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L'arte di investire

 

Idee di trading

In questa pagina verrà pubblicato materiale didattico, interventi, domande e risposte o anche semplicemente le Vostre opinioni relative al vasto mondo della finanza. La documentazione sarà pubblicata integralmente o eventualmente dopo piccoli interventi per adattare la forma alla struttura del sito ed il Vostro nome sarà indicato solo se espressamente riportato nel messaggio che avrete inviato. In nessun caso sarà pubblicato materiale con contenuti diversi da quelli economico-finanziari, salvo che sia di pubblica ed evidente utilità. Si attendono numerosi interventi atti a smentire la diffusa opinione dei gestori dei siti finanziari, salvo poche eccezioni, che reputano i visitatori ed utenti dei loro siti incapaci di elaborare idee proprie o di implementare sistemi diffusi in internet o sui libri con strategie di base.

 

"Gentilissimo Signor Marco con la presente sarei a chiederle un favore ed un aiuto: il favore riguarda la possibilità che lei verifichi in backtest per gli ultimi due anni un sistema di trading che ho letto e imparato su alcuni documenti recuperati in parte gratuitamente ed in parte a pagamento, mentre il secondo è un consiglio, eventualmente, da parte sua sul tipo di operatività stessa (in pratica se secondo lei è da seguire nel tempo indipendentemente dai risultati storici e periodici o meglio indirizzarsi da un'altra parte). grazie e buon lavoro" (Email di Franco delle prov. di Roma).

Inizio dicendo subito che la tecnica in questione (tipologia, strumenti e parametri erano in allegato e li riporto in seguito) è uno dei metodi (tanti metodi sullo stesso strumento) insegnato e pubblicizzato da Woodie (famoso col nome di Woodie's CCI). Invito tutti a documentarsi sul sito dello stesso (si trova facilmente inserendo la parola Woodie su qualsiasi motore di ricerca). Personalmente ne ho verificate alcune tipologie ma non ho mai trovato soddisfazione, se non saltuariamente e su qualche singolo metodo operativo, ma mettendoci sempre del mio in particolare su stoploss e profit anticipati o trailing stop. Comunque faccio il possibile e vedo di renderti chiaro il risultato del backtest utilizzando i parametri che mi hai indicato (e che sono a grandi linee proprio quelli insegnati):

mercato di riferimento Dax future

- timeframe a 3 minuti

- cci a 14 periodo;

- cci a 6 periodi;

- entrata (a mercato) su doppio segnale (cci a 6 sotto -100 o sopra +100 e cci 14 periodi sotto o sopra lo zero)

- uscita su stoploss dello 0,5% (aveva indicato 30 pti ma dal momento che a 6000 punti contratto è una cosa mentre a 3000 o a 8000 sarebbe decisamente diverso ho preferito adattarlo percentualmente)

- uscita anticipata (a mercato) qualora il cci a 14 periodi dovesse andare oltre +200 (sul long) o sotto -200 (sullo short)

- commissioni 2,5 per contratto (5 euro a operazione chiusa).

 

Devo dire che i risultati sono veramente da dimenticare, sia per il 2008/2009 che per il 2009/2010 (di gran lunga peggiore). Qui sotto in XCL i risultati con le specifiche.

    2008/2009

    2009/2010

Personalmente non l'ho mai ritenuto interessante, nemmeno adattandolo su altri timeframe e usando altri parametri: in alcuni periodi va molto bene ma in altri è veramente inutilizzabile a causa delle continue e pesanti perdite. Ciò non toglie che, potenzialmente, ci sia pure chi lo usi con profitto ma, sicuramente, creando un ibrido con lo stesso sistema.

Invito comunque tutti a leggere i documenti relativi e facilmente recuperabili sul web e che spiegano le molteplici strategie che Woodie ha costruito con questo indicatore certamente molto versatile.

4 febbraio 2010

 

Vorrei sapere se ritenete corretto utilizzare l’indicatore Abraham per prendere posizione su un titolo o su un future come per esempio l’eurodollaro (principalmente intraday e a 15 minuti). Ho letto su internet che sarebbe un indicatore di volatilità e che si dovrebbe usare più che altro come stop e trailing stop ma a me sembra che sia valido anche usato come inversione della posizione da long a short e viceversa. Cosa ne pensate? Grazie e buon lavoro. (Email di G.M. di Reggio Emilia) 

Spiegazioni ed esempi sull’indicatore in questione si possono trovare, insieme a riferimenti vari, anche sul sito. Essenzialmente può essere utilizzato sia come trailing stop per evitare di uscire prematuramente da una posizione e quindi cercare di sfruttare il trend fino in fondo, sia come stop e reverse di una o più posizioni sul mercato. Pensandoci la cosa è abbastanza logica: se lo stop serve, infatti, a chiudere una posizione in quanto il trend dovrebbe essere finito e pronto ad invertire, non si capisce perché, a questo punto, l’utilizzo quale inversione della stessa debba essere ritenuto sbagliato o prematuramente valido. 

In realtà, ma solo secondo me, l’indicatore non è largamente utilizzato poiché, come molti altri se utilizzato solo, non è esente da falsi segnali; in alcune situazioni, in particolare con condizioni di insistita lateralità, sono tanti e spesso “fastidiosi” e, cumulandosi, creano problemi anche psicologici al trader.  

Qualcuno consiglia di utilizzarlo insieme ad altri oscillatori/indicatori ma, a mio avviso, è di gran lunga preferibile ragionare a livello grafico ed impostare esclusivamente un’operatività di ampio respiro (potenzialmente) dopo che il mercato ha realizzato forti e prolungati movimenti di salita/discesa culminati con massimi/minimi importanti e seguiti sa figure grafiche (classiche o meno). O, in alternativa, quando un trend è ben identificato e deciso, per rientrare dopo un ritracciamento di media o bassa consistenza.

Per avvalorare entrambi queste tesi direi di seguire i due grafici sottostanti (sull’Euro/Dollaro, come portato ad esempio dal visitatore del sito, a 15 minuti); quindi grafici su un titolo azionario compreso un paio di riferimenti a situazioni di massimo/minimo di lungo periodo e di una certa importanza.

Grafici

 26 gennaio 2010

 

"Buonasera. Vorrei sapere, dal momento che leggo spesso correlazioni più o meno evidenti tra il passato e i giorni nostri sull'andamento degli indici mondiali, cosa ne pensate in merito e se voi utilizzate anche questo tipo di analisi per prendere le decisioni di investimento o per dare indicazioni sul sito. In particolare mi riferisco all'indice dow jones che spesso vedo preso ad esempio per la crisi del 1929 e quella attuale. grazie." (Email di Sara D. della prov. di Alessandria)

Personalmente non prendo spunto da un tale sistema di analisi/studio principalmente perchè ciò richiederebbe il rilevarne una eventuale utilità nel lungo e, soprattutto, nel lunghissimo periodo, il che poco, anzi nulla, si addice al tipo di operatività che svolgo. Qualora le valutazioni nate da questo o questi confronti dovessero avere riscontri positivi, comunque, ritengo che l'esito delle stesse possa essere usato, come in effetti succede quasi sempre, da economisti, analisti e storici del trading per pubblicare o promuovere documenti prospettici che diano una linea guida ai futuri e probabili movimenti del mercato; in alternativa il tutto potrebbe essere sfruttato per quel tipo di investitori che, lavorando su fondi di investimento (o loro evoluzioni) principalmente o essenzialmente, decidano di non rimanere totalmente passivi sui mercati, cercando quindi di sfruttare i movimenti più ampi entro in lassi di tempo di una certa consistenza. Comunque, visto che ormai l'argomento è stato toccato, metto due mie idee in merito, facilmente identificabili dal grafico qui sotto.

Quello che balza all'occhio al sottoscritto e che vorrei descrivere, in modo superficiale, sia chiaro, è che periodicamente si verificano pause gestite in laterale (se considerati i risultati percentuali sui prezzi di mercato) dagli operatori che durano 15-20 anni; anni in cui l'indice parte da un livello e si ritrova non molto distante dallo stesso alla fine del periodo considerato e, nei mesi precedenti il nuovo e definitivo break, realizza generalmente un "buon" minimo superiore su un altrettanto visibile supporto di medio/lungo periodo.

Se ora si guarda la configurazione grafica del mercato proprio tra il 2000 ed il 2007 si potrà notare come, per il momento, si siano verificate alcune similitudini facilmente distinguibili se confrontati coi periodi in questione precedenti. Qualora così fosse, nei prossimi 5-10 anni potremmo assistere a movimenti anche decisi e percentualmente interessanti ma potenzialmente racchiusi entro un range di prezzi definito dal massimo del 2007 e da un minimo identificabile tra l'ultimo bottom realizzato a marzo 2009 ed uno verosimilmente ed eventualmente anche inferiore e probabilmente allineato ai due minimi successivamente inferiori realizzati nel decennio che sta concludendosi. I tempi di realizzazione potrebbero essere dunque anch'essi simili a quelli realizzati nelle due precedenti lateralità di lungo termine risalenti al secolo scorso.

7 gennaio 2010

 

Diversi messaggi di posta che mi chiedono una visione generale, secondo la mia analisi, del nostro mercato (derivato) nel lungo periodo. Le raggruppo tutte in questa risposta succinta e, più che altro, grafica.

Qui sotto, il grafico del Fib di lungo periodo, appunto, costruito dunque con compressione temporale mensile. Le barre assumono due colorazioni: verde indica che il trend di fondo è o potrebbe essere positivo, rosso, viceversa, negativo (ovviamente il calcolo viene fatto sulla base di uno studio analitico personalizzato e con indicatori proprietari, quindi necessariamente ripropone un esito finale assolutamente soggettivo);  i pallini rossi e blu servono a confermare il trend ed a indicare un eventuale valore di chiusura della posizione in essere.

Quello che balza all'occhio subito è che, pur mantenendosi in trend negativo di lungo periodo (barre colorate di rosso), attualmente il mercato è tornato in una situazione di neutralità al raggiungimento, dopo i minimi di marzo, di area 20900/21000 punti circa. Non vi sono ancora, per il momento, segnali di una chiara inversione di tendenza ed anzi, due situazioni definiscono ancora pericolosa la situazione del mercato:

1) il canale predominante, almeno per ora, come si può ben vedere dalle trend-line negativamente inclinate e disegnate sul grafico (linee blu discendenti) è negativo e mantiene al ribasso tutta la struttura; chiaro anche il supporto che è quasi perfettamente coinciso con il minimo realizzato nel mese di marzo dello scorso anno e che ha dato origine al rimbalzo forte e deciso ancora in corso.

2) La trend-line ascendente che collega i due minimi principali del mercato (primi mesi dalla quotazione iniziale e minimo del 2003) è stata rotta nel mese di settembre del 2008 ed al momento fornisce un buon alibi alla negatività di lungo periodo. Primo obbiettivo a 11500/12000 punti almeno, avvicinato ma non toccato a marzo dello scorso anno.

5 gennaio 2010

 

"Salve. Volevo sapere cosa ne pensa dell'indice s%p500. Secondo lei è già tornato positivo per il lungo termine oppure ancora si aspetta una discesa nei prossimi mesi? Grazie e buon lavoro. Complimenti per il sito" (Email di Vito G.)

Per prima cosa posso dirle che, a livello generale e proprio in questi giorni, mi aspetterei un ritracciamento da parte dei mercati americani, se di breve o medio periodo lo potrò valutare solo quando e se il movimento, eventualmente, sarà cominciato e avrà confermato le sue intenzioni. Detto questo preciso che solitamente non insisto mai sulle mie posizioni se la mia idea non viene supportata dall'analisi del mercato stesso. Preferisco quindi ragionare sugli aspetti tecnici, anche se superficialmente.

Il grafico qui sotto mostra l'indice nei suoi movimenti mensili a partire dal minimo del 2003; come si può ben vedere, sia per quanto riguarda il long che ha portato ai massimi del 2007, sia per lo short che ha portato ai minimi attuali del 2009, ogni presa di posizione, sulla base degli indicatori utilizzati (salvo il MACD e la media mobile rossa sul grafico dei prezzi si tratta di oscillatori e indicatori di tipo proprietario) è giunta quando, in coincidenza, sono arrivate le 6 conferme (una per ogni indicatore, appunto). Attualmente, a partire dal mese di settembre, la situazione ha visto la conferma su 5 di questi 6 indicatori, condizione che porta a considerare, nella fattispecie, il mercato in una nuova fase di neutralità. Salvo che, nell'ultima parte di novembre, il mercato storni in modo molto deciso le possibilità che anche il sesto indicatore confermi la ripresa dei prezzi sono elevate; qualora ciò succedesse il break dei massimi di questo mese potrebbe generare la necessaria positività per riprendere positivamente il movimento di lungo periodo. Solitamente, qualora la conferma venisse mancata e il livello di prezzi che ha generato la neutralità venisse nuovamente rotto e confermato, si genera una ripresa del trend precedente di buona consistenza. Motivo per cui occorrerà, a mio avviso, porre molta attenzione a quello che succederà a partire da questa fine di novembre e per tutto il mese di dicembre.

Qui sotto possiamo notare come, negli ultimi 10 anni o quasi, il mercato si stia muovendo in un'area di ampio respiro ben definita e corrispondente, grosso modo ai massimi del 2000 (ripetuti nel 2007) ed i minimi del 2002 (rifatti nel 2009 appunto). Unica cosa da aggiungere a quanto detto sopra: l'indicatore di forza/debolezza su base è attualmente girato al rialzo da alcuni mesi senza aver realizzato, però, alcuna divergenza sui minimi, ma comunque per ora in positivo, mentre i prezzi si trovano perfettamente a ridosso della prima resistenza di una certa importanza di lungo periodo, visibile grazie alla trend-line discendente disegnata sul grafico stesso. Anche in questo caso, l'eventuale conferma il prossimo mese potrebbe sancire il definitivo ripristino della tendenza positiva di lungo termine. Fino al quel momento occorrerà, cautelativamente, attendere i definitivi segnali.

18 novembre 2009

 

"... mi chiamo Maria M. e sono un'appassionata di trading.Non da molto, certo. Innanzitutto la ringrazio per i consigli che dispensa generosamente sul suo sito.
Molto bello, ben curato ed utile. Le volevo chiedere cortesemente  due consigli. Il primo sui falsi segnali e il secondo sulle "uscite". Per quanto riguarda il primo, avendolo letto sulla sezione intitolata "idee di trading", credo che l'unico rimedio sia l'avere segnali convergenti da più indicatori, anche se questo non è sempre facile. Dal mio canto, mi sto dando la regola di evitare di operare in fasi di congestione e di operare solo in fasi di trending range. So che a volte anche le fasi di trading range possono essere fruttuose, ma credo che siano pericolose, soprattutto per una come me che è alle prime armi. A tal proposito le volevo chiedere se lei consigliava qualche altro (o diverso) accorgimento per evitare falsi segnali. Per quanto riguarda la seconda questione, ho spesso difficoltà a compredere quando uscire da una posizione, quale il momento più fruttuoso. Anche qui sto provando diversi accorgimenti: uscita nei pressi dei Pivots, uso di take profit (e di trailing take profit) o uso - a volte deludente - di indicatori come SAR, ATR e AO (come indicatore di continuazione/fne del trend). Le volevo chiedere, a tal proposito, se a suo avviso c'è un indicatore (oltre quei pochi da me citati) che può dare segnali di "uscita" affidabili (non sempre il Sar li dà e non sempre ho trovato buono l'ATR o lo Chandelier)e se lei preferisce usare degli indicatori per le uscite o dei take profit prefissati (e/o in trailing). La ringrazio per i gentili consigli. La leggo con attenzione e con grande stima. Buon lavoro!
(Email di Maria M.)"

Prendo in esame la sua indicazione sopra: “credo che l'unico rimedio sia l'avere segnali convergenti da più indicatori”. Direi che si possono fare due considerazioni: l’utilizzo di un numero elevato di indicatori e/o oscillatori potrebbe rendere più valida, percentualmente parlando, una strategia di trading ma, non necessariamente, più redditizia. L’utilizzo, infatti, di più indicatori a modi “filtro operativo” renderà infatti di molto inferiore il numero di operazioni permesse rispetto a quelle che verrebbero rese idonee utilizzando un solo indicatore. Se questo, generalmente anche se non è detto, potrebbe far si che le perdite cumulative e consecutive siano inferiori, è pur vero che nella maggioranza dei casi di perderebbero occasioni interessanti e, in altri casi, si dovrebbe accettare un prezzo di ingresso necessariamente meno favorevole.

A ciò occorre aggiungere il fatto che inferiore è il numero di operazioni più difficile è recuperare un eventuale draw-down. Per essere realistici: se eseguo 1 operazione al giorno e la media delle perdite è, sul dax, 22,5 punti, mentre la media guadagni è 35, in caso di perdita di 100 punti consecutivamente incassati, il recupero, ammettendo di fare da quel momento solo operazioni in guadagno, avverrà in 3 operazioni in utile, quindi in 3 giorni. Se io sommo i 4 giorni in perdita ai 3 giorni in guadagno mi troverò a gestire una situazione di pareggio realizzata in 7 giorni di trading. Fermo restando la media dei risultati operativi ma cambiando il numero di operazioni media in un giorno, per esempio 4 operazioni al giorno, la medesima situazione mi permetterebbe di sopportare la perdita di 100 punti solo per un giorno, essendo alla terza operazione del secondo giorno già tornato in utile.

Qualora però si volessero utilizzare comunque più indicatori ed avendo già calcolato il potenziale svantaggio di cui sopra, occorrerebbe realizzare, per prima cosa, che l’utilizzo di più oscillatori richiederebbe una necessaria diversificazione, onde evitare doppioni inutili. Direi dunque di elencare le tipologie di indicatori:

Qui sotto un documento con alcune indicazioni e qualche esempio. Non vuole e non può essere esaustivo del discorso in oggetto ma, e la cosa credo sia chiara a entrambi, a queste brevi e limitate osservazioni si potrebbero aggiungere tutta una serie di valutazioni su figure grafiche, movimenti percentuali ricorrenti, supporti e resistenze sui volumi ecc. Spero, in ogni caso, di essere stato utile almeno in parte e di aver contribuito a risvegliare interessi in altre direzioni. con riferimento particolare alle strategie di uscita basate non solo sugli indicatori.

9 novembre 2009

 

"ho letto sul suo sito delle considerazioni riguardo al time frame e mi piacerebbe capire meglio in che modo la scelta di un time frame possa influenzare, oltre che le entrate, le uscite dal mercato. La ringrazio come sempre della disponibilità e la saluto cordialmente." (Email di Tiziana F.)

Una premessa: prima della vera decisione operativa sarebbe buona cosa, sempre qualora si decidesse di lavorare su un trend, impostare l’attività di trading su uno o più timeframes, creando attorno ad essi la strategia. E' solo un'opinione personale e chiunque potrà procedere ai test del caso, se lo ritenesse opportuno e sempre che non abbia già verificato in precedenza.

In generale: proprio nel caso si volesse, come appena detto, lavorare su una tendenza di un certo spessore, occorrerà salire, o scendere (dai vari intraday, eventualmente, fino al giornaliero o al settimanale o viceversa) in modo da eliminare tutti quelli che, graficamente, presentano una insufficiente attitudine ad identificare proprio il trend di fondo, base per la nostra attività (movimenti in laterale con un range di oscillazione tra i minimi e massimi insistito ed eccessivamente limitato). Qui sotto un esempio tra grafico giornaliero e grafico settimanale.

Come si può notare la strategia utilizzata a titolo di esempio è una delle classiche e banali basata su una semplice media mobile, nella fattispecie la 20 periodi. Si nota come sul grafico giornaliero la potenziale strategia dia un certo numero di segnali e, chiaramente, indichi come il risultato finale, per il periodo considerato qui sopra, sia certamente positivo, nonostante almeno la metà delle operazioni sia sicuramente in perdita; le operazioni in guadagno, lo si nota anche visivamente, si ottengono lavorando e riuscendo ad ottenere il vantaggio di trend decisi e prolungati, motivo per cui l'ammontare dei punti guadagnati supera quello dei punti persi. L'obbiettivo, in questo caso, è però un altro: dimostrare la differenza operativa con la stessa strategia se si adottano due timeframes diversi, con particolare riguardo all'identificazione di aree di congestione che su una compressione temporale si notano maggiormente rispetto all'altra e che, inevitabilmente, comportano la necessità di cadere in alcuni falsi segnali. E, in effetti, se si osserva il grafico inferiore e settimanale, si noterà come la tendenza (identica nei prezzi nella durata temporale rispetto a quella del grafico sopra) dia una notevole maggior sicurezza della sua presenza e consistenza, essendo i vari movimenti limitati (anche in questo caso nel tempo e nel prezzo) ignorati dall'indicatore utilizzato. Qui l'operazione fattibile, sempre considerando il periodo di cui sopra, è unica e dunque comporta un unico guadagno e nessuna operazione sbagliata; lo svantaggio, il solo in questa situazione, è certamente un ritardo operativo tanto nell'entrata quanto nell'uscita.

Verifichiamo ora qualche altro modello operativo differenziando tra i vari timeframes.

Quello che si può notare qui sopra è, ancora una volta, la possibilità offerta da una parte (60 minuti) di identificare con maggiore chiarezza (e quindi l'opportunità di non cadere frequentemente in più falsi segnali) e dall'altra di sfruttare anche movimenti minori, pur all'interno di un trend definito (e dunque sia a favore che contro la tendenza principale) come per esempio possiamo notare sul grafico a 15 minuti. Nel grafico a 60 minuti, infatti, si evidenziano molto bene come i movimenti in salita altro non sono che ritracciamenti sul trend negativo e, generalmente, sono limitati sia a livello temporale che nella salita dei prezzi. Salvo che si utilizzino tecniche di scalping puro, è abbastanza difficile identificare aree di possibile entrata (a prezzi ragionevoli, soprattutto) contro-tendenza (molto meglio, invece, le possibilità di rientrare al ribasso, evidentemente). Sul 15 minuti si possono rilevare in ogni caso aree di congestione che originano, in seguito alla loro rottura, movimenti più o meno consistenti in una direzione e nell'altra: anche in questo caso si incontrano difficoltà maggiori entrando contro il trend principale ma, comunque, le possibilità si vedono molto bene e in molti casi potrebbero essere anche sfruttate proficuamente.

I due prossimi grafici sono pubblicati per cercare di dare ulteriore forma al concetto che ho voluto far passare sopra: la maggiore facilitò operativa che il timeframe inferiore offre rispetto a quello superiore, a scapito, inevitabilmente, di una maggiore chiarezza del trend sottostante e, quindi, il rischio nettamente superiore di rimanere intrappolati in movimenti di trading range prolungati diversamente visibili sul timeframe superiore.

La strategia di base è cambiata: invece della media mobile ho utilizzato l'identificazione di possibili aree valide per il break provando a sfruttare congestioni anche e soprattutto direzionali, sia di continuazione che di interdizione.

L'operatività relativa a questi due grafici risale ai giorni 28 e 29 ottobre. Anche in questo caso la differenza è sostanziale: le possibilità operative con il grafico a 60 minuti sono solo 2, nette e ben identificabili, quelle sul grafico a compressione temporale inferiore sono ben tre volte tanto. Nella fattispecie (non è molto frequente una situazione di questo tipo) anche l'operatività sul timeframe inferiore risulta esente da entrate sbagliate e che si sarebbero dovute concludere con un eventuale stop; in genere la situazione è diversa ma, in questo caso, il maggior numero di operazioni, in assenza di perdite, ha generato un miglioramento della performance di questi due giorni, anche se, in ogni caso, la strategia adottata sul 60 minuti ha generato un'attività più lineare e, dunque, meno soggetta allo stress e all'emotività che, fin troppo spesso, crea le basi per errori grossolani.

Ultimo caso discusso sul prossimo grafico, probabilmente quello più significativo e risolutivo, almeno per l'oggetto dell'argomento attualmente considerato.

Primo grafico a 15 minuti, secondo sempre a 60 minuti. Strategia adottata la solita e semplice basata su un'unica media mobile. La differenza è però sostanziale, rispetto alla prima discussione che mostrava il grafico giornaliero rispetto a quello settimanale: qui, infatti, la media mobile assume una periodicità diversa sui due grafici, in modo tale da equipararla e renderla uniforme. In pratica la media a 20 periodi sul grafico orario viene utilizzata a 80 periodi (60 min/15 min) su quello a 15 minuti. Inoltre, unica aggiunta, per l'uscita in stop cautelativo dalla posizione (in assenza di reverse, chiaramente) ho utilizzato il minimo/massimo precedente (valido dunque sia come stop-loss che come stop-profit). Ed è proprio qui che si evidenziano le maggiori differenze a cui la stessa tecnica può essere soggetta utilizzando due timeframes diversi. Credo sia inutile spiegare quanto si possa facilmente capire semplicemente leggendo l'immagine qui sopra: in questo caso, nonostante i falsi segnali sul grafico a 15 minuti, la "perdita" di tick dovuta al ritardo di entrata sull'orario è superiore all'entità degli stop-loss generati sopra, motivo per cui risulta più redditizia la strategia adottata su un grafico a 15 rispetto a uno a 60 minuti.

Resto dell'idea che, in assenza di un trading system automatico, la cosa migliore possa essere l'adozione di una doppia compressione temporale e che, tanto per le entrate quanto per le uscite in stoploss o stopprofit, i vantaggi possano essere anche notevoli nel lungo termine.

2 novembre 2009

 

"buonasera, sono un investitore privato che il 22 ottobre scorso ha acquistato n. 40.000 azioni Unicredit a euro 2,6 il 23 ottobre il titolo è crollato in borsa e stasera 27 ottobre 2009 ha perso il 3,08% attestandosi a euro 2,36 vi scrivo per chiedervi se devo preoccuparmi o sperare in un prossimo rimbalzo del titolo se potete farmi sapere qualcosa ve ne sarei grato." (email del Sig. B. provenienza anonima)

Faccio una premessa: la mia analisi è esclusivamente di natura tecnica per tutta una serie di motivi spiegati più volte nei vari articoli del sito, quindi sui fondamentali non ragiono e, di conseguenza, non discuto non essendo preparato nè volendo prepararmi. Questo significa che se, sulla base di notizie esterne o interne dall'azienda, analisi dei dati di bilancio, eventuali operazioni di m&a o altro ancora, il titolo dovesse subire forti rivalutazioni o, al contrario, decise svalutazioni, tali situazioni esulano dal contesto analitico a cui faccio riferimento.

Detto questo passo a fare qualche analisi, iniziando dal lungo periodo, quindi grafico mensile.

Come si può vedere i tre oscillatori che utilizzo per cercare di trarne dei segnali con il minore rischio possibile sono ora tutti incrociati al rialzo; in precedenza l'indicatore di prezzo (pallino blu sul grafico delle quotazioni) era già stato rotto e confermato, motivo per cui sembra possibile che, qualora i prezzi si portassero stabilmente (almeno chiusura settimanale) sopra questo ultimo massimo, il titolo potrebbe cominciare a prendere in considerazione l'idea di recuperare il trend di fondo di lungo periodo, facendolo virare in positivo. Attualmente, quindi, proprio questo massimo rappresenterà lo spartiacque per la tendenza principale. Se si va indietro nel grafico si notano i due precedenti segnali generati dagli oscillatori in coincidenza con l'indicatore: quello precedente era uno short e quello prima ancora era invece un long. In entrambi i casi l'operatività ha generato due ottimi profitti, in particolare lo short, ma non per questo posso affermare l'infallibilità del metodo, anche se, sicuramente su tutti i mercati, le corrispondenze sono sempre state elevate.

Questo grafico, invece, sempre su base mensile, utilizza la distribuzione dei prezzi per cercare di individuare possibili aree di supporto in grado di fermare i ritracciamenti o, in caso di rottura, che possano far accelerare il titolo creando i presupposti per ulteriori affondi. Si nota come la prima area superiore a 2,5/2,6 euro sia stata rotta in modo abbastanza deciso ed abbia portato, abbastanza agevolmente, sulla seconda e inferiore intorno a 2,3 euro, livello sul quale si trova Unicredit proprio mentre scrivo. Le possibilità di un rimbalzo o di una fase laterale ci sono, essendo le quotazioni giunte velocemente sul secondo livello poco prima di fine mese, potenzialmente, per esempio, almeno sull'area indicata precedentemente e visibile sul grafico. E' chiaro, in base a quanto detto sopra, che una eventuale conferma in close mensile sotto i valori attuali potrebbe coincidere con un nuovo break e incentivare i venditori che vedrebbero, in tal caso, la possibilità di far giungere i prezzi almeno sui livelli inferiori a 1,9/2 euro circa. Anche in questo caso si vede come la prima vera e non verificata area di resistenza sia appena sotto i massimi appena raggiunti, motivo per cui, come detto in merito all'analisi di lungo periodo precedente, direi che il livello principale da considerare resta sempre quello.

Questo fa riferimento invece, al grafico settimanale che, per comodità, mi permette di ragionare principalmente sulla tendenza di medio periodo, con eventuali risvolti sia per il lungo che per il breve periodo. Come è facile da vedere nell'immagine il break rialzista precedente, realizzato sulla trend-line ribassista e in coincidenza con il recupero del Macd, ha permesso un'accelerazione delle quotazioni fino a poco sotto area 3 euro, ultimo massimo realizzato. E' anche vero, però, che la divergenza tra massimi superiori sulle quotazioni e massimi inferiori sull'oscillatore stanno creando qualche problema alla continuazione del trend; sarà interessante verificare la chiusura settimanale e la posizione dell'oscillatore in quel momento, posticipando eventualmente il tutto alla prossima settimana qualora non ci sia coerenza tra i due. E' possibile che, nel caso anche l'oscillatore in questione girasse in negativo, una eventuale rottura dei minimi settimanali possa portare nuova negatività per il breve periodo e portare le quotazioni almeno in area 2 euro.

Qui sopra solo una curiosità in merito al lungo e lunghissimo periodo: la trend-line che congiunge i due minimi storici consecutivamente superiori a partire da quello storico in assoluto, se prolungata nel tempo, ha permesso di identificare quasi precisamente, nonostante la distanza di oltre 17 anni dal secondo minimo, il livello inferiore raggiunto dal titolo e dal quale è partito il forte e veloce rimbalzo che ha praticamente portato le quotazioni da 0,55 a 2,8 euro circa! Spesso i livelli storici molto vecchi risultano molto sensibili, anche se non sempre risolutivi.

Ragionando su base giornaliera direi che la situazione non cambia: le rotture delle varie trend-line danno un'idea abbastanza precisa delle varie tendenze e della loro alternanza sul breve periodo (anche se, talvolta come si può ben vedere, si tramuta in tendenza di medio periodo). Attualmente il break ribassista indicato sul grafico tiene il mercato in negativo: i due target di breve e brevissimo sono proprio su questi livelli (2,27/2,31) ed eventualmente, il successivo, a 1,95/2,05 circa. La nuova ed eventuale rottura della trend-line superiore sempre visualizzata sul grafico indurrebbe nuovi tentativi di acquisto, presumibilmente, da parte dei rialzisti di breve periodo appunto.

