivo vi
rimando al link sotto, la cui affidabilità è certa e che potrete facilmente
verificare, che tratta due casi specifici di famiglie colpite da malattie
gravi che condizionano la loro situazione non solo dal punto di vista
economico, ma anche psicologico e che, sicuramente, mettono a dura prova
l'unione delle famiglie stesse: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_20/anffascinisellobalsamo.pdf
----- (Pubblicazione
sul Corriere del 20 dicembre; riferimento Anffas
di Cinisello Balsamo,
info@arcipelagoanffas).
Io ho scelto di far conoscere
queste situazioni, ma ognuno può decidere per un aiuto concreto a favore di
persone o famiglie nei dintorni della propria abitazione o della propria
sede di lavoro. Anche una piccola mano credo possa servire, oltre che a dare
un piccolo aiuto materiale, a infondere fiducia nelle persone: sapere che
qualcuno che nemmeno mi conosce è disposto ad aiutarmi perché ha preso a
cuore la mia difficile condizione non può far altro che darmi la forza di
credere che, in fondo, questa società ha ancora qualche carta da giocare,
per il futuro nostro e dei nostri figli.
Buon Natale a tutti, spero
proprio a tutti...
È
prerogativa della grandezza recare grande felicità con piccoli doni.
(F. Nietzsche)
I confini dell'uomo.
Ogni tanto mi diletto a
cercare di capire come l'umanità tutta possa essere composta da eccellenze e
da deficienze estreme: da un lato le capacità cerebrali e la sete di sapere
di alcuni porta allo sviluppo di una scienza che ci regala conoscenze e
imprese incredibili, dall'altra le "incapacità" cerebrali di molti altri
che, invece, mostrano tutti i limiti della coscienza umana!
Il discorso è troppo
complicato e qui voglio solo che chi legge condivida una delle più grandi
imprese della storia dell'uomo: il viaggio verso il nostro satellite
culminato con l'allunaggio nel 1969. Questa è una delle fotografie che più
mi ha colpito:
e che si può trovare, in
originale sul sito della NASA a questo lingk: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/apollo/apollo11/hires/as11_40_5903.jpg.
La foto mostra Aldrin con
Armstrong riflesso nel proprio casco. Anche per coloro che non sono
interessati all'argomento credo che associare la visione di cui sopra
all'idea che qualcuno di noi sia riuscito a "lasciare" questa terra ed
essere in seguito riuscito a tornarci, dopo aver "visitato" la luna, dopo
aver fatto una fantastica gita nello spazio sconfinato ed aver visto per
bene il nostro pianeta da una visuale che tutto il resto dell'umanità può
solo osservare con immagini o video riportati, sia qualcosa di veramente
incredibile.
Bella, niente da dire, se
solo non ci mettessimo tutti d'impegno per farla andare in malora come
stiamo facendo da decenni! E pensare che un pianeta così capita una volta
su.... qualche miliardo e noi lo stiamo trattando nel peggiore dei modi;
qualcuno che ci prova a creare una coscienza globale sul problema ed a
sensibilizzare tutti c'è ma, fin troppo spesso, la sua voce resta
inascoltata. Ah, beninteso, non mi sto riferendo ai cosiddetti "verdi": per
quanto mi riguarda sono proprio tra coloro che più danneggiano il tentativo
di recupero del nostro pianeta. Quando un incompetente decide di metter mano
a qualcosa di cui non conosce nulla o quasi ecco che il disastro rischia di
assumere dimensioni tragicamente inimmaginabili!
Nella foto sopra: il
comandante della missione Neil Alden Armstrong, Il comandante del modulo
lunare il pilota Michael Collins ed il pilota del modulo stesso t Edwin
Eugene 'Buzz' Aldrin. Grandi!
La
terra è la sorgente ultima di qualsiasi alimento dell’uomo.
(John
Dewey)
Essere italiani significa essere
costantemente in balìa di aguzzini e approfittatori?
Riporto una notizia
dell'ultima ora (fonte: TMNEWS):
"(TMNEWS) - I flussi di gas
importato dalla Libia in Italia attraverso il gasdotto Greenstream avrebbero
subito un rallentamento a partire da ieri sera e la situazione "è in
peggioramento". Lo riferiscono fonti vicine al dossier, secondo quanto
riportato dalla Staffetta Quotidiana, giornale specializzato sui temi
dell'energia. Nei giorni scorsi di crescenti disordini in Libia i flussi sul
Greenstream si erano mantenuti regolari e su livelli elevati, intorno ai 25
milioni di mc/giorno. "Il rallentamento di ieri sera potrebbe mostrarsi nei
dati di Snam sulla giornata di ieri ancora in attesa di pubblicazione e
probabilmente ancor più su quelli di oggi, che saranno pubblicati domani",
spiega Staffetta. Nel 2010 la Libia ha fornito all'Italia 9,4 miliardi di mc
di gas, pari a circa l'11% dei consumi nazionali."
Cosa c'è di strano? Vi
ricordate quando il petrolio "schizzò" sopra i 140 dollari al barile e la
benzina raggiunse il record di ben 1,36/1,37 euro al litro? Beh, tempi
andati... ora la benzina sta a quasi 1,50. Uno potrebbe pensare, dunque, che
a occhio il petrolio stia ora a 170/180 dollari, invece no: il petrolio sta
ancora decisamente sotto i 100 dollari al barile! La scusa è stata però
eccezionale: speculazione contro realtà ed il risultato è speculazione 3
realtà 0. Vittoria netta ed a pagarne le conseguenze siamo noi creduloni e
ingenui.
E ora? Faccio un pronostico:
il gas comincerà a salire sia per gli effetti reali che si stanno
verificando che per la speculazione che ne nascerà; una volta finito il
tutto e ripristinata la situazione i prezzi si sgonfieranno in misura
irrisoria rispetto alla relativa e precedente salita. Nulla di nuovo,
ovviamente, se non che tra bollette, mutui e spesa alimentare sono sempre di
più gli italiani che maledicono la globalizzazione, i cinesi e l'euro!
Occorre
maggior efficienza e maggiore garanzia nella moralità pubblica, nell’onestà
di chi amministra il pubblico denaro, negli apparati pubblici del settore
produttivo. Si tratta di un’azione severa che merita di essere difesa
dall’inquinamento dei falsi moralisti di professione. (Bettino
Craxi)
Giappone: un disastro dei nostri tempi
"Allarme
radiazioni, a rischio i più piccoli - Le
autorità di Tokyo hanno detto che l'acqua della Capitale ha 210 becquerel di
iodio radioattivo, oltre due volte superiore ai livelli di sicurezza per i
neonati. "Questo è senza dubbio un effetto dell'impianto di Fukushima
Daiichi", ha detto un funzionario della città. Secondo il governatore di
Tokyo, Shintaro Ishihara, comunque che i livelli di radiazioni non
rappresentano un rischio immediato per la salute e che l'acqua può ancora
essere usata. "Ma per i bambini sotto l'anno è meglio evitare l'acqua del
rubinetto", ha detto. Il Giappone ha fatto sapere inoltre che
radiazioni oltre i livelli di sicurezza sono state
trovate in 11 tipi di verdure nella zona, oltre che in latte e acqua
e la Food and Drug Administration Usa ha detto che bloccherà l'importazione
di latte, verdura e frutta dalle quattro prefetture colpite dalla crisi nel
nordest del Giappone. La Corea del sud potrebbe essere il prossimo paese a
bandire il cibo giapponese, dopo la peggiore crisi atomica da Chernobyl nel
1986, e 25 Paesi hanno chiuso temporaneamente le ambasciate a Tokyo, per
evitare che il personale rimanesse esposto a eventuali radiazioni dalla
centrale di Fukushima.
E' giusto che
i bambini paghino sempre per gli errori degli adulti? Non sta a me
affrontare una spinosa questione come quella del nucleare si/nucleare no e,
del resto, ci sono esempi di situazioni disgraziatamente devastanti (Ucraina
e, ora, Giappone) e di situazioni incoraggianti (una, per esempio, la
Francia, almeno per ora!); ma l'unica cosa certa è che mai si è visto
situazioni disperate girare in situazioni sicure ma molto spesso alcune di
queste disperate (e quante ancora ce ne saranno nel mondo??) si sono
trasformate in tragedie. E a diventare "disperate" da "sicure" molto spesso
è solo questione di tempo. Le centrali nucleari sono sicure, quelle di
ultima generazione? Forse, ma le scorie si produrranno lo stesso ed il
rischio ci sarà sempre e comunque... investire gli stessi soldi in energie
alternative potrebbe essere una soluzione? Forse, e del resto è molto
difficile comparare i benefici costi/produzione con il nucleare, ma una
volta tanto non si potrebbe mettere davanti, prima di tutto, l'uomo, la sua
salute, la sua vita? Anche solo nel dubbio, senza cercare se e ma, certezze
e prove. Mah!! Date un'occhiata qui sotto.
Il disastro:
I bambini
Che tristezza e che rabbia!
Ricordiamoci, almeno, che si può dare una mano, sempre e comunque, anche con
un piccolissimo contributo. Mettiamoci una mano sul cuore e chiediamoci se
possiamo (o no) rinunciare chi a qualche pacchetto di sigarette, chi a una
pizza in compagnia, chi a una maschera facciale o a una manicure, chi a
qualche giocata al lotto ecc ecc. Se la risposta è si basta guardarsi in
torno, raccogliere quei pochi euro risparmiati e mandarli a chi ne ha
bisogno veramente, ora. Un esempio è "savethechildren",
ma ce ne sono altre, ovviamente mi riferisco a quelle riconosciute a livello
internazionale.
Penso con orrore a chi
crede che le calamità possano essere un pretesto per fare buoni affari. Il
terremoto, le vittime, la desolazione che ne consegue meritano ben altri
sentimenti e ben altra pietà.
(G. Letta)
Politici avidi: ci risiamo
E' arrivata la stangata con
la nuova manovra finanziaria e tutti gridano al lupo-al lupo, come se fino
ad oggi non fossimo già stati continuamente e incessantemente stangati dal
rincaro di qualsiasi cosa abbia un nome su questa terra (e possa essere
venduta, chiaramente); come se l'arrivo dell'euro, di fatto, non abbia
raddoppiato pari-pari il prezzo della maggior parte dei beni di consumo o
quasi (si salvano ben pochi articoli) e che a questo raddoppio sia seguito,
negli anni, un costante e continuo rincaro che ha massacrato almeno il
50/60% degli italiani. Per capirlo basta andare indietro negli anni: 30-40
anni fa in una famiglia di operai si viveva decentemente, si risparmiavano i
soldi per le vacanze e per l'anticipo sulla casa, il cui relativo mutuo
veniva onorato in tempi non eccessivamente lunghi e con sacrifici credibili
e accettabili. 15-20 anni fa il costo della vita cominciava ad essere più
opprimente, i risparmi costavano più fatica e rendevano meno, il mutuo si
allungava e pesava relativamente di più sulle famiglie; gli operai qualche
peso maggiore lo dovevano sostenere se volevano permettersi qualche "lusso",
un po' meglio andava agli impiegati che, tuttavia, non navigavano nel lusso.
Oggi? Non sto a fare statistiche, parlo per conoscenza: operai che conosco
(nella media) hanno stipendi tra i 1000 e i 1600 euro, impiegati tra i 1200
e i 1800 euro. Personalmente faccio la spesa al supermercato una volta al
mese, escludendo i freschi (carne, verdura e pesce, oltre a formaggi e altre
piccole cose) ed il carrello mi costa non meno di 300 euro circa; durante la
settimana, per il resto, spendo mediamente altri 70/80 euro il che porta ad
un ulteriore esborso mensile di circa 300 euro, per un totale intorno ai 600
euro e passa solo per cibo e casa. Se si lavora in due si utilizzano due
auto e, se va bene, altri 300 euro e passa se ne vanno di carburante; il
mese della scadenza assicurazioni è difficile sborsare meno di 1000 euro per
due normalissime auto, almeno 500 si sborsano il mese del bollo di
circolazione. Bollette acqua, luce, gas, telefono ecc. incidono ormai non
poco. Usura automobili, manutenzione ordinaria e straordinaria della casa
(di proprietà o in affitto), le necessità dei bimbi ecc. lasciano poco
spazio al risparmio (in molti casi è anche difficile arrivare a fine mese,
altro che risparmio!). Questo per dire che la stangata di cui si parla tanto
oggi non è nulla di così fuori dal mondo; certo, arriva in un momento non
felice per una buona parte degli italiani, ma se non si vuole passare per
imbecilli occorre far notare di essere consapevoli delle ingiustizie a cui
siamo stati sottoposti negli ultimi 25/30 anni almeno (ingiustizie più
pesanti della media, non che prima non ci fossero state).
In realtà, però, quello che
voglio far notare è altro: provate a vedere "quanto" è stato toccato
(negativamente, s'intende) il portafoglio del politico. Qualcuno vede
qualcosa di concreto? Qualche limatura qua e là, qualche ritocco al ribasso
su dettagli insignificanti e via dicendo, ma nulla di veramente concreto e
significativo. Ci si lamenta dello stipendio dei politici come se fosse il
male dell'Italia; fermo restando che sicuramente i nostri politici (buona
parte dei quali e me sembrano solo dei fannulloni, Brunetta dovrebbe
guardare anche in quella direzione) guadagnano decisamente di più dei loro
colleghi europei (in alcuni casi il triplo e oltre) e quindi sarebbe il caso
che si ridimensionassero, ma il problema vero sono tutte le agevolazioni di
cui godono loro ed i loro familiari, agevolazione alle quali, spesso, troppo
spesso, certe "facce di palta" fanno accedere anche amici e conoscenti (evvai,
tutti dentro, tanto paga Pantalone!). Anche i dipendenti di un supermercato
o di un negozio o altre attività hanno agevolazioni, certo, e magari offrono
la tessera sconti anche a familiari e conoscenti, ma qualcuno si rende conto
della differenza? In questo caso l'azienda vende a prezzi scontati prodotti
al dipendente e ai suoi familiari e amici, ma pur sempre vende. Un minor
ricarico ma uno smercio di prodotti, l'attività continua a girare e anzi
gira di più e aiuta l'economia in ogni caso. Nel caso dei politici le loro
agevolazioni (e che agevolazioni) sono un esborso per i contribuenti e
l'apertura anche ad altri a queste agevolazioni sono un supplementare
esborso per il contribuente!!
Qualche giorno fa ho visto
pochi minuti di interviste fatte per la strada ad un certo numero di
politici (tra cui la signora Bindi) che rispondeva con tranquillità che era
giusto ridurre un po' stipendi e agevolazioni, in particolare facendo
riferimento alla pensione d'oro che spetta loro. Tutti concordi, tutti
sentitamente vicini ai desideri degli italiani, soprattutto quelli che
faticano ad arrivare al 31 (o al 27/25/20 anche in certi casi); tutti
favorevoli ad autoridursi di tutto e di più.
Ma allora, dico io, come mai
ad ogni stangata, come mai ad ogni proposta, come mai in ogni votazione sul
tema .... la maggioranza necessaria non si raggiunge mai?
Sarà mica che tutti, ma
proprio tutti, dal dopoguerra in poi ci stanno a pigliare per i fondelli,
mangiando la nostra carne e bevendo il nostro sangue, facendo finta di
azzannarsi e poi, dietro le quinte, giocando a briscola e acchiappatutto
tutti quanti insieme come dei vecchi compagnoni di merende??
Ero
veramente un uomo troppo onesto per vivere ed essere un politico.
(Socrate)
11 settembre: 10 anni dopo
Oggi si osserverà un minuto
di silenzio in memoria di quei circa 3000 morti a causa degli attentati alle
Twin Towers. Non credo ci sia nulla da aggiungere se non due cose:
1) auspico che chiunque,
americano o no, osservi questo minuto in memoria anche di tutti quelli che
nella storia sono morti ammazzati dal fanatismo, religioso o meno, ad opera
di atti di violenza e a causa dei conflitti militari fin troppo numerosi
nella nostra storia, passata e recente.
2) nel nome della religione o
per motivi politici o per interesse economico non importa: causare la morte
di altri esseri viventi per vendetta, diletto o per entrambi i motivi
assieme non impedirà mai a questi assassini di vivere meglio, vivere più a
lungo e vivere più contenti. Infatti, Bin Laden, l'elemento simbolo per
eccellenza di questa malvagità, ha vissuto per decenni nascosto, segregato,
in grotte umide o case anonime e desolate, per poi morire ammazzato come un
animale malato da abbattere e buttare nella discarica. Contenti loro...!
La
Bibbia è il libro più bello che sia mai stato scritto. Anche il Corano è
bello, lo conosco meno perché non è della mia cultura. Credo che tutte le
religioni e tutte le opinioni abbiano lo stesso valore e vadano rispettate,
conosciute e amate. Non importa se sei cristiano, musulmano, ebreo o ateo. È
importante essere una buona persona. E poi, chi legge davvero questi libri
sacri sa che insegnano tutti a non uccidere ma ad amare.(Moran Atias)
Sciopero? Noi ne avremmo ben
donde!
I benzinai minacciano lo
sciopero e subito si cerca un'intesa per cercare di evitarlo. Eh, ne hanno
tutte le ragioni, mica come noi ricchi e sfrontati utenti che ogni giorno
mettiamo con gioia benzina e gasolio nei serbatoi delle nostre sanguis...
ahem, automobili. Cosa volete che sia un aumento del 30% in un anno? Un
nonnulla, tanto, come sappiamo bene, anche i nostri stipendi in una anno
sono aumentati del 30%, vero?! Cosa volete che sia sborsare 25 euro in più a
pieno per uno che fuma!! Noi non dovremmo scioperare, dunque? Sarebbe bello
se tutti degli italiani lavoratori domattina restassero a casa a dormire
scioperando per il caro-benzina; e che mai potrebbero fare i datori di
lavoro, i benzinai, le aziende petrolifere, il governo ecc? Punirli tutti?