Detto questo, se la domanda è "comprerei oggi il titolo" la risposta è "no", aspetterei il break sui livelli superiori oppure, in alternativa, attendere un appoggio in area 2 euro circa per tentare l'acquisto sulla debolezza, con stop, purtroppo, un pò ampio e sotto il minimo precedente all'area di prezzo, salvo renderlo dinamico qualora l'operazione avesse risvolti positivi prima di stopparmi. In merito al rimbalzo su questi prezzi è possibile, così come è possibile anche che l'area appena discussa poco sopra/sotto i 2 euro possa fornire migliore supporto; di sicuro è che se dovessi comprare per tenere il titolo nel lungo periodo o, in ogni caso, per cercare di spuntare una performance elevata e ambiziosa (tralasciando dunque la speculazione pura) opererei solo con acquisti sulla forza e dunque in rottura dell'ultimo massimo realizzato, sempre che sia seguito da conferma su base settimanale, come già precisato.

Infine, mi piacerebbe sapere su quali basi è stato fatto l'acquisto, se tecniche o dopo uno studio sui fondamentali dell'azienda; o anche se in ragione di altri motivi ancora. Spesso, infatti, in base alle motivazioni di una presa di posizione si possono fare dei ragionamenti logici per individuare l'opportunità o meno di restare investiti, uscire o modificare la strategia.

28 ottobre 2009

 

“Ciao, avrei bisogno una mano per l‘operatività che sto facendo sul bund. Preferisco usare  i tik e non invece le candele a minuti perché ritengo che ormai le usano tutti e quindi potrebbero esserci troppi falsi segnali. Poi mi sembra anche che intraday il future dimostri di essere più movimentato rispetto alle candele a 15 minuti per esempio. Uso un grafico a 200 tik e inserisco due medie mobili a 9 e a 18, che secondo me sono le più “decenti”, poi anche il KASE  con parametro a 20. Questo oscillatore lo uso perché mi sembra che non sia mai pubblicizzato e allora dovrebbe essere meno usato degli altri più classici quindi più affidabile. Io compro quando c’è l’incrocio delle due medie mobili e se il kase è positivo e vendo se si incrociano al ribasso e il kase è negativo. Lo stop lo metto sull’ultimo minimo che ha fatto il bund e lo sposto perciò ogni volta che ne fa un altro superiore ( lo stesso vale per il massimo quando vendo) e se non viene preso lo stop faccio l’inversione della posizione. Ti volevo chiedere se pensi che vada bene o se mi puoi dare suggerimenti in merito e se dovrei mettere un profit invece di usare la tecnica che ti ho descritto. Grazie e ciao" (Email di Geko da Verona). 

Il fatto che con i tick ci sia migliore movimentazione è abbastanza evidente e succede nella maggior parte dei casi; non è detto, invece, che il grafico a tick anziché quello basato su timeframe temporali sia meno sfruttato in assoluto: anche se le possibilità sono praticamente quasi infinite il più delle volte si utilizzano le cifre tonde (100/200/300/500/1000 tick appunto) e talvolta spezzate “in onore” dei famosi numeri alla Fibonacci (per esempio utilizzato il 233).

Le medie mobili e il loro utilizzo sugli incroci lo conosciamo molto bene tutti quindi evito di dilungarmi, evidenziando solo che il sottoscritto, che quasi mai le usa, preferisce comunque utilizzarle con parametri abbastanza distanziati tra loro; negli esempi che ti farò vedere potrai notare che la più lunga mi darà l’idea del trend sottostante, indicandomi la direzione primaria dei miei trades all’occorrenza, mentre la più breve servirà come indicatore aggiuntivo di segnale.

Il Kase indicator è sicuramente meno utilizzato di altri ben più conosciuti e sui quali, non sempre in modo corretto, si è scritto di tutto e di più ma, a mio avviso, non necessariamente lo si può considerare a priori come più attendibile, salvo che tu abbia fatto un lungo back test dello stesso oscillatore ed abbia anche provveduto a confrontarlo con gli altri che intendi definire “classici”.

Nulla da dire su stop, trailing stop ed eventuale reverse della posizione, così come ti sconsiglierei l’utilizzo di un profit finanziario, pratica che a mio parere poco si addice all’operatività che sfrutta le tipiche strategie trend-following. 

Senza dilungarmi ulteriormente ti consiglio di dare un’occhiata al documento qui sotto ed ai grafici che contiene, oltre alle brevi spiegazioni, ribadendo il concetto che:

1)      se la tua strategia ti porta vantaggi finanziari e, soprattutto, ti si incolla addosso come una seconda pelle, non la devi cambiare per nessun motivo (anche semplici cambiamenti potrebbero metterti in crisi psicologicamente al punto da farti decidere di abbandonarla alle prime difficoltà)

2)      Quanto leggerai nel documento è frutto di un lavoro sommario e superficiale, dal momento che non ho tempo sufficiente per poter svolgere un lungo ed attento lavoro di backtest come sarebbe richiesto dalle più elementari norme del buon trading ragionato, almeno nella fase di ricerca e qualifica di una strategia operativa. Quindi trattasi prevalentemente di una base di lavoro su cui, se vorrai e se ti sembrerà interessante, potrai svolgere ulteriori studi e svilupparla; non prenderli dunque come consigli operativi.

 

22 ottobre 2009

 

"Ciao, mi chiamo Marco e faccio trading per divertimento, con cifre basse e senza tanto stress. Mi piacerebbe sapere cosa pensi dell'utilizzo del trix (io pensavo di usarlo a 10) per stabilire le entrate sia long che short sui titoli italiani. La mia idea è quella di prendere posizione e stabilire uno stop ed un profit fissi, o al limite girare la posizione se il trix si gira senza che lo stop o il profit di tipo finanziario siano entrati. Cosa dici?" (Email di Marco di Parma)

Ti chiedo scusa in anticipo se non mi dilungherò. L'oscillatore in oggetto è tipicamente utilizzato per cercare di determinare il trend di un mercato, a seconda che lo stesso oscillatore salga o scenda attraversando la linea dello zero. Và da sè che sopra lo zero si compra e sotto lo zero si debba vendere. Come potrai vedere da te la situazione appare simile a quella legata all'utilizzo di moltissimi altri indicatori che hanno come scopo quello di chiarire la tendenza di fondo al fine di cogliere le opportune direzionalità e sfruttare quindi le fasi di salita o discesa prolungate (che sono quelle da cui si ricavano i maggiori gain). Personalmente non lo uso,  non perchè non funzioni in assoluto, ma perchè fa parte di quel tipo di strumenti, come per esempio le media mobili, che preferisco non utilizzare (talvolta come conferma, ma raramente) perchè, a mio avviso, spesso ritardano le entrate e troppo spesso, su mercati che tendono ad avere prolungate fasi di lateralità, pur permettendo di guadagnare alla lunga richiedono veramente tantissima pazienza e la sopportazione di numerosissimi stop consecutivi. Infine, in merito a stop e profit, quando si opera in questo modo cercando di lavorare sulle tendenze sarebbe meglio adottare trailing stops e non stop finanziari (salvo quello iniziale, eventualmente), stesso discorso per il profit (anzi, più valido ancora per il profit!). Ti metto tre esempi per darti l'idea, sempre che tu non te la sia già fatta da solo.

20 ottobre 2009

 

 

Pubblico una mail di qualche giorno fa (mi ci è voluto un po’ per sistemare la risposta, come potrete immaginare dopo averla letta) esattamente come mi è arrivata e, come potrete vedere, è un po’ segnata a errori ortografici di tutti i tipi (giusto per far capire che, pur non essendo un genio in italiano, di certo non riuscirei a scrivere così nemmeno impegnandomi!). Eccola.

Come al solito devo dire che voi analisti vi sprecate a dare indicazioni su quello che salirà e quello che scenderà ma alla fine non ne azzeccate una e infatti poi nemmeno vi degnate di chiedere scusa per aver detto delle cazzate immani. Io o letto tutto quello che ai scritto e visto i vari titoli che dovevano salire andare alle stelle e invece sono andati nel cesso, altro che. E non ti vergogni nemmeno un po’? publichi solo quello che ti fa comodo e che ti da da mangiare, ivece quello che sbagli e di brutto fai finta di niente. Vergognati sei come tutti gli altri. Dimmi dove sono ora i titoli che hai pubblicato sulo tuo sito nelle pagine IDEE DI TRADING e NUOVI ORIZZONTI e che hai detto che dovevano salire e invece sono adesso nel baratro!! E allora? Non dici niente eh? Bravo vai avanti così che vai bene tanto a perdere sono poi gli altri che ti seguono come degli asini. Sei proprio come gli altri e non o più niente da dire Addio!” (Anonimo, chiaramente)

Prima di passare ad esaminare l’andamento dei titoli che ho analizzato in queste pagine e per i quali mi accusi ti faccio presente che il tutto provvederò a pubblicarlo sul sito esattamente in una delle due pagine secondo te “incriminate” e assolutamente non risponderò direttamente alla tua mail dal momento che, almeno a parer mio, preferirei avere corrispondenza con un tafano che con un imbecille come te. Quindi, se vorrai la risposta, te la potrai "godere” proprio su questa pagina! 

Qualche risposta veloce: 

Come al solito devo dire che voi analisti vi sprecate a dare indicazioni…”  direi che è sbagliato e non c’azzecca minimamente col sottoscritto, il quale non si riconosce come analista e su questo sito pubblica articoli e commenti, non indicazioni, come avrai potuto leggere tra le avvertenze. Qualora tu non lo abbia fatto.. peggio per te! 

“.. alla fine non ne azzeccate una e infatti poi nemmeno vi degnate di chiedere scusa per aver detto delle cazzate immani.” Che non ne azzecco una non è esatto, fra poco lo vedrai da te, in merito alle cazzate immani, se non ti piace quello che scrivo, potresti sempre andare a rompere le palle in uno degli altri 2/3 milioni di siti di borsa che si trovano nel web! 

Io o letto tutto quello che hai scritto e visto i vari titoli che dovevano salire andare alle stelle e invece sono andati nel cesso, altro che. E non ti vergogni nemmeno un po’?” No, non mi vergogno perché i titoli che ho consigliato e che sono “andati nel cesso” li hai visti solo tu, quindi se di qualcosa devo vergognarmi è di aver attirato nel mio sito un ebete con problemi di vista o, eventualmente, analfabeta come te! Inoltre, caro anonimo, l'investimento sui mercati finanziari "qualche" ruschio lo comporta, nel caso non te ne fossi accorto!.

publichi solo quello che ti fa comodo e che ti da da mangiare, ivece quello che sbagli e di brutto fai finta di niente. Vergognati sei come tutti gli altri.”  Quello che pubblico qui, dove dici tu, non mi dà da mangiare perché, nel caso non te ne fossi accorto nemmeno stavolta, è gratuito. Lo sai cosa significa gratuito, vero? E’ quando non si paga per avere un servizio; tu quando e come mi avresti pagato per leggere (per modo di dire) queste cose? Poi, se c’è uno che proprio fa finta di niente non sono certo io, visto che aggiorno giornalmente ogni risultato sia che guadagni sia che perda! E ancora con questa storia che sarei come tutti gli altri..! Sarà mica che sei tu ad essere troppo “diverso”? Non so, forse totalmente deficiente?? 

“Bravo vai avanti così che vai bene tanto a perdere sono poi gli altri che ti seguono come degli asini.”. Prima di tutto le persone che seguono il mio sito (tranne uno, a quel che vedo!) sono persone con abili capacità di raziocinio e in grado, oltre che di leggere, anche di capire quello che scrivo, motivo per cui l’unico asino, per ora, sei solo tu. Se hai perso soldi seguendo quanto scritto sul sito, alle pagine che tu hai indicato, vuol dire che sei proprio ben oltre i limiti dell’imbecillità (e fra poco te lo dimostrerò!) 

Sei proprio come gli altri e non o più niente da dire Addio!”. Deo gratias, avevo il timore che andassi avanti all’infinito a sparare idiozie gratuite! 

Ok, direi di vedere questi “famosi” titoli che avrei consigliato, e come, per far perdere soldi a questo genio della borsa. Potrete anche voi controllare eventualmente se dico veramente “cazzate immani” o meno, chiaramente, è tutto riportato sul sito!. 

APPLE. Alla fine della mia analisi ho pubblicato queste due righe:

.. si calcola che già a breve potrebbe arrivare ad un aumento del 20/25% del margine operativo lordo, percentuale destinata ad aumentare ancora nel prossimo futuro. A fronte di questo c'è chi scommette, cautelativamente, su un aumento delle quotazioni almeno del 50-60%,..”. 

Faccio presente che in quel momento (potete andare a vedere articolo e grafico nella sezione “Nuovi orizzonti” il titolo quotava circa 120 $, mentre oggi, mentre scrivo, quota vicino ai 200 $. Se fate due conti, considerando che ne ho discusso nei primi mesi del 2008 e che, nel frattempo, i mercati sono nuovamente tracollati e la maggior parte dei titoli naviga in acque di sofferenza, aver avuto in mano Apple a 120 $ che oggi quota 200 $ significherebbe aver guadagnato, in tempi di profonda crisi (ed avendola affrontato in pieno) un bel 60/65% sull’investimento. Quindi, caro anonimo, un mio caro amico direbbe: “me cojoni!!.

Grafico attuale Apple

Bank of America. Del titolo in questione ho fatto notare come il ritorno sui minimi decennali intorno ai 20 $ avesse permesso un rimbalzo in pochi mesi sopra i 30$, evidente reazione psicologica degli investitori. Aggiungevo, alla fine: "si notano inoltre alcune divergenze rialziste sugli indicatori di lungo periodo anche se al momento manca ancora la necessaria conferma, mentre la barra mensile di agosto ha registrato valori inside rispetto a quella di luglio e quindi relativa ai minimi attuali.". Tale conferma, infatti, non è mai arrivata (quindi che ha mai detto di comprare?) ma, nonostante nuovi minimi registrati in piena crisi, il livello di cui sopra a 20 $ circa è attualmente stato recuperato, a dimostrazione che in effetti si trattava e si tratta  di un livello importante.

Grafico attuale Bac 

A seguire, cosa che non mi va di fare perchè ho già peso abbastanza tempo dietro a questo tipo, si possono verificare le analisi di Mediolanum, Capital Resources, rame, petrolio, Jayhawk Inc ecc., leggendo attentamente, come espressamente indicato in ognuna di esse, quando ritenevo opportuno entrare, come e perchè, non lesinando neppure consigli circa i maggiori rischi che un settore, titolo o mercato (vedi per esempio l'OTCCB USA) da considerare più che in altre situazioni.

Detto questo ritengo di essere un uomo fortunato: non vado mai oltre 1 o 2 imbecilli all'anno, il che mi gratifica molto.. e grazie soprattutto a voi che mi seguite.

20 ottobre 2009

 

"Utilizzo una strategia di trendfollowing di base veramente banalissima e volevo chiederle se sarebbe possibile avere una sua idea in merito. Premetto che lavoro sul nasdaq future più che per motivi di liquidità per il fatto che si riesce ad avere un rischio accettabile sugli stop che metto (per me) e sia perché mi dà l'impressione di essere più affidabile di altri mercati come il dax e il footsie. In pratica la mia strategia consiste nel comprare sopra un massimo precedente e vendere sotto un minimo precedente, aiutandomi con la media mobile esponenziale a 9 in particolare per l’uscita dalle posizioni con l’incrocio appunto del prezzo sopra o sotto la media stessa (ne ho provate diverse ma mi sembra sia la più efficace). Devo dire che la percentuale di vincite è inferiore al 50% ma alla fine i guadagni sono superiori alle perdite, comprese le commissioni che pago. Questa differenza è un po’ poca a dire il vero e il margine, almeno per ora, non mi soddisfa pienamente. Sarebbe possibile che mi indicasse qualche aggiustamento o qualche aggiunta sugli oscillatori per migliorare il metodo? Grazie e buon lavoro." (Email di Gianni della prov. di Milano)

Se parli con me di trendfollowing e di strategie semplici, al limite della banalità, devo dire che ci vai a nozze! Sono esattamente i due principii dietro ai quali ho sempre cercato di lavorare per identificare strategie di trading che avessero performance positive nel lungo termine (la cosa più difficile) e periodi di astinenza dai gains non eccessivamente lunghi (la cosa più difficile), così come draw down non troppo gravosi per essere sopportati nei periodi negativi (la cosa più difficile!).. non ti sto prendendo per i fondelli ovviamente, semplicemente ritengo che tutti e tre i concetti che ti ho indicato rientrino in una assolutamente necessaria strategia del controllo del rischio che conta ancora di più della strategia di trading operativo in sé; e tutti e tre i concetti sono ugualmente importanti! Detto questo direi che il tuo metodo a me piace moltissimo ed i risultati attesi sono senza dubbio quelli che tu hai indicato nella mail, sia nel medio che nel lungo termine. Qui ho messo un grafico a 15 che rende l’idea a chi legge della tua operatività 

Per quanto riguarda un eventuale aiuto ti dico subito che se tu sai mantenere la disciplina necessaria per seguire per filo e per segno questo tuo metodo ogni aggiunta, per me, è superflua. In ogni caso, visto che mi hai interpellato, proverò a darti qualche indicazione in merito.

Nel grafico che puoi vedere qui noterai che ho impostato i 15 minuti come timeframe (come da te richiesto), inserendo lo stocastico con i parametri classici (30 e 70 sono per ipervenduto e ipercomprato, 5-3-3 i parametri operativi) e tolto la media mobile. Motivi sono più che altro soggettivi e personali: per esperienza non credo che la media ti possa dare particolari vantaggi sia per l’entrata che per l’uscita, se valutata come incrocio con i prezzi, mentre lo stocastico, sempre secondo me, può darti un vantaggio con due possibili soluzioni: la prima indicarti quando il mercato si trova in ipercomprato e ipervenduto e inibire eventuali prese di posizione, la seconda, sempre valutando la condizione appena descritta, offrirti la possibilità di un’uscita che talvolta potrà essere prematura ma che, il più delle volte, ti darà vantaggio in punti di stop o stop-profit risparmiati.

Detto questo ti voglio presentare la variante più consistente e direttamente legata alla metodologia operativa: utilizzare due massimi o due minimi anziché uno solo: da una parte il tutto si tradurrà in una differenza di potenziali punti di gain a tuo svantaggio (preferendo prendere il più alto dei due massimi e il più basso dei due minimi) ma, dall’altra, potrai verificare da te una significativa riduzione dei falsi segnali.

Si potrebbe adottare più di una strategia per quanto riguarda stop loss e profit, ovviamente; i credo che l’utilizzo di un trailing stop sia interessante e lo si potrebbe adattare sulla falsariga della tua strategia di base, sul primo massimo e sul primo minimo appunto o, in alternativa, sul massimo/minimo di una, due o tre barre precedenti. Per il profit non credo che attuare un valore in termini di punti o percentuale possa darti un vantaggio rispetto alla chiusura data dallo stocastico, però potresti sempre provare a fare un back test sulla volatilità media dello strumento in questione (in tal caso meglio la percentuale che non i punti in valori assoluti).

Infine, e chiarisco bene questo punto, secondo me (opinione molto personale), una tale strategia potrebbe essere adottata su qualsiasi mercato ma, a differenza di Nasdaq e S&P500, mercati come Bund, Dax o Fib risultano molto spesso estremamente nervosi e più soggetti fattori esterni, anche per brevissimi periodi, ma comunque che si traduce con una maggiore ed evidente condizione negativa per quanto riguarda draw down e distanza temporale tra due picchi di profitto.

20 ottobre 2009

 

“Tempo fa hai pubblicato uno studio su base mensile che indicava molto bene alcuni punti di svolta di lungo periodo sui mercati finanziari, in quel caso riferendosi al FIB. Mi piacerebbe se potessi pubblicarne uno simile facendo però l’analisi sullo S&P500 (indice) americano, per poter capire se la situazione ora sta volgendo al meglio o se, invece, ci toccherà ancora vedere tempi bui in futuro. Non c’è fretta ovviamente e grazie per l’assistenza. Buon lavoro. (Email di Dante della provincia di Lodi) 

La situazione sull’indice in oggetto è abbastanza dubbiosa, anche se, in merito all’analisi a cui fai riferimento, il trend sta dando proprio in questi giorni alcuni segnali di possibile cambiamento di lungo termine (al rialzo). Dando un’occhiata al grafico che si può aprire qui          direi che si nota come il trend generale stia tentando di recuperare la direzione rialzista. Se noti, proprio con la chiusura del mese di settembre si è incrociato al rialzo l’ultimo degli indicatori necessari all’analisi stessa, l’MB Velox (di tipo proprietario). Tutti gli altri avevano anticipato già di un mese (MACD) o anche di più (MB MonthlyCycle e l’MB Pivot 1/2bis, proprietari anche questi, oltre alla media mobile tradizionale). I prezzi, proprio in ottobre, si sono portati sopra l’ultimo massimo indicato in seguito alle conferme su tutti gli indicatori utilizzati: una maggior cautela richiederebbe la conferma in close sopra il livello, anche se il primo segnale potrebbe già essere validato sin da subito. 

E’ chiaro che, come tutte le altre tecniche di trading, non ci si può attendere l’affidabilità al 100%. Si consideri anche che, sul mercato in oggetto, gli ultimi 6 segnali (4 dei quali visibili sul grafico pubblicato) sono stati consecutivamente validi, quindi occorrerà prestare attenzione anche al discorso statistico. 

In aggiunta, da non sottovalutare, direi di considerare anche il triangolo che si è venuto a creare ora sul grafico a barre, visibile sulla figura stessa. A poca distanza dagli attuali livelli, infatti, si trova una resistenza di lungo termine in area 1110 punti circa, livello che potrebbe fare da spartiacque se dovesse essere raggiunto proprio in questo mese (qualora si dovesse posticipare a novembre occorrerebbe riconsiderare sia il valore che la possibile validità in relazione alla chiusura del mese di ottobre.

19 ottobre 2009

 

"[..]. Vorrei quindi sapere con maggiore precisione se tu preferisci operare seguendo un trend definito (e se a livello di breve o di lungo termine) oppure sei più propenso ad affidarti a sensazioni personali sia sul titolo da tradare sia sul momento per l'entrata". (Email di Giacomo della prov. di perugia)

La suddetta email è tagliata perchè molto lunga e, a tratti, a carattere personale dell'autore che me l'ha mandata; ho semplicemente riportato il quesito principale postomi e al quale cercherò di rispondere (per la verità ho già risposto a più riprese ma capisco che non è facile leggere tutti gli articoli del sito per uno che arriva da "fuori") citando un grande trader contemporaneo dal quale ho appreso parecchio.

Non sto a declamare la vita e le opere del trader in questione, Larry Hite; sono cose che potete verificare voi direttamente tramite il web o libri specifici (quando comperavo libri e mi trovavo le prime 20/30 pagine che parlavano della vita e degli inizi di un trader, come per esempio di Gann dietro la quale chiunque si dilungava a parlare perfino della famigliola quando era piccolo ecc., mi ricordo che la prima azione istintiva che mi veniva era di strappare tutta quella prima parte! Ma chissenefrega di sapere quante volte andava a messa o i km che percorreva per andare sul primo posto di lavoro, mica è per quello che ho comprato il libro, altrimenti mi sarei comprato uno stradario o una biografia del personaggio in questione, ammesso che fosse esistita!). Quindi: Il concetto base per Hite era quello di realizzare un sistema di trading che massimizzasse la regolarità dei profitti, piuttosto che l'entità degli stessi.

Principale obbiettivo era quindi quello di limitare il rischio operativo, al fine di evitare prolungati periodi di perdite o perdite singole ed eccessive, dai quali sarebbe stato difficile risollevarsi. Per Hite l'approccio al mercato è di tipo statistico: poco spazio a discorsi ed analisi sulla carta, molto ai numeri, alle probabilità, alle percentuali. Dal 1981 Hite iniziò a gestire con il sistema elaborato con la Mint (società di sua fondazione) e i risultati mostrarono la funzionalità e l'efficacia del suo lavoro: dal 1981 al 1988 ha ottenuto un ritorno medio annuale superiore al 30%; in nessun anno la performance è stata inferiore al 13%, con un massimo del 60%, mentre un solo semestre si è chiuso in perdita (-15%) ma recuperata immediatamente. La quantità di denaro gestita da Hite è salita in proporzione ai suoi successi: dagli iniziali 2 milioni di dollari a oltre 800!

Una sua affermazione in un'intervista:

"Il mio trucco non sta in nessun metodo particolarmente segreto, bensì nell'aver compreso sulla mia pelle come la gente tenda a sbagliare ripetutamente nello stesso modo. Prenda per esempio quelli che costruiscono sofisticati sistemi computerizzati: lavorano come matti per mesi e mesi, riescono a ottenere sistemi veramente validi e poi finiscono inevitabilmente per abbandonarli nel momento in cui questi danno qualche indicazione sbagliata. La gente sbaglia da secoli [...]. E se guardiamo gli anni '80 prendiamo una lezione dall'argento, che è crollato del 90% in poco tempo, rovinando una famiglia ricchissima. Il punto è che, assodato che la gente non cambia, "occorre utilizzare un sistema unico, rigoroso, di comprovata affidabilità".

Un'altra parte di una sua intervista per chiarire il suo metodo di lavoro, improntato alla crescita del capitale nel tempo con l'abbattimento del rischio nel breve periodo:


"Una volta arrivai in ufficio e trovai il mio partner quasi in lacrime, per via di un crollo improvviso dei mercati avvenuto dopo un particolare annuncio della Federal Reserve. Il mio partner aveva preso pochi giorni prima un cliente che aveva sottoscritto il nostro fondo d'investimento a 15 dollari per quota, contro i 12 scarsi a cui era crollato. Telefonai immediatamente al cliente spiegandogli che un evento di quel genere accadeva statisticamente ogni nove anni, e che sarebbero occorsi solo nove mesi per ritornare al livello precedente. Gli assicurai, inoltre, che avrei investito un'ulteriore somma a livello personale nel fondo. Il cliente fu così risollevato che raddoppiò l'investimento e terminò due anni dopo con quattro volte il suo capitale".

Come detto, Hite punta particolarmente sulla gestione del rischio per ottenere particolari performance; lui stesso definisce questa capacità come la più importante per il successo finale. Massimizzare il concetto di riduzione del rischio risulta infatti il concetto che maggiormente assorbe il vero lavoro del suo staff, come lui stesso afferma:

"L'unica ragione per cui alla Mint otteniamo performance regolari e costanti è che stressiamo il concetto di rischi oltre ogni limite".

Larry Hite non va mai oltre una predeterminata una percentuale del suo capitale in singole operazioni; questo lo rende assolutamente indifferente a qualsiasi mutamento di mercato, aiutandolo a gestire il suo portafoglio globale. Afferma abche:

 "Ci sono altre regole basilari che impongo ai miei collaboratori, oltre a quella del rischio:

1. Non operare mai in controtendenza. Un titolo va comprato o venduto solo se si muove secondo il trend generale; mai in caso contrario.


2. Diversificare. Alla Mint non ci limitiamo a diversificare su più titoli, bensì operando su tutti i mercati del mondo.


Qualche indicazione sul metodo:

 "quando un titolo scende al di sotto del livello di stop-loss, che nel mio caso è vicinissimo al prezzo d'acquisto (solo 1% al di sotto dello stesso), può capitare che i prezzi si ri-prendano immediatamente, confermandomi che il segnale di vendita è stato sbagliato. Anziché dannarmi sull'errore, rientro subito in posizione riacquistando il titolo, senza curarmi del fatto che pochi minuti prima lo avevo venduto". Difficile per chiunque raggiungere un grado di disciplina che porti a operare in questo modo senza batter ciglio; la difficoltà sta proprio nel fatto di assorbire una perdita, rientrare probabilmente a un prezzo superiore all'entrata precedente e rischiare di fare la stessa fine più volte, in breve tempo e sullo stesso mercato. Dura ma, a quanto si può vedere, paga!

La strategia di Hite, trend follower dichiarato (ovvero gestore che segue sempre la tendenza del mercato, acquistando quando i prezzi salgono e vendendo quando scendono), è molto chiara, così come le sue posizioni sono sempre molto lucide e rispondono ad una esigenza di linearità e semplicità ineccepibili: seguire il trend principale di ampio respiro e chiudere ogni operazione che, sin dall'inizio, si rivela errata o potenzialmente pericolosa.

Puntare sulla speranza e sulla fortuna può dare qualche piccola soddisfazione al momento, ma alla lunga arreca sempre dolorose e spesso irrecuperabili perdite. Un aneddoto raccontato dallo stesso Hite:


"Un esempio molto valido è dato dal mio ex datore di lavoro, che un giorno ricevette la lettera di dimissioni da uno dei gestori del gruppo. Si accorse però più tardi che questi aveva lasciato aperta una grossa posizione in perdita. Mi chiamò nel mio ufficio chiedendomi aiuto e io gli risposi semplicemente di chiudere la posizione. Ciò nonostante, lui decise di tenerla aperta, finendo per chiudere con un piccolo profitto. Quando lo seppi, andai dai miei colleghi dicendo loro di trovarsi un lavoro. Un anno dopo (io me ne ero già andato) la ditta fallì... sembra quasi incredibile ma è la verità".

Hite segue molto l'analisi tecnica, come la stragrande maggioranza degli operatori sui mercati future e delle commodity, confessa anche di "non aver mai cercato il sistema ottimale";

Alcune lezioni molto importanti le ha imparate da Ed Seykota (già citato nel sito in precedenza). come racconta lui stesso:

"Ed Seykota un giorno mi ha spiegato la sua filosofia, dicendomi: Tuoi rischiare il 5%, oppure il 10%; l'importante è che tu realizzi che più rischi,"più volatili saranno i tuoi risultati".

E per riassumere la filosofìa di Hite in due frasi che lo stesso ama dichiarare:

1. Se non scommetti, non puoi vincere.

2. Se perdi tutte le fiches, non puoi più giocare.

Spero ora sia più chiaro come la penso.

12 ottobre 2009

 

"Egregio! intanto tanti complimenti: sono anni che navigo in rete sui siti specialistici e devo dire che difficilmente ci si imbatte in siti come il suo. Personalmente non mi occupo di trading sistematico, preferendone gli aspetti discrezionali pur chiaramente regolamentati da ferrea disciplina operativa. Da qualche tempo ho verificato la possibilità di sfruttare i pivot point, o meglio la prima resistenza ed il primo supporto calcolati con il pivot stesso, sui derivati obbligazionari tedeschi. In particolare ho notato che al superamento di un tick del R1 o del S1 sullo schatz, il derivato tende a muoversi mediamente per almeno 6 tick nella stessa direzione piuttosto che in quella opposta. Per spiegarmi meglio: dato R1 con un valore 100, l'acquisto di un contratto a 100,005 con stop loss a 99,975 e target price a 100,035 dovrebbe alla lunga portare risultati soddisfacenti (escluse le commissioni, ma quello è un'altro discorso). In pratica la probabilità del 50% che si ha ogni volta che si trada sarebbe già battuta con uno stratagemma molto semplice, senza seguire indicatori di mercato o volumi. Che ne pensa? e cosa ne pensa dei pivot point in genere. Grazie e complimenti nuovamente". (Email di D.C.)

In merito alla sua strategia devo dire che sia il ragionamento che l’aspetto tecnico che definisce l’operatività generale usano l’approccio corretto, così come corretta è l’analisi che ne deriva. L’utilità dei pivot è tanto valida quanto diversa da trader a trader: chi usa il valore superiore come punto di break (come lei in questo caso) e chi come resistenza per la vendita sulla forza; non è detto che per forza uno dei due sia meglio dell’altro, dal momento che, come per qualsiasi altra tecnica operativa, il principale oggetto della strategia deve essere il momento/prezzo di uscita (per stop o per profit), senza il quale è abbastanza improbabile che l’operatività possa protrarsi per lungo tempo in modo proficuo. Personalmente non lavoro sullo strumento che mi ha indicato e anche sul bund mi limito a qualche operazione ma di più ampio respiro; resto però della sua idea sul fatto che utilizzando un target ed uno stoploss relativamente contenuti e su un mercato così altamente liquido le possibilità, nel lungo periodo, dovrebbero necessariamente volgere a suo favore. Occorrerebbe un back test affidabile (almeno 10/15 anni indietro) per avere un’idea su come la tecnica ha funzionato nel passato ma, a mio avviso e conoscendo la funzionalità, in entrambi i sensi, dei pivot tradizionali, direi che è una strategia possibilista anche su questo mercato (proverei però ad agire su stop e profit in percentuale anziché in numero di tick).  Sul discorso della validità di creare l’opportunità vincente ragionando sulle probabilità del  50% ha pienamente ragione; è tuttavia per questo che mi piacerebbe avere a disposizione un back test molto lungo e, al momento, purtroppo non ho caricato i dati sul mercato oggetto della discussione. Aggiungo che eliminare indicatori e oscillatori darebbe un enorme vantaggio alla semplicità ma anche alla stabilità dell’eventuale sistema implementato.

Sui pivot in generale direi che sono pienamente favorevole; l’unica cosa è che, personalmente, preferisco usare pivot di mia costruzione o, al limite, anche conosciuti ma poco o per niente utilizzati e, sempre per restare in tema, usandoli con una tecnica personalizzata. Un esempio, per quanto mi riguarda, è il sistema Final Point che pubblico gratuitamente sul sito come intraday sul nostro fib.

(sotto due esempi della strategia proposta nella mail sopra).

10 settembre 2009

 

 

"Buongiorno. Ho a poco trovato il vostro sito e vi faccio i miei complimenti per come organizzate il lavoro e per i servizi gratuiti, oltre che per i numerosi e interessanti articoli e documenti pubblicati. A onor del vero, sono arrivato a voi leggendo in questi giorni un post su un altro sito finanziario che oltre due anni fa parlava di una vostra previsione fatta sull’oro; in merito posso solo mostrarmi stupito della precisione dell’analisi!! Grazie e arrivederci, spero, a presto". (mail di Antonello Brusieni)  

In effetti me ne ero pure dimenticato ed ora, riguardandolo, mi fa piacere che la previsione si sia rivelata decisamente corretta! Grazie per avermelo ricordato. Eccolo sotto:

8 settembre 2009

 

 

" Mi chiamo Gianluca. Da un po' mi sono appassionato all'osservazione degli indici, in particolar modo del Dax. Devo dirle che mi sono imbattuto felicemente nel suo sito Dimensionetrading. Apprezzo la sua serietà, trasparenza e la sua disponibilità. Le volevo chiedere un consiglio spassionato sulla periodicità migliore da usare sui grafici Intraday relativi al Dax. Attualmente uso una periodictà di 30 minuti, ma l'indice a volte mostra una volatilità esagerata. Inoltre le volevo chiedere cosa ne pensava della tecnica del Full/Partial Gap Up/Down. Ho iniziato a sperimentarla negli ultimi giorni. Per il momento sembra funzionare, anche se sembra portare a pochi punti (12-15 pips). La ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.(Email Di Gianluca di Roma).

Direi che l'argomento non è semplice ed io non ho la presunzione di riuscire a dare una risposta esaustiva né tantomeno risolutiva in merito soprattutto al primo argomento; ci posso però provare, rimandando in futuro, per gli approfondimenti, al testo che da tempo è in preparazione e che ancora moltissimo tempo richiederà al sottoscritto. Per comodità di redazione dell'articolo e per risolvere qualche piccolo problema di contenimento dello spazio qui sotto preferisco sviluppare l'argomento in un documento staccato, motivo per cui è sufficiente cliccare sull'icona qui sotto per visionarlo per intero, grazie.



Per quanto riguarda il secondo argomento, invece, posso solo essere ancora più superficiale, dando una risposta basata sulla poca esperienza in merito e rimandando, per la seconda volta, agli sviluppi ed approfondimenti futuri. Iniziamo col dire, per chi non lo sapesse, cosa sono i full/partial gap: 

full Gap Up si verifica quando il prezzo di apertura è maggiore del massimo del giorno precedente;

full Gap Down si verifica quando il prezzo di apertura è minore del minimo della seduta precedente;

partial Gap Up si verifica quando il prezzo di apertura odierno è maggiore della chiusura di ieri, ma non maggiore del massimo di ieri; 

partial Gap Down si verifica quando il prezzo di apertura odierno è inferiore della chiusura di ieri, ma non inferiore al minimo di ieri. 

La strategia che ne deriva, detto banalizzando il concetto, prevede il tentativo di sfruttare la direzione del gap stesso; si attende che il mercato (azione, future o altro) sviluppi un trading range iniziale (spesso canonicamente si usa la prima ora, ma non è obbligatorio) e quindi si entra dopo che i prezzi effettuano un break deciso al di fuori del range stesso.

Appurato questo le posso dire che secondo me la strategia paga in modo particolare se utilizzata sulle azioni, italiane e non (parzialmente verificato su più titoli), sull‘ euro/dollaro (parzialmente verificato ma solo in alcuni periodi e su grafico orario principalmente) e sui future obbligazionari con qualche adattamento). Non ho ancora avuto modo di verificarlo sui future azionari e nemmeno sulle commodities, anche se penso che su queste ultime possa dare parecchie soddisfazioni. Il mio consiglio è però, prima di utilizzarlo, di provare a fare un back-test approfondito, principalmente manuale (so che costerebbe molta fatica, energie e stress), per evitare i soliti problemi di sovraottimizzazione che spesso i software creano autonomamente; inoltre, qualora il back test dia un favorevole riscontro o, in ogni caso, volesse comunque continuare ad adottare la strategia in futuro (fidandosi di chi la strategia la pubblicizza), le consiglio di implementarla con un indicatore di momentum che, in molti casi, aiuta a identificare se la compressione delle quotazioni, quindi il trading range iniziale, possa essere più facilmente una distribuzione o una accumulazione per l’imminente (qualora si realizzasse) movimento intraday.

27 luglio 2009

 

 

"Buongiorno mi chiamo Davide e ho visto che risponde ai vari quesiti che le vengono posti dai lettori del suo sito. Io in particolare vorrei chiederle se per quanto riguarda le operazioni di lungo termine è possibile utilizzare il macd dal momento che ho letto che è un ottimo indicatore di trend. Ovviamente mi riferisco a operazioni di grande respiro quindi senza un vero e proprio stoploss oppure eventualmente con uno stop molto ampio, ma per cercare di prendere i trend importanti e senza dover operare continuamente. Mi riferisco soprattutto al nostro derivato e agli studi su grafico mensile. Ho visto che in alcuni casi risulta molto preciso mentre in altri decisamente no". (Emai di Davide di ?)

Fisserei il discorso su due punti principale, prima di pubblicare il grafico e dare qualche indicazione: il primo è che tutti gli indicatori/oscillatori hanno momenti buoni ed altri meno buoni, quindi è chiaro che in qualche occasione lei abbia notato come il macd centri una buona tendenza ed in altre, invece, come sbagli in modo eclatante il potenziale segnale di entrata; il secondo è invece relativo al fatto che, utilizzando un grafico mensile per adattare l'operatività al lungo termine, il nostro derivato risulta abbastanza "giovane" e impedisce una corretta valutazione dell'attendibilità dell'oscillatore nel tempo. Infine, ma questa è solo un'opinione personale, l'operatività di lungo termine, intesa come dice lei nella mail, andrebbe effettuata principalmente lavorando su fondi di investimento, essendo molto difficile (economicamente e psicologicamente) sostenere eventuali draw-down di mesi con uno o più contratti futures (indipendentemente dal patrimonio disponibile è dura dover "rollare" per es. 4 o 5 contratti con una perdita di 2500 punti, che per 5 fa 12500 punti e quindi 62500 euro in rosso su un investimento a margine di circa 75000 euro). Detto questo le dico che dal grafico è evidente come 3 dei quattro segnali dati dal macd sul grafico mensile siano ottimi ed affidabili; resta il fatto, purtroppo, che per una corretta valutazione di affidabilità o meno servirebbero almeno una quarantina di segnali non quattro ed il nostro mercato purtroppo non ce lo permette. Da notare in particolare il primo segnale (l'unico errato) che praticamente fa entrare sul minimo di un buon movimento di ritracciamento e successivamente fa stoppare (incrocio rialzista) sui massimi storici (al momento) del fib; qualora poi si fosse girata la posizione da short a long (come da segnale effettivo) allora la perdita si sarebbe quasi raddoppiata. Queste ultime due righe per dirle che il macd è effettivamente un indicatore di trend ma l'utilizzo esclusivo per operare credo non sia sufficientemente valido; occorrerebbe invece implementarlo con almeno un altro indicatore (possibilmente di altra natura per evitare segnali "doppioni" e quindi doppiamente inaffidabili) e con un pattern grafico o indicatore diretto sui prezzi di mercato. Personalmente lo utilizzo insieme ad altri due oscillatori e ad un indicatore grafico (una sorta di pivot), tutti proprietari e non resi pubblici fino ad ora; sul grafico può vedere come, nel mio caso, la definizione di "nuova tendenza" sia associata ad una conferma dei tre oscillatori e dal break dei prezzi sopra/sotto il pivot. In questo caso, infatti, si ha una maggiore attendibilità che permette di evitare il primo segnale completamente errato, nonché il reverse dello stesso, ugualmente errato.

22 luglio 2009

 

"Ciao seguo il dax future con medie mobili e indicatore stocastico e rsi. Mi piacerebbe avere anche una tua opinione per i prossimi giorni in merito a resistenze e supporti in generale su base giornaliera appunto, più che altro quindi graficamente, per avere una idea diversa dal mio studio basato sull'analisi tecnica." (Email anonima: per favore mettere sempre almeno il nome e la provenienza!)

Ho poco tempo quindi ti metto qualche indicazione di massima sul grafico daily dell'ultimo periodo e con alcuni valori per i prossimi giorni; dal momento che comunque qui posso metterti solo indicazioni di massimi, in alcuni casi soggetti a variazioni col trascorrere del tempo, ti consiglio di seguire giornalmente il commento sul sito (se già non lo fai), per avere una situazione più completa e soprattutto aggiornata; se ti serve la password richiedila pure a questa casella.

 

                                                                                                                                                                                                                            15 luglio 2009

 

"Buongiorno. Sono un iscritto al sito da ormai più di un anno e vorrei chiedere se è possibile avere qualche indicazione più precisa in merito al funzionamento dello stocastico, reale però non solo messo lì per riempire pagine di un libro o qualche parte di sito rimasta bianca. Dico questo perchè tutti ne parlano dello stocastico ma alla fine nessuno veramente dà indicazioni precise su come utilizzarlo e se possibile in più modi o con qualche filtro per il trend. Mi piacerebbe saperne di più in merito all'operatività daily e se possibile (anche) sul bund ed eventualmente su qualche mercato azionario (indice o future)". (Email di G.B. di Borgo S.Martino)

Non è possibile fornire una documentazione sufficientemente esaustiva in questa sezione e semplicemente con un articoletto; farò del mio meglio, qui di seguito, per chiarire qualche comportamento di base e per attivare qualche piccolo accorgimento in merito all'utilizzo dell'oscillatore in questione ma, preciso, per comprendere a fondo la dinamica di uno strumento come questo occorrerebbe un libro intero (non di 500 pagine ma comunque abbastanza ampio e dunque impegnativo, che prima o poi spero di completare). Di seguito dunque un documento approssimativo ma spero comunque di un certo interesse, per lei e per coloro che lo leggeranno.

                                                                                                                                                                                                                              14 luglio 2009

 

"Leggo da tantissimo tempo i tuoi articoli e in particolare seguo le analisi giornaliere sui future dax e spmib; ho notato che da tempo sul primo grafico del dax che pubblichi sotto il commento è disegnato una specie di rettangolo ma non riesco a capirne la costruzione e nemmeno la sua possibile utilità ora che ne siamo ampiamente fuori. Insomma mi sembra che sia più che altro scenico, fine a sè stesso e non possa dare o aver dato in precedenza alcuna indicazione per operare sul mercato. Dal momento che in tutto questo tempo che leggo il tuo sito non mi è mai capitato di notare le solite banalità mi chiedevo se per caso è possibile avere una spiegazione specifica e che possa darmi un'idea del discorso. Grazie e buon lavoro" (Mail di Sebi della prov. di Cuneo).

La figura disegnata sul grafico ha una sua natura precisa, è costruito su basi determinate da pivot sensibili e non solo può, ma deve essere replicata nel breve periodo per avere una valida guida sui possibili movimenti del mercato. Il fatto che non venga pubblicata la "continuazione" non vuol dire che non ci sia o che il disegno in sè sia fatto solo per una motivazione estetica o altro; il problema che spiego sempre alla maggior parte dei trader neofiti o coloro che dedicano a questa attività solo parte del tempo è che non si dovrebbe leggere solo ciò che viene servito comodamente (che il più delle volte altro non è che un insieme di banalità o semplicemente una spiegazione a posteriori di ciò che ormai è successo e dunque di nessuna utilità futura) ma piuttosto occorrerebbe cercare conferme personali culla base delle proprie conoscenze e con uno studio più intenso dei grafici (chi di tempo ne ha poco dovrebbe dedicarsi ad altro, questa non è materia da imparare nei ritagli di tempo; e chi dice che bastano 5 minuti al giorno per guadagnare bei soldi quasi certamente vi sta mentendo per spillarvi soldi). Voglio dire che tu o chiunque segua e legga gli articoli visionando i grafici relativi dovrebbe poi replicare lo studio e cercare soluzioni alternative e/o complementari, verificandone poi gli esiti successivamente ed effettuando studi pregressi con i necessari backtest, unico modo per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze sull'argomento. Qui sotto ti posto il grafico con la continuazione del disegno e potrai notare prima di tutto come il break sopra l'area superiore (altrimenti difficilmente identificabile con una consueta trend-line) ha significato un nuovo movimento rialzista di una certa consistenza; in seconda battuta potrai notare dove, al momento, il mercato si è fermato e la coincidenza tra i massimi intraday attuali del movimento e la trend-line posposta. Il grafico inferiore invece realizza un passo successivo e di maggiore sofisticazione: la suddivisione in parti uguali (l'intensità della divisione dipende dalla tipologia di operatività, più o meno stretta, che si intende eseguire) mostra come i prezzi di mercato, almeno per ora e valido per il breve termine) evidenzino una certa sensibilità sui livelli indicati dalle trend-line, dando origine a battute d'arresto, supporti, rimbalzi e ritracciamenti intraday e/o di brevissimo.

Il mio consiglio generale resta sempre lo stesso, cioè appoggiarsi ad altri per indicazioni o consigli operativi va bene, ma non occorre mai perdere di vista lo scopo principale del trader, a qualunque livello si misuri: la conoscenza personale dell'argomento è di gran lunga la base di questa attività, affascinante ma certamente tra le più difficili sul mercato e solo lo sviluppo costante dei proprio studi e della pratica operativa permette di avere soddisfazione e successo nel trading.

10 giugno 2009

 

"Ciao volevo chiederti come mai tu da diverse settimane continui a sostenere, e devo dire a ragione, che il trend di breve del mercato non è destinato a cambiare e quindi rimane positivo nonostante in molti casi io abbia letto su diversi articoli che stava partendo uno storno salutare e necessario. Almeno due volte prima di oggi (13 maggio) gli analisti e non solo prospettavano l'inizio della discesa mentre tu ogni volta dicevi che era uno storno di una o due giornate destinato a recuperare, così come poi si è verificato. Vorrei sapere se basi la tua analisi su qualche oscillatore particolare o se studi mi cicli per esempio di gann o le onde di elliot. Grazie per la risposta e arrivederci" (Email di Franco T. di Treviso).

Per prima cosa preciso che non conosco il futuro nè tantomeno livelli magici o universalmente validi, quindi la mia analisi non ha a che fare con cicli temporale, onde maledette e altre trovate commerciali che servono, almeno a mio parere, a far vendere tantissimi libri e corsi ma a far guadagnare pochissimi soldini sui mercati (se avete colto un eufemismo nella parola "pochissimi" allora siete vicini al mio pensiero). Semplicemente prendo un grafico e inserisco livelli statici accompagnandoli con le trend-line di breve e medio periodo; i prezzi fanno il resto, nel senso che prezzi sopra supporti e resistenze significano trend positivo e sotto invece trend negativo, mentre prezzi tra questi livelli creano le condizioni per una situazione di neutralità, potenzialmente in trading range. Massimi e minimi permettono di effettuare almeno l'80% dell'analisi completa di un mercato oppure di un titolo; chiaro che poi la stessa venga implementata e assistita da indicatori o oscillatori generalmente di momentum (consiglio uno o massimo due indicatori e, nel caso fossero due, meglio uno di momentum ed uno che misura invece forza e debolezza del mercato; in caso contrario non servirebbe avere una conferma da uno strumento identico all'altro solo magari con parametri diversi che creerebbero solo confusione). Personalmente ti posso dire che l'80% dell'analisi è quindi formata dallo studio della struttura grafica generale del mercato in questione, il restante 20% è soddisfatto dall'utilizzo di indicatori e dallo studio congiunti della stagionalità e della statistica dei movimenti dei prezzi. Qui sotto pubblico un grafico che dà un'idea di massima dello studio grafico di un mercato.

13 maggio 2009

 

Buongiorno. So che ha già scritto qualcosa in merito ed ho letto il suo articolo, ma come sempre si arriva in questo periodo e si sentono sempre i soliti guru o pseudo tali che esprimono la necessità di ribadire concetti quali la vendita in maggio e la ricopertura in ottobre, motto secolare sui mercati americano a quanto ho potuto notare. Mi sembra di aver capito che lei non sia molto d'accordo con questi personaggi e mi farebbe piacere avere un rinnovo della sua opinione in merito, non tanto sul fatto che sia in contrasto o meno con tali opinioni ma se ritiene ci sia qualche strumento idoneo a dare indicazioni di lungo periodo per un mercato in generale (io preferibilmente lavoro con l'spmib future). Grazie e buon lavoro (Email di Alan dalla prov. di Cuneo).

In effetti direi che non mi dilungo sul fatto in sè relativo al motto americano (sell in may e go away) perchè ritengo sia veramente deprimente e poco dignitoso pensare di lavorare sulla base di un'informazione così' imprecisa e molto casuale, in particolare per un professionista del settore ma anche per qualsiasi altro investitore privato. Se la questione è che spesso in questo periodo il mercato effettua dei ritracciamenti dopo fase più o meno prolungate al rialzo allora posso anche concordare con il fatto che qualcuno possa pensare di liquidare posizioni laddove ha profitti discreti o posizioni dubbie in parità o poco negative per attendere un migliore momento nel corso dei 2-4 mesi successivi per rientrare; il problema è che rilevare l'opportunità di vendere sulla base di una situazione temporale ripetitiva è limitativo, dal momento che non si tiene conto di altri fattori importanti quali il trend di fondo di medio e lungo periodo, i massimi e minimi annuali fino a quel momento ecc.. Una cosa è vera: tra la fine di aprile e l'ultima settimana di maggio circa è possibile e frequente che si possa assistere ad un più o meno profondo ritracciamento delle quotazioni sul nostro mercato; il problema è che altrettanto spesso i massimi dei due mesi vengono rotti successivamente anche quando lo storno poi sopraggiunge ugualmente, quindi mettere uno stop a protezione poco o anche parecchio sopra non funzionerebbe, non metterlo però in diversi casi avrebbe causato perdite elevatissime. Se guardiamo poi i mesi in cui, successivamente a maggio, si sono realizzati minimi annuali (talvolta interessanti rispetto alla chiusura di maggio, altre volte decisamente meno) si può notare che in 14 anni del nostro derivato 4 volte i minimi sono stati raggiunti in ottobre, 2 volte in giugno, luglio, settembre e dicembre, 1 volta in agosto e novembre. Come vedi è abbastanza difficile orientarsi con percentuali tutto sommato basse per un'eventuale chiusura della posizione; peggio ancora nei casi in cui il mercato riparte violentemente (e qui ti invito a verificare da te sui grafici i rialzi dei mesi successivi quando ciò si è verificato!). Inoltre solo in 6 casi su 14 la chiusura annuale è stata inferiore alla chiusura di aprile-maggio: 1995, 2000, 2001 e 2002, 2007 e 2008. Non mi dilungo su moltissime altre informazioni statistiche sia per questioni di tempo che per il fatto che ognuno dovrebbe lavorare e studiare a livello personale ogni possibile situazione da sfruttare o da evitare per essere vincenti sul mercato, ma ti dico che troverai molti altri motivi per non entrare così facilmente in vendita sul nostro mercato ogni mese di maggio.

Detto questo passo alla seconda domanda, sinteticamente e indicando solo uno strumento (dei tanti tra oscillatori, medie mobili e pattern grafici) che potrebbe tornarti utile per implementare (non come alternativa) la tua operatività di lungo periodo: i canali di trading di lungo periodo. Per prima cosa direi che sarebbe opportuno utilizzare un grafico mensile; quindi eliminare qualsiasi indicatore e oscillatore nella fase di definizione dei canali, per non farsi condizionare da eventuali situazioni di ipervenduto o ipercomprato, così come dalle divergenze sugli stessi. Una volta fatto questo si disegnano le trend-line ed i rispettivi canali di lungo periodo utilizzando i punti più interessanti e provvedendo a rinnovarne i pivot ogni volta che se ne rende necessario, per "svecchiare", laddove necessario, le linee di contenimento dei prezzi massimi e minimi. Anche solo visivamente ti renderai conto che da soli possono dare livelli operativi molto interessanti, sia al rialzo che al ribasso, sia per livelli di supporto che di resistenza ed in entrambe le condizioni del mercato: forza o debolezza; ma soprattutto danno una idea sufficientemente chiara del trend in atto  di possibili cambiamenti che possono giungere a breve o meno. Sotto metto due grafici: il primo generale su tutto il periodo di quotazione del nostro derivato, il secondo che ne evidenzia il dettaglio dell'ultimo movimento ribassista che ha portato ai minimi del 2009. In merito alla situazione attuale potrai notare che a livello statico (max precedente) e dinamico (canale ribassista) il mercato si sta avvicinando ad una possibile resistenza e che al momento, salvo rotture qualificate al rialzo, la strada per ripristinare un trend positivo potrebbe essere ancora lunga e faticosa. Fatti un'idea generale, per quanto possibile da così stringate informazioni, ed eventualmente ricontattami se ti serve qualcosa di più specifico.

                                                                                                                                                                                                                            6 maggio 2009

 

 

"Ciao Marco, ormai sai chi sono visto che ti scrivo ormai da mesi chiedendoti (o forse sarebbe meglio dire "stressandoti") informazioni di ogni genere e chiarimenti su una moltitudine di argomenti inerenti il trading. Più volte ho seguito i tuoi consigli e raramente me ne sono pentito: quando è capitato, fortunatamente ben poche volte, la bilancia si è sempre spostata talmente poco dalla parte negativa che quasi non me ne sono accorto. Questo messaggio in effetti è proprio per ringraziarti dell'ultima operazione che ho chiuso proprio oggi su Mediobanca: quando hai dato il consiglio al ragazzo che ti aveva scritto di aspettare un attimo ad acquistare, indicando proprio in mediobanca il bancario da tenere in considerazione e l'area 4,3/4,7 euro come possibile buon supporto, ho preso la palla al balzo e quando il titolo ha fatto il supporto pochi giorni dopo ho atteso un paio di chiusure sopra per essere più tranquillo del supporto e sono entrato. Come detto ho venduto oggi e ho realizzato una performance vicina al 50% in meno di un mese!! Basterebbero 2/3 operazioni così all'anno e saremmo a posto. A parte gli scherzi (e la performance che non è uno scherzo di certo) sono rimasto ancora una volta impressionato quando hai detto che in tali situazioni si doveva aspettare perchè era possibile anche una situazione di panic-selling che avrebbe potuto farlo scendere anche del 20/30% in poco tempo: il bello è che poi da quel giorno in sole due sedute successive è veramente sceso di quasi il 20% andando ad appoggiarsi sulla zona di supporto che avevi indicato. Complimenti, sopratutto se penso che fai tutto questo lavoro gratuitamente e dopo che io negli ultimi due anni circa, oltre ad aver speso soldi per vari abbonamenti a portafogli titoli che promettevano performance incredibili ci ho pure rimesso quasi il 30% del capitale. mi pento di essere entrato solo con 1/4 del portafoglio, altrimenti avrei risolto in un colpo quasi tutti i problemi pregressi, ma va bene così, sono convinto che sarai convinto anche tu che non si deve andare oltre certi rischi. Ti auguro buon lavoro e spero non smetta tanto presto di fornire questi servizi, ciao e grazie." (Email di Gianni)

Grazie di tutto; purtroppo il tempo è limitato e tra gli intraday, i servizi del sito e le risposte alle mail mi resta ben poco per approfondire certi argomenti. Spero di continuare ancora per un bel pò di tempo e di aiutare ancora altre persone. Ciao a presto. (vedere grafico aggiornato da allora e da confrontare con quello sotto nell'articolo precedente).

                                                                                                                                                                                                                              20 aprile 2009

 

 

"Buongiorno. Sono un ragazzo di 22 anni e da un anno e mezzo circa mi dedico allo studio dei mercati azionari, con particolare attenzione rivolta ai titoli italiani e in qualche caso europei (per ora pochissimi dal momento che con il lavoro mi manca il tempo sufficiente). Volevo cortesemente chiederle se ritiene opportuno al momento in cui ci troviamo iniziare a effettuare investimenti sul mercato azionario, visto che su precedenti articoli di qualche mese fa lei si era sempre espresso con molta perplessità; questo perchè alla luce di tutti questi nuovi ribassi penso si siano raggiunti prezzi interessanti in qualche caso anche con perdite del 70/80% dai massimi per titoli storicamente ritenuti affidabili. Nel caso la sua risposta fosse positiva potrebbe anche dirmi se il settore bancario potrebbe essere tra quelli interessanti da comprare e se si quale titolo in particolare? Grazie e buon lavoro" (email di Alessandro di ..?)

Direi che le possibilità che un rimbalzo arrivi a breve o anche brevissimo sono abbastanza realistiche ma, dal tono della tua email, credo che tu ti riferisca ad un investimento di lungo termine piuttosto che ad una speculazione pura di breve o di medio periodo, motivo per cui direi che il tono della risposta debba necessariamente assumere caratteristiche diverse. Direi prima di tutto che secondo me la situazione è ancora difficile e non dovrebbe trovare soluzione definitiva almeno fino alla seconda metà dell'anno, e questo in senso generale. Se poi questi saranno i minimi storici ultimi per il nostro mercato ed il prossimo minimo sia relativo oppure sotto questi livelli non saprei immaginarmelo, altrimenti farei il mago in tv invece che il trader; per questo motivo attenderei ad investire ancora un pò di tempo, almeno alcuni mesi e cercherei qualche segnale di possibile inversione, data la tua propensione al lungo periodo, su base mensile. In ogni caso questi prezzi per la maggior parte dei titoli rappresentano più un'occasione di acquisto per i cassettisti che non di vendita, ma questo lo sapeva pure mia nonna che pensava che la borsa valori fosse quella di coccodrillo! Direi comunque di non avere fretta più che altro perchè in queste fasi ulteriori discese spesso corrispondono a vere e proprie situazioni di panic selling e spesso bastano poche settimane per correre il rischio di vedere i prezzi scendere di altri 20/30 punti percentuali o anche peggio e nonostante i già ampiamente tartassati corsi. Eventualmente potresti acquistare una parte, diciamo del 20/25% del capitale che vorrai investire definitivamente, nel dubbio che presto ricominci a salire, ma per il resto attenderei ancora un pò. Per quanto riguarda il quesito sui bancari direi che ovviamente, vista l'ottica temporale e la necessità di comprare ciò che è sceso di più, il discorso non fa una piega. Personalmente, ed è solo un consiglio spassionato dettato più dal buon senso (o presunto tale a oggi) direi che la scelta potrebbe ricadere su Mediobanca: dal punto di vista della logica e dei fondamentali le motivazioni dovrebbero essere abbastanza ovvie e non è il caso di esporre le ampie argomentazioni in questo articolo, mentre dal punto di vista tecnico i prezzi risultano inseriti in un canale di lungo termine che è attualmente in zona ultime quotazioni. Di seguito il grafico che indica la situazione ed un buon futuro supporto, idealmente, tra 4,3 e 4,7 euro.

                                                                                                                                                                                                                              5 marzo 2009

 

Riprendo in due righe il discorso relativo alla email offensiva del 26 febbraio che mi accusava di taroccare i sistemi gratuiti del sito; come già in precedenza, in relazione a quella famosa sul commento relativo all'euro/dollaro, la persona in questione si è premurata di comunicarmi che, una volta ricontrollato e ragionato, il suo era solo uno sfogo per aver perso dei soldi che non si aspettava di perdere in questo momento. Non ho dubbi, essendoci passato più e più volte in passato e anche per molto tempo a dire il vero soprattutto agli inizi (ma talvolta capita anche dopo molti anni), che situazioni come questa destabilizzano il nostro self-control e ci portano a considerazioni non molto cordiali e talvolta decisamente offensive di chi, a nostra scelta, deve diventare uno sparring-partner ideale. Non pubblico nemmeno in questo caso la mail ma devo dire che questa seconda, per toni e contenuto, mi ha fatto veramente piacere. Detto questo, come già nel precedente caso ricordato sopra, chiedo a mia volta scusa per eventuali scorrettezze nel mio linguaggio nella risposta alla mail provocatoria e, come battuta finale, ritiro la mia volontà di creare un apposito club.

                                                                                                                                                                                                                           27 febbraio 2009

 

“Ciao volevo chiederti una cosa sule medie mobili. Se è vero che una posizione basate su una media produce profitti solo quando la media è ben intonata al rialzo o al ribasso, come ci si deve comportare allora quando invece la media si muove poco oppure è totalmente piatta? In particolare sia nel caso in cui sia in posizione e poi la media si appiattisca, sia nel caso invece in cui non sia ancora in posizione (devo limitarmi ad aspettare o posso operare contro trend o altro?). Grazie per la risposta. (Email di Emilio G. della prov. di Torino). 