Licenziarli tutti? Chiudere le pompe? Tutto, ma proprio tutto, si
ritorcerebbe a loro danno, ergo ... dovrebbero cedere per forza. Mah, che
sogno! Va bene, pazienza, tanto sono 40 anni che ho imparato a camminare
molto vicino ai muri e a non far mai cadere la saponetta ... piuttosto,
l'altro giorno ho visto una signora su di età e un benzinaio molto gentile
al distributore:
Buona fortuna a tutti!!
C’è una
sola classe della umanità che tiene al danaro molto più dei ricchi: i
poveri. Il povero non può tenere ad altro. Questa è la miseria di essere
povero. (Oscar Wilde)
Laika
Il 3 novembre è stato l'anniversario di un evento importante per la nostra
storia spaziale. Nel 1957, infatti, viene lanciata la sonda sovietica
SputnikII, un mese dopo il lancio della prima sonda denominata SputnikI, il
secondo satellite artificiale entrato in orbita della storia; la
particolarità, rispetto al primo lancio fu il fatto che a bordo c’era la
cagnetta Laika, il primo essere vivente a volare nello spazio. La cagnolina,
in realtà, si chiamava
Kudrjavka,
mentre Laika era il nome convenzionale russo della razza (gli inglesi la
chiamarono Muttnik Muttnik, da mutt che in inglese significa
bastardino e dal nome della capsula
Sputnik), ed aveva 3 anni.
La capsula Sputnik
2 era provvista di cibo ed
acqua, più che altro per l’opinione pubblica, ma non prevedeva
il rientro, quindi la sorte della cagnolina era segnata fin
dall'inizio della missione. La capsula era inoltre attrezzata con sensori
idonei al costante monitoraggio dei segnali vitali dell’animale (pressione
sanguigna, battito cardiaco ecc)
Secondo
alcune fonti, Laika morì poche ore dopo
l'entrata in orbita mentre altre ritengono che Laika sopravvisse per circa
dieci giorni (ipotesi altamente improbabile dal momento che le batterie di
alimentazione dello
Sputnik
2
si esaurirono dopo sei giorni).
La versione ufficiale
dell'epoca data dal governo sovietico è che Laika sopravvisse per "oltre
quattro giorni". Tuttavia, nell'ottobre 2002
furono resi noti i risultati di nuove ricerche compiute da
Dmitrij Malashenkov e che rivelarono
che la cagnetta sopravvisse per un periodo compreso tra le 5 e le 7 ore dopo
il decollo
a causa degli eccessivi sbalzi di temperatura. Per quanto riguarda la
vera e propria causa di morte dell'animale ci sono più versioni: secondo una
prima versione ufficiale l'animale sarebbe morto a causa degli sbalzi
termici a bordo della navicella, mentre
secondo una versione più recente la causa di morte
fu per asfissia a causa di un guasto all'impianto di aerazione.
Secondo informazioni mai confermate infine si era pensato di
avvelenare l'animale dopo dieci giorni con un boccone avvelenato per evitare
una lunga agonia.
I cani sono così permeabili ai sentimenti umani, con la
convivenza dalla notte dei tempi siamo diventati quasi uguali. Per questo
tante persone li detestano. Vedono troppe cose di sé riflesse nel loro
sguardo teneramente vile, cose che preferirebbero ignorare.(Susanna Tamaro)
Erika libera
Quasi 11 anni fa uccise, con
il complice-fidanzatino, la madre ed il fratellino con 97 coltellate,
commettendo uno dei crimini più efferati della storia criminale del nostro
paese. In questi anni, Erika ha scontato la pena a cui era stata condannata:
16 anni, ridotti a poco più di dieci, trascorsi nel carcere
minorile Beccaria di Milanoe poi in quello di
Verziano, alle porte di Brescia.
Ora la ragazza si trova ospite della
Comunità Exodus di Don Mazzi, che pare non lascerà nonostante il
provvedimento della magistratura.
Cinicamente: è giusto dare
una pena che, aritmeticamente parlando, consiste nell'addebito di un anno
ogni 9/10 coltellate circa?? Certo, era minorenne; certo, non era sola. E,
certo, la madre ma, soprattutto, il fratellino non meritavano di essere
trucidati in tal modo dalla figlia/sorella maggiore. 16 anni inflittigli
dalla "giustizia" italiana, poco più di 10 fatti scontare a Erika dalla
"giustizia" italiana... come dire: c'è di peggio.
Dunque, Erika, dopo 10 anni e
qualche mese, è di nuovo libera di rifarsi una vita e, forse, pensare a chi,
senza alcuna colpa grave, la vita l'ha persa per mano sua, a pochi anni e
con una storia davanti a sé da raccontare, vivere, respirare. Ora Erika
scrive a Omar, accusandolo di aver
strumentalizzato la vicenda per farsi pubblicità:
"si vede chiaramente
quanto sei viscido e senza dignità. Usare mia madre e mio fratello per farti
popolarità. Per farti dei soldi ti sei fatto fotografare al cimitero da
loro, ma non ti vergogni, hai reso un sacco di dichiarazioni false, ma non
mi stupisce da un vile come te. (...) Ti chiedo per l'ultima volta di
smetterla di speculare sulla mia famiglia, di certo così non trovi lavoro,
sempre che tu non voglia fare il Grande Fratello. Adesso basta, è ora che tu
spenga i riflettori su di noi".
Mia cara Erika: se tu non
avessi compartecipato con forza e decisione al brutale assassinio di una
donna e di un bambino indifeso, alias tua madre e tuo fratello, ora Omar non
avrebbe nulla su cui speculare ma, soprattutto, due vite sarebbero ancora
tra noi a vivere ciò che meritavano di vivere. Ma tu sei libera ora, vivrai
la tua vita ancora lunga, forse, e Omar specula perché pure lui è ancora
vivo!
Auguri, Erika. Vorrei farli
anche alla tua famiglia, gli auguri, ma, al massimo, potrò farli a tuo
padre, l'unico che tu hai lasciato vivere dopo esserti sostituita a Dio,
alla giustizia divina, alla natura o altro.
Erika è viva e la giustizia è
morta: evviva la giustizia!!
PS: quanto sopra è scritto da
chi ragiona con il cuore di padre e marito; certo per chi giudica le
difficoltà sono molte e di questo si dovrebbe sempre tenerne conto.
Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è
nessuna per cui sarei disposto ad uccidere.(Gandhi)
Un plauso al governo Monti
Un ringraziamento sentito al
nuovo premier e alla sua combriccola di turisti a sbafo e piagnoni convinti,
grazie ai quali si possono fare previsioni molto accurate sulla futura
generazione di lavoratori "esperti":
La mia vecchiaia avrà inizio quando smetterò
di indignarmi.(André
Berthet)
Che noia il posto fisso!
Il nostro grandissimo e
modernissimo presidente del consiglio, Mario Monti, ritiene il posto fisso,
al quale la maggior parte delle persone ambisce, di una noia insopportabile,
mamma mia che noia!! Chissà se è d'accordo anche quel 30/33% di giovani
italiani che il posto, fisso o mobile o ballerino o instabile, non lo
trovano nemmeno a cercarlo per mari e ... monti. Chissà, esimio Dott. Monti... Eppure, eppure proprio questo nostro efficiente presidente del consiglio
appare così, come dire, noioso, professionalmente parlando; basta guardare
il suo curriculum:
"Nel 1965 si laurea in
Economia presso l'Università Bocconi di Milano, dove per quattro anni fa
l'assistente, fino ad ottenere la cattedra di professore ordinario presso
l'Università di Trento. Nel 1970 si trasferisce all'Università di Torino,
che lascia per diventare, nel 1985, professore di Economia politica e
direttore dell'Istituto di economia politica presso l'Università Bocconi.
Sempre della Bocconi assume la presidenza, nel 1994, dopo la morte di
Giovanni Spadolini.
Professore ordinario di Economia politica presso la Facoltà di Economia
dell'Università di Torino, insegna Macroeconomia ed Economia del risparmio,
della previdenza e dei fondi pensione (in inglese). Le sue ricerche
scientifiche riguardano i sistemi previdenziali, pubblici e privati, le
riforme previdenziali, l’invecchiamento della popolazione, le scelte di
pensionamento, il risparmio delle famiglie e le assicurazioni sulla vita."
Perché, dunque, per evitare
di annoiarsi troppo non va a fare, di sei mesi in sei mesi, qualche
telefonata nei vari call center, compreso i turni serali, per 500/600 euro al
mese (se va bene), così avrebbe l'opportunità di "assaggiare" pure lui,
almeno una volta nella vita, cosa significa non avere un bel posto fisso ma
essere costantemente gioiosi e ilari!
Ma non è finita qui, perché
anche i suoi collaboratori non scherzano; non vado certo a disturbarli
tutti, ma la Sig.ra Fornero, dopo il pianto disperato mentre massacrava gli
italiani con la riforma delle pensioni, non può essere dimenticata. E no,
perché la Sig.ra Fornero è proprio una delle persone più annoiate in
assoluto, anzi, fa parte di una famiglia tra le più noiose e annoiate sulla
faccia della terra: lei insegna all'università di Torino, suo marito insegna
all'università di .. Torino (urca!) e sua figlia insegna all'università di
.. Torino(???). Ma porca di quella miseria, alla faccia del nepotismo e del
posto di lavoro noioso in quanto fisso: ma questa gente la vergogna di
mostrare la faccia (!) non la prova mai, ma proprio mai??
Ma siccome le noie di Fornero's family non sono finite qui, vi invito a vedere e sentire questo
filmato, interessante perché spiega in modo dettagliato questo scempio di
donna/ministro:
Arrivederci e un augurio
particolare a quegli annoiati di lavoratori col posto fisso: beati quelli
che ballano a destra e a manca cercando invano un lavoro o passando da uno
all'altro, precari a vita e con uno stipendio da fame....ALLEGRIA!!!!
La
miseria e le preoccupazioni generano il dolore, la sicurezza, invece, e
l’abbondanza la noia. (Arthur
Schopenhauer)
L'Italia vittima della
violenza
"Sei proprio una bella pecorella... gli dai anche i bacini alla tua
ragazza con quella mascherina? Così non gli attacchi le malattie...
"Bravo, bravo. Comunque per quello che guadagni non vale la pena stare
qui. Vi siete divertiti? Fra sei ore ci vediamo qua, il cantiere dura per
vent'anni... vai in pensione vestito così, vestito come uno stronzo. E noi
ci divertiamo a guardare voi stronzi".
Sono alcune delle frasi che
un giovanotto, probabilmente un inutile quanto insulso figlio di papà,
ha pronunciato per provocare apertamente e lungamente un carabiniere che
stava lavorando per tenere sotto controllo la manifestazione, l’ennesima,
dei no-tav, per evitare tragici incidenti che questi fancazzisti (in
buona parte, almeno)provocano di continuo mettendo in pericolo la vita di
forze dell’ordine, giornalisti e operai.
Dal sito de Il Giornale
((http://www.ilgiornale.it) leggo pure che il fancazzista di turno,
alias presunto figlio di papà, ha un nome, nome che sicuramente gli
ha messo proprio quel papà che, magari, ha pure cercato di educarlo ma,
ahimè, inutilmente e con pessimi risultati; Il manifestante si chiama
bruno marco
(minuscole volute e dovute), residente a Borgata Dalmassi vicino a Giaveno.
Basta guardarlo in faccia per capire il tipo!
Lavori che durano da una
vita, spese folli per ritardi e danneggiamenti vari, costi esorbitanti per
pagare continuamente ore e straordinari alle forze dell’ordine perché
presenzino alle manifestazioni di una banda di sciroccati che,
evidentemente, è composta perlopiù da gente che non ha di meglio da fare;
lavorano? Mah, se si dove trovano il tempo di andare a tutte queste
manifestazioni? Non lavorano? Be’, e che fanno allora, invece di darsi da
fare a cercare un impiego vanno a rompere le scatole ai lavoratori? No,
ecco, forse allora è reale la storia dei figli di papà... Poi, quasi ad ogni
manifestazione, danni ingenti a cose e attività: ormai siamo a livelli di
guerriglia e semi-terrorismo in molte di queste manifestazioni!
E riporto da
IlCorriere.it alcune righe che esprimono anche il mio pensiero, di
meglio non avrei saputo fare:
“Quando
non lanciano le pietre, le bombe carta o i bastoni,
quando non tagliano con le cesoie le recinzioni infrangendo la zona
rossa, quando non attaccano alle spalle le forze dell'ordine il cui
compito in Val Susa è presidiare il cantiere di Chiomonte, quando non
bloccano l'autostrada mettendo in ginocchio i tir che devono valicare le
Alpi, gli antagonisti "No Tav" sfottono e insultano. E' sempre stato
così. Una continua sfida agli agenti nella speranza che qualcuno perda la
pazienza e muova le mani o il manganello. Non è mai successo. Gli agenti
hanno saputo mantenere la calma anche quando i manifestanti gli gettavano
addotto le bandiere della pace e gli si mettevano di fianco per farsi
fotografare dai compagni. Da sempre i "No Tav" sono andati alla ricerca del
martire da immolare nella lotta contro l'Alta velocità. Non ci sono mai
riusciti. Gliagenti
hanno saputo mantenere la calma anche quando gli piovevano addosso sputi
e insulti. E i "No Tav"? Sempre liberi di oltraggiare e devastare,
offondere e scatenare la guerriglia lungo i sentieri della Val Susa.”
I manifestanti si
indignano, si offendono se li si apostrofa come violenti o altro; si, perché
loro sono corretti e onesti, pacifici e ragionevoli, salvo poi dileguarsi
quando qualcuno chiede loro se conoscono almeno uno di quelli che, invece,
ha iniziato e portato avanti la guerriglia o la manifestazione violenta. E
quanti sono che devastano, spaccano, bloccano i lavoratori a piedi e in
auto, i camion di trasporto, tante persone che magari faticano ad arrivare a
fine mese e rischiano il posto perché una massa di cretini impedisce loro di
portare a termine il lavoro, a qualsiasi ora… e quanto ci costano queste
manifestazioni che, quasi sempre, si concludono con danni a beni pubblici e
privati, talvolta anche a persone; grandi evasori a parte, quale altra
categoria di persone meglio di questi violenti si addice al parassitismo
sociale conclamato e illegale?
E i politici? Quante volte
ho sentito i politici, in prevalenza di sinistra, ahimè, pronunciarsi a
favore di questa gente e difendere l’indifendibile?? Basta leggere qua sotto
uno solo dei tanti esempi possibili:
“Ferrero: «Polizia responsabile della caduta dal traliccio»
«Il cittadino italiano che
si è arrampicato su un traliccio non è un nemico da abbattere, ma una
persona proprietaria di un terreno che sta protestando. Invece la polizia lo
ha inseguito e ha sbagliato. Avrebbe dovuto cercare una rete per salvarlo ed
evitare che si facesse del male». Lo dice Paolo Ferrero, segretario di
Rifondazione Comunista alla Zanzara su Radio 24. Ma la polizia è la
principale responsabile dell’incidente ad Abbà, chiedono i conduttori
Giuseppe Cruciani e David Parenzo. «Certamente sì», risponde Ferrero.”
O' ferrero, ma chi lo ha abbattuto? Sei
sobrio? E visto che lo stato avrebbe colpa, a causa di quei cattivoni di
poliziotti che lo hanno "abbattuto", dimostra di meritare di essere un
politico di questo stato così mal rappresentato dalle forze dell'ordine e
sollevaci il morale: siccome cercano volenterosi per coltivare i terreni di
questo ragazzo fino a che sarà impossibilitato a lavorarli, fatti avanti
così, magari, una volta nella vita (ma magari, per amor del cielo!), provi a
piegare la schiena e a far affluire un po' più di sangue al cervelletto!
Chi è causa del suo mal
pianga sé stesso, è vero; ma personalmente non ho mai votato né mai voterò
per gente di questo calibro. Ma per favore! Non mi vergogno di essere un
cittadino italiano perché penso che dovrebbero essere questi personaggi
politici, manifestanti violenti e subdoli fiancheggiatori a vergognarsi di
esistere; oddio, mi basterebbe, anche senza vergogna, che si togliessero
dalle … ahem, dai paraggi (oltreconfine sarebbe l'ideale)!
Ora, per essere
imparziali, vi invito a godervi alcune delle fasi pacifiche dei no-tav, a
dispetto di quanto di cattivo ho scritto sopra:
Famigliole
unite nella pacifica manifestazione
Un bravo
ragazzo col volto preventivamente coperto, forse per non raffreddarsi.
Ragazzi che
giocano a chi lancia più lontano (caschi e baveri fanno parte delle divise
ufficiali di gioco)
Un pacifico
manifestante prende una "boccata d'aria". Del resto, chi mai oggi
potrebbe serenamente uscire di casa senza portarsi appresso una maschera
antigas??
Manifestanti
volenterosi che stanno aiutando a lastricare un sentiero?
E' giusto rispondere alla
violenza con la violenza? No, certo. Ma sarebbe giusto eliminare la violenza
alla fonte, senza pietà e una volta per tutte!
Sante parole
Non è che tanto spesso mi sia
trovato in accordo con le affermazioni di Nichi Vendola ma, questa volta, lo
sono in pieno .. su tutto:
"Berlusconi e Sacconi ci avevano provato, ma non ci erano riusciti a
dare un colpo al cuore della giustizia sociale e ai diritti in questo paese.
Ci sta riuscendo Monti. Con la controriforma del mercato del lavoro si
uccide l'articolo 18. Ogni giorno un ragazzo che si uccide per disperazione
e si solo pensa a dare libertà di licenziamento. Per questo ogni giorno il
nostro no al governo Monti è più determinato". Secondo Vendola, questo
governo "deve andare a casa".
Critiche anche alla frase di Mario Monti sui sondaggi: è un "cedimento
berlusconiano" che dimostra una volta di più che l'etichetta di governo
tecnico è solo una "foglia di fico".
"Monti ha avuto un cedimento berlusconiano, i tecnici non si dovrebbero
occupare di sondaggi. Di giorno in giorno siamo sempre più in presenza di un
governo che perde la foglia di fico dell'esecutivo tecnico e appare nella
sua natura conservatrice", ha affermato Vendola.
Ha fatto inoltre capire che proprio non gli piace la 'bozza Violante' di
riforma della legge elettorale. Bocciata come "trasformismo". "E'
insopportabile e immorale che si possa legiferare a favore del trasformismo,
sembra che chi scrive questo mescolamento di sistema tedesco e spagnolo
abbia a cuore solo la salvaguardia del diritto al trasformismo di una classe
dirigente"."
Ha ragione Vendola: a casa,
lui e tutti i suoi tirapiedi che mirano a cambiare un sistema del quale
hanno goduto e godono tuttora, compreso i loro famigliari, senza certamente
mostrar vergogna, né prima né ora! Con Monti e soci all'Italia toccherà
solamente il COLPO DI GRAZIA.
Il
potere ubriaca, ed i migliori, investiti di autorità, diventano
pessimi.(Carlo Cafiero)
Governo di tecnici
Come possiamo lamentarci
delle nuove e opprimenti tassazioni, delle demenziali riforme in
allestimento e di ciò che di idiota ci presenterà il futuro se al governo ci
sta gente che di tecnico ha solo una malriposta idea nel cervello??
Bisognerebbe chiederlo a Napolitano, che in una sola stagione ha fatto
rimpiangere agli italiani tutti gli altri ex presidenti, ma proprio
tutti...! Ma è mai possibile che in Italia non esiste qualcuno che abbia una
seppur minima capacità di vedere lontano e, sulla base di ciò, creare
qualcosa di buono, utile e, soprattutto, valido in prospettiva futura per
giovani, meno giovani, aziende ecc.?? O forse anche questo governo di
faciloni ci è stato imposto dai signori tedeschi?
I legislatori o rivoluzionari che
promettono insieme uguaglianza e libertà sono o esaltati o ciarlatani.
(Johann Wolfgang Göethe)
Grasso è veramente bello?
Da anni la spesa pubblica è
in costante crescita e uno dei fattori, fra i tanti, che contribuisce a
farla aumentare è il continuo e inesorabile incremento degli obesi; si
calcola (fonte Scuola
superiore
di Pisa Sant'Anna ) che a fronte dei quasi 9 miliardi di spesa
pubblica sanitaria per circa 5 milioni di obesi italiani attuali si potrà
arrivare a oltre 30 miliardi entro soli 10/15 anni, creando problemi al
sistema ed al resto della popolazione.
Sono finiti i tempi in cui si
pensava ai ragazzini d'oltreoceano come a un esempio da non seguire dato
l'alto tasso di obesità negli USA: secondo la Commissione europea
Idefics(Identificazione e prevenzione
di effetti
dietetici e stile
di vita indotti in giovani e bambini), il nostro Paese registra il
triste primato europeo per sovrappeso e obesità nella fascia d'età compresa
tra i 6 e i 9 anni, con un aumento del 2,5 per cento ogni 5 anni. Gli
abitanti del Paese noto da sempre come la culla della dieta (salutare)
mediterranea cominciano dunque a "perdere colpi" in modo vistoso; complice
l'atteggiamento delle famiglie, la mancata sensibilizzazione dei
medici/pediatri di famiglia (fortunatamente non tutti, ma non abbastanza
numerosi, ancora!) e l'inazione di uno stato sorretto da governi sempre più
attenti al "magna-magna" e ad assicurarsi la compiacenza degli elettori le
nuove generazioni stanno da tempo indirizzandosi verso le ormai fin troppo
famose diete-spazzatura, a scapito del buon cibo: dalla dieta salutare con
qualche peccato di gola (da permettersi ogni tanto ma con una certa
regolarità) si è passati alla dieta composta, in prevalenza, di grassi e
dolci, cibi sofisticati e spesso additivati di sostanze poco affini al
regime di migliore correttezza alimentare.
Ed è assurdo che proprio nel
nostro Paese nulla, o quasi, si stia facendo di concreto, quando sia in
America che negli stati nostri vicini ci si sta muovendo in più direzioni:
la Gran Bretagna con la riduzione delle prestazioni sanitarie gratuite per
gli obesi (e fumatori), la Francia che da tempo "sovrattassa" bevande gasate
e alcuni cibi-spazzatura, la Germania, dove l'obesità grave riguarda addirittura
il 30% della popolazione, dove l'Ocse l'ha definita "malattia nazionale" ed
i ministeri competenti hanno stabilito
un piano d'azione che prevede, tra l'altro, la consegna
di
un patentino alimentare ai bambini delle elementari, la definizione
di standard qualitativi per le mense, l'informatizzazione
dell'approvvigionamento scolastico e
una campagna anti-anoressia; le misure adottate dalla Danimarca sono
ancora più forti, con l'introduzione di
una tassa sul grasso (burro, latte, carne, pizza ecc.), mentre in
Ungheria
c'è la "tassa-chips" applicata sugli alimenti particolarmente zuccherati o
salati e sulle bibite con contenuto
di frutta inferiore al 25%.
Il sovrappeso e l'obesità,
ricordiamocelo, portano malattie anche gravi nel corso della vita,
diminuiscono le aspettative di vita e, soprattutto, di una "buona" vita,
non è solo una questione estetica!. Le diete a "basso indice glicemico" sono
alla portata di tutti senza grossi sacrifici e potrebbero diventare la
regola se, a partire dai genitori e dagli organi istituzionali preposti
all'educazione e istruzione (asili, scuole materne e scuole in generale),
venisse avviata una campagna non solo d'informazione ma, soprattutto, a
livello pratico in grado di modificare le abitudini alimentari della
popolazione, a tutto beneficio dei singoli e della comunità. Certo, la
pubblicità non aiuta e, di sicuro, chi ha figli piccoli se ne rende conto
ogni giorno ma mettendo in primo piano il buonsenso e la salute di figli,
nipoti ed amici credo che si potrebbe arrivare a risultati eclatanti e in
tempi relativamente brevi. Ma, si sa, non sempre la differenza tra il
cervello umano (cultura, buonsenso e autocontrollo) e quello degli animali
(puro istinto) è così evidente...
Gli
obesi
vivono
di
meno:
però mangiano
di
più.(Stanislaw
Lec)
Nulla è più sacro della vita
di un bambino, nemmeno la religione!
Ogni giorno, o quasi,
purtroppo, se ne sentono sempre di tutti i colori su maltrattamenti a
bambini di ogni età: sembra di essere tornati indietro nel tempo ben oltre
il medioevo! Non credo ci sia bisogno di scrivere consigliando ai lettori di
aiutare bimbi e famigliari qualora venissero a conoscenza di tali situazioni
ma, qualora qualcuno, coinvolto direttamente o indirettamente da queste
vicende, fosse rimasto solo e senza alcuna speranza provi a cliccare qui http://www.azzurro.it/ e forse potrà
trovare l'aiuto di cui necessita.
RICORDIAMOCELO TUTTI:
Vivi
con i bambini ed imparerai ad amare. Così
diventerai tu un bambino e più ancora: un essere umano.
(Georg Walter Groddeck)
Monti, acca' nisciuno è fesso
(e nemmeno "fisso" se fosse per la Fornero!)
L'ennesima presa per i
fondelli da parte dei governi del nostro Paese non poteva farsi attendere
nel 2012 e la si può vedere e leggere all'indirizzo:
http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htm
Trattasi di un modulo
attraverso il quale il cittadino italiano può comunicare al governo
eventuali e presunti sprechi nella pubblica amministrazione, il tutto
nell'ottica dei tagli in previsione futura. In pratica ci stanno dicendo che
hanno bisogno di sapere dove e come intervenire per evitare che il denaro
pubblico, cioè nostro, venga buttato e, invece, possa rimanere nelle casse
dello stato e colmare i buchi di altri sprechi... Ma Monti e compagni di
merende dove hanno vissuto fino ad oggi e, soprattutto, dove vivono ora?? Il
sempre meno quotato, probabilmente perché finalmente ci si é accorti della
sua incompetenza e mancanza di preparazione nel settore, ministro del
lavoro, la Sig.ra Fornero, ritiene che la "sua" università funzioni sui
livelli della perfezione in merito a sprechi e inefficienze varie, giusto
per fare un esempio? Ed il sempre meno sostenibile presidente del consiglio,
che così spesso parla di Germania, non potrebbe semplicemente confrontare i
servizi dei due Paesi e rettificare laddove ritiene sia necessario? O,
forse, è più semplice far pagare agli italiani quanto pagano i tedeschi e
oltre, in termini di tasse e pensioni, ma continuare a dar loro servizi da
terzo mondo, al contrario di quanto ricevono i tedeschi?? Ma, soprattutto,
chi ci governa oggi ha veramente bisogno che siamo noi a dire cosa va e cosa
non va dopo decenni di schifo, corruzione, malasanità e immondizia per le
strade?? Mah...
Ho l'impressione che la
storia (infinita) sia sempre quella: "facciamo credere a quei fessi dei
nostri compatrioti che qualcosa facciamo, tanto poi arriverà qualcuno dopo
di noi e si piglierà la colpa ed a cui farà seguito l'ennesimo e canonico
scaricabarile"...
Un
uomo incapace di avere visioni
non realizzerà mai una grande speranza né comincerà mai alcuna grande
impresa. (Woodrow Wilson)
Volandia: uno spasso per i bambini (e non solo...)
In questi giorni mio figlio, il più grande (si fa per dire, 3 anni e
mezzo!), è andato con i nonni materni a visitare il parco/museo del volo di
Volandia nei pressi di Varese (Somma Lombardo) e ne è tornato
entusiasta, tanto che non la smetteva più di parlarne con noi e con gli
altri nonni. La sua passione per treni ed aerei certamente lo ha aiutato in
questo entusiasmo durante e post-visita ma, indubbiamente, per quel poco che
ho potuto leggere e vedere, penso che possa essere una bella alternativa ad
una gita fuori-porta classica o a una giornata in giro per negozi. Mi
riservo, dunque, di tornarci e posto qui sotto
qualche immagine.
Un
uomo
nell’ingegno,
nella
semplicità,
un bambino.
(Alexander Pope)
Ei fu. Siccome
immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de' manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avvïò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trïonfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.
5 Maggio
Per essere dei grandi leader
è necessario diventare studiosi del successo e il miglior modo
che conosco
è quello di conoscere
la storia e
la biografia degli uomini che già hanno avuto successo. Così
la loro esperienza diventa
la mia esperienza. (Napoleone)
Mutande di ghisa
Di questi tempi è
l'indumento più sicuro e 'unico da indossare se non siete politici,
tecnici di governo o grandi evasori... E, purtroppo, a quanto pare
non servono nemmeno più di tanto: il governo ha messo tasse su tutto
e aumentato quelle già esistenti, manca solo quella sull'aria che
respiriamo ma, non temete, se Monti non raggiungerà il pareggio di
bilancio entro il 2013 potete scommetterci che ci arriveremo.
E qualora il nostro
paese dovesse risollevarsi anche solo un po' e anche solo
momentaneamente da questa pesante crisi spunteranno a mazzi gli
elogi all'attuale premier e alla sua combriccola di poco accorti
quanto presuntuosi tecnici, senza ricordarsi di come, senza
"ammazzare" il popolo italiano, con meno clamore e senza tante
storie l'Italia si sia più volte ripresa da situazioni oggi
demonizzate come irrimediabili (senza questa sensazionale quanto
distruttiva, ma solo per alcuni, alla faccia dell'equità tanto
pubblicizzata quanto falsa, "austerità") da media e mezzi-politici e
politicanti.
Lo spread sale e
scende e peggiora e migliora ecc.? Ma cosa importa, è così difficile
leggere la storia economica, finanziaria e politica del nostro paese
e capire che ci stanno prendendo per i fondelli con il solo scopo di
palleggiarsi insulti o complimenti in mezza Europa, in una sorta di
gioco al massacro dove, però, gli unici a rimetterci siamo noi
cittadini? Sarebbe ora, forse, di prendere coscienza della nostra
reale situazione e di chiedere a chi ci governa, chiunque sia, di
smetterla di affossare noi e le nostre famiglie e di fare qualcosa
di concreto per dare lavoro a tutti e, magari, evitare di togliere
il pane di bocca ai figli delle persone meno abbienti che, già fin
troppo, sono costrette a fare salti mortali per arrivare a prima di
fine mese, senza, però, mai toccare le caste di sempre!
Vuoi
rendere
impossibile
per
chiunque
opprimere un suo simile? Allora, assicurati che nessuno possa
possedere il potere (Michail Bakunin)
Eh, se me li hanno imposti c'aggia fa'??!
Notizia
presa da http://www.corriere.it/:
All'Ikea con scorta, accuse
web a Finocchiaro
La senatrice: mi è stata imposta
ROMA - La fotografia è
del settimanale Chi , il commento, a mo' di didascalia, del sito Dagospia che la ripubblica: «Nel regno della casa low cost la senatrice
del Pd acquista padelle antiaderenti e uno stendibiancheria.
Consultandosi con i suoi bodyguard. Anna Finocchiaro, all'Ikea con tanto
di sacca gialla, cerca tra gli scaffali, confrontando prezzi e
consistenza delle pentole. In alto, con le guardie del corpo prima
dell'uscita».
In altre parole il capogruppo del Pd al Senato è stata ripresa mentre fa
la spesa da Ikea, aiutata dalle sue guardie del corpo che le spingono il
carrello pieno di acquisti. E, sempre Dagospia , si chiede: «D'accordo,
trascinare il carrello riempiendolo di padelle antiaderenti e pentole,
alla caccia di uno stendibiancheria, può essere anche faticoso per una
signora come la senatrice Finocchiaro. Ma, con i venti gelidi
che da tempo stanno investendo la casta politica, fra grilli e
cavallette, la battagliera esponente del Pd aveva proprio bisogno di
utilizzare le braccia dei suoi tre uomini di scorta come servizievoli
domestici?».
Lo stesso fanno in molti su twitter prendendosela con la capogruppo,
inventano persino l'hastag finocchiarovergogna, c'è chi propone di
toglierle la scorta. Interviene anche il vicedirettore di Rai2,
Gianluigi Paragone: «La foto di Finocchiaro all'Ikea, che tratta gli
uomini di scorta come inservienti, è un'offesa». Risponde, sempre su
twitter, la diretta interessata: «Avere la scorta per me non è un
piacere. Mi è stata imposta e nonostante ciò provo a fare una vita
normale, anche da Ikea». Ed anche la sua risposta viene ritwittata.
Ma, in base a quanto ci
costa, cosa sta facendo per noi la senatrice in questione, al momento??
Giudicate voi...
Il
mondo
è
di
coloro
che non hanno vergogna. (Luigi
Perdifumo)
L'anniversario dell'entrata in
guerra dell'Italia
L'Italia
dichiarò guerra all'Austria-Ungheria la sera del 23 maggio 1915 e
alle ore 4 del 24 maggio 1915 dal Forte Verena, sull'Altopiano
di Asiago, partì
il primo colpo
di cannone verso le fortezze austriache
situate sulla Piana
di Vezzena.
Appostamento
sull'Adamello
La motivazione della
vasta distribuzione delle opere militari difensive,
soprattutto da parte italiana, è da far risalire ai due
principali criteri dell'epoca per
la conduzione della
guerra in montagna, secondo i quali era necessario il
possesso delle cime per garantire il possesso delle valli e
la difesa doveva avvenire su più linee successive da
abbandonare progressivamente a seguito di un eventuale sfondamento
avversario della
prima linea.
Questi due principi portarono a
sviluppare sanguinosi quanto inutili attacchi contro cime poi rivelatisi
non tenibili e non difendibili, inoltre
la realizzazione di tre o quattro linee difensive
contemporaneamente toglieva energie per
la realizzazione di una vera prima linea forte disperdendo i
reparti in estenuanti
lavori dal valore tattico piuttosto scarso.
Le trincee
La guerra di trincea ha
rappresentato una caratteristica tipica e unica del primo conflitto
mondiale, anche se era gia' stata adottata secoli addietro durante
le operazioni d'assedio.
La vera novita' venutasi a creare alla
fine del 1914 era che le trincee degli opposti schieramenti
correvano lungo tutto il fronte, impedendo di fatto ogni
possibilita' di condurre una guerra di movimento. All'inizio furono
usate le buche da granate collegate tra loro con corridoi e
rinforzate con filo spinato per protezione; ma dopo un anno tutto
cio' si era trasformato in un sistema complesso costituito, da
fossati scavati a zigzag e muniti di muretti, postazioni di tiro e
rinforzati con piastre d'acciaio per il tiro da cui i soldati
potevano sparare al riparo
Carne da cannone (e da
miragliatrice)
si continua a
mascherare l'immane strage che quella guerra rappresenta per i
soldati mandati al fronte, e i veri e propri crimini contro
l'umanità perpetrati, in larga parte, dai vertici militari e dagli
ufficiali contro quella massa di sventurati che ebbe la sfortuna di
trovarsi in trincea.