E’ vero che una posizione sulla base di una media mobile è efficace quando la stessa assume un direzione precisa e, soprattutto, più l’inclinazione (positiva o negativa che sia) è elevata e maggiori sono i potenziali guadagni. Occorre però non dimenticarsi che una media non è uno strumento a sé stante o un indicatore che tiene conto di più variabili, bensì semplicemente una serie di prezzi di mercato mediati tra loro in base ad un parametro prestabilito (la lunghezza o meglio il nr di giorni interessato, appunto l’unico parametro); questo per farti rendere conto che così come una media inclinata al rialzo dà l’idea di un mercato decisamente positivo, alo stesso modo una serie di chiusure positive (nr. di chiusure positive consecutive oppure netta preponderanza delle chiusure positive rispetto a quelle negative) offre una indicazione molto simile, solo non “mediata” come lo strumento in oggetto. Prima di tutto, dunque, occorre non farsi ingannare dalla reale natura della medi mobile. Detto questo direi che l’argomento, che qui purtroppo liquiderò in due righe, a dispetto di chi pensa che a strumento semplice ne corrisponda un utilizzo semplice, richiederebbe lo studio della materia in modo necessariamente più vasto di quello che si possa immaginare e ogni approfondimento, per chi le volesse utilizzare, è d’obbligo. La prima cosa che ti dico è che, qualora tu fossi in posizione e la media cominciasse ad appiattirsi, puoi fare una di queste due cose: uscire dalla posizione e incamerare un gain o un loss (a seconda del momento e del prezzo al quale sei entrato) oppure aggiornare lo stop in forma di trailing stop e proteggendoti l’eventuale profitto o limitando una potenziale perdita; qualora fossi estromesso dal mercato per effetto di una di queste scelte occorrerà poi attendere nuova direzionalità. Mentre queste prime indicazioni riguardano coloro i quali lavorano sfruttando proprio il trend direzionale, se tu non fossi i posizione, la media fosse più o meno piatta e non volessi attendere nuova direzionalità, allora è possibile operare proprio in queste fasi di presunta e relativa tranquillità utilizzando un possibile (o conveniente, non sempre coincidono) range di prezzi di periodo. E’ chiaro che in dipendenza della media mobile si adatterà l’operatività sottostante: voglio dire che sarebbe assurdo, indipendentemente dal risultato finale, lavorare su una media a 10 giorni e tenere la posizione per 20/30 o più giorni, mentre sarebbe saggio liquidare, se non già andata in profit, tra i 5 ed i 10 giorni di trading. Il range potrebbe essere rappresentato da un massimo  o minimi precedente o da un livello che, anche non precisamente, ha interessato più volte i prezzi nel periodo immediatamente precedente; su questi livelli, intesi come potenziali resistenze e supporti, occorrerò quindi lavorare limite e tentare di sfruttare successivi ritracciamenti o rimbalzi a seconda della posizione assunta. Ti metto in allegato qualche grafico per darti un’idea di come la penso, se vuoi altri chiarimenti sono  disponibile.

Grafico         Grafico         Grafico                                                                                                                                                        27 febbraio 2009

                                                                                                                                                               

Due righe solo per comunicare che anche quest'anno è arrivata una mail dell'imbecille di turno che dice di aver capito che i miei servizi sul sito sono tutti "truccati"; l'anno scorso era toccato a quello del commento sull'euro/dollaro, commento del quale non solo non aveva capito praticamente alcunché ma, addirittura, aveva recepito perfino il messaggio di fondo al contrario, oltre a non avere nemmeno il pudore di rileggersi tutto un'altra volta prima di sparare incredibili scempiaggini. Però, pur mettendo in conto un demente all'anno almeno, quello del 2008 era arrivato sul finire mentre questo è arrivato già a febbraio. Che sia l'anno del record? Si, perchè in questi tre anni nessuno ha scritto durante il primo, uno nel secondo ed ora a febbraio siamo già a uno; mi sa che prima o poi arriverà un altro e allora provvederò a fondare per loro il club degli imbecilli affiliati al sito eheh. Non riporto nemmeno l'insulsa email che mi ha mandato nella quale precisa che io cambierei, strada facendo, i risultati dei miei sistemi, come se gli oltre 150 utenti che gratuitamente seguono i miei servizi giornalmente fossero tutti ebeti e lui invece il più furbo!. Non solo ma lascia intendere che lo farei apposta per un mio tornaconto personale e qui allora si tocca il ridicolo nell'apoteosi dell'imbecillità: non solo i miei servizi sono gratis e dunque poco mi interessa che a seguirli siate in 2 o in 2000, ma nemmeno faccio pubblicità nelle pagine del sito, motivo per cui assolutamente ogni interesse personale scema inesorabilmente. Ma capisco che ciò sia un concetto difficile assai per certa gente!. Comunque la mail non riportava nemmeno il nome di battesimo del coraggioso paladino dei traders frustrati e tantomeno, ovviamente, un recapito telefonico; dati che invece il sottoscritto ha precisato nella risposta anche se dubito che il grande interditore si faccia vivo, eheh. E concludo dicendo che a questo punti conviene a tutti voi, anche quelli che seguono i servizi da due o tre anni e che mai si sono lamentati ravvisando irregolarità o altro, smettere di seguire questi sistemi "supertruccati" e dedicarvi al fai-da-te o rivolgervi a chi, forse, riesce a darvi questi servizi altrettanto gratuitamente come faccio io. Grazie di tutto e buona continuazione a tutti.

P.S: potrei sbagliarmi, ma è possibile che qualcuno si sia risentito di alcune cose riportate in questa pagina e ora trovi il modo di farsi sentire sotto false spoglie (anonime spoglie direi io) inventando storie e mentendo spudoratamente per ripicca. In tal caso la conferma della totale imbecillità dell'individuo era già cosa nota da tempo. Qualora non fosse così trattasi certamente del solito pseudo-trader o aspirante tale frustrato che, invece di studiare e lavorare rimboccandosi le maniche preferisce sfogarsi con qualcuno che invece il culo se lo è fatto e continua a farselo dalle 7,30 del mattino alle 19,30 tutte le sere.

                                                                                                                                                                                                                        26 febbraio 2009

 

"Buongiorno, scrivo questa email per sapere cosa ne pensi di queste affermazioni che sono riportate sul sito di trading ********************** :

Siccome da quello che vedo e leggo ormai da un paio d’anni sul tuo sito i trading system rivestono un ruolo importante se non decisivo nella tua attività di trading, mi piacerebbe avere un tuo commento e sapere se veramente l’utilizzo di un metodo discrezionale come loro sostengono anche in altre pagine del sito è la strategia vincente mentre i sistemi automatici portano effettivamente alla distruzione, intesa ovviamente come perdita totale del capitale". (Email di Franceso R. di Milano M.). 

Ciao Francesco, sono abbastanza contento che tu mi abbia chiesto un parere in merito alla faccenda ma soprattutto mi abbia indicato, come controparte, specifiche e chiarissime motivazioni del perché un TS non solo non dovrebbe essere all’altezza di un metodo operativo discrezionale ma addirittura sarebbe un pessimo strumento per operare sui mercati finanziari. Se non volessi perdere tempo, ma certamente ti mancherei di rispetto e quindi eviterò di farlo, potrei limitarmi a dire che qualsiasi appassionato dei mercati finanziari e quindi dei suoi attori principali ha già verificato, o lo farà in futuro, che i più grandi traders del mondo, del presente e anche del passato, quelli in sostanza che fanno e hanno fatto soldi, si sono avvalsi di sistemi di trading più o meno sofisticati (il più delle volte con una base costituita da poche e semplici regole di trading); se dovessi citare qualche nome potrei semplicemente fare quello di Larry Williams, Ed Sekyota e molti altri che potrai anche tu facilmente scovare sulla maggior parte dei documenti inerenti il trading alla voce:”traders di successo”. Passo invece a spiegarti il mio punto di vista esaminando brevemente ognuna delle affermazioni che mi hai mandato.

Detto questo, Francesco, ti do un consiglio che, per quello che conta visto che arriva da un poveraccio come me, potrebbe tornarti utile per distinguere tra chi lavora seriamente e chi invece cerca di attirarti proponendoti chissà quali novità in materia di strategia finanziaria e denigrando contestualmente operati e attività che da decenni offrono validissime opportunità a chiunque desideri addentrarsi in questo affascinante mondo del trading: quando monti un processo o quando smonti una teoria o affermazione non è sufficiente dire cosa è giusto e cosa è sbagliato ma servono sempre prove e valide argomentazioni; in tutti i casi in cui ci si limita a fare affermazioni vaghe, imprecise ed evidentemente senza alcuna base concreta, offrendo come contropartita qualcosa di alternativo, allora comincia a sentire una forte puzza sotto il naso e svicola in più velocemente possibile e, se non trovi nulla di meglio in giro, goditi i tuoi soldini nella vita senza lasciarti attrarre da ciò che non vedrai fino a che non avrai pagato (classico acquisto a scatola chiusa).

 

“Egr. Signori di Dimensione Trading vi scrivo questa email per avere notizie di un articolo che veniva pubblicato ogni settimana il martedì su una newsletter gratuita di un sito dedicato all’investimento finanziario tramite gli etf; ormai da novembre non leggo più la parte dedicata al nostro indice principale (spmib40) e che veniva redatta dal Sig. MB appunto del vostro sito. A dire il vero e senza farvi troppe lodi devo dirvi che quell’articolo è stato illuminante, almeno per quanto riguarda me e altri colleghi e amici che investono sui mercati ma non hanno il tempo di seguire giornalmente o addirittura durante la giornata per fare trading stretto. E’ sulla base delle indicazioni riportate che molto spesso prendevamo decisioni operative sia sugli etf che su alcuni titoli guida notoriamente ben collegati con l’indice nel loro andamento generale, in particolare riuscendo molto spesso ad uscire tempestivamente da alcune posizioni, situazione che ci ha permesso sia di mantenere buone fette di guadagno prima di vedercelo svanire davanti agli occhi, sia di limitare i danni uscendo in tempo e prendendo stoploss leggeri rispetto a quelli preventivati in origine. Quello che vorrei, anzi vorremmo sapere, è se riprenderà questa rubrica o, in alternativa, la potremo rivedere sul sito o da qualche altra parte; la cosa ci farebbe molto piacere e ci aiuterebbe parecchio nelle nostre decisioni (da quando non abbiamo più il supporto dico sinceramente che la nostra performance è scesa e  di brutto, l’ho notato proprio in questi oltre due mesi!). Grazie per la risposta e buon lavoro.” (Email di Gianfranco della prov. di Lodi)

 Gentile Sig. Gianfranco, premetto che l’articolo in oggetto in effetti è stato sospeso dal sottoscritto alla fine del mese di ottobre; l’arrivo del piccolo Riccardo mi ha convinto a trovare un po’ più di tempo da dedicare alla famiglia e per questo, non volendo togliere servizi dal sito a favore di altre cose,  ho pensato di comunicare la mia decisione agli amministratori del sito a cui si riferisce nella sua mail. Dopo diversi mesi di collaborazione, a quanto mi sembra anche dalle sue parole, soddisfacente, ho aspettato risposta alla mia mail nella quale aggiungevo che comunque avrei potuto continuare a mandare almeno la newsletter finanziaria, visto che non l’avrei sospesa come il resto; che lei ci creda oppure no nemmeno si sono degnati di mandare una risposta con scritto “ok” oppure “ci interessa/non ci interessa”, motivo per cui devo dirle che di gente educata e disponibile come questa ne faccio volentieri a  meno, grazie. Certo mi dispiace che lei ed altre persone che hanno trovato interessante il discorso si trovino ora senza tale supporto; non so dirle se a breve o meno riprenderà la rubrica, ma in ogni caso il grafico con l’analisi viene costantemente e settimanalmente aggiornato regolarmente. Per darle un’idea glielo invio così come era sin dal mese di dicembre del 2007, periodo da cui ho iniziato l’analisi appunto, solo con gli aggiornamenti eseguiti. La ringrazio per l’attenzione e le auguro buona continuazione e buon trading.

                                                                                                                                                                                                                        30 gennaio 2009

 

"Buonasera. Volevo chiederle cosa ne pensa di comprare oggi a questi prezzi titoli finanziari in particolari le banche, sia italiane ma soprattutto americane, magari rischiando solo una piccola parte del capitale personale. Penso che dopo le scoppole prese negli ultimi due anno potrebbero anche essere delle buone occasioni in particolare quelle che sono scese ai minimi storici o ai minimi degli ultimi 15/20 anni. Scorrendo il listino negli ultimi tempi ho notato ribassi dai massimi storici dell'ordine dell'80% e in qualche caso anche del 90% e per questo pensavo di indirizzarmi verso una o più di queste per diversificare il rischio e non investire su una sola. Lei cosa ne pensa in proposito? Ritiene che già in questo momento so potrebbe fare qualche buon affare? (premetto che non avrei fretta e potrei lasciare impegnati i soldi anche per diversi anni). La ringrazio per la cortesia e l'attenzione e le auguro buon lavoro." (Email di Giacomo della prov. di La Spezia).

Forse non sono la persona più indicata per risponderti, non essendo esperto nè tantomeno seguace dell'analisi fondamentale e, soprattutto, non essendo particolarmente incline a comprare nuovi minimi, ma ci proverò lo stesso. La mia idea è, prima di tutto, che nessuno di noi può sapere, nè ora nè più avanti, almeno fino a che non ne saremo veramente fuori, quanto ancora durerà la crisi ma, soprattutto per chi desidera investire, quando finirà il ribasso sui mercati azionari (tengo distinte le due cose perchè non è detto che ci sia sempre perfetta sintonia tra i due eventi). Tralasciando dunque quanto dicono gli ibridi umani che fanno confusione e non sanno se farsi chiamare guru oppure maghi, direi che prima di fare un investimento come quello che sta sottoponendo alla mia attenzione sarebbe opportuno dimenticarsi un attimo della borsa e piuttosto concentrarsi sulla logica; quando tutto va eccezionalmente bene sui mercati azionari la logica scompare di colpo perchè tutti corrono a comprare anche a prezzi evidentemente fuori da ogni più rosea concezione dell'opportunità, così come nei momenti di panico la gente ugualmente vende e svende senza alcun ritegno, cercando di porre rimedio ad un errore fatto molto tempo prima (non aver venduto in tempo) con un errore che si rivelerà anche peggiore. Secondo il mio parere, peraltro modestissimo rispetto a quello dei grandi esperti, in qualsiasi condizione di mercato il possessore di un'azione che rappresenta un'azienda sana ed economicamente robusta è molto più restio (e non sto parlando dello speculatore incallito e dello scalpista chiaramente, ma dell'investitore puro, piccolo o grande che sia) è molto più restìo a vendere quanto ha in portafoglio propri perchè è convinto che l'investimento sia vincente almeno nel lungo periodo; generalmente questo porta tali azioni a scendere meno delle altre presenti sul mercato e molto spesso anche a riprendersi prima di quelle che hanno subìto i ribassi più pesanti, quasi sempre in tempi ancora non sospetti di un possibile nuovo rialzo dei mercati in generale e che presumibilmente partirà solo parecchio tempo dopo. In questi casi abbiamo un'arma a nostra disposizione per provare a capire quali potrebbero essere i migliori investimenti (o tra i migliori) per i prossimi 2/5 anni, cioè tutte  quelle azioni che, a nuovi minimi di mercato, rispondono con minimi relativi e superiori ai precedenti. In genere succede proprio che ad ogni nuovo e inferiore minimo del mercato generale questi titoli si limitano a effettuare ritracciamenti, più o meno pesanti, ma sempre rimanendo ben al di sopra dei minimi di lungo periodo o a quelli storici. Per questo motivo credo che andrebbero valutati attentamente e, dopo averne fatto una certa scrematura valutando possibilmente anche i volumi ai quali sono e sono stati trattati negli ultimi mesi per consolidarne l'idea di forza relativa, decidere di investire una parte del proprio capitale proprio su questi. Ora, io non ho tempo per effettuare tale ricerca, essendo i miei interessi nel settore parzialmente diversi da questa tipologia di studi, ma a caso le mostro alcuni esempi, per restare sul settore bancario (Banco di Santander - Chile - quotato al nyse) di cui ha fatto cenno, per dimostrare la mia idea (qui pubblico un solo grafico per comodità).

Il titolo in questione ha realizzato i minimi nel mese di ottobre e, mentre i maggiori indici in questi giorni si sono riportati poco sopra o anche sotto i minimi dello scorso anno, questo titolo, pur ritracciando, si è mantenuto decisamente al di sopra del livello raggiunto alcuni mesi fa. Come si può vedere è anche ben sostenuto da una trend-line abbastanza inclinata, positivamente, e si sta ora muovendo sulla media mobile di medio periodo; inoltre i massimi dell'ultimo periodo si sono trovati a ridosso di un precedente supporto rotto qualche mese fa in modo deciso. Sono tutti motivi che potrebbero allertarci per possibili movimenti futuri di un certo interesse; in questo modo io ho a disposizione un ragionamento logico e diverse informazioni dal punto di vista dell'analisi tecnica e ciò dovrebbe permettermi di fare una scelta più oculata rispetto a quella che mi porterebbe a scegliere a casaccio tra i titoli che sono scesi di più nell'ultimo anno. Credo possa essere un'idea su cui riflettere: per altre richieste sono a disposizione.                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                                                                22 gennaio 2009

 

"Ciao volevo chiederti cosa ne pensavi dell'utilizzo delle bande di bollinger per fare trading in particolare sui titoli azionari. Ho letto che in pratica le bb servono a dare una indicazione del trend in atto e quando i prezzi escono dalle bande è perchè sta iniziando il movimento e quindi bisognerebbe entrare nella direzione della banda che è stata rotta. Ho visto però che spesso non funziona e si verificano false rotture e i prezzi tornano sulla banda contraria. Cosa ne pensi? Si può utilizzare veramente è come altri oscillatori che alcune volte funzionano e altre no? Se si dove sarebbe meglio mettere lo stoploss? E usarla nei trading range è possibile secondo te? Grazie per la risposta. (Email di Anselmo di ..?)"

Sicuramente è possibile usare le BB nel trading, come del resto è possibile usare quasi tutti gli indicatori/oscillatori creati e pubblicati in tutti questi anni; è chiaro che nessuno di essi è perfetto e, secondo il mio parere, in realtà ciascuno di questi strumenti dovrebbe dare al trader una "scusa" per entrare in posizione, ben sapendo in anticipo, anche se magari non precisamente, dove, come ed eventualmente quando uscire dal trade, sia per stop che in caso di profit. Insomma, prima di entrare in posizione occorre avere le idee chiare su come e a quanto uscire dal trade, qualsiasi sia l'esito dell'operazione. E' chiaro che chi normalmente opera sulla forza potrebbe essere interessato proprio a strumenti come le bande di bollinger: a differenza di altri indicatori, infatti, la BB danno informazione del trend laterale e poi permettono di notare quando lo stesso tende a modificarsi nel tentativo di prendere una nuova direzione. Proprio nelle prima delle figure grafiche che ti invio puoi notare come, prima dell'inizio del forte trend rialzista durato diversi mesi, il titolo abbia lateralizzato e le BB si siano costantemente avvicinate tra loro formando un canale sempre più stretto; il successivo allargamento e la fuoriuscita dei prezzi dalla banda superiore ha coinciso con la decisa salita delle quotazioni. E' probabile invece che altri oscillatori, attendendo da essi il segnale di forza, avrebbero creato condizioni di entrata ugualmente utili ma più penalizzanti e ciò si sarebbe tradotto in un prezzo meno conveniente per il trader. Nei trading range è possibile usarle però secondo me oscillatori come lo stocastico e l'rsi possono dare migliori opportunità ne movimenti veloci e limitati, potendo sfruttare più facilmente le condizioni di ipercomprato e di ipervenduto. In merito alla tua domanda sullo stoploss direi che molto dipende dalle tue esigenze e propensione al rischio: un tipo di stop potrebbe essere subito una o due candele di rientro sui valori della close all'interno della banda rotta in precedenza; altro caso, per i meno aggressivi e che comporta una potenziale perdita nettamente superiore, potrebbe essere l'attivazione dello stop in caso di chiusura sotto/sopra la banda intermedia (linea tratteggiata).

 

Previsioni 2009

Di fianco le previsioni relative al mercato USA sulla base del siderografo di Bradley. Non mi dilungo in questo articolo a spiegare il funzionamento dello stesso in quanto alcune informazioni, superficiali sicuramente ma sufficienti a capire il grafico, sono riportate nella precedente pubblicazione rilevabile sempre in questa pagina per il 2008. Da notare solo che le date cerchiate di rosso dovrebbero rappresentare i turning point più validi ed interessanti per l'anno in corso, quelle non cerchiate invece date di cambiamento minori. Potete verificare personalmente, leggendo la precedente pubblicazione appunto, la validità o meno di tali previsioni per l'anno appena passato.

 

Buonasera. Volevo chiedere una sua opinione sulla possibilità di operare intraday sull'euro-dollaro preferibilmente però non con delle operazioni di posizione durante tutta la seduta ma con entrate su particolari opportunità che permettano di restare sul mercato per un tempo limitato. Io ho studiato alcuni libri che parlano delle tecniche specifiche ma devo dire che ad oggi i risultati sono abbastanza scarsi e anzi la percentuale di operazioni andate a buon fine è sotto il 50% e mi sta causando delle perdite anche se piccole e non determinanti in generale. Mi riferisco per es. all'uso della doppia media mobile con incrocio e all' 1-2-3 di Ross; alcune volte funzionano ma devo dire che da quando opero realmente la loro affidabilità è certamente minore rispetto a quando cercavo di controllarne la validità sui grafici durante gli studi. Inoltre spesso capita che lo stop sotto il minimo viene preso e poi il mercato riprende la sua corsa e va nella direzione auspicata, lasciandomi con una perdita e un mancato guadagno insieme!. Insomma, se possibile, vorrei qualcosa di più chiaro e particolare che mi permetta magari di fare anche solo 1 o 2 operazioni al giorno ma che sia di semplice identificazione si, ma almeno con una struttura logica e non abusata ormai da tutti. Questo ovviamente senza chiederle di rivelare eventuali metodi suoi personali, basterebbe qualcosa in generale poi da approfondire. Grazie per l'attenzione e a risentirci. (Email di Gianbattista di Mantova).

La ringrazio innanzitutto per la considerazione e la stima che dimostra chiedendomi indicazioni operative; premetto però che io sono un trader che opera mediante l'utilizzo di pattern grafici e indicatori tra i più semplici che si possano individuare su ogni tipo di grafico, evitando strategie complesse e troppo dispersive che potenzialmente riducono i draw-down e le percentuali di operazioni in perdita ma alla fine limitano talmente l'operatività che il risultato finale ne viene condizionato negativamente. Ritengo anche che ogni operatività vada affrontata e misurata almeno nel medio periodo, dopo aver fatto ovviamente i dovuti studi prima di iniziare, e non semplicemente in poche settimane (anche se lei non precisa esattamente da quando opera, mi sembra di dedurne questo). Inoltre aggiungo che, come già specificato in altri momenti, le valute non sono un mercato sul quale opero attualmente e in passato, per motivi soprattutto di tempo, non è mai stato il mio interesse principale. In ogni caso non mi dilungherò in un discorso col quale spiegarle dove, come e perché operare su un timeframe specifico, con un indicatore piuttosto che un altro o altro ancora. Preferisco immediatamente dirle di verificare personalmente, adattandola poi in base alle sue esigenze se lo riterrà opportuno, un metodo di trading intraday (non necessariamente ma principalmente direi) basato su alcuni tra gli strumenti più conosciuti in assoluto dai trader ma spesso, purtroppo, poco utilizzati insieme a favore invece di altre tecniche come per es. quelle che lei ha citato sopra. L'operatività prevede trend-line, una media mobile e lo stocastico lento, quindi nulla che non si possa tracciare/trovare su qualsiasi software di analisi tecnica, anche il più scarso. Idealmente io ritengo che si debba tenere sotto controllo il trend principale quando è ben definito, quindi seguire un bel ribasso o un bel rialzo deciso nella loro estensione; seguirlo intendo dire che tengo aggiornate le trend-line che collegano i punti decisivi del mercato mentre sviluppa il movimento stesso. Appena una di queste viene perforata in senso opposto al trend principale faccio suonare una sorta di campanello di allarme che mi dice che esiste la possibilità che il trend stia per invertire. A quel punto traccio una seconda trend-line in modo tale da avere sul grafico due linee che mi indicano una resistenza determinata da due pivot più vicini al momento del break appena realizzato (chiamiamola di brevissimo) ed una invece più lunga che, utilizzando sempre due pivot importanti del movimento ma più distanziati tra loro e dal momento del break, mi dia una sensazione di maggiore importanza operativa (diciamo di breve). A questo punto il primo segnale, o avviso dello stesso, è la rottura anche del secondo e teoricamente più importante livello; avvenuto questo prendo in considerazione la media mobile e attendo che i prezzi si posizionino sopra (per i long) o sotto (per gli short) e tenda almeno ad appiattirsi per confermarmi la diminuzione o l'annullamento della negatività/positività e la possibilità che il mercato possa veramente invertire. Infine osservo l'indicatore stocastico e attendo che vada in condizione di ipervenduto per gli acquisti e in ipercomprato invece per le vendite e a quel punto ho realizzato l'ein-plein sui parametri che condizionano la mia operatività e dunque sono pronto a piazzare l'ordine. Per quanto riguarda il problema dello stoploss devo dire che le strategie attuabili sono numerose certamente molto variegate, motivo per cui ti consiglio di fare molte altre prove e poi stabilire quella che potrebbe essere più utile soprattutto in base alla sua attitudine al rischio; di certo credo che una delle peggiori sia di mettere lo stop sotto/sopra l'ultimo minimo/massimo realizzato da un mercato in tendenza e se studierà ancora attentamente i grafici si renderà conto che è proprio così. Consiglio l'uso di stop dinamici su livelli determinati similmente ai valori che propongono l'entrata i posizione e l'utilizzo certamente del trailing stop ma non con metodi selvaggi che portano ad adeguare lo stop profit eventuale ogni momento perchè generalmente ciò porta sempre a uscite premature.

Sono favorevolmente sorpreso da una sua affermazione che evidenzia come la tua richiesta sia per una base da cui partire per lo sviluppo di una tua strategia personale; è esattamente quello che io chiedo ai miei lettori proprio perché ormai c'è l'abitudine a ricercare il metodo o la tecnica operativa bell'e pronta che, senza sacrifici, permetta lauti guadagni col minimo sforzo. E non mi stancherò mai di ripeterlo: se credete questo la prima cosa che dovete fare è cambiare "canale", nel senso che io preciso sempre che sul mio sito il miracolo non si realizza, quindi cercate pure in giro, visto che di gente che vi promette mari e monti ce n'è a frotte; la seconda cosa è che ormai siete grandi e quindi sarebbe opportuno trovare un buon motivo per disilludervi e cominciare a studiare seriamente invece di sperare che un libro da 50/100 euro vi permetta di accumulare una fortuna lavorando sui mercati dopo una semplice lettura. Detto  questo le faccio i complimenti e le metto diversi grafici in allegato per meglio comprendere quanto spiegato (qui di seguito ne metto uno solo ovviamente).

 

Ho notato che tu preferisci quasi sempre lavorare e dare indicazioni basandoti sul metodo trendfollowing invece di cercare di anticipare i movimenti lavorando in vendita sui massimi e in acquisto sui minimi. Io in parte ritengo la cosa interessante però mi sembra di notare che in realtà le operazioni migliori si fanno quando si riesce ad anticipare il trend perché spesso la prima fase di rialzo o di ribasso è molto veloce ed anche molto ben performante. Potresti chiarirmi meglio il tuo pensiero in merito?. Grazie (Email di Alberto di Opera)

 In effetti la mia preferenza al trend-following è abbastanza nota perché molto spesso nei miei commenti di medio periodo in particolare evidenzio sempre il fatto che, secondo le mie analisi, un mercato si trova in trend definito al rialzo oppure al ribasso e che la cosa più naturale e potenzialmente redditizia da fare sia effettuare operazioni nella stessa direzione del presunto trend indicato. Due sono le motivazioni che mi spingono a ragionare in tal senso: la prima è che il mio approccio al trading (quello vero, non quello delle prime armi che ovviamente mi è toccato in passato in cui generalmente si va a casaccio e si legge quello che meglio viene pubblicizzato al momento) è avvenuto con lo studio di personaggi quali Lynch, Sekyota e Tudor J., quindi proseguito con L. Williams e Landry, oltre a molti altri che non cito per problemi di spazio e di tempo; la seconda è che dopo innumerevoli prove e attenti studi ho provato sulla mia pelle che quasi sempre operare in favore del trend di fondo corrisponde ad una migliore operatività non solo in termini di performance di periodo ma anche e soprattutto in termini di minore stress. In effetti quando la stragrande maggioranza degli operatori è rialzista su un mercato oppure su un titolo gli storni di prezzo sono generalmente di breve durata e di minore intensità rispetto ad ogni risalita successiva; ciò significa che quasi sempre posso permettermi di identificare un discreto punto di entrata dopo un ritracciamento che posso definire “normale” in un mercato rialzista e soprattutto ho subito la possibilità di mettere uno stoploss a protezione della posizione generalmente non molto distante dal valore di entrata, condizioni che mi permettono di operare in modo consapevole e con un rischio/rendimento preciso e calcolato in anticipo. A questo si aggiunge il fatto che in tale tendenza, soprattutto quando la stessa si rivela da tempo forte e decisa, i movimenti successivi e contrari agli storni sono caratterizzati da forti accelerazioni dei prezzi in tempi ragionevolmente brevi e permettono di ottenere performance molto interessanti anche poco dopo essere entrati in posizione. Questa situazione vale ovviamente sia al rialzo che al ribasso e permette di gestire l’operatività di breve quanto quella di medio periodo, meno efficace invece su quella di lungo periodo in quanto rischierebbe di tradursi in una strategia di “buy and hold” classica anziché di “buy on dips”; e questa opportunità fa appunto la differenza: comprare sugli storni veloci e poco consistenti in un trend ben definito permette infatti di sfruttare la debolezza di breve periodo ed allo stesso tempo la forza invece di medio periodo, condizioni che se insieme permettono di realizzare la migliore delle strategie di investimento. Questo non vuol dire che io non operi anche tentando la vendita sulla forza o l’acquisto sulla debolezza, sia intraday che daily (un esempio, anche se non specificamente rappresentativo della mia personale attività, lo puoi trovare nei trading system nelle sezioni gratuite del sito ma soprattutto nei commenti operativi quotidiani ai future dax e fib); una tale operatività però rappresenta solo una parte della mia strategia globale all’interno della quale, daily, intraday o altro, è sempre inevitabilmente preferito il trend-following. C’è solo una situazione in cui operare in favore del trend di fondo non porta frutti ma perdite inevitabili e cioè quando il trend arriva alla fine della sua corsa; ma, capirai come ho fatto io tempo fa, che prima che questo succeda molto spesso un buon numero di operazioni sono andate a buon fine e lo stoploss ben definito serve a fare in modo che io lasci sul piatto solo una parte dei precedenti guadagni accumulati fino a quel momento. Tanto per darti un’idea ti metto un grafico, preso ovviamente proprio per le caratteristiche di cui sopra quindi non certo rappresentativo di tutte le situazioni ma certamente chiarificatore di quanto spiegato fino ad ora, sul quale puoi trovare questi concetti e averne una visibilità credo assolutamente immediata.