Il soldato
I soldati
checombattono
sul fronte italo-austriaco
sono soprattutto
contadini,
strappati
alle loro famiglie
e
ai loro campi
dagli
ordini di mobilitazione.
Molti
apprendono per la
prima
volta
di far
parte
di uno stato
unitario
e da
mille dialetti
nasce
in trincea
una
parlata
comune, prima
forma
di “italiano
popolare”.
I soldati
in trincea
sono sottoposti
a una
durissima
disciplina
militare,
fatta
osservare
con estremo rigore da
ufficiali
che controllano
ogni loro movimento.
Si tratta
di un
sistema
fortemente repressivo,
che non consente fughe e diserzioni (pagate
spesso con lunghe condanne
e
anche fucilazioni),
ma
non è solo la
coercizione
a far
rimanere
i soldati
in trincea.
Su tutti i fronti, milioni di uomini
accettano
senza
discutere l’ordine di
andare
in guerra
e combattere
contro il nemico perché sentono, spesso confusamente,
di
appartenere
a stati
e nazioni
che,
attraverso
norme e disposizioni,
governano
la
loro esistenza.
Una menzione speciale
merita il generalissimo, Luigi Cadorna, quello a cui tutta Italia ha
dedicato almeno una via o una piazza.
La disciplina militare sotto
Cadorna
Nelle visite alle famiglie fu
rivelato uno dei risvolti più truci dell'esistenza dei soldati: la crudele
disciplina che veniva impartita per costringere i reparti a combattere. La
sanguinosa realtà della guerra rivelatasi all'improvviso a centinaia di
migliaia di giovani aveva causato una serie inesauribile di diserzioni. Per
limitare il fenomeno furono adottate delle misure che arrivarono al punto di
far temere più i propri ufficiali superiori del nemico. Prima fra tutte la
decimazione. Nel caso di inottemperanza agli ordini o di codardia di un
reparto veniva scelto a caso per essere fucilato un uomo ogni dieci. Lo
stesso Cadorna si attenne alla filosofia che un buon comando "deve porre i
soldati di fronte alla scelta tra la morte probabile al fronte e quella
inevitabile dietro il fronte". Si è discusso a lungo sull'utilità della
decimazione per la condotta della guerra ed è innegabile che essa serva
quale deterrente contro la fuga in massa, altrimenti in agguato dietro
l'angolo. Però fu l'applicazione in pratica che generò distorsioni
aberranti. I plotoni venivano decimati anche se solo sospettati di fellonia
e in certi casi anche solo per l'accusa di avere tra le proprie fila un
ladro. Accanto alla decimazione che rimaneva comunque una soluzione
legalmente riconosciuta e approvata ufficialmente con circolari del Comando
Supremo, vi era l'esecuzione sommaria posta in essere dai sottufficiali di
squadra o di compagnia. Il rifiuto di uscire dalle trincee era considerata
colpa sufficiente per ricevere una pallottola sul posto, senza bisogno di
nessuna corte marziale. Dei metodi così arbitrari originarono odio profondo
tra la truppa e gli ufficiali che si risolse in diversi episodi di
insubordinazione aperta (poi punita con la decimazione) o di giustizia
sommaria (certi ufficiali furono assassinati alle spalle dai loro stessi
subalterni). I carabinieri, purtroppo, ebbero pessima fama tra i soldati perché furono
preposti al recupero dei disertori e perciò accomunati agli ufficiali, anche
se null'altro fecero che il loro dovere (pena essere a loro volta puniti per
insubordinazione!). Se
vogliamo cercare un lato positivo nella disciplina applicata fu quello di
creare un forte spirito di corpo tra i soldati, facendo venire meno
quell'iniziale diffidenza di classe che aveva diviso i contadini dagli
operai e entrambi dai borghesi.
Un coraggio da ... Cadorna
Il grande generale, inoltre,
come in uso ai tempi (vedi Foch e compagnia bella), se ne stava a qualche
centinaio di km dal fronte, senza problemi di trincea, mitragliatrici
contro, cannoneggiamenti, fame, freddo e paura. E dalla sua tana ovattata
comandava ai subalterni qualche bella ondata di fanti sotto il tiro delle
mitragliatrici austriache, ondate che si traducevano in massacri dei poveri
ragazzi mandati a morte certa giusto perché l'opinione pubblica non potesse
leggere che il grande capo dell'esercito rimanesse inattivo. 100 anni prime
i vari Napoleone, Blucher, Wellington ed i loro generali subalterni
partecipavano in prima fila o, comunque, sulla linea del fronte; ogni
battaglia sarebbe potuta essere l'ultima per ciascuno di loro (e lo fu per
molti generali di brigata, di divisione e perfino di corpo d'armata), ognuna delle
battaglie combattute. Ma quei tempi erano finiti: ormai i soldati erano
costretti a farsi ammazzare pensando a quanto bella fosse la vita di un
generale in capo e dei suoi diretti subalterni!!
In
genere i soldati vincono le battaglie e i generali se ne prendono il merito.
(Napoleone)
Contro la natura solo la
solidarietà ...??
Emilia Romagna - maggio 2012
Siamo proprio sicuri che non
si possa fare qualcosa di concreto per evitare, almeno in parte, questi
disastri che da decenni affliggono la popolazione italiana? La scienza e la
politica che fanno, a parte parlare a vanvera da sempre??
Gli
uomini
discutono, la
natura
agisce.
(Voltaire)
Finalmente Santoro!
«Togliamo di mezzo la casualità: sono 88 i disastri
registrati dall'Unità d'Italia che ad oggi che hanno provocato centinaia di
migliaia di morti e 150 miliardi di danni (3 all'anno). Eppure il Paese non
è stato messo in sicurezza, quando di miliardi ne bastavano 25» ha detto
Santoro all'inizio della trasmissione dal titolo «Fare le cose bene»
Quanta differenza tra la puntata di ieri sera e, a mio
avviso, quella/e sul terremoto in Abruzzo quando al governo c’era
Berlusconi!!. Allora, gran parte della serata (e delle serate di Santoro
sulla RAI dall’inizio, o quasi, dell’egemonia del primo console di Arcore)
fu incentrata su quello che il governo non aveva fatto di buono o aveva
fatto di male, su ciò che non avrebbe fatto e sulle responsabilità del
premier, nemmeno fosse stato lui a causare la tragedia … Passata l’era
silviana e tolta l’ossessione principale, nonché oggetto principe e
continuo, per non dire unico, dalla trasmissione “Servizio pubblico” il buon
Santoro, giornalista coi fiocchi a mio modo di vedere le cose, riaccende il
cervello sopito da tempo e, non solo da ieri, mette in atto una serie di
puntate di interesse generale senza o con pochi eguali. Lo stesso Travaglio,
esonerato, ora, dal compitino di cercare affannosamente qualsiasi prova di
colpevolezza (fosse anche quella di mangiare troppa nutella, e spesso ci è
andato vicino a ridicolaggini di tal guisa) contro il berlusca e i suoi
tirapiedi (Dell’Utri credo che sia stato nominato da Travaglio più volte di
quanto il termine Dio sia stato nominato dal Papa da quando è nato, tanto
che una volta ho pensato che se avesse avuto un figlio in quel periodo lo
avrebbe chiamato Marcello, giusto per essere più sul pezzo giornalmente…), è
diventato un perfetto interprete nell’arte di mettere a nudo la pochezza
nonché la degenerazione e la mancanza di vergogna e dignità della nostra
classe dirigente (ieri sera è toccato all’estroso quanto indifendibile e
ridicolo, nelle sue continue tesi ad minchiam, Formigoni). Insomma, per
dirla in breve, Servizio Pubblico è finalmente una bella trasmissione, di
attualità e di denuncia al tempo stesso, scevra, finalmente, da quella già
citata ossessione che imbruttiva il dibattito nella sua forma di espressione
democratica più nobile, riducendolo ad un tribunale del popolino arringante
e scodinzolante così come è stato per anni.
Infatti, ieri sera la tragedia emiliana è stata affrontata
sia dal punto di vista del dramma personale dei cittadini coinvolti, dei
poveri morti e della crisi dell’imprenditoria in quei luoghi; si è parlato
dei problemi della messa in sicurezza di case e capannoni, mai avvenuta se
non sporadicamente e casualmente, delle responsabilità della politica in
toto e della mancanza di una società civile unita in grado di creare le
condizioni per una nuova politica che non sia la solita “di palazzo”. Ed ha
parlato Giuliani, colui il quale ritiene, con le dovute limitazioni, di
essere in grado di fornire attrezzatura necessaria a prevedere i terremoti
di grande intensità tra le 6 e le 24 ore prima che avvenga; negli USA, a suo
dire, facilmente verificabile a chi interessasse, usano questa
strumentazione in una località specifica proprio per testarla e verificarne
l’efficacia. In Italia, invece, i cervellotici scienziati che, sulla scia
della mancanza di genialità e di buonsenso, rifiutano a priori qualsiasi
approccio, rimangono della loro saldissima idea che nulla si può fare per
prevedere terremoti e affini. Meno male che non c’erano loro quando si pensò
di far scorrere una lastra su qualcosa di rotondo, o quando si provò a
cuocere un coniglio o a far volare un pezzo di tela e latta, se no saremmo
qui ancora a tirarci le pietre e a rubarci le radici interrate per superare
l’inverno in una grotta umida e fredda!
Mi auguro che ai terremotati giungano aiuti e solidarietà in
abbondanza e che riescano, anche psicologicamente, a superare questo momento
difficile e durissimo sotto ogni punto di vista. In Italia le discordanze in
merito sono evidenti, a seconda che si prenda il dramma di una o dell’altra
località, accaduti in diversi momenti ma ugualmente devastanti, il che sta a
dimostrare che stato, società civili e forza di volontà alcune volte
raggiungono i risultati sperati, altre volte no, forse perché insufficienti
o forse perché poco consistenti come dovrebbero essere.
Il solo
scopo del giornalismo dovrebbe essere quello di servire
la collettività. (Gandhi)
Il rigore del governo Monti:
il senso unico più unico d'Italia!
Certamente tra le tante
misure di risparmio non figurerà il tanto sospirato taglio alle pensioni
d’oro dei manager pubblici. Qui la notizia sembra già ufficiale: il governo
ha accantonato il tetto sulle pensioni sopra i 6mila
euro dando parere negativo a un emendamento presentato dal deputato
del Pdl Guido Crosetto. Doveva essere, finalmente la prima, a mio avviso,
tanto sospirata (quanto latitante, fino ad ora)
misura di equità nel gran caos dei presunti tagli ma l'idea è stata, a quanto
pare, immediatamente accantonata (certo, in Italia mica si toccano i
privilegiati, ci sono tanti milioni di poveracci da massacrare di
continuo!). Da Palazzo Chigi si dice che il tutto è solo rimandato:
chissà come mai, sempre e comunque, quando si tratta di "certe" misure si
rimanda e poi si insabbia, quando invece si deve mettere le mani in tasca
alle classi deboli si fa tutto veloce, senza intoppi e in modo preciso,
deciso e sostenuto. Altri complimenti, dunque, a queste nuove sanguisughe
del popolino!
filtra solo la promessa di
riproporre la questione insieme alle misure sullo sviluppo. Si ripartirà da
quell’emendamento che prevede che le pensioni erogate in base al sistema
retributivo non possano superare
i 6 mila
euro netti al mese mentre sono fatti salvi le pensioni e i vitalizi
corrisposti esclusivamente in base al sistema contributivo.
Per ora, dunque, il sistema iniquo, corrotto e vergognoso del nostro
paesello di periferia continuerà ad elargire 109 mila
pensioni sopra gli 8 mila
euro che costano 13 miliardi di euro l’anno (fonte Inps). 13
miliardi di euro!!
Si va avanti senza intoppi, ovviamente, sul tentativo, l'ennesimo (sarà
vero, questa volta??) contenimento dei costi della pubblica amministrazione.
Nelle scorse settimane si è tanto parlato di una stretta sulle spese
telefoniche della Pubblica amministrazione che parte dal Dipartimento della
funzione pubblica
per coinvolgere via via altri settori. Le chiamate saranno abilitate
solo in ambito urbano
per tutti mentre soltanto i dirigenti potranno fare chiamate
nazionali e verso cellulari (il ministro Filippo Patroni Griffi ha emanato
la circolare taglia bolletta). Per questa iniziativa, a mio avviso, non ci
dovrebbero essere critiche: chi vuol chiamare mamma e zia all'estero lo
faccia a sue spese dal proprio cellulare o da casa, come fanno tutte le
persone oneste e che, anche volendo, non hanno mai avuto l'accesso al
magna-magna statale. Altra cosa, invece, è l'ipotesi, sempre maggiormente
accreditata, di un secco taglio ai buoni pasto dei dipendenti pubblici. Nel
pacchetto dell’ex liquidatore Bondi c’è infatti un’ipotesi di riduzione, per
450mila
dipendenti che già da due anni subiscono il mancato adeguamento
all’inflazione dei contratti collettivi, dei loro buoni pasto che
passerebbero dai 7-8 euro attuali a un valore di 5,29 euro che è la soglia
minima esentasse
per il lavoratore (per
cui non viene denunciato ai fini Irpef) e
per il datore di lavoro (non viene calcolato ai fini previdenziali).
"Tutti a dieta, che vi fa solo bene", avranno pensato il nostro lungimirante
premier homme e i suoi tirapiedi, forse già, almeno parzialmente,
anticipando interessanti e futuri risparmi sulla sanità pubblica (chi mangia
meno, è provato, si ammala meno e richiede meno cure e, quindi, meno soldi
pubblici!).
Ma il bello ancora deve
venire: grazie a questa operazione di liposuzione preventiva, infatti, le
casse dello stato ricaverebbe circa 10 milioni di euro; niente male,
direi, veramente niente male, forse potrebbero servire per qualche nuova
auto blu e una manciata di rimborsi spese per senatori e parlamentari,
diciamo che potrebbero risolvere il problema del bilancio statale per .....
almeno un paio d'ore!. Ricapitoliamo:
1) nessun ridimensionamento
dei privilegi per manager pubblici, che spesso, tra stipendi e benefit vari,
per non considerare vantaggi non sempre evidenti, portano a casa compensi
milionari o quasi (quindi stiamo parlando di cifre a parecchi zeri, in
totale)
2) nessun
ridimensionamento delle pensioni d'oro (e si parla di miliardi di euro!),
buona parte delle quali erogate a gente che ha fatto poco o
nulla per meritarsele e che, comunque, qualora anche fossero guadagnate e
sudate (mai successo in Italia!), sarebbero comunque scandalose (oltre 30/40
mila euro mensili) anche agli
occhi di un marziano
2) un bel ridimensionamento
per i buoni pasto dei dipendenti a 5,19 euro (evidentemente, la casta che ci
zavorra da oltre 50 anni pensa che andare al bar o in trattoria per gli
Italiani sia come andare al ristorante dei parlamentari e senatori, laddove
con 5,19 euro "rischi" di mangiare filetto o aragosta e bagnarli con un bel
barolo o un berlucchino riserva!!).
Vergogna, vergogna e
vergogna, per l'ennesima volta!
Nessuna oppressione è così pesante o duratura quanto quella inflitta dalla
perversione e dall’eccesso
di autorità
legale.
(Joseph Addison)
La Fornero cambia la
Costituzione italiana!
Quando l'odiato Silvietto
parlò di cambiare la Costituzione un orda di esseri più o meno umani si
indignò e prese a inveire contro i modi da dittatore del gigante di Arcore
.... ora la Fornero la cambia in real-time, così, tanto per gradire e farsi
un po' di pubblicità (e non è la prima volta che usa atteggiamenti da
primadonna per mettersi i mostra, come se le sue elucubrazioni sulla riforma
del lavoro e la "messa al bando" degli esodati non fossero sufficienti a far
conoscere le sue incongruenze e la sua condizione di vita di privilegiata
fuori dal mondo reale!). intervistata dal Wall Street Journal, ha affermato
che “ ll lavoro non è un diritto,va guadagnato anche con il sacrificio”.
E' così? Sicura, proprio
sicura-sicura, caro ministro dalla memoria corta e dalla cultura limitata?
Vediamo:
Complimenti!! A quando,
finalmente, un governo in cui non esistano, se non in minoranza fisiologica,
gli incompetenti, gli arroganti, gli ignoranti e gli
incapaci di mettere insieme una qualsiasi, seppure semplice, manovra
utile senza ogni volta ammazzare le classi più deboli??
Il
Governo ha due doveri, quello di mantenere l’ordine pubblico a qualunque
costo ed in qualunque occasione, e quello di garantire nel modo il più
assoluto la libertà di lavoro.
(Giovanni Giolitti)
Da Giolitti al duo
Monti-Fornero, quanto siamo caduti in basso ... precipitati!!
I tecnici, che tecnica...
Per ridurre il debito "la
strada praticabile è quella di garantire, con un programma pluriennale,
vendite di beni pubblici per 15-20 miliardi l'anno, pari all'1% del Pil. Già
abbiamo un avanzo primario del 5%, e calcolando una crescita nominale del
3%, cioè tolta l'inflazione all'1, vorrebbe dire ridurlo del 20% in 5 anni".
Lo afferma, in una lunga intervista al Corriere della Sera, il neoministro
dell'Economia Vittorio Grilli.
Sono arrivati i tecnici,
finalmente. E che stanno facendo, questi tecnici:
1) aumentano l'iva
2) aumentano la benzina e il
gasolio
3) rimettono l'imu
4) aumentano l'imu
5) ristrutturano il catasto
così aumenteranno ancora e ancora l'imu
6)aumentano di nuovo la
benzina e il gasolio
7) lasciano in mezzo a una
strada gli esodati
8) vendono i beni pubblici
9) nel mezzo e, in futuro,
altre idiozie sono in agguato, tipo un nuovo aumento iva, riduzione delle
prestazioni sanitarie ecc..
Risultato: i già-poveri ormai
disperati, classi deboli sul lastrico, classi intermedie che vanno
dall'incredulità alla paura di fine-mese (paura mai provata negli ultimi
50/60 anni), borghesi che continuano a vivere bene ma si accontentano di un
notevole minor risparmio e ricchi, invece, sempre più ricchi (strano!). Ora
si vendono i beni pubblici ma, siccome anche questo non basterà, arriveranno
nuove tasse: ancora aumento imu, iva, tasse locali e statali e così via ...
Lo stesso ministro parla di riduzione (ulteriore) di agevolazioni fiscali e
costi di assistenza!
Dunque: aumentano le tasse,
non diminuiscono le imposte (così aumenta l'evasione e la disoccupazione),
la casa di proprietà diventa sempre più un peso, i prezzi al consumo sono
fuori controllo da una vita, aumentano i disoccupati e i giovani non sanno
più da che parte sbattere la testa. Riforme per far ripartire, anche
lentamente, questo paese di ruffiani (che la scampano sempre) ma soprattutto
di lavoratori (che sentono sempre un forte dolore nella parte bassa della
schiena) non se ne vedono!
Ringraziano, nell'ordine:
imboscati (decine di migliaia in uffici regionali, provinciali, statali,
anche dirigenti con stipendi da favola, evasori, lavoratori in nero e
imprenditori disonesti), la mafia (che vede aumentare a dismisura il suo
bacino di utenza, sia per l'usura che per l'arruolamento in vari "settori"),
speculatori (che se la ridono alla faccia di fondi e fondini presunti
salva-spread ma che salvano solo le apparenze, ecc.
Grazie mille ... di tutto!
Da
quando le società esistono, un governo,
per forza di cose, è sempre stato un contratto d’assicurazione
concluso fra i ricchi contro i poveri. (Honorè
De Balzac)
Tutti possono scegliere SE
vivere?
Il numero di bambini italiani abbandonati ogni
anno supera le 3000 unità, un dato sconfortante per un paese civile e
industrializzato; ancora più sconfortante, in effetti, è la conferma che la
maggior parte degli abbandoni è operato
da
donne italiane e maggiorenni: il 73% delle
donne che hanno abbandonato i propri figli sono infatti italiane, il
27% immigrate. La loro età oscilla tra i 20 e i 40 anni con
un solo 6% di minorenni. Quindi: italiane, maggiorenni e
psicologicamente mature, in genere. Secondo la
Società Italiana di Neonatologia (Sin)
è
un serio problema
che va
dalla fase neonatale
fino all'età pediatrica,
quando il confine con l'infanticidio è veramente sottile
e dovuto principalmente alla depressione post-partum non
correttamente seguita.
Grazie alla recente legge che riconosce la possibilità di partorire in ospedale
senza riconoscere il bambino, circa 400 degli abbandonati evitano di
morire nei cassonetti in mezzo alla sporcizia, assiderati, di fame o sete,
di dolore o altro e peggio, ma ancora siamo lontani da uno standard
accettabile (che, a mio avviso, dovrebbe essere un numero irrisorio,
considerato che pochi casi rari potrebbero interessare madri con seri
problemi psicologici e, dunque, non pienamente in possesso delle loro
facoltà).
Qualcosa, dunque è stato fatto ma,
sicuramente, altro potrebbe essere fatto, di concreto, per migliorare la
situazione; anche dal punto di vista mediatico mi sembra non ci siano
sufficienti canali che diano una comunicazione chiara del problema; diamine,
visto che per mesi, ogni anno, lo si fa per cercare di convincere la gente a
non abbandonare i cani, che lo si faccia anche per i bimbi (se per una paio
di minuti una volta alla settimana tg e programmi di intrattenimento
sostituissero il tormentone relativo alla farsa dell'ormai caso clinico
Mr Spread non ci morirebbe nessuno, ne sono sicuro)!
Il
senso morale
di
una
società si misura su ciò che fa per i suoi bambini.(Dietrich
Bonhoeffer)
La figlia è brutta, la seppellisce viva
Follia nel Punjab
orientale, regione del Pakistan. La notizia riportata dal "Mail
on Sunday".
Ha ucciso
una neonata di due giorni: "aveva la testa troppo grande,
sarei stato disonorato" ha risposto il padre ai poliziotti che lo
interrogavano sui motivi dello sconsiderato gesto!
Pare che Khan abbia visto
la bimba in ospedale e che abbia riferito, ai familiari e
agli amici, che
la
figlia era morta e che si stavano organizzando i funerali,
pensando di seppellirla
viva nella
bara. Durante
la cerimonia funebre, però,
la piccola
ha iniziato a piangere, cogliendo di sorpresa i presenti ed
il religioso, che ha ordinato all’uomo di portare
la neonata in ospedale per un controllo. L’uomo ha così
chiesto a Mohammed Farooq
– dottore presso l’ospedale al-Shifa
di Kacha Khoh – di
iniettare del velenoalla
figlia per ucciderla,
ma il medico si
è rifiutato, affermando che
la piccola
aveva, in effetti, “una testa
piuttosto grande e lineamenti fuori dal normale“. Khan si
è, allora, recato da solo al cimitero e ha seppellito viva
la
figlia.
Talvolta, rabbiosamente, si definiscono
"bestie" quegli esseri umani o, per meglio dire, quegli esseri
abominevoli dalle sembianze umane. In realtà basterebbe una pausa di
riflessione anche di pochi secondi per rendersi conto che si farebbe
un torto a qualsiasi bestia la quale, proprio per istinti bestiale,
ucciderebbe per fame o per paura, non certo per futili motivi. Ora
io mi chiedo una cosa: esiste veramente una pena idonea a un
parassita del genere (chiedo scusa ai parassiti, ci sono caduto di
nuovo e subito, ma è solo per rendere l'idea, ovviamente)?? In ogni
caso, questi atti non erano già più "di moda" nel Medioevo, motivo
per cui sarebbe bene che la gentaglia di tale risma fosse ingabbiata
prima di commettere tali efferate azioni criminali; parenti e vicini
dovrebbero denunciare alle autorità la malattia mentale di certe
persone e richiedere una sorta di "bonifica psicologica" per
annullare gli istinti animaleschi e preistorici non più idonei a
sopravvivere in un umano di oggi. A meno che, tutt'intorno, la si
pensi allo stesso modo!
Tutta l’acqua dei fiumi non potrebbe lavare la mano insanguinata di un
omicida. (Eschilo)
Ipocrisia e menzogna: politici
sempre e comunque incompatibili con il concetto di onestà (intellettuale e/o
...)
Rosy Bindi, un personaggio
che da tempo immemorabile solca la scena politica del nostro devastato
paese, una volta qua e una volta là, si guarda bene, come tutti, ma proprio
tutti, i suoi colleghi (o soci, che dir si voglia) a lasciare al sua
redditizia poltroncina che tanto le rende, adesso e, soprattutto, le renderà
in futuro. Ma vediamo uno dei prodotti del suo incontenibile quanto
inconfutabile lavoro per la società italiana che tanti bei soldini le mette
in tasca da una vita (e continuerà a farlo ancora per decenni e decenni):
"Rosy Bindi fa fuoco e
fiamme per impedire che due persone che si amano, siano esse omosessuali o
etero, possano godere fuori dal matrimonio degli stessi diritti di cui gode
una coppia sposata..."
E non solo Rosy
Bindi, anche molti altri, con particolare riferimento ai suoi amici di
partito. E beh, direte voi, ognuno è libero di avere le proprie idee in
proposito. Certo, ovviamente; chiunque, salvo coloro che, da almeno due
decenni abbondanti, godono di ogni dannatissimo privilegio possibile e
immaginabile (e, secondo me, pure inimmaginabile), a spese dei contribuenti
che, sempre più poveri, ingrassano incompetenti e magnoni del potere.
Infatti, da una legge ben datata (sic! ... e che sicuramente non avranno
fatto fatica ad approvare, i nostri onestissimi politici):
Complimenti, per
l'ennesima volta, alla nostra classe dirigenziale che, senza perdere mai un
colpo, affossa l'Italia, impoverisce gli italiani, salva le banche e i
grandi capitalisti e non rinuncia mai a tutti i privilegi del mondo, nemmeno
uno!
C’è un’ignoranza da analfabeti
e un’ignoranza da dottori. (Micheal
De
Montaigne)
De Gasperi: piroette nella
tomba!
Il premier a
Mosca cita de Gasperi: "Il politico guarda alle elezioni Lo statista alle
generazioni future".
Bene, almeno
abbiamo capito che Monti non è uno statista.
E mentre lui
e il nostro Presidente se la ridono, almeno 8/10 milioni di italiani se la ...
piangono. Che soddisfazione!!
Il compromesso era
solito significare
che mezza
pagnotta
era
meglio di niente. Tra
i moderni
statisti
sembra
in effetti che mezza
pagnotta
sia
meglio di una
pagnotta
intera.
(Gilbert
Chesterton)
Le disgrazie dell'Italia
Un altra chicca di
questo governo di "tecnici" è l'inserimento nella Costituzione del
cosiddetto PAREGGIO DI BILANCIO, norma alla quale in Europa sembrano tenere
molto ... Ebbene, ora anche per noi è diventata legge, anzi Costituzionale.
Qui il testo:
Cosa significa, in parole
povere? Che tanto lo stato spende e tanto deve incassare, potrà fare spese
solo se avrà la debita copertura. Certo, sono previste eccezioni in caso di
gravissime crisi economiche eccetera ma a noi, che importa sul serio, è
capire quali servizi e, soprattutto, la qualità degli stessi, lo stato ci
mette a disposizione. Da che mondo e mondo, uno stato spende per i
cittadini, a 360 gradi, più di quanto incassa, indebitandosi, altrimenti
come farebbe a fornire alcuni servizi essenziali a costi contenuti o,
addirittura, gratuitamente per i meno abbienti (sanità per esempio, ma non
solo...)? Ecco, da ora in avanti ogni servizio sarà reso al pubblico se a
monte ci saranno i soldi per farlo, altrimenti salta!! questo significa che
in parte dovremo rinunciare a parecchi servizi, in futuro, in parte ne
manterremo altri ma a pagamento o pagando, per quelli già ora a pagamento,
costi ben più salati.
Niente da dire: l'Europa
emette le sentenze di morte per noi cittadini e questo governo le esegue,
ogni giorno con sempre maggiore puntualità. Condoglianze!
Le bastiglie le
abbattono i popoli: i governi le costruiscono e le mantengono
(Carlo Cafiero)
Monti e la luce
Il presidente del consiglio
Mario Monti vede una luce in fondo al tunnel
per l’Euro. Lo ha detto da Parigi dopo un incontro con presidente
francese François Hollande
e il primo ministro Ayrault. Vediamola, allora, questa luce:
- siamo al (tristissimo)
record storico per la disoccupazione: a giugno, dati Istat,
il numero
dei disoccupati è di 2 milioni
792 mila
e corrisponde al massimo dal 2004. La disoccupazione nel nostro Paese è,
ora, al 10,8%,
il dato più alto dalle serie storiche mensili,
vale a dire dal primo gennaio 2004. L'Istituto nazionale di statistica ha
spiegato che si tratta anche, guardando alle serie trimestrali, del dato
più alto dal terzo trimestre 1999. Con aumento di 0,3 punti percentuali
rispetto a maggio 2012 e di 2,7 punti rispetto a giugno dell'anno
precedente.
- Quasi il 40% dei controlli in
materia di scontrini e ricevute fiscali è risultato irregolare (e, sia chiaro,
la percentuale di controlli effettuati sui potenziali evasori è veramente una
goccia d'acqua in un oceano): in sostanza più di un soggetto su tre degli oltre
20mila controllati ha evaso il fisco. Sono i dati della Guardia di Finanza
relativi ai controlli effettuati nei primi sette mesi del 2012 in diverse città
e località di vacanza.
- Gli sgravi fiscali (Irap in
primo piano) avrebbero dovuto incentivare le assunzioni o, almeno, le
richieste da parte delle aziende di agevolazioni che poi avrebbero portato a
queste benedette assunzioni. Gli ultimi dati dicono che, in 7/8 mesi da
quando il governo Monti è in auge, meno di 3000 aziende lo hanno fatto.
Anche qui, effetti e benefici quasi nulli.
Inutile dilungarsi: Monti
vede la luce, evidentemente che l'oblio al quale condanna giorno per giorno
milioni di italiani non è affar suo!
L’illusione
è speranza ormai svanita (Roberto
Gervaso)
10 agosto
Lorenzo era, a Roma,
un arcidiacono, cioè un responsabile delle attività caritative nella
diocesi. Nell' agosto dell'anno 258 l'imperatore Valeriano emanò un
editto che, di fatto, metteva a morte i vescovi, i presbiteri e i
diacono tutti. Lorenzo fu preso il 10 agosto all'età di 33
anni e fu bruciato su una graticola messa sul fuoco ardente. In
realtà, ricerche storiche sembrerebbero dimostrare che sia stato
decapitato, esecuzione che veniva usata per la maggiore (anzi, quasi
esclusivamente) nel nel periodo di Valeriano. In ogni caso, morì
martire.
La notte del 10
agosto viene ricordata, però, come la notte delle stelle cadenti. In
questi giorni, infatti, la Terra attraversa lo sciame meteorico
delle
Perseidi e l'atmosfera è attraversata da piccole meteore in
numero decisamente superiore alla media. In realtà, tuttavia, da
quello che ho potuto leggere e per effetto di fenomeni naturali,
mentre in passato il 10 e l'11 erano le giornate più idonee a
seguire l'evento, di recente i giorni migliori per vedere le stelle
cadenti sono tra il 12 ed il 14 agosto, precisamente il giorno 12 è
in assoluto quello che dovrebbe garantire una migliore espressione
del fenomeno (Quest’anno, secondo l’International
Meteor Organization, sarà fra l’1 e 30 e le 4 della
notte fra il 12 e il 13 agosto).
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i
bambini. (Dante
Alighieri)
Sangue, lacrime e ... nasi!
Il naso (di Pinocchio) è
quello del nostro estorsore di fiducia, le lacrime (di coccodrillo)
dell'autrice della peggior riforma del lavoro del secolo e il sangue (e per
la quale il lavoro non è un diritto; il nepotismo, invece, si??)... beh, il
sangue di chi potrebbe essere se non degli italiani? Non tutti, ovviamente,
solo dei poveri e del ceto medio, i ricchi ci vanno a nozze!!
La menzogna
non è nel discorso, è nelle cose. (Italo
Calvino)
Monti: professore di fumologia?
Non sarà che il nostro esimio
Premier, colui definito come SuperMario dai più all''inizio della sua
avventura alla guida del governo italiano, sta conoscendo la disfatta quasi
totale in solo pochi mesi dal suo esordio? Uscite del tipo "con
Berlusconi lo spread sarebbe a 1200" evidenziano come abbia perso quasi
totalmente il controllo della situazione (speriamo non della ragione!),
un'ultima vana speranza di buttare fumo negli occhi agli italiani che,
purtroppo per lui, ormai vedono fin troppo bene quanto stia combinando.
Evidentemente, come si dice a Roma e dintorni, al professorone je rode
il fatto che con il governo precedente lo spread stava sugli stessi livelli
attuali senza però che Berlusconi e compagnia bella siano arrivati a
massacrare gli italiani con tasse, sopratasse e tagli di ogni genere (non
che, comunque, si siano distinti per aver fatto chissà che di buono...). Eh, a
chi non je roderebbe??
Altro dato: sono stati
raggiunti i 1.972 miliardi di euro di debito pubblico in giugno, nuovo
record storico; in maggio erano 1.966 miliardi. Il debito della pubblica
amministrazione è aumentato di 6,6 miliardi in un solo mese!. E le entrate?
Aumentate del 5,8% grazie a Imu e accise varie. Insomma: quello che doveva
migliorare è peggiorato e i pochi soldini in più nelle casse dello stato
sono lacrime, sangue e pelle degli italiani. A quando ci porteranno via
anche tendini e muscoli questi pseudo-tecnici??.
Ho come l'impressione che
SuperMario, al momento, sia diventato, nel migliore delle ipotesi,
SuperInutile...
Una volta nel gregge è
inutile che abbai: scodinzola.
(Anton Pavlovich Chekhov)
Curiosità (di cui avremmo
fatto volentieri a meno) sul 15 agosto
- 1915: il Giappone entra in
guerra contro la Germania
- 1945: l'Imperatore Hirohito
annuncia la resa incondizionata del Giappone (alleato della Germania, in
questo caso) ponendo fine alla guerra.
E' un po' come se per i
giapponesi il tempo non si fosse mai realmente fermato ma, piuttosto, gli
eventi avessero subito una traslazione all'interno di esso e senza soluzione
di continuità se non apparente... Con un po' di fantasia, sia chiaro.
Il
modo
più
veloce di
finire una guerra è perderla.
(George Orwell)
Barbareschi: uno dei tanti
"rappresentanti" negativi della classe politica italiana
Sei un parlamentare che
prende fior fior di soldoni dallo stato italiano e, dunque, dai cittadini
che pagano tasse e imposte a non finire? Fai oltre il 90% delle assenze dal
posto di lavoro? Che problema c'è, figuriamoci... e guai a chi "si permette"
di fartelo notare o, cosa fuori dal mondo, di chiederti spiegazioni. Qui
http://www.youtube.com/watch?v=EMaEbKSSMXg il video vergogna (uno dei
tanti) che mostra come i nostri politici, mangiasoldi dei contribuenti, si
arrogano il diritto di prendere stipendi da favola per far nulla e, allo
stesso tempo, di malmenare chi chiede spiegazioni!!