 

Buonasera, sto utilizzando una strategia di trading sul Bund che lavora sulle bande bollinger ma praticamente cerca di sfruttare le inversioni di tendenza intraday invece di provare a entrare sul trend al rialzo o al ribasso e mi sembra che funzioni anche se alcune volte dà dei falsi segnali e quindi mi piacerebbe sapere se hai mai usato una tecnica simile e se può funzionare sul bund appunto. Ciao. (Email di Gianfranco di Monza; in allegato mi ha inviato i parametri di utilizzo della strategia)

La situazione prezzi che si viene a creare intraday rispecchia quasi sempre, con le dovute proporzioni, quanto succede sui grafici giornalieri; per questo motivo preferisco precisare subito che uno strumento come le B.B. viene utilizzato per cercare di identificare, quindi sfruttare, i movimenti direzionali del mercato, certamente meno frequenti di quelli in trading range ma il più delle volte meglio performanti perché permettono di entrare e mantenere una posizione operativa nei momenti di maggiore entusiasmo dei compratori (long) o di maggiore pressione dei venditori (short); questo, e non devo certo insegnarlo io, fa si che ogni ritracciamento dei prezzi, anche lieve, sia una buona occasione per entrare nella direzione principale e quindi trovarsi già in posizione durante queste fasi riesce il più delle volte a dare buone soddisfazioni, ovviamente con l'eccezione delle situazioni in cui il trend raggiunge il suo culmine. Per questo posso premettere che l’utilizzo delle BB per l’operatività in trading range non sarebbe, almeno idealmente, la cosa migliore da fare, anche se è inevitabile che la sensibilità del trader durante alcune fasi di mercato conta sempre di più di qualsiasi tecnica più o meno complessa. Passando però al lato pratico direi che ciò è possibile, secondo me, se le due operatività vengono strutturate in un’unica strategia, con un vantaggio da non sottovalutare: la possibilità di operare maggiormente e di adottare spesso una strategia di stop e reverse della posizione, sfruttando dunque sia le sedute in trading range che quelle molto direzionali. Gli stop? Bè, quelli fanno parte di ogni strategia, sono adottabili in diverse forme e direi che anche in questo caso è abbastanza inutile studiarne uno appositamente, mentre per i profit direi che parte del problema viene già risolto con l’eventuale reverse della posizione, negli altri casi andrà valutato opportunamente anche e soprattutto in relazione alle aspettative di guadagno ed al time-frame utilizzato.

Passando alla verifica della tua operatività, in modo abbastanza superficiale devo dire per questa occasione ma che a tempo debito provvederò ad esporre più dettagliatamente con stoploss, profit e trailing stop eventuali, comincio a dirti che io utilizzerei, invece dei tuoi, questi parametri, sempre nel caso che tu voglia fare solo l’operatività in presunte fasi di trading range: grafico a 15 minuti anziché a 30 minuti (non tanto per un miglioramento della performance per singola operazione, quanto perché permette di aumentare un po’ la frequenza operativa); valore delle bande a 14 anziché 20 e parametro di volatilità a 1,5 invece che a 2. Inoltre: tu suggerisci di attendere che un estremo di prezzo della barra invada lo spazio di una delle bande e quindi, successivamente, di attendere una prima barra che rientri “completamente” all’interno per prendere posizione; io preferirei che considerassi l’opportunità con riferimento alla chiusura della barra, invece. Quindi si attende la chiusura esterna e una nuova chiusura all’interno delle bande, poi si procede ad impostare operatività (se fai un po’ di prove potrai notare che si riducono parecchio i falsi segnali). Graficamente si può vedere nel documento allegato.

 

"Ti scrivo questa lettera perché, faresti meglio a farti gli affari tuoi e non a toccare un grande trader, come xxxxx xxxxxxxxxx che ne sa più di tutti quelli che ho conosciuto fino adesso. Lui è il più grande esperto di gann e anzi sicuramente ne sa anche di più perché a scoperto, cose nuove, che aiutano a guadagnare più soldi in tutti i mercati azionari e futur. Tu ai preso lo sai, solo qualche articolo e un articolo non vuol dire che sia tutto sbagliato si può perdere uno e vincere tanti. Tu invece credo che non sai niente di gann e della borsa e infatti dici che non si deve fidarsi di uno che non fa la prova gratuita ma tu metti la password e allora non c’è differenza. Poi per dirtene una che tu non hai nemmeno visto lui a previsto i minimi questanno e a detto di comprare una casa in america e infatti guarda adesso cosa sta succedendo e se non aveva proprio ragione. Perciò stai zitto e guarda che hai sbagliato tutto e non permetterti piu di dire, cose che non sono vere che sei anche ignorante. Ciao mi sembra che ti rode il fegato allora prova a lavorare serio e non a parlare male di chi è, molto più bravo di te". (Non c'è il nome ma credo sia Dante Alighieri in persona a scrivere eheh)

Pubblico questa mail integralmente e senza alcuna modifica o correzione perché in questi momenti di tragica crisi la commedia comica all’italiana è una cosa che piace sempre. Per il resto prima di passare a pubblicare qualche chicca del tuo “grande maestro” e benemerito “guru della bassa” vorrei dire che hai ragione su quasi tutto: io sono parecchio ignorante, in particolare non ho molta conoscenza della lingua italiana parlata e scritta (o forse dovevo dire “non o molta conoscenza” che è più corretto perché se non mi sbaglio la lettere h è peculiarità di altre lingue, eheh) e poi, come dici tu, meglio che io stia zitto perché in effetti ho la password sul sito… ! (ma che c…o vuoi dire? Ah già, io non capisco l’italiano e quindi scusa se non riesco a interpretarti nel migliore dei modi eheh). In effetti anche sul fatto che non tutte si possono vincere hai ragione, il Milan infatti questa stagione è partito male, speriamo che recuperi e continui come sta facendo da qualche partita a questa parte!  In merito al resto prendo gli ultimi articoli (come del resto avevo già fatto in precedenza e non scegliendoli appositamente come, penso almeno date le difficoltà mie di leggere l’”italiano vero”, staresti insinuando).

Vediamo questi ottimi consigli:

14-02-2008 Ora 13:55 Consigli Finanziari

“Buon giorno, siamo giunti al classico appuntamento, quindi eccomi a scrivere il mio pensiero, per quanto riguarda le varie piazze finanziarie, sui principali mercati di borsa europei. Dopo aver terminato l’anno 2007, con un Natale dal vestito rosso, attendevamo, un prosieguo delle contrattazioni, portando come bandiera al vento il segno meno. Ora, siamo arrivati al momento del possibile e sostanziale capovolgimento o per meglio definirla sostanziale tenuta degli indici azionari, dopo il gran ribasso avvenuto, non credo che nell’imminente si possa scendere sotto i minimi registrati, fra alti e bassi ciclici, mi attendo un nuovo ribasso, di un certo spessore, a fine Marzo circa, il successivo per Maggio, per finire nel periodo estivo, toccando probabilmente il minimo assoluto”.

Bene, direi che cliccando sulla freccia puoi guardare il grafico e ammirare la grande precisione dei risultati della previsione del tuo guru!

Ok ora passiamo ad un articolo successivo.

27 giugno 2008,

Mercati azionari al ribasso? NO. […] quando i prezzi sono bassi e tempo ciclico che Gann insegnava combaciano, e ci si pone in vendita a prezzi alti allo stesso modo.Ora la fase attuale inizia ad essere interessante, in tutte le piazze, e combacia con le nostre date previste, quindi per ora vi passerei questo consiglio, le vendite vanno smesse, anche nel caso il mercato per un qualche gg potrebbe far credere al crollo, non dico di iniziare ad acquistare, senza che il mercato ci dimostri di sentire l’inversione del ciclo previsto proprio per queste date, mi sembra di avervi così avvisato, di cosa credo facciano, i famosi grandi che possono muovere veramente il listino, emanando denaro o notizie, mirate come un cecchino in guerra.Potremmo fra un po’ assistere a diverse giornate positive, appena scatterà il segnale ormai imminente, quindi uomo avvisato, il detto dice mezzo salvato

Bene, il risultato è che sono seguiti 13 giorni di forti ribassi che hanno portato al minimo di luglio!! Perfettamente centrato anche questo??? Ah scusa, mi stavo dimenticando, c’è sempre il 15% di scarto sulle previsioni, quindi il minimo decennale può farlo tra il 2008 ed il 2010, eheh, ma soprattutto poi è successo quello che si aspettava, cioè il grande rialzo (e che botta!!).

 E ora la chiccona:

11 Maggio 2008  Occasione sugli immobili. […] . Dopo l’articolo di due anni orsono, dove si preannunciava la discesa dei prezzi immobiliari in America, ora che sul grafico possiamo ben vedere, che tale previsione fu azzeccata, segnando ad oggi un meno 17% dei valori, tenendo presente quest’ora altro fatto d’estremo interesse per un europeo, è tenere sotto controllo il cambio delle valute, e il rapporto Euro / Dollaro.La debolezza di questo ultimo graficamente ha fatto registrare un meno 30% circa nel cambio, i due fattori se sommati, penso che possano dare il via, a grossi investimenti oltreoceano per noi che correntemente usiamo l’Euro, i grossi investitori, occasioni del genere non se le lasceranno scappare sicuramente, investendo nel mattone oltreoceano, comprando intere strutture, palazzi o centri commerciali, noi nel nostro piccolo, magari, se avevamo il desiderio in cuor nostro, potremmo anche pensare di comprare ora, come diceva la famosissima canzone “ una casetta in Canadà. “I soldi chiamano i soldi, e sapersi comportare nella vita, come chi li ha già, magari con importi ben diversi certamente, ma il guadagno è assicurato, e le percentuali rimarranno le stesse di chi muovendo i soldi, sfrutta ogni occasione che si presenta, e questa lo è certamente, potendo comprare un immobile a New York, alla metà esatta di soli due o tre anni fa.Questa è la prima parte del gioco, vale a dire quella che riguarda il puro costo, o ammontare dell’operazione finanziaria, il secondo passo, e certamente avere come riferimento il grafico dei tassi d’interesse, potendo immaginare così, se nei prossimi anni, saremo destinati a vederli alzare o vederli scendere maggiormente dal riferimento odierno, per questo, consiglierei certamente di visionare grafici di almeno 10 anni, e non certamente a breve termine notando bene la curva dei tassi d’interesse.Associando all’operazione iniziale, anche un buon mutuo ipotecario, e magari anche in valuta estera, si potrebbe aumentare la percentuale di guadagno previsto, dell’investimento immobiliare in atto.

 Bene, bella previsione direi!! Prima cosa da dire è che faresti bene a leggerti questo documento ufficiale di oltre due anni fa circa: (proprio quando il nostro guru dice di avere indicato che ci sarebbe stato un crollo del valore degli immobili in realtà la cosa era già in atto da tempo (ma forse si riferiva al “crollo degli immobili” e non del loro valore, eheh, chissà forse si attendeva un altro attentato. Come potrai leggere (spero tu lo sappia fare anche se devo dire che vedendo come scrivi raffinato non dovresti avere problemi di sorta!) quando lui prospettava un imminente discesa dei valori questa condizione in realtà già era stati pubblicizzata su documenti ufficiali e  non da mesi, eheh, altro che previsione, pure il mago Otelma la sapeva questa!.  Ma leggiamo e vediamo come sta la nostra "casetta in Canadà", oltre ovviamente a "intere strutture, palazzi o centri commerciali" come detto sopra:

Agosto 2006 “La flessione più grave in cinquant'anni nel settore abitativo”

Da alcuni giorni e riprendendo le documentazioni già avviate nel primo trimestre dell’anno, sono disponibili dati incontrovertibili sul crollo del settore immobiliare USA, una bolla che ha tenuto in piedi l'economia americana e il sistema finanziario globale dopo il crollo della bolla precedente, quella della New Economy, all'inizio del nuovo millennio. Qualche indicazione: * Gli espropri delle abitazioni a luglio sono aumentati del 18% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e del 5% rispetto al mese precedente. Lo stato più colpito è il Colorado, con un aumento del 55% in un anno. I “grandi sei” colpiti dagli espropri sono Texas, Florida, California, Michigan, Ohio, e Illinois che complessivamente contano più della metà degli espropri nel paese. * La vendita di abitazioni esistenti, che comprende l'85% del mercato della casa, a luglio è scesa dell'11,2% rispetto all'anno prima, e del 4,1% rispetto al mese precedente. L'associazione degli immobiliaristi, la National Association of Realtors, ha riferito il 23 agosto che il prezzo medio dell'abitazione è sceso del 18% nel West, del 12,5% nel Nordest e del 10,1% nel Midwest. * Nella Greater Washington le vendite di abitazioni sono crollate del 31% a luglio rispetto all'anno precedente, con punte del 42% nella contea di Loudoun e del 50% nella contea di Prince William. In un anno l'invenduto nella Virginia settentrionale è aumentato del 147% e il prezzo medio è sceso del 3,9%, dal luglio 2005, come ha riferito il Wall Street Journal del 23 agosto. * I nuovi cantieri dell'edilizia abitativa, nello stesso arco annuale luglio/luglio, sono diminuiti del 18,9% nel Nordest, del 16,6% nel Midwest, del 13,9% nel West, e del 10,7% nel Sud, secondo i dati del Dipartimento del Commercio del 16 agosto. La flessione è più accentuata per le case monofamiliari: -26,3% nel Nordest, -25,8% nel West, -18,9% nel Midwest e -9,1% nel Sud. La “Toll Brothers”, che costruisce ovunque nel paese abitazioni di lusso, ha annunciato la perdita del 48% degli ordinativi in tre mesi ed i suoi esperti temono la più grave flessione in quarant'anni. Angelo Mozilo, direttore di Countrywide, la principale finanziaria indipendente che concede mutui casa, ha dichiarato: “In 53 anni non ho mai visto un atterraggio morbido ... debbo preparare l'impresa al peggio”. Nouriel Roubini, presidente della Roubini Global Economics e professore di economia alla Stern School of Business all'Università di New York ha commentato le due precedenti dichiarazioni dicendo: “L'unica cosa che resta da discutere adesso è se la situazione del mercato casa sia il peggiore in 40 oppure in 53 anni”. Per Roubini: “La conclusione più semplice è che si tratta della più grave flessione del settore abitativo in quattro o cinque decenni: tutti gli indicatori evidenziano una caduta libera, adesso anche quello dei prezzi della casa. Di per se stessa la flessione è sufficiente ad innescare una recessione negli USA: i suoi effetti su investimenti residenziali effettivi, ricchezza, consumo e occupazione saranno più gravi del crollo dei tecnologici che innescò la recessione del 2001. E oltre al crollo immobiliare, i consumatori debbono fare i conti con il petrolio sopra i 70 dollari, l'effetto ritardato dell'aumento dei tassi Fed e dei tassi a lungo termine, la caduta dei salari reali, il risparmio negativo, l'alto tasso d'indebitamento e i costi maggiorati del servizio del debito”. Si sta dunque procedendo a tutto vapore verso “la grande recessione del 2007” e di certo le ripercussioni internazionali saranno notevoli. Stephen Roach, primo economista di Morgan Stanley ha ribadito ciò che è ovvio: “La bolla immobiliare americana sta evidentemente scoppiando”.

Ma ora veniamo al presente, anzi meglio al futuro visto che voi, furboni preparati, l’affare grosso l’avete già portato a casa:

“Come ci si attendeva, secondo uno studio condotto da S&P, per il settore immobiliare statunitense il 2008 e il 2009 saranno due anni particolarmente difficili, nei quali sarà quasi impossibile vedere un rallentamento nel calo dei prezzi delle proprietà immobiliari. Dati alla mano, infatti, i prezzi delle case ad agosto 2008 sono ancora sensibilmente più alti dei valori di mercato formatisi all’inizio della bolla del mercato immobiliare”. Ma essendo questa una semplice previsione che l’agenzia S&P certamente non è in grado di fare in modo altrettanto preciso come il grande guru in questione, passere invece a qualche dato di fatto:

“La situazione sembrava già critica alcuni mesi fa con una discesa del valore degli immobili sull’state precedente in media del 14/15% circa, con picchi del 16/17% in alcune aree; sembrava, occorre proprio dire, perché in realtà da settembre, in piena crisi, i valori sono ulteriormente scesi del 10/15% rispetto a qualche mese fa ma solo sulla carta la svalutazione è stata così parsimoniosa. Dalla metà del mese scorso infatti si trovano case che nel primo semestre del 2008 valevano 500 mila dollari messe in vendita a 300 mila eppure nessuno se le compra e quindi saranno destinate a scendere ancora di valore; lo stesso dicasi per le zone ambite dagli europei ed in particolare dagli italiani come per esempio Miami: ci sono appartamenti ambiti ed il cui prezzo non molto tempo fa superava i 300 mila dollari e oggi nessuno li vuole rilevare nemmeno a 100/150 mila!! Addirittura molti testimoni riferiscono che chi esce, abbandonando la casa che gli viene pignorata dalla banca, prima di lasciarla devasta muri e strutture fisse lasciando un disastro ad un eventuale acquirente che subentra!”

E questi non solo sono dati ufficiali ma perfino documentati da chi in quei posti ci lavora da anni, quindi non mi dire che chi ha seguito il consiglio di acquistare un immobile in USA a maggio o giugno o comunque prima di settembre oggi sia tranquillo, anzi a vedere quanto accidenti poteva risparmiare gli sarà pure preso un colpo. Bel tempismo veramente: ad un passo dalla vera crisi immobiliare ha dato consiglio di comprare l’oggetto numero 1 della crisi stessa eheh!

Signori, smettetela ci cercare il vero guru della finanza mondiale, direi che l’abbiamo trovato ormai. Anzi, aggiungerei anche che da ora la caccia è aperta (con doppietta e cartucce però, eheh)!

 

"Buonasera. Ho visto che date una mano a chi ve la chiede per verificare se alcune strategie funzionano oppure no e poi mandate un resoconto del tutto. Mi permetto perciò di chiedere se sarebbe possibile capire quanto rende utilizzare un sistema basato sul sar prabolic sull'spmib future. Io ho provato a guardare e valutare a mano la situazione e mi sembra interessante ma non avendo a disposizione uno strumento per poter controllare anche molto indietro nel passato sarei grato di avere indicazioni al riguardo.

La mail è molto chiara e la richiesta inequivocabile, quindi, prima di mettere il risultato, spendo solo due parole in merito. Il sistema basato sul parabolic sar pone come indispensabile una condizione: la posizione è sempre aperta sul mercato e l'uscita avviene contestualmente all'inversione stessa da long a short o viceversa. Personalmente credo che l'utilizzo di tecniche che non si basano sullo stop e reverse sia nel medio termine che nel breve e brevissimo possa risultare alla lunga più performante, anche se l'utilizzo sistematico di un segnale semplice per prendere posizione sul mercato aiuta certamente a eliminare moltissimo stress. In ogni caso qui sotto metto il documento excel dal quale si evidenzia, nonostante il risultato positivo, come non tutti gli anni abbiano performato e soprattutto come il drawdown da sopportare sia eccessivo per permetterne l'utilizzo.

 

"Ciao sono Roberto e visto la disponibilità con cui di solito rispondi alle richieste con questa rubrica vorrei sottoporti un quesito: uso spesso lo stocastico per fare trading, insieme anche ad altri oscillatori come rsi e macd in particolare e ho scoperto che esiste un altro stocastico che è stato ideato da un trader americano che si chiama Joe Di Napoli. Vorrei sapere se lo usi o hai usato in passato e se veramente funziona meglio come mi hanno detto. Grazie, anche perchè spesso dai un grande aiuto a quelli che hanno bisogno di risolvere alcune questioni importanti per fare trading, e buon lavoro" (Email di Roberto G. di Venezia)

Non vorrei illudere te o chi si è messo nell'ottica di utilizzare questo stocastico con la mia risposta; direi però che questa è praticamente una variante, a mio avviso anche non molto scostante a dire il vero, dello stocastico classico e universalmente riconosciuto. Non ho quindi molte cose da dire se non invitarti a utilizzarli in accoppiata o anche solo a verificarne il funzionamento in simulazione sui grafici: potrai renderti conto da solo che le differenze sono talmente minime che l'operatività non mostrerebbe differenze nei risultati se non a livello marginale e, onestamente, non saprei a favore di quale dei due stocastici. Ti allego un grafico con i due oscillatori e ti metto anche la formula da inserire nella voce indicatori in easy language, qualora tu usassi tradestation.

{DiNapoli Stochastic} 

Input: FastKLen(8), SlowKLen(3), SlowDLen(3); 

Plot1(PreferredSlowK(SlowKLen, FastKLen), "%K" );

Plot2(PreferredSlowD(FastKLen, SlowKLen, SlowDLen), "%D" );

Plot3(80);

Plot4(20); 

If CheckAlert then begin

If Plot1 crosses above Plot1 or Plot1 crosses below Plot2 then

Alert = TRUE;

End;

 

 

Uno studio che ho fatto sulla base di una richiesta di un lettore in merito alla possibilità di utilizzare un metodo operativo basato sullo stocastico per il nostro derivato SPMib con compressione 1 minuto ha portato allo sviluppo di un sistema che nell'ultimo anno ha realizzato una performance positiva anche se non eccezionale, di circa 35.000 euro al netto di commissioni a 6 euro per operazione. E' chiaro che il numero di operazioni è elevatissimo e quindi quasi impossibile da seguire in modo assolutamente costante per ovvi motivi; a questo va aggiunto lo stress emotivo, l'eventuale slippage che in taluni casi è inevitabile (anche se operando con entrate a mercato spesso è possibile che nel tempo avvenga una sorta di compensazione almeno in parte), la sproporzione tra il guadagno e l'impegno da profondere (salvo che si operi con un numero di contratti superiore), la mancata certezza che i risultati possano ripetersi nel futuro e soprattutto il fatto che il backtest si riferisce all'ultimo anno solamente, più una serie di altre situazioni minori portano a considerare una via diversa per operare con costanza sul derivato. Per questo motivo preciso che pubblico questo solo per conoscenza e, spero curiosità, oltre naturalmente al fatto che potrebbe essere un valido spunto su cui lavorare.

Il sistema utilizza come parametri dello stocastico i valori 15-8-3, calcola una commissione come detto di 6 euro per operazione e prende in considerazione l'ultimo anno di trading (tutte le indicazioni le potete trovare sull'ultima pagina del foglio di excel) e, chiaramente essendo intraday, chiude al massimo entro le 17,40; non ha profit e quindi cerca di sfruttare, per quanto possibile essendo base 1 minuto, il trend intraday, mentre lo stop è un tick sopra/sotto il massimo/minimo a 10 barre. Si opera solo sugli incroci e solo se le medie assumono contestualmente la stessa direzione. Due sole variabili aggiuntive da tenere i considerazione: l'inizio dell'operatività a partire dalle 9,15 anziché dalle 9,00 motivata dal fatto che troppo spesso l'erraticità dei pezzi nei primi minuti di contrattazione, pur aumentando un pò la performance, difficilmente permetterebbe un'operatività reale e i valori che deve assumere l'oscillatore per permettere di operare (vedere formula). Qui sotto metto sia il risultato che la formula applicativa in easy language per chi avesse a disposizione il software di trading Tradestation.

Backtest

Formula:

input: length1(15), length2(8), length3(3);
value1=summation((c-lowest(l,length1)),length2);
value2=summation(((highest(h,length1) - lowest(l,length1))),length2);
value3=(value1/value2)*100;
value4=average(value3,length3);
If value3 Crosses Below value4 AND value3 < 80 AND value4 < 80 and value3<value3[1] and value4<value4[1] Then begin
Sell ("stok_S") at market; end;
If value3 Crosses above value4 AND value3 >20 AND value4 >20 and value3>value3[1] and value4>value4[1] Then begin
buy ("stok_L") at market;end;
if marketposition=1 then exitlong at lowest(l,10)-1 points stop;
if marketposition=-1 then exitshort at highest(h,10)+1 points stop;
setexitonclose;

 

"Buonasera. Ho letto su un libro di trading di una tecnica che praticamente sfrutta ogni apertura in gap e se i prezzi chiudono poi il gap stesso entra in direzione opposta all'apertura. Questa tecnica si chiama oops ed è stata inventata dal celebre trader americano Larry Williams. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa e se può essere valida anche sui mercati europei in particolare dax e spmib. Grazie per la cortese risposta e buon lavoro". (Email di Andrea Buggiari).

L’Oops di Williams è certamente uno dei pattern più semplici da verificare e la strategia adottata dal trader come coneguenza è di altrettanto semplice attuazione. La prima definizione fu riportata nel libro "How I Made One Million Dollars Trading Commodities" pubblicato già nel 1979 e pertanto si può dire che è una strategia datata, non certamente rivoluzionaria, ma ancora valida e da verificare. L’idea che sta alla base del pattern è molto semplice. Quando si verifica un gap-down (apertura inferiore al minimo del giorno precedente) si entra in acquisto alla risalita sopra il minimo del giorno precedente. Al contrario quando si verifica un gap-up (apertura superiore al massimo del giorno precedente) si entra in vendita quando il prezzo scende sotto al massimo del giorno precedente. In merito alla validità premetto una cosa: un trader come Williams che nel corso di tanti anni ha realizzato performance strabilianti e continuative non è nemmeno lontanamente da discutere. Posso invece dirti che, pur presentando un bilancio positivo, la strategia, per es. sul dax future, mostra come la redditività non sia eccezionale anche perchè il mercato non realizza tutti i giorni le condizioni utili per poter operare; inoltre non tutti gli anni chiudono positivamente e la maggior parte di quelli positivi comunque non dà performance particolarmente interessanti. In definitiva direi che è possibile utilizzarla come complemento ad una operatività che utilizza più metodi o sistemi, oppure esclusivamente come investimento marginale ma accompagnato da un sistema di money management adatto. Di seguito la performance su dax, bund e fib dall'inizio quotazione a oggi.

Dax report

  Xcl   

 Bund report   

Xcl

Fib report

Xcl

 

"Ciao, ho visto che rispondi a molti quesiti e quindi vorrei chiederti una cosa. Sto cercando di imparare a fare trading sui titoli per ora e da circa un anno mi documenti e provo realmente perchè ritengo che facendo solo semplici simulazioni non si riesca a capire veramente se le cose funzionano o no. L'ultima tecnica che ho provato negli ultimi mesi è stata, fra le altre, quella delle outside. In pratica sul sito "omissis" ho letto alcuni articoli di "omissis", uno in particolare che spiega bene la tecnica, ma devo dire che in questi mesi la cosa non ha funzionato, anzi. Praticamente ho osservato le regole che stabiliva: per vendere short si doveva aspettare una outside con chiusura bassa che avveniva dopo un buon movimento rialzista, meglio se poi si verificava sulla barra o comunque lì intorno una falsa rottura e poi anche una divergenza sui volumi. Beninteso: queste condizioni non sarebbero indispensabili perchè la figura funziona già da sola, ma se ci sono anche questi allora le possibilità aumentano notevolmente e il movimento che viene dopo dovrebbe essere molto interessante. Però io l'ho provato e c'ho timediato più stop che altro, solo in un caso veramente ho guadagnato più del 10% abbastanza agevolmente. Secondo te è solo un caso o altro? Grazie per la risposta". (Email di Franco di Garbagnate Mi).

Prima di tutto dico che ho tolto nome del sito e autore (che sono ben conosciuti, fra i più conosciuti del panorama finanziario italiano) perchè di solito li metto solo se ne parlo bene. Passando al tuo quesito ti rispondo come non mi stanco mai di fare: prima di dare per assodato che una strategia funzioni occorrerebbe provarla sempre sulla carta per parecchio tempo o al limite verificate eseguendo un backtest sufficientemente lungo; io preferisco però che si utilizzi l'operatività nel presente e nel futuro anche se ciò comporta perdita di tempo e il fatto di non poter utilizzare subito la tecnica, ma almeno non si va incontro al problema più grosso e cioè che la strategia potrebbe essere obsoleta. Poi mi dispiace disilluderti ma, come spesso dico nelle mie risposte, questo tipo di figure funzionano alcune volte e non funzionano in altre (e poco purtroppo dipende dai parametri che mi hai descritto). Eseguire tutte le operazioni sulla base di questa figura credo non porti a un granchè come risultati; utilizzando i parametri aggiuntivi si limitano le operazioni ma le cose io non penso possano andare molto meglio. Per questo motivo ribadisco che un'entrata sul mercato può essere interessante ma in realtà è assodato che solo l'uscita è decisiva o determinante; l'implementazione di un metodo di money management infine può notevolmente migliorare i risultati. Questo lo dico perchè puoi usare qualsiasi altra figura per entrare, per es. una inside o una double-bar o una barra compressa o un hammer e così via, perchè alla fine tutte si avvicinano al 50% di successi, elaborando poi con molta attenzione la metodologia di uscita sia in stop che in profit. Tanto per essere chiari pubblico un grafico che mostra come in quei casi tutte le condizioni, quella di base e i parametri migliorativi, pur sussistendo nella medesima area di prezzi e  di tempo, non abbiano permesso un successo operativo, anzi prima di scendere realmente ci sarebbe stato spazio e tempo per prendersi qualche bello stop; inoltre il successivo vero movimento ribassista è iniziato con tutt'altra figura. Quindi attenzione sempre: solo lo studio intenso e ordinato permette di guadagnare sui mercati, quindi si deve leggere tutto ma non prendere nulla per veritiero o esatto, ma solo come spunto personale.

 

 

"Ciao. Mi unisco al coro di chi ti ha fatto i complimenti per gli articoli di analisi, e non solo, che pubblichi sul sito. In particolare, come anche gli altri, sono stato colpito dalla precisione dell'analisi che hai fatto sul petrolio. In più è stata fatta in due momenti diversi ed in entrambi i casi la situazione tutto lasciava pensare tranne che così in breve tempo il petrolio poteva scendere con questo crollo vertiginoso. Invece in effetti avevi previsto il primo storno esattamente sui livelli indicati ed il secondo sotto i 100 dollari, incredibile. E poi con l'articolo che lo paragonava all'indice facevi notare come poteva anche avvenire un vero e proprio crollo ed anche imminente ed in effetti così è stato. Niente altro da aggiungere se non che fai senza dubbio un ottimo lavoro. Arrivederci". (email di Enrico A. da Urbino).

Ti ringrazio per i complimenti; il lavoro cerco sempre di svolgerlo al meglio e in molti casi i risultati si vedono. Per quanto riguarda il secondo articolo ed il paragone con l'indice Hang Seng devo dire che si tratta solamente di buon occhio che chiunque avrebbe potuto avere, bastava semplicemente tenere sotto controllo i grafici e poi confrontarli. Non credo di dover aggiungere altro e rinnovo i ringraziamenti (sotto il grafico aggiornato del petrolio).

 

Sono arrivate alcune email che mi chiedono come mai non pubblico più il trading system orario su dax, eurostoxx e bund; il discorso è che il ts non è più disponibile, almeno al momento, per nuovi ingressi e dunque la sua pubblicazione è diventata più rara. In ogni caso e giusto per la curiosità di chi ha scritto pubblico di seguito il grafico con le ultime operazioni sul bund future (le maggiori richieste erano proprio sul derivato obbligazionario):

 

"Buongiorno. Vorrei chiedere cortesemente un parere su un titolo quotato sul mercato americano che ho comprato a metà febbraio perchè mi è stato consigliato via email da un sito a cui sono abbonato. Il prezzo del titolo allora era intorno ai 5,20 $ mentre ora siamo abbondantemente sotto i 2 $. In quel momento il consiglio di acquistare si basava sullo studio dell'azienda e sul futuro della sua attività e mi si diceva che le prospettive a 1 anno erano per un target almeno a 25 $ (quasi il 500%!!). Il bello è che da allora non ho più ricevuto niente in merito mentre costantemente arrivano messaggi con una lista di titoli (5 o 6 per volta) che sono stati consigliati da loro e che hanno raggiunto performance del 50% o 100% in pochi mesi anche nel 2008: io però non ho mai ricevuto nulla di questo e in compenso invece questo è il secondo caso in cui un titolo dei loro che ho ricevuto perde così tanto (il primo, che per fortuna non ho fatto, è sceso da 1,85$ a 0,22$ circa attuali!!), mentre la maggior parte degli altri (circa una decina) comunque sono in netta perdita anche se non in modo così eclatante, mentre solo due navigano vicino ai prezzi di carico e uno solo sopra di un 20% circa. Ad una mia email di richiesta spiegazioni hanno risposto che solo agli abbonati mandano tutti i report mentre a chi ha la parte gratuita solo alcune a campione; in questi mesi ho visto girare almeno 30/40 titoli USA che loro avrebbero consigliato e che dal loro acquisto hanno fatto performance incredibili, possibile che quelli che arrivano a me (a campione per di più) sono gli unici che vanno male? Non sarà mica sempre la solita storia invece per prendere abbonamenti e poi si vedrà? A parte questo mi interesserebbe sapere quali prospettive hai tu sul titolo (codice titolo CACN e l'azienda è la Customer Acquisition Network). Grazie per l'aiuto. (Email senza nome).

Per prima cosa, anche se so che sarà stata una svista, vi prego sempre di mettere il nome e se possibile sarebbe gradita anche la provenienza, da questa casella non sono riuscito a recuperare nessuno dei due. Parto dal fondo: non so se è il solito modo per accaparrare cliente, certo dopo questi risvolti io ci penserei due volte prima di abbonarmi, anche perchè se le cose stanno come dicono loro dare una prova gratuita di un mese oppure a prezzo limitato sarebbe infine solo a loro vantaggio (e chi non sottoscriverebbe con le performance che ti hanno inviato?). Detto questo ripeto un concetto che esprimo costantemente in quasi tutte le occasioni: l'analisi fondamentale dovrebbe permettere di guardare a lungo nel futuro e quindi indicarmi le migliori possibilità di investimento nel tempo, l'analisi fondamentale invece serve a trovare un potenziale miglior timing di entrata che non l'acquisto immediato (e talvolta al buio). In effetti come puoi vedere dal grafico che ti allego non solo nel momento in cui tu hai acquistato non c'erano reali spunti a livello tecnico per entrare, ma l'analisi del titolo ti avrebbe permesso di uscire in stop perdendo una percentuale ragionevole probabilmente inferiore al 20%, quindi circa un terzo della perdita attuale sulla carta almeno. Ed in effetti il titolo è saldamente incanalato da molto tempo in un movimento di discesa ben definito e nemmeno in questo momento è possibile notare segnali di acquisto se non il doppio minimo attuale che manca però di conferma: in ottica altamente speculativa questo significherebbe un buy sul livello e uno stop in conferma sotto lo stesso, mentre con una strategia di breakout per ora saremmo ancora in alto mare. Per ultimo ti dico comunque che non conoscendo lo studio sui fondamentali non posso dirti che ormai le possibilità che ti hanno comunicato di rivalutazioni a 25 $ siano impossibili, certo però da questi prezzi ora significherebbe un aumento in realtà del 1500% circa!!. Inoltre è assurdo che nessuno ti abbia comunicato più nulla: io infatti ho fatto fatica a trovare il titolo perchè ultimamente l'azienda ha cambiato nome (e abbandonato anche alcune attività se non ho letto male) ed in un secondo momento anche il codice titolo ( Interclick è l'azienda mentre il codice lo vedi direttamente sul grafico) e visto che si tratta di analisi fondamentale la cosa è molto strana per gente competente. Ricordati anche che stiamo parlando del mercato OTTCB, praticamente il più speculativo che esista visto che non ha nemmeno un granchè di regolamento, quindi a rischio oltre ogni limite.

Grafico

 

“Ciao, volevo chiederti per favore una veloce analisi di un titolo che mi è stato segnalato in questi giorni e che è quotato sul nasdaq. L’articolo mi dà una lista di dieci titoli da comprare per il medio e lungo periodo e tra questi c’è appunto COIN, quindi se potessi darmi qualche chiarimento sotto l’aspetto tecnico te ne sarei grato. Buon lavoro e grazie.” (Email scritta da Emilia T. di Imperia)

 Giusto per dovere di cronaca da quello che ho capito l’azienda (Converted Orgnaics Inc) si occupa della trasformazione di residui organici e produzione di fertilizzanti liquidi. Premetto che ho solo dato un'occhiata veloce alla situazione generale e mi sembra di aver capito che in questo periodo c’è un certo fermento in USA per possibili nuove leggi e regolamenti che potrebbero favorire nuovi sviluppi tecnici e quindi potrebbe tradursi in nuove commesse per l’azienda, inoltre personalmente penso che nel lungo periodo possa essere uno dei materiali assolutamente necessari per lo sviluppo generale (discorso troppo ampio per essere affrontato qui) e quindi molto dipenderà dalle capacità di management dell’azienda in un settore che comunque potrebbe riservare piacevoli sorprese. L’aspetto tecnico te lo presento qui sotto pubblicando direttamente il grafico in modo che anche visivamente possa verificarne i dettagli, premettendo comunque che si tratta di uno studio molto superficiale e quindi prendilo per quello che è, unicamente come dettaglio di complemento all'articolo certamente più approfondito che hai ricevuto dalla tua società di consulenza.

Come puoi vedere i prezzi si trovano ora a ridosso della resistenza fornita dalla trend-line che ha guidato la seconda parte dello storno deciso che ha portato il titolo a generare i minimi tra 3 e 4 dollari, seconda gamba che è partita dai 12 dollari circa dopo il recupero sulla prima onda ribassista dai massimi a 16 $ che ne aveva già dimezzato i valori in una decina di sedute nel mese di marzo. Le ultime chiusure sono dunque comprese tra questa resistenza e la media mobile di periodo, in attesa di una possibile fuoriuscita per un nuovo movimento direzionale. Sotto al grafico puoi notare che gli oscillatori hanno assunto una conformazione positiva, confermando le ultime divergenze rialziste e incrociando le relative medie mobili al rialzo. Direi quindi che a favore il titolo ha le chiusure sopra la sua media mobile principale, l'incrocio rialzista degli indicatori e la conferma delle ultime divergenze rialziste; per contro i prezzi ancora non sono riusciti a portarsi stabilmente sopra un massimo relativo precedente, la trend-line principale di medio periodo ancora resiste agli attacchi rialzisti e l'indicatore ADX che solitamente serve ad indicare la possibilità di una nuova tendenza è poco sotto i valori canonici tra 25 e 30 punti. Considerato dunque la situazione in generale e le eventuali e fondate raccomandazioni dal punto di vista dei fondamentali che hai ricevuto direi che per il medio e lungo è fattibile l'acquisto se la tua attitudine combacia con tale tipo di strategia, a livello tecnico e per sfruttare un migliore timing di entrata si potrebbe attendere almeno un'altra conferma dai prezzi o dall'indicatore.

Converted Orgnaics Inc.

 

 

"Salve. Sto attuando una strategia che prevede l'entrata utilizzando l'incrocio tra il dmi+ e il dmi-; mi sembra che guardando i grafici sia molto interessante e vorrei attuarlo per operare sulle azioni italiane e americane e anche sui future bund ed eurostoxx che mi sembrano molto forti quando vanno in tendenza. Vorrei sapere se li usate, se avete qualche consiglio in merito e se devo eventualmente inserire altri parametri per migliorare la strategia. Grazie." (email di Antonio della prov. di Benevento)

Direi di stare molto attenti a utilizzare il Dmi solo senza l'ausilio dell'Adx che è il suo naturale compagno di viaggio. L'Adx infatti ti permette di verificare la potenziale fuoriuscita del mercato dal trading range e dunque permette all'incrocio tra i due Dmi di acquisire maggiore importanza e migliore efficenza. Inoltre l'utilizzo del Dmi con i future è abbastanza rischioso causa l'effetto leva e spesso la lentezza negli incroci dopo un movimento ben direzionale. Quanto appena detto sempre fermo restando che comunque si tratta di indicatori interessanti per le situazioni di trend e che durante i movimenti direzionali possono anche permettere di incamerare performance di tutto rispetto; devi solo capire se sei disposto a sopportare diversi stop consecutivi durante i trading range e il drastico ridimensionamento dei gain dopo un movimento direzionale importante a tuo favore. Se la risposta è "si" allora potresti usare anche solo il Dmi ma facendo molta attenzione a implementare la strategia con trailing stop e stop loss abbastanza ampi in entrata di posizione. Se vuoi puoi dare un'occhiata nella sezione "Download" del sito sotto la voce - Strategie - e trovi l'utilizzo combinato dei due indicatori. Qui sotto un grafico che illustra un periodo non proprio tra i migliori ma nemmeno tra i peggiori: in genere sono le situazioni più frequenti e lontane dalle condizioni estreme sia positive che negative.

 

"Ciao, sono un consulente finanziario e lavoro per un grande gruppo bancario italiano di cui preferisco non fare il nome. Ti scrivo questa email per congratularmi per il lavoro che stai facendo: portafogli azionari e commenti sui derivati sono veramente eccezionali e danno la possibilità a chi opera personalmente di farsi un'idea dei livelli chiave e a chi non ci capisce un granchè oppure chi è alle prime armi di avere un'ottima base operativa tutti i giorni, per non parlare poi dei sistemi intraday gratuiti che pubblichi. Per esperienza ti assicuro che alcuni report la metà interessanti dei tuoi oltre a far fatica a trovarli vengono venduti a prezzi anche decisamente elevati, altro che gratis come sul tuo sito!!. E anche solo leggendo gli articoli di analisi oppure la rubrica "Idee di trading" si possono trovare spunti veramente interessanti; questo infatti è il motivo principale dei miei complimenti, in particolare per le tue analisi sul petrolio. Nella prima dicevi che a 133/139 c'era una resistenza interessante e che sarebbe potuto arrivare uno storno prima a 120/124 e che successivamente in un secondo momento si poteva tornare anche verso i 100 $ ed in effetti ha fatto esattamente quello che dicevi; in un altro successivo evidenziavi le attinenze tra il petrolio e l'indice cinese e dicevi che ormai eravamo nelle condizioni per verificare se anche il petrolio avrebbe fatto uno storno del genere seguendo le orme dell'indice azionario: incredibile ma vero il future sta stornando quasi del 30% ormai e ha fatto esattamente così come prevedevi. Devo dire che ho aspettato fino ad ora per farti i complimenti, anche se di motivi ne avevo già trovati più di uno, proprio per verificare anche studi diversi da azioni e futures azionari. Spero che continuerai a pubblicare articoli interessanti e gratuiti che fanno comodo a molti ti assicuro.

PS: sarebbe possibile avere una tua consulenza professionale a tutti gli effetti per permettermi la gestione del mio parco clienti sia sul breve che sul medio e lungo periodo? " (email di Maurizio da Massa C.)

Ringrazio per i complimenti  e rispondo prima alla domanda finale: per vari motivi, non ultimo il fatto che il tempo mi manca, al momento non svolgo questo tipo di attività di consulenza privata a singoli; puoi sempre basarti sulle indicazioni del sito se sei interessato, basta che non replichi i miei servizi ai tuoi clienti, in base a quanto ti ho inviato anche nella mail per la password gratuita tempo fa.

Per il resto che dire: ti ringrazio ancora per la considerazione positiva che hai del mio lavoro, lavoro che ha come fine quello di cercare di fare sempre meglio e spero di riuscirci il più delle volte; il petrolio e le commodities in generale non sono il mio terreno preferito ma mi rendo conto che spesso danno notevoli soddisfazioni agli investitori e quindi ogni tanto, soprattutto quando mi viene richiesto, faccio qualche analisi approfondita e pubblico qualche parte anche sul sito. Ciao e grazie ancora.

 

“Le mando questa e.mail per chiederle come mai lei generalmente, come ho potuto notare sia da molti suoi articoli che da tutte le sue analisi, ritiene che l’analisi fondamentale sia praticamente inutile e che invece sia l’analisi tecnica unicamente a dare le indicazioni necessarie per poter operare in borsa. Io sono convinto invece che l’analisi fondamentale sia molto interessante e soprattutto molto utile perché permette di affrontare un investimento guardando alla solidità di un’azienda e quindi di non cercare a tutti i costi il momento migliore per entrare in posizione e che richiede continui studi che vanno costantemente rinnovati per evitare di restare in posizione quando questa cambia da positiva a negativa o per trovare un momento migliore per effettuare l’investimento. Anche se so che è difficile studiare bene la situazione di una società quotata è però possibile fare riferimento a quanto viene costantemente pubblicato e aggiornato dai vari analisti, alcuni dei quali lavorano per importanti banche d’affari italiane, europee ed americane. Del resto mi permetto di farle notare che l’uomo più ricco del mondo è un certo sig. Warren Buffet che basa tutta la sua strategia di investimento proprio sui fondamentali delle società quotate. La ringrazio per il chiarimento e per una sua personale considerazione sull’argomento”. (Email di Giacomo di Berbenno prov. di Sondrio). 

Questa mail mi permette di chiarire in una volta diverse cose in merito alle mie brevi disquisizioni analisi tecnica – analisi fondamentale. Prima di tutto non è esatto che per me l'analisi fondamentale sia inutile ed è praticamente impossibile che lei lo abbia letto su qualcuno dei miei articoli, mentre è vero che, soprattutto per la mia attitudine al trading, preferisca operare sulla base dell'analisi tecnica. Per quanto riguarda il momento migliore per entrare devo purtroppo farle notare che non è assolutamente vero che si tratta di una prerogativa dell’operatività basata sull’analisi tecnica; infatti, e a maggior ragione, nel momento in cui io ritengo che la solidità economico – finanziaria di un’azienda sia buona o ottima e che il settore in cui opera è destinato ad interessanti e futuri sviluppi, devo assolutamente fare attenzione a che la quotazione della stessa sul mercato di riferimento sia in linea,  o meglio inferiore anche se difficile, al valore che l’azienda esprime a livello fondamentale, altrimenti rischio di comprare qualcosa sovrapagandola e compromettendo il potenziale futuro guadagno. Per quanto riguarda il riferimento al fatto di affidarsi agli analisti in generale non mi troverà mai assolutamente d’accordo con lei: è ormai da tempo che i clamorosi errori di tutti o quasi gli analisti di tutte le società di analisi sono evidenziati da chiunque e anche ora è sufficiente girare in internet per recuperare i portafogli consigliati mesi fa oppure da uno a 3-4 anni fa dalle migliori società e banche d’affari, constatando come gli stessi siano in gravissime sofferenza da parecchio tempo. Poi direi anche che la frequenza degli studi è proporzionale all’ottica temporale dell’investimento che si desidera porre in essere e comunque anche lo studio dei fondamentali richiede una continua e costante revisione dei parametri di riferimento altrimenti si rischia di non conoscere in tempo eventuali variazioni anche sostanziali della situazione aziendale oppure dei mutamenti di un settore economico. Per ultimo e riguardo a W. Buffet le consiglierei di fare qualche ricerca più approfondita: non è certo il tipo che si fida degli analisti per effettuare investimenti e certo non ne ha bisogno e comunque la sua tipologia di investimento richiede un cliente disposto a mantenere posizioni per tempi molto lunghi, anche decenni, quindi una condizione che non si può adattare a tutti. Ed è proprio questa ultima situazione che gli ha permesso e certamente gli permetterà di continuare ad essere quel grande investitore che fino ad ora ha dimostrato di essere, cioè il fatto di vedere molto in là nel tempo e non fermarsi agli investimenti di mesi o 1-2 anni al massimo. Questo lo si può facilmente dimostrare verificando una delle sue ultime segnalazioni di acquisto: a novembre del 2007 disse infatti che stava investendo in banche e settore auto che gli sembravano particolarmente appetibili; pur non facendolo in Italia ancora ha parlato di un buon momento per considerare l’entrata su fiat, mediobanca, unicredito a prezzi ormai interessanti; ho messo qui di seguito i grafici dei tre titoli da novembre a oggi, a dimostrazione che oltre a saper leggere bene le prospettive occorre anche vere pazienza e che l’analisi tecnica in molti casi permette di identificare un timing d’ingresso meno rischioso.

 

"Ho visto che la maggior parte delle strategie che pubblichi riguarda operazioni di breve termine o intraday. Quello che però in molti casi mi ha stupito, sia vedendo gli esempi che metti sul documento sia facendo varie prove sui miei grafici, è che spesso uscendo anche in profit dall'operazione il titolo prosegue nella direzione e quindi si lasciano tanti punti di gain che si potevano portare a casa lasciando correre la posizione. Tu consigli di attenersi alle regole oppure di vedere volta per volta anche se si tratta di una strategia di breve e pensare magari di lasciar correre in alcuni casi? Personalmente tu cosa preferisci? Grazie per la risposta." (Email di Gianluigi di Roma)

Parto dal fondo e ti rispondo che io onestamente vado a periodi, ma più che per volontà per necessità concrete: il tempo condiziona in realtà il mio trading, motivo per cui quando riesco a gestirmelo in un certo modo tendo a fare quello che più mi piace, mi interessa e secondo me è più redditizio, cioè il brevissimo termine oppure l'intraday direttamente che offre un migliore rapporto rischio/rendimento. E' pur vero però che spesso resto in posizione anche per un'operatività di breve termine che, in caso di movimenti direzionali come attualmente sta succedendo, riesce a dare grandi soddisfazioni anche in poche sedute. In merito al discorso di chiudere in alcuni casi e lasciar correre in altri ti direi subito di lasciare perdere e non pensarci assolutamente più; salvo che tu sia una delle persone più fortunate del mondo un tale comportamento non farà altro che crearti continuamente problemi, facendoti innervosire e impedendoti di lavorare osservando le regole che ti eri imposto all'inizio dell'operatività ma soprattutto vedrai che la maggior parte delle posizioni che sceglierai di tenere sarebbero state invece da chiudere e viceversa, perchè quasi sempre sui mercati azionari niente è quello che sembra e le regole ci salvano dall'autodistruzione. Questo non vuol dire che o lavori intraday o lavori overnight ma semplicemente che se decidi di fare entrambe le cose con la stessa metodologia devi comunque fissarti delle regole rigide a cui attenerti. In sostanza, una volta stabilito che una tecnica può funzionare in entrambe le situazioni, stabilisci quando e quanto impostare per operazione, come e quando chiudere o viceversa lascia correre, stop iniziali e stop protettivi variabili (trailing stop) ecc. Personalmente ti posso dire che uso,  in alcuni casi e con qualche metodologia, un sistema di estrema semplicità, tanto banale da sembrare stupido: entro in posizione e chiudo parte della posizione osservando le regole del brevissimo o dell'intraday, mentre con la parte restante porto avanti l'operazione seguendo le regole del breve o brevissimo termine. Un esempio te lo mostro con i due grafici sotto: una delle mie tecniche prevede l'uso di un indicatore che io chiamo combo-short-plus (nome inventato e indicatore semplice di mia costruzione apportando varianti minime e combinazioni a indicatori già esistenti) direttamente sui prezzi e che vale per prendere una posizione intraday o di uno-due giorni associato allo stocastico di breve periodo. Una volta soddisfatto il parametro di uscita principale esco con due terzi della posizione e mantengo in posizione il restante terzo che esce solo in stop profit, qualora me ne dia la possibilità, oppure in stop loss se il mercato gira contro la mia direzione. Spero di averti chiarito almeno un pò le idee in merito.

Grafico

Grafico

 

La maggior parte dei lettori sono così fortunatamente!

Ciao Marco, ho letto nella pagina Idee di trading la pubblicazione dell’e-mail che ti ha fatto incazzare e a ragione! Va beh, dai, per fortuna Alessandro di Alassio ha avuto la forza di farti avere le sue scuse in fondo se ho ben capito la sua prima e-mail era anonima…Mi raccomando NON Mollare! Sei prezioso per noi piccoli Trader! Anche se ci dimentichiamo troppo spesso di Ringraziarti, altro che Criticarti! Detto questo, volevo segnalarti che nel nuovo Sito, se vai nella Home Page tutti i collegamenti con le altre pagine mi sembrano attivi, mentre se clicci su: Progetto e poi su Servizi, manca il collegamento, e lo stesso manca il collegamento se clicchi su: Download e poi su Servizi…Spero di esserti stato d’aiuto.Un saluto. (email inviata da Andrea di Vicenza)

Grazie Andrea ogni tanto perdo le staffe, cosa vuoi farci. Per il resto ti ringrazio, col casino dell'ultimo periodo ho tralasciato alcune cose, spero siano le ultime, ora dovrebbero essere a posto, anche quei collegamenti che mi hai segnalato. Grazie Ciao

 

Questo articolo non ha nulla di tecnico, anche se sarà corredato di alcune indicazioni e dal solito grafico chiarificatore; più che altro lo riporto per scusarmi con le persone alle quali in qualche caso ho risposto non proprio correttamente, in situazioni probabilmente di stanchezza e nervosismo temporaneo. Il fatto è che questo sito che offre innumerevoli servizi gratuiti, articoli di vario genere e analisi su titoli e mercati vari aggiornate abbastanza frequentemente è gestito dal sottoscritto senza alcun aiuto; questo vuol dire che il lavoro è tanto e costa parecchie ore al giorno, quasi sempre anche nel fine settimana. Quando allora mi arrivano accuse assolutamente mirate e per nulla costruttive comincio a sragionare e la reazione che ne deriva è spesso assolutamente scomposta e genera frasi non sempre molto simpatiche! In particolare mi danno fastidio due cose: la prima quando qualcuno mi espone una critica fine a se stessa, di nessuna utilità, su un argomento spesso marginale e incompleto, tralasciando di osservare attentamente la maggior parte del lavoro positivo che ho svolto intorno; ciò vuol dire che la persona non è interessata all'argomento ma passa il tempo a cercare qualcosa su cui poter ridire, senza minimamente pensare di imparare o insegnare qualcosa d interessante su quell'argomento. La seconda, direi la peggiore, cosa che mi infastidisce, è relativa a accuse anche poco educate che mi arrivano assolutamente a sproposito, da gente incompetente e che nemmeno sa leggere un articolo nel modo corretto, e non c'è cosa peggiore di ritenere in torto una persona senza nemmeno aver capito quello che ha detto! Detto questo preciso invece che questa spiegazione nasce perchè ho ricevuto una mail che mi accusa di essere uno dei tanti che fa notare le cose giuste scritte in precedenza e fa passare in sordina il resto, riferendosi in particolare all'articolo sul petrolio e su come avessi sbagliato in pieno la previsione poco tempo fa; la mia email di risposta è stata abbastanza infuocata e successivamente ho ricevuto le scuse con la motivazione dell'errore originale da parte del mittente. Di seguito i messaggi.

"Egr. MB, vedo che anche lei come tutti gli altri quando sbaglia completamente una analisi poi a distanza di tempo fa finta di niente. Mi riferisco a quanto ha detto sul petrolio non moltissimo tempo fa e cioè che ormai sopra i 130 dollari non aveva grosse speranze e quindi era destinato a crollare. A quanto vedo invece ora ha abbondantemente superato anche i 140 dollari e di segni di crollo nemmeno l'ombra. Siete proprio tutti uguali, una la centrate e nove le sbagliate completamente" (email anonima ovviamente in questo caso, nel senso che non c'era nome o altro). La mia risposta poco educata e di cui, come detto sopra, mi pento indipendentemente dai motivi che mi hanno indotto a scriverla:

" Gentile Sig. anonimo, ma forse il nome nemmeno se lo ricorda viste le condizioni mentali in cui lei versa, per prima cosa direi che di articoli e analisi sul mio sito ne ha visionate veramente poche anzi quasi nessuna, altrimenti queste gloriose ma assolutamente inesatte dichiarazioni, anzi diciamo pure elucubrazioni insane, non le avrebbe certamente potute partorire se non dopo una massiccia dose di LSD! Ma al di là di questo (e se ha bisogno non si faccia problemi a chiedere aiuto, non molto distante da casa mia c'è un'ottima casa di cura, valida soprattutto per chi ha problemi di mente) le voglio mettere qui sotto qualche frase tratta dal già brevissimo articolo sul petrolio di qualche tempo fa e che secondo me farebbe bene a rileggersi un pò più lentamente (anzi se lo faccia leggere da una persona sana per favore!):

- vedo due aree molto interessanti di resistenza che si prospettano all'orizzonte di breve e di medio periodo. La prima è stata praticamente ormai raggiunta e si trova tra 133 e 139 dollari, la seconda invece tra 155 e 162.

- temo ragionerà su un potenziale storno interessante verso 120/125 prima e probabilmente poco sotto i 100 dollari in seguito.

Ora in allegato le invio il grafico, almeno provi a guardarlo prima di sputare sentenze insensate!

Grafico

Successivamente ho quindi ricevuto questa seconda mail che mi ha indotto a scrivere l'articolo:

" Egr. Sig. MB, le chiedo scusa per prima cosa per averla accusata di una situazione assolutamente estranea a lei e al suo sito. In realtà ho letto più articoli sul petrolio in questi due giorni e la mail precedente era indirizzata a una persona diversa, non certamente a lei visto che il suo articolo precedente era tutto fuorchè errato. Le confermo invece che sono sano di mente e che leggo da parecchio i suoi articoli, le sue analisi e seguo anche parte dei suoi servizi gratuiti. So che essendo accusati assolutamente in modo ingiustificato spesso si scrive e si dice ciò che non si vorrebbe, ma la sua risposta mi è sembrata un tantino sopra le righe. Spero sia tutto chiarito e le auguro buon lavoro" (email di Alessandro N. di Alassio)

Inutile dire che a mia volta ho inviato le scuse certamente dovute!

 

"Ti mando solo due righe per complimentarmi di un tuo articolo in particolare riportato nella sezione -nuovi orizzonti- non molto tempo fa, nel quale indicavi come in un periodo particolarmente brutto come questo un titolo per il medio periodo e anche probabilmente il lungo fosse Apple sul mercato americano, idoneo anche a ripararsi dai ribassi attuali, e mettevi tutta una serie di buoni motivi per i quali era appetibile. Oggi, a distanza di cinque mesi e con un mercato americano ed europeo sui minimi annuali Apple si è rivalutata del 40% circa, quindi direi che l'indicazione è stata molto accurata e perfettamente centrata. A parte questo comunque credo che il tuo sito sia pieno di argomenti molto interessanti. Ciao (email scritta da Emilio di Treviso).

Ti chiedo scusa per il ritardo con cui ti invio la risposta ma come avrai potuto vedere ho avuto non pochi problemi col sito. Comunque ti ringrazio per i complimenti che non fanno mai male; devo dire che in effetti ha stupito anche me in quanto le aspettative di salita non erano così rosee con un mercato del genere. Praticamente pensavo che avesse ottime possibilità di sovraperformare l'indice di riferimento ma certamente non pensavo fosse in grado di creare questo enorme divario in così breve periodo, ottenendo oltretutto una performance a due cifre estremamente interessante in così poco tempo (e certamente in tempi non molto buoni!). Comunque non ho un granché da aggiungere e metto sotto due grafici del titolo: uno attuale e il secondo quello pubblicato anche nella sezione "Nuovi orizzonti" nel mese di febbraio, in modo da evidenziare la performance.

Grafico attuale

Grafico febbraio 2008

 

Due righe solo per una curiosità naturale e anche per far capire ai più che mettere in conto solo rialzi o ribassi eterni, anche quando sembra che non si possa fare altrimenti, in alcuni casi può portare a veri disastri finanziari. Il primo grafico si riferisce all'indice cinese, il secondo all'ormai fin troppo di moda future sul petrolio; la curiosità si riferisce al fatto che graficamente il movimento dei due mercati è molto simile, nonostante o tempi di reazione siano decisamente diversi come si può facilmente dedurre dalle due figure (situazione comprensibile: l'uno è un indice generale rappresentativo di un numero molto ampio di titoli quotati diversi tra loro per volatilità e settore di appartenenza, l'altro un mercato indice di un unico prodotto quindi più influenzabile da singole o limitate speculazioni). In particolare, sia il numero di movimenti al rialzo e successivi ritracciamenti, sia la percentuale di rivalutazione del mercato calcolata tra massimo e ultimo minimo di ritracciamento (tra 1,65 e 1,70% in entrambi i casi), mostrano molte affinità; da vedere però se ora o a breve il petrolio mostrerà gli stessi segni di cedimento oppure tenderà a mantenere il forte trend rialzista; in ogni caso, per quello che costa, vale la pena di dare un'occhiata.

 

"Ciao. Volevo sapere cosa ne pensi dell'indicatore DETREND PRICE OSCILLATOR: in pratica se è diverso da altri oscillatori come RSI  e STOCASTICO oppure se ha delle rassomiglianze. In più mi piacerebbe sapere se è meglio usarlo per l'operatività di breve termine o se si può usare anche per avere delle posizioni di medio. Grazie per l'aiuto". (Email di Sergio da Sondrio)

Direi che l'oscillatore in questione è certamente diverso dai due che hai citato tu, e anche dalla maggior parte degli altri indicatori tecnici ma più per la sua costruzione che non per l'utilizzo. In sostanza lo scopo è quello di determinare la durata dei cicli temporali di un movimento, partendo dal presupposto che un ciclo è sempre valido se considerato nel lungo periodo mentre al suo interno si sviluppano sottocicli di breve e medio termine che lo compongono e lo definiscono nella sua complessità. Non sto a sindacare sulla sua bontà o meno nè sul fatto che 'identificazione dei cicli possa essere sfruttabile da sola per operare sul mercato; certo è che l'idea, riuscita o meno, di scomporre un ciclo principale in sottocicli e poi eliminarne i rumori di fondo tramite un calcolo che serve a appiattire i movimenti inferiori ed effimeri è certamente qualcosa di geniale e lascio a te il compito di valutarlo a fondo. Qui riporto solo un grafico a titolo di esempio e ti rimando, così come tutti i lettori, al documento inserito per l'occasione nella sezione "download - indicatori".

Grafico

 

Come di consueto, saltuariamente, pubblico la performance delle ultime tre settimane di trading sul ts dax a 60 minuti; sono state fatte 10 operazioni (chiuse) di cui sei positive e quattro negative, per un bilancio totale di 172,5 punti, pari a euro 4312,5. Attualmente la posizione è aperta short da 6377,5 punti.