Una cosa positiva, in ogni
caso, c'e', almeno per ora: provate a mettere su un motore di ricerca "Luca
Barbareschi" con qualsiasi opzione (video, immagini, web) e vedrete che di
lui si parla in tutto e per tutto per questo suo comportamento (reiterato)
"da signore", non certo per le sue doti artistiche e nemmeno per i suoi
meriti politici!
L'Italia è allo sfacelo non
tanto per la crisi economica che, all'interno di un ciclo economico di lungo
termine, ci può anche stare, ma a causa di queste "persone" (e sono tante,
troppe, purtroppo!) che nulla fanno se non affossare sempre di più i nostri
conti. Meditate quando andate a votare ma, in questi casi, meditate pure
quando assistete agli imbarazzanti spettacoli di certa gente!
Le istituzioni sono più corrotte e più guaste degli
individui, perché hanno più potere per fare del male, e sono meno esposte al
disonore e alla punizione. Non provano né vergogna, né rimorso, né
gratitudine, e neanche benevolenza.(William Hazlitt)
Neil Armstrong
(5 agosto 1930 – 25 agosto 2012)
Il più famoso astronauta
della storia iniziò la sua carriera proprio nei Navy, arruolandosi nel 1947
e prendendo parte nel 1951, all'età di 21 anni, alla guerra di Corea.
Laureatosi in ingegneria aeronautica, si dedicò poi alla carriera da
astronauta, cominciata nel 1958 con la Nasa, l'ente spaziale americano.
Undici anni dopo, il 20 luglio del 1969, ci fu lo sbarco sulla luna:
Armstrong prese il controllo semi-manuale del modulo lunare, che fece
allunare alle 20:17:40 UTC (22:17:40 ora italiana) con ancora 25
secondi di carburante.
"Questo
è un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l'umanità". (Neil
Armstrong)
Per non dimenticare - 11
settembre -
1973 -
Golpe in
Cile con migliaia di morti tra i quali anche il presidente Allende;
2001 -
attentato dei terroristi alle Twin
Towers con migliaia di morti.
L’onore della vittima è di non essere l’assassino.
(Kahlil Gibran)
Italia: politica e spazzatura,
due problemi identici mai risolti
Ci risiamo: non passa un
mese, uno, che non viene alla luce qualche scandalo della politica italiana!
Ora tocca alla Regione Lazio (e due), prima ai vari "cassieri" di più
partiti di primo piano, quindi Marrazzo, il bunga-bunga ecc. Da decenni
l'Italia è soggetta ad una sorta di solidale atteggiamento di derisione su
un'ampia base a livello internazionale: in questo la nostra "globalità" è
ben rappresentata. Non che gli altri siano puri e immacolati, certo, ma
santo cielo .... nella maggior parte degli altri Paesi scandali di questo
tipo sono centellinati e, in ogni caso, nel 98% dei casi i colpevoli non
restano certo impuniti!
Da noi la carriera politica è
l'eldorado: se riesci a entrarci e a salire anche solo uno-due gradini
entri, di diritto, nella casta; privilegi a non finire che aumentano con la
scalata ma che, già a livelli medio-bassi, danno notevoli vantaggi. Bella
vita, tranquillità, pensioni di platino, impunità, diritti estesi a destra e
a manca e chi più ne ha più ne metta ... insomma, posto in politica e posto
statale sono, per moltissimi connazionali, un miracolo da invocare ogni
giorno e una meta verso la quale spingere i propri figli.
E il governo cosa fa? Nulla.
E che potrebbe/dovrebbe fare, potrebbe chiedere qualcuno? Semplicemente
mettere alla porta questi fin troppo numerosi rappresentanti della casta, ma
tutti, nessuno escluso. Dare origine a un rinnovamento epocale nel quale la
carriera politica sia qualcosa di parallelo all'attività delle persone che
ne compongono le fila, laddove ogni area sociale, economica e finanziaria
del paese ne sia degnamente rappresentata; dove lo stipendio sia una sorta
di compenso per il disturbo, da aggiungere ai rimborsi spese mirati e da
cumulare (ma non per il fisco) allo stipendio o entrata personale e
derivante dall'attività personale; dove tale compenso sia commisurato alla
reale attività ed ai risultati del politico in questione. Nessun rimborso
per pranzi e cene "di lavoro" a Dio solo sa quante portate, ma un bel buono
pasto da 5/6/7 euro (del resto, non era il governo che chiedeva la riduzione
dei buoni agli statali per portarli sui 5 euro totali giornalieri??), niente
fondo da milioni di euro per curarsi nelle migliori cliniche italiane a
spese dei contribuenti, familiari (e non) compresi!! Niente auto blu e auto
di lusso, autisti, guardie del corpo per fare la spesa, ristoranti a prezzi
ridicoli e barbiere gratuito... Ma, ovviamente, così come fece lasciando "in
pace" le banche, la chiesa e la classe politica stessa in occasione della
politica dissennata di austerity selvaggia, anche in questo caso non fa e
non farà nulla. Ma come..? Quando si trattò di tassare all'inverosimile i
cittadini Monti disse che questo governo non era lì per farsi degli amici o
rendersi simpatico ma per rimettere in sesto l'Italia, ora invece..? Che
l'Italia non sia da rimettere in sesto anche politicamente? E che dobbiamo
aspettare, che ai politici venga data licenza di uccidere e facciano una
strage (come se già non ne avessero fatte abbastanza di stragi!)? Forse,
così come non colpì i banchieri ed i potenti in generale, alla stessa
stregua, non vuole farsi nemici i politici, chissà ...
Una volta l’onestà era il minimo che si richiedesse ad
un individuo. Oggi è un optional... (M.
Costanzo)
Gesa a volt
Al mio paesino, sopra una
collina incontaminata, sorge questa splendida chiesetta che più volte,
durante l'anno, riunisce centinaia di persone a festeggiare e pregare.
Molto antico,
probabilmente uno dei primi edifici dei cristiani nella zona,
risalente al XII secolo, la facciata e l’interno furono però
sistemati nel XV secolo. Durante il periodo della dominazione
spagnola conobbe un periodo di declino e relativo abbandono, ma
restò comunque inalterato nei cuori dei fedeli della zona l’affetto
alla “Gesa a volt” (chiesa in alto).
Nonostante l’usura
del tempo e delle intemperie, sulla facciata si può
ancora scorgere le immagini di Sant’Antonio Abate e di San
Cristoforo, sulla sinistra e di San Bernardino da Siena, di Sant’Apollonia,
della
Madonna e di San Rocco, sulla destra. Tali opere sono
probabilmente opera di Giovanni Pozzi, console di
Drezzo. All’interno un sagrato a balcone precede l’atrio che
conduce al presbiterio, affrescato da Torildo Conconi, nel ’900,
durante uno dei restauri cui è stata sottoposta la struttura. Ma il
cuore del Santuario è la
Madonna col Bambino, affresco attribuito a Luchino
Pozzi, figlio di Giovanni, risalente al ’400.
Un paesaggio è
uno stato d'animo.(Henri Frédéric Amiel)
Profumi e sapori d'autunno
Il profumo e il gusto delle caldarroste
è il richiamo dell'autunno e, soprattutto, irresistibile per la
maggior parte della gente di campagna e di montagna ... certo, anche
in città è possibile andarle a comprare per strada, ma il confronto
con quelle raccolte personalmente e arrostite in casa, nella padella
forata o in forno è assolutamente improponibile.
E che dire dei funghi,
in particolare dei "grassi" porcinotti, da gustare crudi in
insalata, con la polenta, nel risotto, nel brasato o nei moderni
piatti di carne arrostita o in umido. Senza dimenticare, ovviamente,
la preparazione sottolio dei più belli e sani tra quelli raccolti.
Anche in questo caso per gustarli è sufficiente andare a comprarli
in negozio o al supermercato, ma la soddisfazione di raccoglierli
freschi nel bosco è impareggiabile...
L'autunno è la primavera dell'inverno (Henri
de Toulouse-Lautrec)
L'ennesima
"appropriazione indebita" legalizzata?
Perché
fermarsi a imu, iva, benzina, imposte varie e tagli su pensioni (ma solo per
i poveracci), sanità, sicurezza e sociale quando si può introdurre un'altra
tassa in buona (sic!!) compagnia di altri enti di tassazione europea? E così
ecco la tobin tax... In pratica: un cittadino lavora e sullo stipendio o
remunerazione che sia paga le imposte; su quello che avanza e che spende
paga le tasse; su quello che avanza, che non spende e risparmia paga diverse commissioni, spese e altre tasse sotto forma di ritenuta fiscale, capital gain ecc; quello che gli resta lo spende, in un secondo momento, e ci paga
altre tasse e ritenute, oneri ecc.; se poi, con quello che rimane di tutto
questo scempio (o ladrocinio che dir si voglia), decide di provare a
investire, rischiando del suo, su azioni o altri beni finanziari ... gli
sparano nella schiena un'altra bella tassa! Ma non sarebbe meglio se
ciascuno di noi facesse un bonifico permanente dal proprio conto a quello
del governo per l'importo totale dei suoi introiti?
Ma poi,
questi, soldi, come del resto l'imu ed il resto di cui sopra, andrà a finire
ancora una volta, a fondo perso, "persissimo", nelle casse di regioni ormai
fallite con debito irreversibile e irrecuperabile, nelle auto blu, nel
finanziamento ai partiti, negli stipendi da favola della nostra incompetente
classe politica? Be', a cos'altro potrebbero servire, i soldi, in Italia??
Del resto,
l'ottima e continua alternanza di politici in Italia, dal dopoguerra ad oggi
(con particolare indecenza ai giorni nostri, in quanto a tassazioni, tante e
varie) ci dà ottime speranze per il futuro. Infatti:
Prima
Dopo
Le
tasse non vengono intascate per il beneficio dei tassati.
(Robert Heinlein)
Cibi
biologici e salute
Da un po' di
tempo si leggono commenti su alcuni documenti ( qui
due
esempi tra i tanti) pubblicati da ricercatori secondo i quali
l'alimentazione biologica non darebbe alcun vantaggio alla nostra salute
rispetto a quella tradizionale o, per meglio definirla, industriale. Lungi
da me l'idea di contestare qualsiasi ricerca scientifica che, in quanto
tale, ha dei fondamenti di sicuro valore e interesse. Il problema, semmai, è
quello di sopravvalutare il discorso relativo alla poca validità di
un'alimentazione non-industriale, più che dare importanza ai benefici di
quella biologica. Per prima cosa: la distinzione, qualora la si volesse
veramente fare, sulla migliore salubrità dei cibi andrebbe fatta tra
alimentazione industriale, biologica e naturale. La terza opzione viene
scartata a priori dal momento che è praticamente impossibile, con la
mentalità e gli strumenti di produzione intensiva odierni e, soprattutto,
per i costi che comporterebbe, prenderla in considerazione; ed è invece
proprio quello il caso in cui la differenza, sostanziale, diverrebbe ovvia,
dal momento che ogni prodotto dell'allevamento e dell'agricoltura sarebbe
allevato coltivato senza aggiunte chimiche, cosa che invece accade anche in
agricoltura biologica, seppure con modalità e quantitativi diversi dai
metodi tradizionali. Non volendo però andare fuori dal seminato, occorre
ricordare che, a prescindere dall'impatto diretto sulla salute dei
consumatori, l'utilizzo di metodi biologici permette, per esempio, di
limitare in parte l'inquinamento dell'aria e della acque, il che,
inevitabilmente, si traduce in un miglioramento generale delle condizioni di
salute per la comunità. Quello che, invece, ho notato dai commenti sul web,
è che la gente prende troppo spesso fischi per fiaschi e si lascia quasi
sempre prendere da facili entusiasmi anti-innovazioni utili e salutari,
creando confusione ai lettori stessi. Gli studi, infatti, non stabiliscono
che l'uso di minori quantità di prodotti chimici (pesticidi, concimi ecc.)
coincida con un identico impatto sulla nostra salute rispetto all'utilizzo
più pesante degli stessi, ma semplicemente che i cibi meno trattati non
hanno più presenza di sostanze salutari. Un passaggio, infatti, cita:
"Diverso è il caso dei residui di pesticidi, più rari e in
percentuali più basse nei prodotti biologici
- Nel 7% dei campioni di prodotti bio sono state riscontrate tracce di
pesticidi, presenti invece nel 38% dei campioni di prodotti coltivati in
maniera tradizionale. Gli studiosi di Stanford sottolineano però che questi
dati non costituiscono un pericolo per la salute, poiché il livello dei
residui di pesticidi rimane in tutti i prodotti analizzati al di sotto della
soglia minima consentita dalla legge."
A
prescindere dal fatto che i residui dannosi siano sotto la soglia di
pericolo o meno, penso sia chiaro a tutti che meno ce ne sono e meglio è!
Il solo modo per mantenerti in buona salute
è mangiare quello che non vuoi, bere quello che non ti piace, e fare
quello che preferiresti non fare. (Mark Twain)
Dirigenti
italiani: cos'è la vergogna??
Marotta (a.d. della juventus):
«Il gol annullato? La Juventus avrebbe vinto lo stesso»
E come dargli torto? Vinci la
partita 1 a zero dopo che hanno annullato il gol del vantaggio ai tuoi
avversari, anche se regolare, dopo aver concesso un gol alla tua squadra
anche se irregolare ... come avrebbero potuto non vincere comunque?? In
linea con la classica figura del dirigente italiano di spicco, dalla classe
politica a quella sportiva, il buon Marotta ricopre perfettamente il ruolo
di arraffone per diritto di nascita, eheh.
La prossime uscite di Marotta,
ogni volta che vincerà lo scudetto (per la storia, ma solo quella più
recente, chiedere a Muntari e a qualche altra decina di calciatori per
l'ultimo scudetto dei bianconeri) con i soliti 50/60 "errori" arbitrali a
favore, saranno del tipo:
"i 13 gol annullati? I 15
rigori non concessi? I 7 gol non visti? I 14 nostri gol in fuorigioco
assegnati?.... La juventus lo avrebbe vinto lo stesso lo scudetto!"
Che dire, la
forza della juve è questa: cambiano le facce ma i "risultati" rimangono
costanti ...
Se stringo la mano ad una milanista me la
lavo, se la stringo ad uno juventino mi conto le dita!!
(Peppino Prisco)
Ciao Lorenzo
Si è spento,
a soli 3 anni, il piccolo grande Lorenzo, figlio di Andrea, un amico del
calcetto. L'amore dei genitori, l''affetto e la professionalità dei medici
dell'Istituto dei tumori di Milano (http://www.istitutotumori.mi.it/),
reparto oncologia pediatrica, non sono stati sufficienti a fargli vincere la
battaglia contro il male del secolo. Chi ha figli capisce, chi non li ha
comprenda tutto l'amore, la sofferenza e il dolore che accompagnano la vita
di una famiglia e si uniscano nella speranza di un futuro migliore.
Non eri
polvere e non tornerai polvere
gioia e bontà, amore e sincerità
questo eri e questo rimarrai, per sempre
un breve passaggio intenso e sofferto
un intimo scorcio di vita pieno di affetto
rubato a un destino freddo e insensibile
che nulla concede e tutto pretende
pochi anni o una vita la scelta non fu tua
ma l'amore è eterno e la memoria infinita
il tuo dolore ha riempito di lacrime i cuori
il calore del tuo cuore ha asciugato ogni lacrima
il tuo corpo giace ma la tua energia è forte
ogni giorno si rafforza e vive in noi
vince la morte e uccide il destino invadente
cancella la sofferenza e abbraccia la vita
la tua anima giovane rinasce altrove
dove il fiore della vita colora l'eternità
nei giardini della pace e della purezza
dove dolore e sofferenza non sono più
si appropria di ogni pensiero d'amore per te
e la devozione infinita di tutti noi la alimenta
Caro Lorenzo, credo che molti ancora incontrerai sul tuo nuovo sentiero e
chi non è dato di sapere a noi rimasti, ma ciò che ti è stato negato qui ti
sarà risarcito in altri lidi, di questo sono sicuro.
Una simpatica storiella, non troppo lontana dalla realtà, per comprendere le
cronache recenti: gli SBORNIA BOND
Dopo aver letto le ultime righe chiedetevi se
questo governo, dopo aver massacrato gli italiani (non tutti, ci
mancherebbe, le solite caste sono rimaste intoccabili!), ha risolto
qualcosa, realmente. E diminuito il debito pubblico? E' stata ridotta la
spesa e lo spreco delle amministrazioni pubbliche, statali e parastatali? Si
è, almeno, fermata la crisi economica? L'occupazione ha trovato un seppur
minimo risveglio dopo la delirante riforma della incompetente "Miss choosy"
e "Lady piagnisteo" Fornero? Etc. etc... Se la risposta è NO, allora fatevi
un'altra domanda: ma non è un po' esagerato fare senatore a vita, una dei
massimi riconoscimenti del nostro Paese (e che dovrebbe essere dato a chi ha
fatto bene per ed agli italiani tutti), con tutte le implicazioni (anche
economiche, credo) che comporta, uno che agli italiani ha succhiato il
sangue (e continuerà a succhiarlo anche dopo che se ne sarà andato, visto
che la stragrande maggioranza delle tasse che ha messo/aumentato rimarranno
tali!) senza nulla dare solo per farsi bello in Europa??
Ci sono degli sciocchi che sfruttano abilmente la loro
stupidità.
(François De La Rochefoucauld)
Governo Monti: spreco di tempo e di sangue per gli Italiani
Ripubblico un articolo di
CARLO ZUCCHI (
http://carlozucchi.wordpress.com)
interessante, di questi tempi:
Venerdì 7
Mario Monti ha annunciato le sue dimissioni e
anche per lui è tempo di bilanci. Nonostante il conformismo dilagante e i
peana di corrieristi e repubbliconi, il governo dei professori si è rivelato
un autentico fallimento, non meno di quelli che l’hanno preceduto.
Quasi tutti
gli indicatori sono peggiorati rispetto al novembre 2011.
Il pil è diminuito del 2,4%, il debito pubblico è aumentato di quasi 78
miliardi € in valore assoluto passando da 1.912.389 miliardi € a 1.990.025
miliardi € e di 6 punti percentuali passando dal 120% al 126%. Tremonti
aveva bloccato la spesa pubblica portandola da 897,5 miliardi € a 893,5
miliardi €, mentre con Monti ha ripreso ad aumentare, con il pareggio di
bilancio per il 2013 divenuto ormai una chimera. Le immatricolazioni delle
automobili hanno registrato un meno 20,1%, complice anche la campagna
terroristica del fisco contro i proprietari di auto di grossa cilindrata, in
certi casi fermati mentre circolavano per sentirsi chiedere con quali soldi
avessero comprato l’auto. Roba da Kgb se quello italiano fosse uno Stato
serio. I disoccupati sono aumentati di circa 645 mila unità, passando da
2.226.000 2.870.000; in termini percentuali dall’8,8% all’11,1% (+ 2,3%),
con una disoccupazione giovanile passata dal già alto 30,6% al 36,6% (+ 6%).
Le ore di cassa integrazione sono passate da 85300 a 108300 (+ 23000) e la
produzione industriale è diminuita del 6,2%. Infine, le imprese chiuse nel
2012 sono state ben 146 mila, di cui 76 mila fallite.
Certo, Monti
rivendica il calo del rendimento dei Btp decennali,
passato da oltre il 7,5% che portò alle dimissioni del governo Berlusconi al
4,52% di venerdì 7 dicembre, ultimo giorno di contrattazioni con Monti in
carica. Ma occorre ricordare che il 27 luglio di quest’anno il rendimento
dei Btp era arrivato a un preoccupante 6,51%con un agosto che si
preannunciava ancor più al calor bianco di quello del 2011, e se la cosa
(per fortuna nostra) non si è verificata, il merito è da ascriversi solo e
unicamente a Mario Draghi, che in quel giorno dichiarò che avrebbe fatto di
tutto per salvare l’euro, predisponendo l’OMT (Outright Monetary
Transactions), un sistema di acquisto di titoli di Stato condizionato e
illimitato entrato poi in funzione il 6 settembre 2012. In pratica, il
governo Monti può rivendicare a suo vantaggio solo la parte della riforma
pensionistica che segna il passaggio per tutti al sistema contributivo pro
rata, che ha permesso da subito un taglio netto alle spese statali di 4
miliardi € l’anno. Peccato, poi, che la riforma pensionistica abbia toppato
sul problema degli esodati e dei ricongiungimenti, mentre la riforma del
mercato del lavoro, davvero pessima, ha irrigidito ancor più un sistema che
avrebbe bisogno di maggiore flessibilità.
Riguardo
all’equità, l’esenzione dell’Imu per le fondazioni bancarie fa letteralmente
a pugni con il diluvio di tasse su imprese e
famiglie che ha affossato l’economia reale, mentre la lotta all’evasione, al
di là di azioni spettacolari più efficaci nell’eccitare l’invidia sociale
che nel recuperare somme evase, non è migliorata rispetto al Governo
Berlusconi, che in quattro anni ha visto un aumento percentuale nel recupero
di riscossione effettiva dal 6,9% al 10,1%. Con il governo Monti è aumentato
il gettito grazie all’Imu, ma è diminuito il gettito Iva, segno, sia del
passo segnato dalla lotta all’evasione, sia della contrazione economica
dovuta all’aumento dell’imposizione fiscale, al quale si è inevitabilmente
accompagnato l’aumento dei prezzi dei beni consumo, passato da un + 2,4% nel
2011 a un 3,1% nel 2012, il che è piuttosto grave in un periodo di forte
recessione. Infatti, tutto ciò è stato reso possibile dall’aumento delle
accise sulla benzina e di altre tasse, che hanno fatto salire i costi
dell’energia, e con essi i costi di produzione e di trasporto, che si sono
ripercossi sui prezzi.
Riguardo
alla credibilità del Governo Monti, anche qui c’è poco a stare allegri.
Certo, rispetto a Berlusconi, Monti è persona seria, cosa importante quando
si devono piazzare sui mercati oltre 400 miliardi € l’anno di titoli del
nostro debito pubblico, ma la serietà è solo un elemento che concorre a
formare la credibilità di un governante. Come detto, la calma sui mercati
finanziari è stata riportata da Mario Draghi, mentre la vicenda legata ai
due marò prigionieri in India la dice tutta sulla considerazione in cui è
tenuto il Governo Monti, che nella persona del Presidente del Consiglio non
ha quasi proferito parola in favore dei due prigionieri. Fosse successo a
Berlusconi sarebbe stato crocifisso. E questo è il punto. Berlusconi è stato
(giustamente) sottoposto a un fuoco di fila per i suoi comportamenti
personali che hanno screditato l’immagine dell’Italia all’estero e per
l’inadeguatezza della sua azione di governo, ma vedere incensata l’azione di
governo di Monti è davvero inaccettabile. Certo, Monti è persona per bene,
ma il suo governo ha fatto ancor peggio del precedente, come ha sostenuto
persino un foglio autorevole come il Financial Times. Come Berlusconi, anche
Monti aveva in mente di ridurre la spesa pubblica e con essa il peso dello
Stato, ma è incappato negli stessi ostacoli. La verità è che l’Italia è un
paese di sepolcri imbiancati, in cui a chi fa parte di certe consorterie è
concesso tutto senza mai pagare dazio, mentre ad altri spetta solo la gogna.
Un paese in cui il primo spread da ridurre è quello tra la verità e il
proprio spirito di fazione.
Che dire: come al solito in
Italia non è competente ed efficiente chi ottiene risultati importanti e
positivi ma chi viene messo in posti di comando per raccomandazioni di
primaria derivazione.
Molti
dei nostri uomini politici sono degli incapaci. I restanti sono capaci di
tutto. (Anonimo)
Siamo alla frutta??
"Il governo francese, in
polemica sull'esilio fiscale dell'attore, ha avanzato l'idea di tassare gli
espatriati, un'ipotesi gia' emersa durante la campagna presidenziale per
Nicolas Sarkozy. Interpellato al Senato, il ministro delegato al Bilancio
Jerome Cahuzac, ha evocato questa idea come una 'traccia'. Si tratta, ha
spiegato il ministro, di evitare 'che chi sceglie di vivere al di fuori dei
nostri confini venga esonerato dagli obblighi fiscali che queste persone
hanno verso il paese dove sono nati, sono cresciuti, sono stati educati,
formati [...]."
Attenzione a tutti: fra poco
i francesi tasseranno (al 95% magari) i redditi di chiunque in giro per il
mondo beve champagne, tifa Ibrahimovic (perché gioca nel PSG) e fischietta
la marsigliese. E se Monti verrà eletto è probabile che chiederà soldi ai
pronipoti di coloro che sono espatriati in altri paesi con la scusa che il
sacrificio per il pareggio di bilancio è dovuto per dovere di nascita o
anche solo per avere ancora qualche traccia di sangue italiano in circolo .
Chissà se la Merkel chiederà agli inglesi soldi per le V1 e le V2 cadute su
Londra e i cui rottami non sono mai stati restituiti ai nazisti! Povera
Europa, da vecchio continente a continente invivibile!
Quanto più grande è il
potere tanto più pericoloso è l’abuso.(Anonimo)
25 dicembre - eventi storici
riguardanti il Natale
336 - A
Roma è documentata una celebrazione del Natale: è la più antica
finora conosciuta. 354 - Papa Liberio fissa al 25 dicembre la data
ufficiale del Natale. 995 - La Norvegia celebra per la prima volta il Natale
cristiano. 1538 - Prima messa di Natale in Messico. E' celebrata dal
padre Pedro de Gante. 1538 - Sant'Ignazio de Loyola celebra la sua prima messa. 1551 - Il re inglese Edoardo VI rinvia l'esecuzione del duca
di Somerset in quanto è Natale. 1604 - Coloni francesi al largo del futuro Maine celebrano il
Natale: è la prima volta nei futuri Stati Uniti.
1659/1681 -
Nel Massachussets il Natale viene cancellato dai puritani che
contrastano la festa cristiana.
1914 - Appena
passata la mezzanotte le truppe tedesche sul fronte occidentale
cessano il fuoco e iniziano a cantare canzoni natalizie.
Attraversando la terra di nessuno si scambiano doni con i nemici che
li fronteggiano. La tregua di Natale durerà per diversi giorni a
seconda delle zone. 1939 - Canto di Natale di Charles Dickens, viene letto alla
radio per la prima volta (CBS radio).
A Natale tutte le strade
conducono a casa.
(Marjorie Holmes)
Il professore insiste e
rincara la dose
Avevamo bisogno di un’altra “nuova” forza da inserire nel
calderone della politica e da presentare alle prossime elezioni?
Soprattutto, c’era la necessità che un tecnico-professore che, ultimo anno a
parte, ha rivestito più che altro ruoli da relatore o di rappresentanza e,
dunque, certamente più portato a declamare che ad intervenire (salvo, al
massimo, con procedure limitate e private e non certo, a mio avviso, avvezzo
a interventi pratici di tale gravità e implicazioni sociali ed economiche su
vasta scala, e lo si è visto…) si impegnasse a cercare posto tra le fila
della casta, nel suo insieme, più indecorosa e più costosa al mondo? Gli
italiani hanno dovuto accettare che un Presidente non eletto da loro
affidasse l’incarico di sanare il Paese a un gruppo di personaggi non eletti
e, dunque, hanno dovuto accettare questi personaggi a prescindere dalla loro
effettiva e realistica esperienza pratica nei settori vitali dell’economia
di uno stato e del sociale, in qualche caso, addirittura, unicamente
abituati a tramandare conoscenze scritte e destinate a formare un bagaglio
puramente teorico, talvolta purtroppo e inevitabilmente anche obsoleto, a
studenti quasi sempre inseriti in ambienti molto lontani dalla povertà,
dalla realtà della manovalanza in genere o, anche solo semplicemente, avulsi
dalle quotidiane difficoltà di decine di milioni di lavoratori, pensionati
e, soprattutto, disoccupati italiani. Hanno dovuto accettare, gli stessi
italiani, che, dopo aver chiesto ed ottenuto carta bianca su tutti i fronti,
l’unica attività messa in atto dal governo provvisorio per sfruttare tale
libertà di azione sia stata quella di introdurre nuove tasse, aumentare
quelle precedenti, accumulare interventi onerosi pesantissimi sulle spalle
dei cittadini, trattare pensionati, lavoratori e, soprattutto, i giovani
italiani che di lavoro ne vedranno poco anche negli anni a venire come carne
da macello. Quella stessa carta bianca che avrebbe potuto utilizzare, tra
una nuova tassa e un aumento spesso dissennato di un’altra, per iniziare
(almeno) un cambiamento radicale della politica inutile e corrotta del
nostro Paese, per introdurre nuove regole d’ingaggio, per eliminare buona
parte di quei privilegi che la casta ormai ritiene di dover mantenere per
diritto divino; quella carta bianca che avrebbe potuto utilizzare per
riformare il sistema sanitario nazionale non tagliando indiscriminatamente
le erogazioni ma, in modo più costruttivo, riducendo molti degli sprechi
inutili che sono sotto gli occhi di tutti ma, forse, non degli pseudo-tecnici
che, troppo in fretta, sono stati catapultati dall’aula o dalle poltrone di
consigli di amministrazione e di rappresentanza alle lussuose stanze dei
palazzi del potere nella capitale, un evento che, evidentemente, li ha un
po’ confusi… quella carta bianca con la quale avrebbe potuto riformare la
giustizia (ma nel vero senso della parola, non certo per scopi personali),
il sistema finanziario (e non con l’inutile tobin tax) e il settore pubblico con tutti gli sprechi del
caso (che invece ha pensato di incoraggiare con ulteriori erogazioni a
favore di regioni ormai fallite e con debiti miliardari irrecuperabili,
arrivando a proporre un insulso taglio del buono pasto di pochi euro per i
dipendenti pubblici che avrebbe fruttato qualche milioncino al nostro stato,
a fronte di svariati miliardi erogati, vergognosamente, tramite i privilegi
a 360 gradi che né il nuovo senatore a vita, l’ennesimo, Monti
Mario né la Sig.ra Fornero, la ministra famosa più per il piagnisteo che per
la sua ben poco interessante riforma, hanno pensato almeno di
ridimensionare).
Anche il Presidente della Repubblica, nel suo consueto
discorso di fine anno, ha confermato la bontà della sua scelta di affidare
le sorti del nostro Paese a Monti e compagni; ha ribadito che l’Italia ora è
in sicurezza e che non ha chiesto soldi all’Europa (in effetti, li ha
chiesti, e tanti, solo ai suoi cittadini, a prescindere dalle loro
possibilità finanziarie e nel momento peggiore della nostra economia); ha
mantenuto viva la risonanza mediatica del fatidico spread, la causa di tutti
i mali! Riassumendo: ha rinnovato la cortina fumogena negli occhi degli
italiani, ennesimo tentativo di giustificare una dissennata politica di
accanimento finanziario e fiscale sulla popolazione, con particolare
incisività sulle classi meno abbienti (ormai diversi milioni di italiani),
affiancata da un nulla di fatto nei confronti della casta e dei gruppi
finanziariamente più potenti.
Intervento identico, sotto il profilo della politica
governativa, del Premier dimissionario (anche il 31 dicembre ha dovuto
irrompere nelle case degli italiani, forse l’unico giorno in cui molti
cercavano di ridare un minimo di dignità alla loro vita di disoccupati o
precari con un minimo di allegria o una parvenza di essa!): spread,
stabilità, sicurezza finanziaria ecc., una sorta di auto-elogio, insomma,
appoggiato dalle cariche istituzionali di maggior rilievo, ma sempre in una
forma tale da far sembrare che tanto i sacrifici quanto il merito siano
appannaggio quasi esclusivo degli stessi attori dei provvedimenti salva&ammazza-Italia.
Insomma: NOI italiani tutti abbiamo fatto sacrifici, IO grande statista ho
salvato l’Italia. Nessun accenno al fatto che, non moltissimi anni fa,
l’orco cattivo che oggi assume sembianze di spread fosse anche peggio
eppure, senza tutti questi provvedimenti tanto drastici quanto tragici
l’Italia ne venne fuori; forse perché, raccontandolo agli italiani, si
sarebbe dovuto far notare, inevitabilmente, che la differenza essenziale tra
oggi ed allora è l’Area Euro ma guai a dare la colpa a Germania & c., questo
si che per Monti è un tabù!
Il prof. Monti è diventato senatore a vita per aver ridotto
il gap dei tassi di interesse tra bund e btp; si è, infatti, più volte
arrogato il merito di aver fatto scendere lo spread e di aver messo in
sicurezza l’Italia; ha detto anche che era ovvio che gli interventi
immediati e necessari fossero fatti laddove si poteva con certezza ottenere
nuove e facili entrate, sottolineando la parola “ovvio”, come se
fosse naturale ridurre o annullare la dignità di centinaia di migliaia di
persone per un ordine superiore chiamato Eurozona … e dire che, almeno
nell’immaginario collettivo di molti illusi, uno Stato, per essere degno di
chiamarsi tale, dovrebbe servire non solo a dare ordine e regole alla
comunità ma anche e soprattutto a evitare ingiustizie di massa tramite
l’equità sociale, il diritto al lavoro (che, con l’arrivo della ministra
Fornero in avanti, si è scoperto non essere più un cardine della nostra
Costituzione, tanto citata quanto amata da Benigni), la redistribuzione
della ricchezza ecc.
Negli ultimi dodici mesi i conti del nostro paese sono
peggiorati e di molto, ma la (vecchia) politica sta pensando di presentarci
un’altra volta il conto: a ricandidarsi saranno i soliti noti con l’aggiunta
del prof. Monti, artefice di averci salvato (!?) nonostante, fatto
inconcepibile, il debito pubblico si sia impennato nel periodo della sua
reggenza e nonostante la crisi economica abbia accelerato vistosamente la
sua corsa causando un record di disoccupati, la maggior parte dei quali
fanno capo ai giovani evidentemente troppo choosy e troppo attaccati al
posto fisso (a differenza dei tecnici di governo e dei loro familiari,
forse?), appoggiato dal centro e dalla chiesa (graziata dall’IMU nel 2012).
Certo, c’è l’alternativa Grillo (non so quanto credibile nel suo programma
qualora andasse veramente al governo, eventualmente ce lo dimostrerà) ma
sappiamo bene che in Italia è il sistema a farla da padrone: se non si
cambia radicalmente questo sistema, chiunque ci si infili si adegua (e si
sistema, in genere, per tutta la vita) … Il bello è che chiunque ci abbia
governato fino ad ora, Monti in testa, ha sempre preso ad esempio altri
paesi (Germania in primis) solo quando ha fatto comodo per le casse dello
stato, mai che si siano avviate riforme sulla falsariga di situazioni
positive già sperimentate e vissute in altre realtà internazionali e che
avrebbero potuto trovare il giusto compromesso tra benessere dei cittadini e
interesse dello stato.