Grafico

 

" Ti risulta che, come ho letto ultimamente su vari articoli, sia proficuo vendere a maggio di ogni anno per poi attendere e ricomprare magari verso settembre o ottobre dello stesso anno? Ti invio in allegato anche uno dei documenti che parlano di questo avvenimento, il più dettagliato che ho scaricato, nel quale si parla anche addirittura del 18 maggio come data precisa di vendita. Gradirei avere anche un tuo parere, grazie." (Emai di Elvio di Terrasanta)

Mi risulta che vendere a maggio e comprare a ottobre non è poi così diverso da vendere ad aprile e comprare a ottobre o vendere a febbraio e ricomprare a giugno. Del resto se fosse sufficiente fare questo ogni investitore farebbe vacanza da ottobre a maggio, poi rientrerebbe per vendere, quindi di nuovo vacanza fino ad ottobre e di nuovo rientro per ricomprare; quattro o cinque anni così e 20000/30000 euro diventerebbero una bella fortuna! Ci sono anni in cui è proficuo vendere nella prima parte dell'anno e altri invece nella seconda, altri ancora conviene non vendere proprio e tenere le posizioni; con ciò voglio dire che il trend determina la salita e la discesa del mercato azionario, indipendentemente che sia annuale o mensile o altro e che la stagionalità ben definita è possibile riscontrarla su alcune materie prime e in ogni caso non è una soluzione definitiva nemmeno in quel caso. La cosa principale è studiare i grafici e capire se possono esserci dei periodi ricorrenti più o meno favorevoli e utilizzare tale informazione come complemento ad una eventuale strategia di trading basata su strumenti tecnici. Per ultimo, in merito a quanto detto sul 18 maggio, si può facilmente rilevare due cose: nr 1 come puoi vedere dai grafici non è vero che il 18 maggio è il giorno ideale sempre o spesso per vendere; nr 2 in sostanza si tratta del giorno in cui vengono staccati i dividendi di un elevato numero di titoli del nostro listini, motivo per cui mi meraviglierei se non facesse -1,5/-2 % ma in realtà si tratta di una performance fittizia. Di seguito il documento con gli esempi.

Esempi

 

"Ciao. Ho letto più volte ma ultimamente in modo preciso e risolutivo che la media mobile a 20 rappresenta il miglior termometro per il mercato, di qualsiasi mercato si parli e su qualsiasi compressione (giornaliera, settimanale e anche intraday in generale). Avendo letto qualche tuo articolo insieme a esempi e potenziali performance e avendo notato che non sei molto in accordo con questa tesi vorrei avere una tua idea in merito a questa specificità su tale media. Grazie ciao." (email di Gianni di Pinerolo)

Il discorso relativo alla media mobile a 20 periodi non è diverso da quello fatto in precedenza anche su altre medie mobili, diverse per costruzione o per parametro temporale; di fatto è possibile che alcune medie tarate su valori di cui si fa uso e spesso abuso come per esempio quella a 20, 50 e 200 periodi, possano funzionare meglio (o meno peggio) di altre medie tarate diversamente proprio perché si usano meno e dunque i traders impostano meno o per nulla la loro operatività su queste ultime rispetto a quanto facciano con le prime: se poi l’operatività risulti vincente o no questo è da verificare in loco ovviamente, ma tant’è che comunque il repentino rialzo o ribasso di un titolo proprio in coincidenza del break di una media a seguito di ordini in stop (entrate o stop loss) è abbastanza frequente. Posso aggiungere poco a quanto già espresso in qualche precedente articolo se non che certamente qualche trader la usa in modo proficuo, anche se a livello percentuale difficilmente si va molto oltre il 50% di operazioni in utile se la si usa da sola (chi guadagna in genere la utilizza con pattern grafici di accompagnamento), mentre la maggior parte che tentano un’operatività sulla rottura della media spesso si trovano in serie difficoltà sin dagli esordi. In particolare voglio ricordare che operando in modo sistematico, meccanico e indipendente da altri strumenti entrare ed uscire dal mercato sul break della media comporta un grande dispendio di finanze ed energie psico-fisiche nei momenti di trading range e riesce a dare soddisfazioni quasi esclusivamente quando il mercato considerato si muove in forte e prolungato trend. Inoltre, cosa che non tutti considerano, non è corretto utilizzare la media a 20 periodi nemmeno per stabilire qualsiasi trend, in quanto proprio perché a 20 periodi difficilmente mi dà sufficienti informazioni su un trend ben più lungo, quindi andrebbe sostituita con una più lunga e così via all’infinito. Da ultimo vorrei inoltre dire che chi opera proficuamente sulle medie mobili le utilizza solo per conferma o in abbinamento ad altri strumenti, ma a dire il vero e per esperienza diretta, gli unici traders che ho conosciuto e  che guadagnano bene utilizzando le medie sono sostenitori assolutamente decisi della “contrarian-strategy”, quelli cioè che vendono quando qualcuno compra sulla base di strategie ampiamente conosciute e definite dalla massa di investitori e speculatori (o comprano in condizioni opposte), quindi a voi l’ardua sentenza. Di seguito qualche esempio per dare un’idea.

Esempi

 

Ciao, approfitto della tua cortesia per chiederti un parere sull’operatività Intraday Futures. Secondo la tua esperienza, una volta fissato un livello di entrata a mercato, quando è il momento migliore per operare? Intendo dire, poniamo che il livello di entrata sia Long a 33.000, si entra appena il prezzo raggiunge quel livello, si aspetta la conferma con la chiusura della candela (con quale time-frame? 1-5-10-15 minuti?) che ha toccato quel livello e si entra magari al max segnato da quella candela? Oppure quali altri accorgimenti bisogna avere per operare?  E’ scontato che se si aspetta ad entrare, una volta raggiunto il livello, si rischia di entrare quando il prezzo l’ha già superato e pertanto uno potrebbe pensare di aver perso una buona occasione rinunciando a parte dei guadagni, ma non è questo il punto, anzi, mi sembra che ad essere troppo precipitosi, si rischi di venire chiusi in Stop per poi vedere il prezzo che torna al livello e lo supera tranquillamente, e in quel momento viene da chiedersi perché non si è aspettato…Insomma, spero di essere stato chiaro, la domanda che ti pongo è questa: nell’Intraday, in base alla tua esperienza, una volta che il prezzo arriva al livello, quando è meglio entrare? Grazie mille. Ah, ti dico anche che l’utilizzo dei vari indicatori non sembra utile per l’entrata ai livelli, in quanto, spesso, non danno alcun segnale al raggiungimento appunto del livello, pertanto… a meno che tu non ne conosca qualcuno da suggerirmi. (Email scritta da Andrea di Vicenza).
 
Dunque, il problema affligge molti trader e da sempre direi: entro sul primo break oppure attendo conferma?. Direi che la risposta più logica è quella di avere una conferma più precisa che non la semplice rottura di un livello; tuttavia un tale condizione comporta necessariamente un disagio finanziario nella maggior parte dei casi, calcolabile nella differenza tra il prezzo di entrata successivo alla conferma e il prezzo originario di break sul livello (es. 1 tick in più di violazione del livello). Non sempre questa differenza è compensata dal fatto di aver evitato falsi segnali che avrebbero generato una perdita per stop-loss; in particolare poi occorre considerare che spesso i mercati quotano in trading range anche a livello intraday e quindi attendere una conferma che può costare anche 30/40 punti (minimo se il break è significativo) e oltre può essere decisamente dannoso sia perché limita l’eventuale performance positiva sia perchè aumenta l’entità dell’eventuale stop che dovesse sopraggiungere in seguito nonostante la conferma del break. Per quanto riguarda gli indicatori è come dici tu, non aiutano molto, anzi molto spesso nel momento di valutare l’opportunità del break si trovano sugli estremi di ipercomprato inibendo, teoricamente, le operazioni long, oppure viceversa si trovano in ipervenduto e sconsigliano lo short; diciamo che probabilmente e secondo me possono aiutare più che altro quando l’oscillatore ha realizzato poco prima del break una divergenza rispetto ai prezzi ed ancora si trova nella fascia neutrale, praticamente è come se supportasse l’operatività in direzione del break.

Soluzioni, almeno per quello che penso io, al quesito non se ne trovano; alcuni preferiranno sempre entrare immediatamente alla violazione del livello e altri attenderanno la chiusura. Certamente l’obiettivo dell’operazione e lo stop che si intende adottare dovrebbero condizionare molto la decisione: se si decide di entrare per un target fisso per esempio sul dax di 15/20  pti mi sembra che attendere la chiusura possa far perdere molto del potenziale gain, viceversa se si entra pensando che il break possa condizionare il movimento di buona parte della seduta e quindi si tende a obbiettivi dai 40/50 punti in su allora è possibile prendere in considerazione l’opzione che prevede la chiusura della barra. Altro parametro da considerare è la compressione temporale: una chiusura sopra il break per una grafico a 1 minuto certamente avrà conseguenze diverse rispetto ad un grafico a 15 minuti. Proprio in relazione a questa ultima affermazione direi che un’alternativa potrebbe essere quella di usare due timeframe differenti: il primo è quello operativo che il trader usa per la sua operatività tradizionale, il secondo, inferiore, potrebbe servire come affiancamento proprio quando si vuole attendere una conferma della chiusura sopra il break (per esempio il 15 minuti come operativo solito ed il 3 o 5 minuti per attendere la chiusura della candela o barra).

E’ quasi certo che non ti abbia aiutato un granché ma penso che difficilmente troverai a tuo sostegno una tesi precisa e al tempo stesso efficace e valida in genere, molto dipende infatti dall’attitudine al trading delle persone che lavorano sui break-out.

Esempi

 

"Ciao, avrei voluto mandare prima la mail ma sono abbastanza impegnato e quindi sono riuscito solo ora. Solo due righe per dirti che, avendo poco tempo per fare trading, mi devo accontentare di fare una posizione che non sia proprio di brevissimo periodo e possibilmente che non richieda una attenzione continua e giornaliera, altrimenti rischio di non riuscire a seguire se non saltuariamente. Per questo motivo cerco di prendere i tuoi suggerimenti sul medio periodo leggendo le tue analisi. Proprio in questo periodo ho chiuso una operazione su tiscali che ho acquistato seguendo (proprio in questa sezione) una tua risposta ad un lettore che aveva comprato il titolo perchè gli avevano detto che sarebbe raddoppiato e invece se lo ritrovava a 1/4 del suo prezzo di acquisto. Siccome hai pubblicato il grafico indicando con una barra il livello dal quale il titolo sarebbe potuto risalire io con un minimo di punti sopra rispetto al livello mi sono messo long, non appena il titolo è andato sopra (in ara 1,60). A distanza di circa tre mesi ho chiuso prendendo spunto dal massimo precedente a 2,53. Praticamente ho comprato a 1,6 e venduto a 2,5, realizzando un bel +56% senza grossi spaventi e rischiando uno stop del 15%. Colgo l'occasione anche per dirti che ho seguito in precedenza pure il consiglio di chiudere stm sotto i 12 euro, nonostante il mio interlocutore in banca mi consigliasse di continuare a tenerla: era stato lui a farmela comprare poco sotto i 14 euro e se lo avessi ascoltato quando mi diceva che era un peccato rimetterci il 15% visto che il loro ufficio studi la vedeva almeno a 22/24 per la fine del 2007 (+80% dai miei prezzi) ora sarei messo veramente male con il prezzo quasi dimezzato. Invece devo dire che alla fine, visto che dicevi che sotto i 12 si poteva arrivare a livelli estremi anche verso 6/6,5 euro dove probabilmente ci sarebbe stato un buon supporto nel medio e lungo periodo, ho fatto un ottimo affare a rimetterci solo il 15%; inoltre memore di questo fatto a 7 euro l'ho ricomprata e praticamente ho speso la metà esatta di prima pur avendo comprato la stessa quantità. Ovviamente in banca tutti zitti!. A questo punto, dopo averti imbrodato per bene con tutta questa mia adorabile gratitudine (scherzo chiaramente) arrivo anche alla domanda che più mi interessa farti: a quando un sistema sulle azioni che possa andare bene anche per chi come me può permettersi di guardare la borsa non più di una volta alla settimana e quasi solo nel weekend?. Ciao a presto". (Email di Angelo di Bassano)

Ok prima di tutto mi fa piacere se qualcuno riesce ad operare con profitto seguendo le mie indicazioni; io ce la metto tutta sia nel lavoro che nella buona fede. In merito al portafoglio tipo al quale si riferisce la tua domanda posso dirti che quasi sicuramente entro tempi più che ragionevoli dovrei riuscire a inserirlo nei servizi gratuiti. Ti dico subito però che si tratterà di un sistema che genererà ordini nel fine settimana ma non sarà possibile corredarlo di analisi singole e dettagliate; praticamente funzionerà come gli altri portafogli con ordini da inserire per la settimana e il riepilogo dei titoli in portafoglio al momento. In questo modo anche chi come te ha poco tempo potrà seguirlo senza troppi problemi.

Grafico

 

"Buongiorno, volevo chiedere un' informazione riguardo il TS Intraday titoli azionari per entrare a mercato dopo i primi trenta minuti di contrattazioni. La domanda che le rivolgo è questa: posto che vi sono miriadi di titoli azionari e pertanto è (secondo la mia modesta opinione) difficile scegliere il giusto titolo sul quale posizionarsi per applicare il TS, volevo sapere se secondo la Sua esperienza è possibile applicare questa tecnica al nostro derivato Fib o MiniFib e, nel caso, se si devono avere ulteriori accortezze rispetto a quanto da Lei indicato nel TS per i titoli azionari, ad esempio mi sembra difficile che si possa attendere la chiusura della giornata, forse è meglio trovare un parametro diverso per uscire dalla posizione". (Email scritta da Andrea di Vicenza)

Riguardo la prima domanda direi che senza dubbio i titoli azionari sono molti ma in definitiva allora qualsiasi strategia di trading non sarà mai attuabile sul mercato azionario; voglio dire che grazie al cielo, anzi, i titoli sono moltissimi perchè se così non fosse ogni strategia basata su un pattern di prezzo rischierebbe di potersi attuare ogni tanto, tantissimo tempo ed il trading si limiterebbe ad una operazione ogni tanto, casuale quanto insperata. Poi un altro problema sarebbe che in caso di due o tre stop di seguito magari occorrerebbe attendere mesi per veder recuperare la perdita, dato la rarità delle operazioni. Piuttosto credo che se si vuole lavorare seriamente con il trading allora occorre attrezzarsi con piattaforme idonee che permettano di scorrere i titoli velocemente e impostare codici di identificazione (per es. tradestation oppure visualtrader per dirne due, ma anche altri che si possono trovare su internet); oppure software specifici che permettano di verificare quali e quanti titoli si trovino in particolari condizioni grafiche in quella giornata. Io personalmente per i sistemi sulle azioni utilizzo un gruppo di 100 titoli italiani e, nonostante fornisca svariati servizi daily e intraday oltre all'operatività personale, non incontro particolare difficoltà a controllarli tutti e 100 ogni sera, quindi basta organizzarsi e, soprattutto, verificare la volontà di farne una vera attività e quindi subirne i disagi che molto spesso il lavoro comporta sotto certi aspetti (è prerogativa di quasi tutti i mestieri). Qualora si volesse farlo solo per passione o a completamento di altre attività parallele e non, allora sarebbe opportuno indirizzarsi verso strategie mirate e non certamente sull'intraday che impone un'attenzione più costante e particolare.

Riguardo il secondo quesito direi che nel documento è indicato specificamente che la strategia è studiata per i titoli azionari e per quanto riguarda i future non è replicabile in queste condizioni per svariati motivi: volatilità, modalità di apertura, barre spesso ampie nei 30 minuti iniziali, sensibilità eccessiva alle notizie economiche in determinati orari. Potrebbe forse essere possibile adattarla (e preciso "adattarla" con accorgimenti particolari) ad una operatività sui future obbligazionari, ma per quanto riguarda il problema legato spesso ad ampie variazioni di prezzo in seguito alle notizie macro la situazione è identica e si rischia di prendere stop insensati o non riuscire ad entrare se non al prezzo di enormi slippage.

All'ultima domanda dovrebbe essere quindi inutile rispondere visto la precedente; comunque sempre nel documento sono indicate alte modalità di uscita senza attendere la chiusura di seduta, indicazioni sempre valide per l'operatività sui titoli, come argomentato sopra.

 

"Volevo chiedervi un parere spassionato e senza necessariamente indicazioni particolari sull'andamento futuro del petrolio, sia come sensazione personale che dal punto di vista dell'analisi, visto che si sentono sempre più voci dai giornali, telegiornali e internet che ormai è destinato ad arrivare nei prossimi anni a 200$ probabilmente senza particolari problemi, al massimo potrebbero esserci rallentamenti o pause di poco significato. Anche i siti finanziari ultimamente, soprattutto dopo che è andato sopra i 100$, non parlano altro che di petrolio e dei futuri target ambiziosissimi, insomma è solo da comprare. Senza fretta mi piacerebbe avere un'opinione grazie". (Email di Giorgio A. da Napoli)

Direi che entrare nello specifico dal punto di vista economico non è cosa facile e soprattutto non ne sarei in grado; inoltre è abbastanza facile recuperare materiale in merito un pò da tutte le fonti dal momento che in questo periodo, come fai notare anche tu, è più facile imbattersi in qualche articolo che riguardi la corsa del petrolio che in qualsiasi altro argomento. L'unica cosa che si capisce abbastanza facilmente, anche se da tempo ormai è assodato ma nonostante questo le conseguenze sui prezzi del future non si calmierano affatto, è che la crisi economica mondiale ormai non è più alle porte ma in alcuni paesi si è già stabilita dentro casa e se continueremo di questo passo la casa se la prenderà pure in molti casi! Ma del resto basta guardare come il dollaro sia resistito per decenni ad una spaventosa e incontrollabile bilancia dei pagamenti americana, sostenuto da forze provenienti da ogni parte e da innumerevoli manovre a sostegno ma, come diceva Gann, quando i tempi sono maturi la tendenza è destinata a cambiare; di fatto ora si è verificato quanto si sarebbe potuto evitare in passato (non forse totalmente nella sostanza del risultato quanto nella drammaticità dell'avvenimento) lavorando sia sulla bilancia USA che sul cambio del dollaro più o meno in contemporanea, invece di ignorare falsamente il problema e coprire i buchi aprendone altri a loro volta da colmare in futuro prendendo sempre dalla stessa fonte. Il risultato ora è sotto gli occhi di tutti: il dollaro praticamente in pochi anni ha quasi dimezzato il suo valore. Ora visto che il mondo ed il tempo esistono da più tempo che non il future sul petrolio e che gli stessi ci insegnano che ogni cosa sale e poi scende e poi risale e così via quando ci sono sufficienti motivi per cui ciò accada, allora è chiaro che probabilmente la crisi che genererà il prossimo crollo del petrolio ancora non ha raggiunto il suo culmine, il tempo ideale diciamo. Del resto non è che ci voglia un genio per capirlo; nel nostro piccolo possiamo notare come la maggior parte delle persone anche nel nostro paese si lamentino di qualcosa che vale ancora solo per pochi, cioè il caro-vita, la crisi economica, i problemi di lavoro ecc. E questo lo dico con tutta la tranquillità di chi mette la logica dei numeri dinanzi a tutto, perchè le opinioni sono sempre opinabili, i numeri sono numeri. Se qualcuno non fosse d'accordo allora mi spieghi come è possibile che pochissimo tempo fa, diciamo 3/4 settimane fa, in occasione del ponte del 25 aprile ( e teoricamente nel bel mezzo di una delle crisi economiche più serie degli ultimi decenni!) si sono spostati per il week-end lungo circa 10/11 milioni di italiani e per quello immediatamente successivo siamo arrivati a 14/15 milioni!! E' possibile solo spiegando a noi stessi che evidentemente il prezzo della benzina e del gasolio per le automobili ancora è assolutamente abbordabile per i cittadini; ed in questa ottica perchè mai lo stato dovrebbe ridurre le imposte sui carburanti? Per essere chiari: se voi vendeste il prosciutto a 25 euro al kg e non ravvisaste alcun calo nelle vendite o al limite un 2/3% fisiologico che ciclicamente si ripete con costanza, abbassereste il vostro prezzo di vendita magari del 15 o del 20% per recuperare quel misero 2% di mancate e vendite che ad un certo punto torneranno comunque? Non credo proprio ed è quello che alla fine succede in Italia su tutti i prodotti: non si scende coi prezzi perchè il commercio si mantiene lo stesso ed anzi, alle prime avvisaglie di ripresa in qualsiasi settore i prezzi addirittura aumentano nonostante siano magari già stratosferici!. Quindi cari signori mettiamoci tutti il cuore in pace perchè le cause che, al momento, possono far scendere il prezzo dei carburanti sono solo due: interesse dei signori dell'economia finanziaria (che è certamente diversa da quella reale, converrete con me) oppure fine del ciclo ricorrente naturale; il resto, finchè non daremo segnali reali che realmente sentiamo la crisi, è tutto da rimandare a data incerta.

Dal punto di vista tecnico ti posso invece dire che secondo me, ed il mio è un parere assolutamente modesto, in generale ed anche perchè non è un mercato che seguo, il mercato in questione presumo che faticherà a raggiungere veramente i 200$ (e qui sono pronto a cospargermi il capo di cenere in anticipo probabilmente, visto che chi lo ha detto è il più autorevole sull'argomento in questione!) al barile e che vedo due aree molto interessanti di resistenza che si prospettano all'orizzonte di breve e di medio periodo. La prima è stata praticamente ormai raggiunta e si trova tra 133 e 139 dollari, la seconda invece tra 155 e 162. Credo sia probabile che al raggiungimento di questi livelli, in particolare del secondo, il future non si accontenterà di una semplice pausa o di un normale rallentamento, ma temo ragionerà su un potenziale storno interessante verso 120/125 prima e probabilmente poco sotto i 100 dollari in seguito. Metto sotto due grafici, giornaliero e settimanale.

Grafico daily          Grafico weekly

 

"Ciao, volevo chiederti un consiglio su un titolo che mi hanno consigliato di comprare. Ti allego il report inviatomi da una società alla quale pago un abbonamento per avere indicazioni di questo tipo, in particolare per investimenti a medio e lungo termine. Il settore è quello delle acque e questa è una delle aziende più importanti secondo loro. Grazie per la risposta e buon lavoro". (Email di Antonio di Chiari).

Non mi soffermo a discutere del settore acque perchè l'ho già fatto in precedenza e chi ne fosse interessato basta che faccia scorrere la sezione "Nuovi orizzonti" e individuerà facilmente l'articolo in questione. Posso invece dare qualche succinta notizia in merito al titolo che ti hanno consigliato e mettere un grafico che dia un'indicazione di massima della situazione attuale dell'azienda nel mercato borsistico. Aggiungo solo che, indipendentemente dal titolo e dal motivo per cui si possa ritenere di acquistarlo la sensazione personale è che la sua attività riguardi certamente il settore ma forse non rientra nella specificità; in sostanza potrei ritenerlo interessante per l'attività, gli utili, le future commesse ecc., ma se dovessi guardare al settore "acque" come potenziale boom del futuro cercherei altrove.

la Valmont Industries, quotata sul Nyse, e primo titolo per importanza nel fondo, quest'anno ha aumentato il dividendo di oltre 23%, ed è uno dei leader mondiali nella produzione di sistemi avanzati di irrigazione per grandi superfici agricole. E' ritenuta interessante sia per l'attuale situazione aziendale sia per le prospettive future che fanno pensare ad un aumento dei profitti regolare e costante anche per i prossimi anni. Negli USA gli analisti sono sicuramente concordi sul fatto che il titolo non sia da sotto pesare e resti più o meno interessante: attualmente circa il 70% ritiene che i prezzi siano in linea e dunque ritengono che tenerlo in portafoglio sia interessante viste le prospettive future, mentre il 30% consiglia di acquistare e in qualche caso anche si sovrappesare. Metto il grafico sotto per dare un'idea della situazione attuale dei prezzi.

Grafico

 

"Leggendo articoli su internet e libri vari di analisi tecnica penso di aver capito che combinando l'adx con il dmi+ ed il dmi- sarebe possibile mettere insieme una buona strategia di trading, dal momento che l'adx è indicatore di forza del mercato o titolo che si vuole utilizzare, mentre il dmi indica se la tendenza del momento è positiva o negativa. Ho provato a fare delle simulazioni su titoli e future e devo dire che mi sembra interessante, tu puoi dirmi qualcosa in merito ad una strategia simile? In particolare cosa potrei utilizzare per avere una specie di indicatore che limiti un pò le operazioni evitando di farmi prendere troppi stop? Grazie a presto." (email di Giuliano P. della provincia di Piacenza).

E' esatto quello che dici in merito alla forza e alla direzione del mercato; a livello pratico l'indicatore composito adx+dmi ha proprio la funzione di indicare al trader il momento migliore per entrare sul mercato in relazione alla possibilità che ci sia sufficiente volatilità da permettere una certa direzionalità ed al contempo quella di dare l'idea della direzione presunta del mercato stesso. Le combinazioni sono proprio: dmi+>dmi- direzione rialzista e viceversa, mentre in entrambe le situazioni l'adx deve essere sopra un certo valore (qui inindicato a 30 ma potrebbe essere diverso a seconda delle attitudini del titolo o mercato considerato ad una maggiore/minore volatilità). Per quanto riguarda l'utilizzo di altri indicatori potresti adottare lo stocastico da interpretare per l'entrata in posizione: girato negativamente darebbe l'ok allo short e viceversa per il long. Il mio consiglio è quello di utilizzare anche e soprattutto dei pattern grafici piuttosto che andare a imbottire la strategia con troppi indicatori. In merito ai future credo che senza l'implementazione di altre regole di trading il sistema sia poco fattibile con particolare riferimento al draw-down da sopportare. Di seguito due grafici di esempio e il back-test sul derivato spmib dall'inizio della sua quotazione.

Grafico nr. 1          Grafico nr. 2         performance  

 

"Ho seguito alcuni corsi di trading e letto diversi libri anche di analisi tecnica e spesso mi è capitato di incontrare argomenti sul tema dei doppi e tripli massimi e minimi. Sono indicati come fortissime figure di inversione che portano grandi guadagni sia nel breve che nel lungo. Anche durante i corsi parecchio tempo ho notato che viene speso per descrivere questa potente figura da usare nel trading. In più ad un corso su Gann mi hanno insegnato che quando il prezzo tocca per la quarta volta un livello al rialzo o al ribasso allora questo livello non riuscirà più a trattenerlo e il titolo sfonderà sicuramente. Questo permette di guadagnare comprando sui doppi o tripli minimi e vendendo sui doppi e tripli massimi e anche se il titolo sfonderà allora girandosi con reverse della posizione si recupererà la perdita dello stoploss e si guadagnerà ancora sulla nuova posizione. Vorrei sapere cosa ne pensi per favore. Grazie alla prossima". (email di Antonio da Siena).

L'argomento può rivelarsi interessante ma ti devo dire subito una cosa: qui risponderò sinteticamente e precisamente, per quanto sia nelle mie possibilità, senza andare oltre, per motivi di tempo principalmente; ti dico subito comunque, per togliere ogni dubbio all'interpretazione della mia risposta, che la spiegazione contenuta nei corsi che hai frequentato a pagamento (dalle slide che mi hai girato) e quella riportata nei libri che mi hai indicato (numerosi devo dire), spiegata in questi tempi e questi termini assume un costo non indifferente. Insomma vorrei dire che per spiegare in questo modo la soluzione in oggetto è abbastanza vergognoso far pagare un contributo a chicchessia. Diverso è andare a sviluppare l'argomento in tutte (tante meglio dire, per non dare assolutamente l'idea di avere la presunzione di onniscienza) le sue sfaccettature e sfumature abituali e non, al fine di identificare quelle situazioni abbordabili, nel contesto di questa discussione, che potrebbero e  dovrebbero permettere di operare proficuamente. Tanto per essere chiari: compro sul livello esatto, poco sopra o poco sotto? oppure attendo che lo tocchi e poi fisso un ordine, sopra/sotto quale prezzo? E dove inserisco l'eventuale stoploss? E il reverse della posizione come, dove e quando lo metto in atto? E che livello stabilisco per il profit su qualsiasi delle posizioni assunte? Oppure lascio correre, ed in tal caso che trailing stop posso utilizzare? E visto che il doppio o triplo massimo o minimo spesso non è preciso al tick come mi pongo rispetto alle quotazioni nell'area interessata?. Ci sarebbero almeno un altro centinaio di domande ma devo dire che già a queste, per la gran parte, né le slide né i libri che mi hai indicato dànno assolutamente una risposta. Riguardo a Gann e la quarta volta che tocca un livello lasciamo perdere, guarda i grafici che ti metto in allegato e fatti un'idea tua; lui ne ha parlato e ha spiegato in modo sufficientemente preciso quando e perchè tale situazione potrebbe avverarsi (e non sempre e comunque o a livello generale, insomma non "alla carlona" come si dice qui da noi). In più il corso di Gann che hai seguito da quel "tizio" (preferisco non chiamarlo trader o analista o esperto finanziario o altro del genere per evitare che nelle tombe dei trader del passato, in particolare dello stesso Gann, si sviluppi un vero e proprio tsunami a causa dello sconvolgimento che potrebbero porre in atto!) è una bufala colossale: con tutti i soldi che chiede per ciascuno dei corsi (a puntate ovviamente, e molte anche) forse si potrebbe finanziare un gruppo di scienziati per far resuscitare il mitico trader! Su un banalissimo libro da 30/40 euro trovereste più materiale che non ai suoi corsi "lussuosi" (si, per lui chiaramente). Se bastasse questo per fare i soldi lavorerei sui grafici a 1 tick tutto il giorno e farei milioni di euro all'anno con pochi spiccioli!.

Quello che invece tecnicamente vorrei dirti è che si può certamente lavorare sui livelli determinati da massimi e minimi ripetuti, e non mi perderei a stabilire se si tratta di doppi o tripli massimi/minimi, piuttosto valuterei il fatto puro e semplice che quei prezzi sono già stati toccati altre volte in fase estrema di un movimento. Il senso deve essere ricercato sì in una delle dichiarazioni di Gann (la legge sulla vibrazione) ma deriva più facilmente dalla logica del discorso di fondo: se un livello o un'area di prezzi viene ripetutamente toccata da un titolo o da un mercato in un certo lasso di tempo (di breve, medio o anche lungo termine) allora, evidentemente, il titolo o il mercato in questione a quel prezzo saranno maggiormente sensibili rispetto ad altri valori (e senza offesa, basta pensarci su un attimo, così si risparmierebbero i soldi dei corsi almeno su questo argomento). Ne deriva dunque una sorta di condizionamento psicologico per l'investitore che sarà tentato, a questi valori, di prendere decisioni operative che invece altri livelli di prezzo non sollecitano. Può darsi che tornerò sull'argomento più avanti ma la materia è varia e vasta e dubito possa essere esaustivo un articolo, pur ampio e specifico (spera l'autore) che sia; occorrerebbe invece affrontarlo ed elevarlo a discussione comune con tanto di esempi, dubbi, sfumature e idee, critiche costruttive e autocritiche. Dico solo che la strategia può diventare utile se implementata con regole precise e meccaniche che nulla devono lasciare al caso e/o all'interpretazione personale, con particolare riguardo alle entrate sui livelli definiti ed allo stoploss da adottare in ogni situazione. Io non faccio corsi (e non penso di essere in grado di insegnare granché) e, purtroppo, devo dire che molti farebbero bene a seguire il mio esempio, invece di spillare denaro a destra e sinistra per così poco. Nel senso: se sono così bravi a insegnare come guadagnare soldi col trading chissà a livello pratico cosa combinano; quindi scaturiscono due considerazioni: 1) uno tiene un corso e insegna a guadagnare ma siccome toglie tempo all'operatività personale deve essere pagato in proporzione (e in base a quanto sostengono molti "insegnanti" della materia ogni ora del loro tempo dovrebbe costare migliaia di euro, visto che guadagnano soldi a palate con le loro tecniche che non possono rivelare salvo che dietro compenso ai corsi!), a meno che non li facciano a borsa chiusa. 2) visto che da sempre la pubblicità è l'anima del commercio, perchè prima di "vendersi" ai corsi non fanno qualche bella competizione tipo la TopTrader Cup, dimostrando quanto valgono le loro strategie? Non ci sarebbero più dubbi sulla validità dei loro corsi, qualora decidessero di tenerli, ed allo stesso tempo non faticherebbero a trovare clienti a cui insegnare; qualcuno (troppo pochi ovviamente) l'ha fatto, ma il grosso si guarda e guarderà bene dal parteciparvi!. meditate gente, meditate. A seguire i grafici a titolo di esempio.