Negli ultimi tempi si è assistito ad un saliscendi continuo:
Berlusconi è sceso in campo, Monti è salito in politica,
mentre Bersani, Casini, Fini e gli altri hanno pensato bene di mantenersi
fermi senza troppi sforzi. Forse, per gli Italiani (quasi tutti) sarebbe
stato un bene se Berlusconi avesse adottato la strategia di Bersani e gli
altri, rimanendo fermo dov’era, cioè fuori dal partito e se Monti, invece di
salire, avesse lasciato a casa un po’ della sua presunzione e della sua
arroganza e fosse sceso in prima linea a notare come la vita quotidiana
della stragrande maggioranza degli italiani sia ben diversa dalla sua e da
quella dei suoi ammiratori dell’élite governativa tedesca e internazionale;
e sarebbe stato meglio se gli altri, Bersani in testa, avessero finalmente
deciso di muovere un passo e di usare tale movimento per uscire dalla vita
politica del paese. Non c’è alternativa, sentenziano gli stessi, e forse è
vero, ma una certezza dovremmo averla: la peggiore alternativa possibile che
si dovesse presentare non potrà fare più danni di quelli che l’hanno
preceduta. E, beninteso, BUON 2013.
Le
tasse non vengono intascate per il beneficio dei tassati.(Robert
Heinlein)
Una allegra (anzi ridicola) serata
su raitre ...
Ieri sera ospiti dal
simpatico Floris (a prescindere dalla "fede" politica ha un viso ilare, modi
educati e, sotto quell'aria da bonaccione, sa fare bene il suo mestiere in
questa giungla di imbonitori e approfittatori travestiti da politicanti)
Vendola, Alfano, la Signora Camusso e la new entry (ma solo per un cambio di
bandiera, frequente in tale ambiente) Mario Sechi che, forse più per
simpatica omonimia più che per idee innovative, si è "trasferito" a casa
Monti. La ridicola serata è parsa subito tale ed è continuata in crescendo:
Alfano promette il taglio dell'imu (e su questo nulla si può dire, visto che
l'ici sulla prima casa la abolirono veramente) e la diminuzione delle tasse,
evitando come, inspiegabilmente, in tanti anni di governo non siano riusciti
a farlo, anche solo marginalmente ma, soprattutto, se non sono riusciti a
farlo in tempi meno critici, come potranno farlo in queste condizioni
economico-finanziarie?? La Camusso ha parlato di rilanciare l'economia con
le grandi opere pubbliche, un bel ritorno al passato di 40 anni almeno,
fregandosene altamente di provare a concepire, anche solo marginalmente,
come la struttura economica mondiale sia, nel frattempo, cambiata in
direzione della tecnologia e della finanza (malsana, purtroppo, quest'ultima
ma, proprio per questo dunque, abbondantemente da risanare...); a proposito,
quando Berlusconi decise per lo stretto di Messina e altri lavori ci fu un
coro di voci indignate, ora, invece, andrebbe bene rilanciare l'economia in
tal modo (speriamo non lo proponga lei, un lavoro sullo stretto!). Ricordo
anche, per dovere di cronaca e di giustizia intellettuale, che quando
l'ometto di Arcore incentivò l'edilizia con l'aumento del volume
edificabile fu condannato dalla sinistra di voler cementificare l'Italia
senza ritegno e senza vergogna, mentre proprio due giorni fa il buon Bersani
ha riproposto l'idea come sicuro provvedimento che farà, con ben poche
differenze, appena arrivato al governo! Tornando alla Camusso: certo che con
idee così arretrate pensare di gestire il sindacato più potente del Paese
.... e poi ci lamentiamo se i nostri lavoratori e le nostre imprese, salvo
eccezioni, sono indietro anni luce dagli altri paesi! Il buon Vendola,
invece, ha almeno avuto la decenza di non prolungarsi con una infinita lista
di tante belle cose che farebbe al governo qualora eletto, forse perché sa
che, al massimo, farà da comprimario; in compenso ha illustrato come lui, in
Puglia, abbia dato la banda larga al 99% del territorio, aumentato
l'occupazione giovanile, il pil regionale e risparmiato risorse pubbliche,
oltre a tante altre belle cosette utili e importanti; insomma, avrebbe reso
la Puglia un paradiso terrestre, una regione ideale in cui vivere e,
personalmente, mi chiedo come mai il Financial Times, il Washington Post o
anche solo la Gazzetta del Mezzogiorno non abbiano dato notizia di tale
miracolo in atto! Mario Sechi, invece, assomiglia alla grande al buon Bondi,
lacchè...aehm, grandissimo sostenitore di Berlusconi nei tempi d'oro, quando
il suo comportamento assumeva la connotazione, alternativamente, di zerbino, scendiletto
e portantino per il Cavaliere; solo che Sechi
ora ha cambiato riferimento. La ciliegina però è arrivata con l'intervista a
Monti, nel finale; due memorabili passaggi ci indicano come il professore
sia passato, in così poco tempo, da tecnico (ben poco specializzato, a
giudicare dai risultati) a politico, imparando, in fretta e furia, la nuova
lingua: il politichese. Infatti:
1) alla domanda di Floris se
avrebbe preso (nel senso di accettato), col suo partito, i finanziamenti ai
partiti ha non-risposto, dicendo che si impegnava a proporre una legge etc.
etc., come tutti, del resto. Ma Floris lo incalza: ma, quindi, li riceverete
(e terrete in cassa) anche voi o li devolverete in beneficienza, per
esempio? Niente da fare, nessuna risposta, se non in politichese; e i soldi,
secondo me, li piglia, eccome se li piglia!
2) Floris gli chiede,
estrapolando la domanda dal discorso generale sull'imu, come mai, alla fine,
la chiesa sia stata sollevata dal pagamento della tassa. Monti risponde: non
è vero, perché alla fine la legge è stata modificata in modo tale che anche
la chiesa pagasse. E Floris: si, lo sappiamo, ma sappiamo anche che per un
cavillo tecnico, ancora immutato e ben presente nella legge stessa, la
chiesa non paga. E Monti, in ottimo politichese
scaricabarile: guardi, non so veramente, perché poi io ho lasciato la
questione nelle mani del ministro ..... incredibile!!
Caspita, niente da dire, se
questo è colui il quale viene (o verrebbe) definito affidabile
dall'opinione pubblica .... siamo a posto, per sempre!!
É
difficile decidere quando la stupidità assume le sembianza della furfanteria
e quanto la furfanteria assume le sembianze della stupidità. Perciò sarà
sempre difficile giudicare equamente i politici. (Arthur
Schnitzler)
Inno alla politica
L'Italia
avrà mai politici onesti e sinceri?
Scoperta l'ennesima frottola del
politico del momento Mario Monti che disse:
1) abbiamo sistemato i conti (invece
servono nuove tasse e maggiorazioni di imposte già presenti,
tanto sono a posto i ns conti!!);
2) l'imu è un'imposta straordinaria
che potrà essere abolita dal 2015 (prima casa) e ridotta delle
rivalutazioni straordinarie (seconda casa);
3) terminato
il mio mandato lascerò la politica.
I conti non
sembrano per niente a posto,
l'imu diventa perpetua (e aumenterà, ovviamente, perché i comuni
non hanno più sufficienti risorse, tagliate dallo stato, e monti
è diventato onorevole a tutti gli effetti col suo nuovo
partito e, quindi, nuovo membro della
casta (non tanto nuovo, visti i numerosi precedenti nei vari
governi!). M
L’Imu è per sempre: ecco l’ultimo
regalo di Monti
(Addio al compromesso tra
Berlusconi e Napolitano per abbassare l’Imu. Il Cdm lo blinda
per sempre )
(Fonte: LeggiOggi.it del 24
aprile). Ieri sembrava che sull’Imu si potesse
raggiungere un
compromesso figlio dell’appoggio del Pdl al governo che
Napolitanoformerà, niente
esenzione o miracolose restituzioni, ma l’idea che sembrava
condivisa era quella di scontare almeno le aliquote
sulla prima casa. Sembrava, perché oggi emerge una
realtà decisamente più complessa; liberarsi dell’Imu
sarà praticamente impossibile, anche perché nel
consiglio dei ministri di ieri, passato sotto silenzio,
Mario Monti ha fatto garantire che tutto il gettito
dell’imposta sarà disponibile anche dopo il 2015,
blindando così l’impopolare provvedimento.
E’ questo , dunque, uno degli
ultimi “regali” del premier uscente che ha attuato una
modifica del Def, il Documento di Economia e Finanza.
Teoricamente l’Imposta Municipale Unica doveva
essere un provvedimento temporaneo, anzi era
semplicemente un correttivo, in versione “potenziata”, della
tassa che già il governo Berlusconi aveva
ampiamente definito e che sarebbe entrata in vigore a partire
dal 2014.
Monti,
di fatto, a differenza di quanto previsto dalla norma
sul federalismo fiscale di Tremonti – Calderoli, aveva
semplicemente anticipato l’entrata in vigore al 2012,
con due differenze: l’estensione
all’applicazione alla prima casa, per cui Tremonti
aveva previsto l’esenzione, e calcolandola sul 160%
della rendita catastale rispetto al 105% previsto dalla
legge precedente. Tramite queste correzioni l’Imu di genesi
montiana ha assicurato un gettito di circa 12 miliardi
all’anno superiore a quello della versione
berlusconiana stilata da Tremonti. Sulla carta,
in base alla legislazione attuale, dopo il 2015
l’imposta sarebbe dovuta tornare “morbida”, ossia via
quella sulla prima casa e via la rivalutazione delle rendite
prevista da Monti.
I nodi però sono venuti al
pettine; con la versione “soft” i conti pubblici dopo il
2015 non quadrerebbero ma Monti, che è un tecnico prima
di tutto, vuol farli tornare ad ogni costo, ecco perché nel
Def presentato alla Commissione speciale, aveva
incluso due previsioni: una con l’Imu confermata in cui andava
tutto liscio e una senza l’Imu con il bisogno di una
manovra “lacrime e sangue” per il 2015.
I primi ad evidenziare il
“misfatto” erano stati i tecnici del Servizio del
Bilancio del Senato, che nell’analisi del Def
avevano riscontrato come il Documento rivelasse “due
quadri di previsione tendenziali. Sulla base del primo (basato
sull’ipotesi della mancata conferma del vigente regime di
tassazione degli immobili), la manovra correttiva richiesta
sarebbe stata pari a 0,9% del Pil nel 2015 e a 1,2 e 1,4
rispettivamente per il il 2016 e il 2017″.
Facendo una stima,
interventi di correzioni variabili tra i 15 e i 20
miliardi l’anno. Differente invece il caso di un
secondo scenario – quello che a questo punto
pare realizzarsi- di conferma del vigente regime di
prelievo anche dal 2015. In queste circostanze, gli
interventi di correzioni – spiega il Servizio del Bilancio – più
modesti “pari a a 0,2 per cento, 0,4
per cento e 0,6 punti di Pil in ciascuno degli esercizi
2015-2017″.
Due quadri tendenziali che
i medesimi tecnici del Servizio del Bilancio
avevano ritenuto a rischio di contrasto “con la procedura di
sorveglianza europea”, cosa che si è accaduta puntualmente.
La Commissione Europea non ha fatto esitato a
far sentire le proprie ragioni, ed ha scritto a Monti
e al ministro Vittorio Grilli per capire quale
delle due proiezioni sui conti pubblici fosse quella valida:
con l’Imu o senza.
La risposta è stata data
con la correzione del Def avvenuta senza troppa
pubblicità dal consiglio dei ministri. La versione corretta è
quella che prevede
l’Imu anche dopo il 2015. Ascoltato in
audizione, questa sera, Grilli ha poi voluto
chiarire che “l’Imu è sperimentale non per dire c’è o non
c’è, non perché si cancella”. “Fare aggiustamenti – ha
detto – è nelle prerogative del governo e del parlamento, ma
l’imu è la fonte di finanziamento delle autonomie locali“.
La cosa importante, ha aggiunto “è che non spariscano nel
nulla entrate programmate”. Il che vuol dire che come ogni
cosa provvisoria è destinata a diventare permanente e anche se
il Parlamento optasse per l’abolizione dovrebbe
trovare da qualche altra parte 16
miliardi.
Rassicurazioni che hanno
raffreddato le preoccupazioni raccolte oggi dalla Corte
dei Conti, che è andata dritta al punto nel corso
dell’audizione del presidente Luigi Giampaolino in
Senato: “Nell’impostazione del Def non si ravvisano
esigenze di nuove manovre correttive dei conti pubblici, se non
a partire dal 2015 e condizionate nella dimensione dal
mantenimento o meno del gettito Imu”. Quasi un’eco delle
parole pronunciate pochi minuti prima dal Direttore
centrale per l’area ricerca economica della Banca
d’Italia Daniele Franco, che aveva spiegato come
andassero “immediatamente dissipate le
incertezze sulla stabilità del gettito legato al vigente sistema
di imposizione sugli immobili”.
Nel paese
della bugia, la verità è una malattia. (Gianni
Rodari)
La giustizia e i giudici in
Italia: una farsa epocale!
Un articolo dello scorso maggio:
"Un motociclista
51enne è morto nella notte a Cucciago, nel Comasco, investito da un furgone
Renault Kangoo che procedeva contromano e a bordo del quale c'era un ladro.
La vittima stava rincasando quando è stata travolta dal malvivente in fuga
dopo aver compiuto un furto in un'azienda della zona. Il motociclista, un
commerciante del paese, è morto all'istante, mentre il ladro è fuggito a
piedi. La vittima è un esercente di Cantù che gestiva un'attività a Cucciago.
Sulla dinamica è intanto stato chiarito che il furgoncino Renault Kangoo,
che ha investito e ucciso l'uomo di 51 anni, risulta rubato. Il mezzo
procedeva contromano e la persona a bordo è fuggita a piedi subito dopo
l'impatto."
Un
articolo di oggi su IlGiorno.it:
"A un mese e
mezzo dall’incidente
nel quale aveva provocato la morte di un motociclista,
fuggendo a piedi senza prestargli soccorso,
Carmine Cirillo, milanese di 39 anni residente ad Affori,
è tornato in libertà. Incensurato,
subito pronto a confessare e ad ammettere ogni sua responsabilità nel
momento in cui era stato rintracciato dai carabinieri, dopo sei settimane di
carcere al Bassone di Como, ha ottenuto la revoca della misura cautelare,
sostituita con il solo obbligo di firma ai carabinieri.
Il gip di Como
Francesco Angiolini, che in un primo tempo aveva disposto a suo carico la
misura cautelare in carcere, ha accolto l’istanza di scarcerazione
dell’avvocato di Cirillo, Samuel Auguadro, secondo il quale – a fronte di
una dinamica di quanto avvenuto sostanzialmente chiara, e in assenza di
qualunque possibilità di alterare le prove –
non c’erano più motivi che potessero
giustificare la carcerazione preventiva.
La notte del 10 maggio scorso
Cirillo, alla guida di una Renault Kangoo rubata,
aveva colpito frontalmente la Ducati
Monster guidata da Maurizio Punzi, cinquantenne sposato e con due figlie,
titolare del bar Cher Ami di Cucciago, dove aveva appena terminato
di lavorare. Era stato un impatto dilaniante, che non aveva lasciato nessuno
scampo al motociclista, ma davanti al quale Cirillo, consapevole di essere
alla guida di un mezzo rubato, e della gravità di ciò che era accaduto, si
era dato alla fuga. L'auto era rimasta in
mezzo alla strada, lui era corso a piedi verso la stazione, alle 2
di notte, riuscendo a prendere un treno per Milano ma, allo stesso tempo,
passando sotto telecamere di ogni genere di sistema di videosorveglianza,
che avevano ripreso il suo volto. In poche ore, i carabinieri di Cantù erano
andati ad aspettarlo sotto casa, arrestandolo per omicidio colposo e
omissione di soccorso. «Da quando è accaduto questo drammatico incidente –
commenta il legale della moglie di Punzi, Antonio Zito – sono vicino alla
famiglia, e mi rendo conto che la revoca del carcere è stata una decisione
che ha suscitato in loro molte perplessità."
Un mese e mezzo di carcere è quanto ci si può
aspettare, al massimo, quando si ruba un'auto e si uccide una persona. A me
sembra un po' poco, a voi?.
La
giustizia non è di questo mondo.
(Cit. da "Il marchese del grillo")
Politici onesti e interessati
a risollevare il paese (come sempre)
La proposta di legge per
sospendere (NON ABOLIRE) la rata di luglio del finanziamento ai partiti è
stata bocciata dal Parlamento italiano; strano, non è mai successo che
i nostri politici abbiano pensato al loro esclusivo interesse a
danno dei cittadini, ma proprio MAI!
Cicciolina
è stata l’unico uomo politico italiano a farsi fare quello che gli altri
uomini politici hanno fatto agli italiani.
(Giorgio
Faletti)
11 settembre 2013
Chi è
nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza.
(Johann Wolfgang Göethe)
20 settembre 1870. La
presa di Roma
La sconfitta di
Napoleone III a Sedan dalle truppe prussiane pone fine al Secondo
impero e il presidio francese a Roma viene meno. La strada verso la
città è finalmente libera per le truppe italiane e, il 20 settembre,
l'esercito attraversa Porta Pia ponendo fine al potere temporale dei
papi. Pio IX si ritira in Vaticano rifiutandosi di riconoscere il
nuovo status quo.
La più grande rivoluzione politica fatta in Italia
nell’ultimo secolo, la marcia su Roma, è stata fatta con il suo capo e
organizzatore nella cuccetta di un treno.