Grafico nr. 1          Grafico nr. 2         Grafico nr. 3

 

Più volte in questo periodo mi sono arrivate richieste sul funzionamento del siderografo di Bradley e sulla possibilità di utilizzarlo come strumento di trading. Il siderografo, la cui struttura di calcolo è abbastanza complessa e non ho nessuna intenzione di spiegarla in questa sede (cercando in internet si trova anche qualche programma che lo calcola), può essere utilizzato per aiutare il trader, ma principalmente l'investitore di breve e meglio di medio termine, nella scelta operativa in merito all'apertura oppure alla chiusura di posizioni sul mercato, tramite lo studio delle date che potrebbero e dovrebbero coincidere con più o meno importanti cambiamenti del trend sottostante. Occorre anche precisare che questo strumenti è studiato e applicato principalmente sul mercato azionario americano. Il grafico di fianco dà un'idea di massima dello sviluppo di quanto detto: chiaramente somiglia ad un grafico tradizionale a linea ma in realtà la direzione della linea non riveste alcuna importanza, in quanto sono le date a determinare i possibili cambiamenti, mentre la direzione degli stessi è sconosciuta e da valutare appunto alle date previste (se il trend attuale è al ribasso potenzialmente ci si dovrà attendere un nuovo movimento al rialzo e viceversa). Le tre date segnate sul grafico sono realmente quelle previste per i maggiori cambiamenti del trend tra la fine del 2007 e la fine del 2008: la prima data è quindi già passata e relativa al 22 dicembre 2007 (verificate da voi se ha avuto riscontro oppure no); insieme a queste vengono segnalate poi altre date minori nelle quali dovrebbero invece avvenire, appunto, cambiamenti minori nel trend di fondo. Quelle per il 2008 sono: 8 marzo, 7 aprile e 27 aprile (quelle già passate), quindi 24 maggio, 9 settembre e 20 settembre. Da quello che si può leggere sullo strumento e da confronti fatti personalmente (ma su un periodo non sufficientemente lungo) posso dire che la percentuale di riscontri positivi è rra il 65% ed il 70%, ma il risultato va preso con le molle proprio per quello che ho riportato tra parentesi; in alcuni periodi risulta molto affidabile e preciso, in altri invece sbaglia diverse date consecutivamente. va detto che generalmente occorre dare margine di 1 giorno in più e in meno per le date meno importanti e di 3 o 4 giorni per le date decisive di cui sopra. Insomma direi che può servire qualora si avesse l'intenzione di porre in essere una o più operazioni permettendo una migliore gestione del timing di entrata.

 

22 aprile. Solo per comunicare che sono stati inseriti due nuovi trading system, entrambi overnight, nella sezione apposita dei servizi gratuiti. Uno dei due sistemi è una rielaborazione di un metodo basato sui break di breve termine ed è stato adattato al dax future; è stata pubblicata anche la performance degli ultimi 10 anni di trading con il backtest in tradestation. Il secondo è operativo sull'spmib future: è un aggiornamento di un vecchio ts del sito rinnovato con alcuni parametri legati alla durata delle operazioni ed alla volatilità del mercato. In genere le operazioni sono di breve termine ma talvolta possono sfruttare movimenti più consistenti, anche se difficilmente di durata eccessiva. Per questo secondo sistema la performance parte da ottobre 2007, dalla data cioè di effettivo utilizzo e non esiste, almeno ufficialmente, un riepilogo delle performance passate prima della data di cui sopra.

 

"Ho letto alcune cose riguardo a un tipo di strumento che si chiama evolventi paraboliche, ma non riesco a capire bene di cosa si tratta e soprattutto su che programma posso trovarlo per disegnare sui grafici dei titoli azionari. E' possibile avere qualche indicazione su questo? Grazie per la risposta". (Email di G.T. di Milano).

Le Evolventi Paraboliche sono particolari curve di tipo parabolico la cui funzione può essere rappresentata come una sorta di naturale evoluzione delle ben più comuni trend-lines (come sappiamo tutti utilizzate per determinare tenuta e cambiamenti di trend e per tracciare canali di breve, medio ed anche di lungo periodo). L'autore e creatore delle curve in oggetto ritiene che con la loro applicazione grafica si possa migliorare nettamente, in termini di anticipo su prezzi e tempo, l'applicazione operativa ai mercati di qualsiasi natura, permettendo un approccio più dinamico ma pur sempre sistematico al trading. Dico che "l'autore ritiene" perchè personalmente ho provato le evolventi molti anni fa ma per poco tempo e senza approfondire a sufficienza l'argomento, quindi nel bene o nel male mi limito a rispondere alla mail sulla base di una spiegazione superficiale dell'oggetto tecnico, e comunque esclusivamente basata sulle indicazioni di Cantore (appunto il creatore delle evolventi). Ho comunque letto i due libri sempre dell'autore, sia quello che in generale tratta dell'analisi tecnica tradizionale più qualche accenno a Gann, Elliot, Fibonacci e appunto alle evolventi, sia quello specifico sulle evolventi stesse, ritenendoli entrambi mediamente interessanti. Non mi dilungo dunque perchè rischierei solo di scrivere senza poter dare reali riscontri alle parole, rimandando chi fosse interessato ad approfondire l'argomento a questo indirizzo email: http://www.tk-it.it/Pillole/ToolKit-1.htm.

 

Due righe solo per pubblicare le ultime operazioni eseguite sul ts DAX_60. Il sistema sta attraversando un buon periodo di forma e le performance che sta ottenendo lo dimostrano ampiamente, anche in un momento in cui capitano giornate lente ed in trading range come quella odierna per esempio. In particolare l'ultima operazione è durata abbastanza a lungo (circa sei giornate di trading) ed ha fruttato un gain di circa 160 pti. Attualmente il sistema è flat e oggi non ha preso il reverse short per pochi punti, almeno fino ad ora (19,35). Qui sotto il grafico dell'ultimo periodo (17/3 fino a oggi 8/4)_ ingrandire l'immagine per vederla distintamente -.

Grafico operativo

 

"In uno dei corsi di trading (a pagamento e non poco!) appena fatto mi hanno spiegato una tecnica che riguarda le azioni intraday e volevo un tuo consiglio. In pratica mi hanno insegnato che si deve comprare sopra il massimo dei primi trenta minuti dopo l'apertura e vendere sotto il minimo tenendo la posizione in chiusura e mettendo lo stop sul reverse della posizione nel caso il titolo vada nell'altra direzione e tocchi il livello nel senso opposto; anche in questo caso si tiene la posizione in chiusura mentre se il titolo inverte nuovamente allora sul secondo stop ci si ferma e si chiude la giornata. Mi hanno anche detto che è indispensabile che il titolo su cui vado a operare sia uno di quelli molto volatili altrimenti si rischia di guadagnare troppo poco e con le commissioni la tecnica perde molto. Volevo sapere se ne hai sentito parlare e se la ritieni buona. Grazie" (email di Franco B. - Milano).

Parto dal fondo e ti dico che la strategia è certamente attuabile, che è performante nella media rispetto a moltissime altre strategie e che, almeno secondo me, va almeno in parte modificata nell'attuazione di uno stoploss meno gravoso e di un potenziale profit o più livelli di target. Essendo questo materia di strategie di trading preferisco rinviare te e gli altri iscritti alla spiegazione data proprio ora nella sezione "download" - "strategie di trading" del sito (sotto la voce "Intraday titoli azionari"), dove ho cercato di chiarire la tecnica sia nella struttura di base che nelle sfumature che potrebbero renderla più attuabile in quanto più gestibile dal punto di vista del rischio operativo. Aggiungo solamente che la tecnica in questione, almeno per come te l'hanno spiegata al corso, è abbastanza facilmente reperibile su qualche libro di trading di base sulle azioni ed anche in internet, quindi mi sembra un delitto che faccia parte di un programma a pagamento, ma questa è una mia considerazione.

 

Aggiungo solo questo messaggio sempre con riferimento alla risposta alla mail precedente. Insieme al sistema di cui sotto più avanti provvederò a pubblicare sempre gratuitamente un altro trading system che lavora su barre settimanali, motivo per cui sarà adatto a coloro che hanno pochissimo tempo (o per nulla) e che quindi potranno gestire l'operatività semplicemente inserendo gli ordini il lunedì mattina in apertura e poi non preoccuparsene per tutta la settimana, comunque vadano le cose. Come potrete vedere dai risultati qui sotto ha una buona profittabilità anche in termini percentuali e mira ad un buon rendimento sul capitale investito nel tempo, senza situazioni di overtrading e con la minima partecipazione dell'utente.

Performance

 

"Buongiorno e complimenti per i contenuti del sito. Le scrivo questa email per chiedere come mai, e la cosa posso assicurarle i fa solo piacere, lei fornisce un così alto numero di servizi gratuiti sul suo sito, comprendendo anche dei trading system sui future sia intraday che overnight oltre a commenti operativi e portafogli sulle azioni ecc. E le dico questo perchè proprio in questi giorni il gestore di un noto sito finanziario che pubblicizza trading system a pagamento, alla mia allusione a questa cosa, mi ha detto che per fare una cosa simile o lei è pazzo oppure i sistemi che rende pubblici hanno delle performance da incubo. Dal momento che a me non sembra il secondo caso solo per curiosità le chiedo lumi. Grazie per la risposta". (Ruggero, da ?)

Bene, devo dire prima di tutto che se a lei non sembra che la "seconda" opzione sia quella giusta allora dovrei essere pazzo, come dice il tizio che lei ha interpellato. Diciamo che io mi sento, almeno per ora, relativamente sano e che in merito alle performance, come diceva lei, basta seguire costantemente i servizi per verificarle, se non ci si vuole fidare dei risultati pubblicati. Non so esattamente chi sia il gestore di quel sito ma devo dire che un'idea di massima potrei averla e mi spiego: tramite la pubblicazione reciproca di banner sui siti di trading ci si fa un pò di pubblicità per farsi conoscere; alcuni accettano altri invece non accettano questo scambio ed in alcuni casi, personalmente, mi è capitato che non rispondessero nemmeno al mio invito allo scambio link (anche e  soprattutto ultimamente). Il motivo? Probabilmente perchè se qualcuno trovasse gratuitamente i servizi che loro invece fanno pagare forse molti clienti li abbandonerebbero in un attimo e dunque preferiscono far finta di niente e non rispondermi positivamente e nemmeno negativamente, nel dubbio. La mia risposta comunque è che a me piace moltissimo questo lavoro e sono contento se la cosa risulta di qualche utilità per i lettori, quindi procedo nella mia direzione. Anzi ti dirò: alla faccia di tutti quelli che si rodono il fegato per questa cosa, a breve e probabilmente, pubblicherò un altro sistema sull' SPMib future overnight di brevissimo termine adatto però a chi può investire un certo capitale per contratto e mira ad un investimento che produca buoni frutti nel tempo, quindi niente scalping ma nemmeno trading di posizione. Diciamo che è particolare e quindi al momento opportuno verranno spiegate le caratteristiche di base e sarà indicata la tipologia di persone adatte a seguirlo. Per ora pubblico la performance sul nostro derivato dall'inizio delle contrattazioni.

Performance

 

"Ciao, vorrei chiederti, se possibile, una spiegazione non tanto su cosa significhi momentum in generale ma come è possibile utilizzarlo per ottenere un sistema che mi permetta, in particolare sui titoli azionari e non su future o altro, di operare intraday senza dover rischiare di tenere aperta la posizione e potere sfruttare, soprattutto, il maggiore effetto leva che la banca mi concede sulla piattaforma rispetto alle posizioni overnight. Ti chiedo questo perchè se ne sente parlare in tutte le salse ma praticamente l'unica cosa che ho capito è che quando il momentum di borsa (su titoli ecc.) è positivo allora si deve solo comprare e quando è negativo si deve solo vendere, seguendo dunque il trend in modo tale da non sbagliare andando controcorrente e rischiando continui stop. In sostanza mi piacerebbe sapere come calcolarlo (e non intendo l'oscillatore che non mi sembra funzioni tanto meglio di qualsiasi altro) e come usarlo in modo operativo. Se mi potessi aiutare ne sarei felice. Grazie". (Tony da Genova)

Per prima cosa mi preme dire che non è sempre esatto dire che bisogna andare col trend altrimenti si perdono soldi e si rischiano inutili stoploss (e so che qui i perfezionisti della borsa, dell'analisi tecnica e non, si metteranno le mani nei capelli, ma la cosa non mi preoccupa visto che poi sono gli stessi, in buona parte, che ci avvisano che il trend di breve è cambiato dopo storni del 10/15 o magari anche 20%, bella forza!). E' di gran lunga meglio asserire che è opportuno lavorare nella stessa direzione del trend ma solo fino a che il trend stesso non stia per terminare, altrimenti si rischia in una sola volta di perdere tanto quanto una miriade di stoploss presi nel tentativo di pescare una inversione di tendenza improbabile. Detto questo, valutando il tuo discorso di una potenziale operatività intraday per limitare i rischi connessi con la posizione ma soprattutto per sfruttare il minor margine operativo richiesto, direi che sarebbe meglio basare i propri studi sull'attività dei prezzi dei titoli nelle sedute precedenti in modo da avere una visione della condizione nel brevissimo; cioè se il titolo è in un momento particolarmente favorevole allora è lecito aspettarsi che questo momento continui ancora almeno per una seduta e quindi potremmo pensare di operare a favore del momentum positivo, viceversa in caso di situazione decisamente negativa. A questo ti dico subito che ci sono una miriade di tecniche che danno la possibilità di operare di conseguenza, alcune più interessanti di altre e alcune più performanti di altre; personalmente devo dirti che quasi tutte vanno molto bene in alcuni periodi e male in altri, alternando dunque situazioni interessanti a momenti difficili. Tra queste una di quelle che ritengo più interessante valuta il prezzo di chiusura in base al range della giornata e stabilisce che quanto più il prezzo è vicino all'estremo del range di seduta allora tanto più sarà possibile assistere ad una continuazione del trend in atto anche nella seduta successiva; in aggiunta si attende un ritracciamento, non eccessivo, in apertura di seduta successiva, a parziale ridimensionamento del possibile eccesso di prezzo di chiusura precedente. Una volta rispettati questi parametri si può attuare l'operatività entrando in posizione long (chiusura vicino al massimo e apertura sotto la chiusura precedente) o short (chiusura vicino al minimo e apertura sopra la chiusura precedente). Non faccio i soliti esempi grafici ma preferisco inserire nella sezione download un documento con la spiegazione di questa semplicissima tecnica con eventuali varianti e qualche performance operativa, indicando anche gli aspetti negativi dell'operatività; a brevissimo dunque troverete la strategia pubblicata. Di seguito però metto la performance della strategia su tre titoli a caso e l'investimento per operazione è pari a 10,000 euro.

Performance1       -    Performance2       -    Performance3

 

"Ecco la domanda/chiarimento di ieri, via icq, sull'MACD: personalmente lo uso sul 15min, sul grafico della mia piatta è composto da due linee/medie? che si incrociano fra loro una rossa e una nera, se le quotazioni dell'indice di rif. salgono si distanziano fra loro la differenza viene data da un numero sulla destra del grafico che aumenta da 0 a + 5/10/ecc. a volte però la distanza misurata non segue le quotazioni mentre le due linee si e questo porta a numerosi stop loss ieri  è stata la classica gg. ti chiedo perchè questa discordanza? si seguono di più le medie o la differenza numerica? la quale può essere un anticipatore del mercato? so che è una descrizione banale ma cerco di descrivere l'idea , chiedo troppo "gratis" ? molte grazie per la risposta e senza fretta. Ciao". (Paolo della prov. di Padova)

Ok spiego teoricamente, per quello che so, poi verificate sui grafici che vi ho allegato.

Il macd è un buon indicatore che serve a stabilire sia le potenziali inversioni di tendenza che la probabile fine del trend in atto; il primo caso normalmente viene definito dall’inversione, al rialzo dopo una buona discesa oppure al ribasso dopo una buona salita, dell’indicatore accompagnato dall’incrocio tra le due medie mobili di riferimento (oscillatore e trigger line). Il secondo invece, in attesa dell’incrocio di inversione, potrebbe essere rappresentato dalla divergenza tra i valori dell’oscillatore con quelli del mercato, tipicamente la divergenza che si utilizza un po’ coi vari indicatori più utilizzati dai trader. L’interpretazione nelle varie fasi e sfaccettature possono essere molteplici ma penso che le principali siano da considerare queste di seguito, corredate dai grafici.

Grafico nr. 1

Spiegazione

La tipica interpretazione del macd: inversione e incrocio con la sua trigger e dunque possibile movimento su una nuova tendenza. Da notare che in ogni caso si verificano spesso diversi falsi segnali e per ovviare, solo in parte ovviamente, a ciò si possono introdurre due parametri: il primo è rappresentato dalle trend-line riportate sul grafico e che servono come conferma per l’inversione del trend quando l’incrocio sull’oscillatore è già avvenuto, il secondo invece è di tipo interpretativo. In sostanza occorre considerare gli incroci che avvengono successivamente ad un incrocio principale e spesso abbastanza lontano dal livello di neutralità come potenziali falsi segnali; ciò significa possibilmente non entrare in posizione su uno di questi segnali oppure monitorare immediatamente la posizione assunta sempre con le trend-line in concomitanza con eventuali divergenze sull’oscillatore stesso.

Grafico nr. 2

Spiegazione
 

La seconda considerazione riguarda proprio le divergenze come rappresentato sul grafico; generalmente tale situazione tende a mostrare una condizione di eccesso di prezzo sul movimento corrente e la potenziale imminente fine dello stesso con inversione di tendenza. Sul grafico si vede bene come il prezzo scenda su un minimo inferiore mentre l’oscillatore segni un minimo relativo superiore; la conferma, come già detto nella pagina precedente, di inversione con incrocio e rottura della trend-line in questi casi assume maggiore importanza proprio perché rafforzata da questa divergenza.

Grafico nr. 3

Spiegazione

L’altra condizione vede la divergenza tra la direzione dell’oscillatore e della trigger nei confronti invece dell’istogramma delle differenze; in sostanza, come evidenziato sul grafico sopra, anche in questo caso è possibile assistere ad un potenziale estremo di prezzo in virtù proprio della discordanza tra i valori; ciò comunque è riconducibile ancora una volta alla divergenza tra oscillatore in una delle sue componenti in particolare ed il prezzo di mercato, quindi valutabile sempre come indicato in precedenza.

 

Come già detto in precedenza ogni tanto metterò l'aggiornamento dell'operatività sul sistema a base oraria studiato in particolare per l'eurostoxx ma adattabile anche a fib e dax future; ricordo che l'idea è partita da un visitatore del sito ed il suo metodo di base è stato modificato nella figura di pattern grafico e implementato da un indicatore di momentum. Al momento i risultati sono veramente interessanti, soprattutto perchè l'operatività è tranquilla e non crea problemi particolari all'operatore, il quale non è necessario che osservi grafici continuamente ma semplicemente ogni tanto durante la giornata e avendo dei livelli ben precisi sui quali tradare il mercato. Di seguito le operazioni effettuate dal sistema negli ultimi 8 giorni.

Grafico

 

"Ho studiato parecchi grafici cercando di trovare una strategia che mi permetta di entrare short e long sui titoli azionari per operazioni che nascono come breve termine ma che potrebbero diventare anche di maggiore durata in caso che il titolo si muova bene nella direzione dell'operazione, Per questo credo che l'oscillatore RSI può essere interessante proprio per prendere la posizione ma anche per uscire o addirittura per invertirla. In pratica però invece di comprare subito quando si va sotto 30 oppure di vendere subito quando si va sopra i 70 di valore dell'RSI aspetto che l'oscillatore rientri dalla zona e piazzo l'ordine di entrata a mercato. Una volta eseguito l'ordine allora metto lo stop sopra il massimo oppure sotto il minimo che il titolo ha appena fatto. Anche se più o meno mi sembra che più di metà delle operazioni non vanno bene le restanti positive compensano ampiamente le perdite e fanno guadagnare discretamente. Se per favore puoi darmi un consiglio te ne sarei grato. Buon lavoro. (Email di Alex della prov. di Padova).

La situazione che mi proponi non è diversa da quella in cui gli strumenti utilizzati per la strategia di trading sono le medie mobili, salvo per il fatto che mentre le medie fanno entrare in posizione, teoricamente, a trend già avviato, l'rsi tende a generare segnali prima che il trend sia già definito. Entrambi hanno percentuali di successo non molto elevate e guadagnano molto bene durante le fasi molto direzionali che durano parecchio tempo, trovando condizioni favorevoli a lasciar correre i profitti che in tal caso diventano consistenti anche in una singola operazione. Lasciando perdere le medie di cui mi sono già occupato e che in altre occasioni mi occuperò certamente, direi che l'operatività come la intendi tu in effetti genera segnali molto frequenti e, quando il trend è ben definito e direzionale, si tratta quasi sempre di falsi segnali; inoltre quando tu intendi dire che se il mercato dopo il segnale gira e fa un buon movimento in direzione favorevole devi mettere in conto che sarà necessario che l'oscillatore, una volta entrato in zona ipercomprato/ipervenduto (inevitabile se il movimento è ben strutturato e durevole) allora non deve rientrare in zona neutrale mai, altrimenti la situazione causerebbe immediatamente un reverse della tua posizione. E in casi di trend prolungati si verificherebbero parecchi stop indubbiamente. Penso invece che il modo migliore per usare l'rsi, volendolo fare, sia valutarlo in base alla minore o maggiore predisposizione dell'oscillatore, nel momento considerato, a stare in ipervenduto o ipercomprato, piuttosto che invertire verso la posizione opposta. In tal caso si riuscirebbe ad avere la conoscenza, presunta chiaramente, della predisposizione o meno all'inversione di tendenza oppure alla continuazione in direzione. Ti mando alcune spiegazioni in merito, qualche risultato sui titoli che mi hai mandato in grafico come esempio e qualche idea su come utilizzarlo. Di seguito invece metto due grafici sullo stesso documento: il primo è l'utilizzo classico così come me lo hai spiegato, il secondo è in base al timing di entrata in contrarian strategy oppure, per evitare il più possibile falsi segnali, la determinazione di condizioni che annullano proprio l'entrata segnalando la possibilità di continuazione del trend (non viene qui spiegata l'interpretazione dell'oscillatore per sfruttare il timing di entrata).

Grafico Rsi

Grafico Rsi  timing

 

"Ti disturbo solo per chiederti un parere: ho trovato in internet su un forum un tizio che dice di usare l'incrocio tra due medie mobili per operare intraday sul nostro spmib derivato e usando anche il grafico a un minuto. Ritiene che riesce a fare più del 60% di operazioni in utile e chiude sempre prima della fine della giornata. Dice che le medie migliori da usare sono la 9 e la 18 accoppiate oppure la 5 e la 25 sempre nello stesso modo. Gli ho mandato un messaggio per chiedere alcune cose e mi ha risposto in merito che lui non usa né stop loss né profit ma semplicemente si gira quando arriva il segnale contrario. Io ho provato a guardare i grafici e devo dire che in effetti mi sembra interessante, anzi forse è anche vero che si guadagna più del 60% delle volte. Visto che tu poni molta attenzione a queste cose mi piacerebbe avere indicazioni sulle reali possibilità. Grazie a presto." (Email di Jacob di Milano.).

La risposta sarà abbastanza breve, non perchè non voglia dedicarti del tempo ma semplicemente perchè la situazione è simile ad un'altra richiesta di poco tempo fa, solo che la precedente si riferiva ad una operatività giornaliera e non intraday, ma la sostanza della mia risposta non è poi così differente. Diciamo che lavorando intraday e con grafici ad un minuto il numero di operazioni risulta abbastanza elevato e quindi prima di tutto occorrerà dare un occhio alle commissioni che dobbiamo pagare a fine giornata; la seconda cosa è sempre legata al fatto che questo metodo paga sicuramente molto nei momenti di forte trend, è abbastanza neutrale in situazioni intermedie, quando cioè il mercato cambia più volte direzione durante il giorno ma comunque effettua movimenti di una certa consistenza, mentre è decisamente penalizzante quando il derivato si muove poco e continua a rimbalzare o ritracciare dagli stessi livelli di supporto/resistenza abbastanza ravvicinati. Questa ultima situazione impone frequenti cambi di posizione e anche se ogni uscita con rientro costa pochi punti si rischia di accumulare numerosi operazioni in perdita consecutivamente. Va anche tenuto presente, e non è cosa da poco, che questi metodi vivono periodi ottimi con percentuali di successi entusiasmanti e grandi guadagni e periodi invece buii in cui le perdite, piccole o grandi che siano, si susseguono numerose e, dopo un pò che si accumulano, pesanti. Una buona cosa sarebbe studiare una strategia complementare che serva a stabilire quando il mercato ha maggiori possibilità di effettuare movimenti di una certa entità, e ciò permetterebbe di scartare molti trade possibili ma non redditizi; il problema di questo tipo di ottimizzazione è che il più delle volte si tolgono sia trade perdenti che trade invece interessanti e quindi molto spesso si riesce solo a migliorare la performance percentuale ma si peggiora il risultato finale. Qui di seguito riporto un paio di risultati da visionare su cui meditare, via email ti mando qualche idea; guardando i risultati si nota che, nonostante oggi il metodo avrebbe prodotto dei guadagni, dall'inizio (periodo più lungo) e cioè da febbraio 2007 fino a gennaio 2008 si sarebbe navigato costantemente in perdita e anche di parecchio calcolando il drawdown massimo e solo nell'ultimo periodo si sarebbe invece recuperato. Inoltre va considerato anche che in un anno circa si sono fatte quasi 3000 operazioni (praticamente quasi 6000 eseguiti) ve la sentite di seguire un metodo in queste condizioni psicologiche?

Performance

 

"Ti seguo ormai da parecchio e poco tempo fa sono rimasto sorpreso dall'articolo pubblicato su omissis (nome e cognome) del sito omissis riguardo le sue previsioni che, in effetti, sono state completamente sbagliate, ma guardando poi i suoi vari commenti si legge che in realtà lui afferma di averle sempre azzeccate tutte (ed inoltre in prima pagina pubblica un numero incredibile di email di ringraziamento dei suoi iscritti, a suo dire moltissimi, che guadagnano sacchi di soldi). Dico questo perchè è la prima volta che fai una cosa del genere, per il fatto che ti sei sempre e solo occupato del tuo sito con i servizi e le analisi senza preoccuparti di quello che si trova in giro su internet (tanta immondizia sicuramente e non solo in questo settore). La mia domanda quindi non è tecnica ma semplicemente per chiederti se la tua è una battaglia personale oppure qualcosa di più profondo. Grazie per la risposta e buon lavoro". (Email di Teo di Cava d. T.).

Dunque, non so da dove cominciare quindi rispondo un pò a ruota libera, precisando che queste discussioni sono conseguenza di Vostre richieste di spiegazioni e dunque, in questo modo, rispondo a più persone contemporaneamente. La prima sensazione è che in genere chi lavora seriamente non ha bisogno di pubblicare tutta una serie di mail di ringraziamenti e adulazioni varie al "genio" che ritiene di essere, ecc.ecc., così come le persone serie, clienti del sito, non scriverebbero certi messaggi molte volte corredati di parole volgari e toni certamente poco raffinati (a me non succede per esempio, le mail sono sempre pulite e corrette). Insomma signori, i genialoidi, di qualsiasi settore si parli, quanti sono al mondo? Certamente non molti, e dunque secondo voi un genio della borsa starebbe a fare quello che fa questo tizio? No, non credo proprio, e fate attenzione: se fosse anche per magnanimità e cortesia verso il prossimo, allora non sarebbe necessario nemmeno chiedere i 100 euro per l'abbonamento, dal momento che con niente, o quasi, dice di fare montagne di soldi; e che miseria sono dunque i soldi dell'abbonamento in confronto a questi incredibili guadagni? E poi avete visto quanto costano i suoi corsi? Praticamente un'inezia, come a dire che qualche decennio fa, il noto Sig. Bill Gates, genio (lui si) dell'informatica, avesse deciso non di mettere in piedi un'azienda che oggi potrebbe governare il mondo, ma piuttosto si sarebbe messo a insegnare a chiunque come farlo, e per la modica cifra di 100 $!!! E chi alza la mano per obiettare, per favore, torni subito a casa (casa di cura intendo). Quindi passiamo a parlare delle sue presunte (anzi "presuntissime") analisi azzeccate in pieno. Per prima cosa ho letto parecchie volte, praticamente quasi sempre negli articoli che ho visionato, che quando prospetta un max o min del mercato occorre considerare un 10 o 15% di margine di errore temporale, "come diceva sempre il grande Gann"; bene, direi che "diceva sempre il grande Gann" non nè molto corretto, dal momento che sul trader ho letto di tutto e di più e se qualcosa mi è sfuggito, possibile, certamente però posso affermare che non ho mai trovato riferimenti di quel tipo (quindi al massimo l'ha detto una volta e non sempre, altrimenti l'avrei letto in continuazione pure io). Anzi, gann si vantava proprio e spesso del fatto che le sue previsioni temporali erano sicuramente e assolutamente precise e dunque niente 10-15% di margine ("when time is up the trend changes" era il suo motto, figuratevi!). E comunque, confermando che vi credo tutte persone intelligenti e riflessive, non avrete mancato di notare due cose: la prima è che un 10-15% significa alla fine 15%, perchè comunque se sballasse di un 14,5% la previsione sarebbe azzeccata comunque e quindi ciò torna solo a esclusivo vantaggio di chi scrive e non di chi legge e interpreta. La seconda: se ragiono su base annuale e prevedo un minimo a settembre io ho la possibilità di azzeccare la previsione se il minimo avverrà tra luglio e novembre (15% in più e 15% in meno), e volete che un minimo, relativo o assoluto, di breve o di medio, prima o poi non arrivi? Lo fa praticamente sempre! Se poi ragiono su base intraday per esempio sul dax e dico che intorno alle 16 il mercato farà un set-up allora avrò centrato la previsione se questo minimo o massimo verrà fatto tra le 13,56 e le 18,06, insomma praticamente quasi ogni giorno nell'arco di più di quattro ore ci sta un inversione, relativa o assoluta che sia. Addirittura poi in una mail che gli esprimeva dissenso perchè diceva di aver preso un minimo mensile prima di un bel rialzo, in quanto in realtà il mese era stato ampiamente positivo e senza storni e quindi la sua previsione era invece completamente sbagliata, aveva risposto che il minimo c'era stato ed era bello evidente, segnalando sul grafico un minimo a 1 giorno, all'interno di una settimana rialzista ed in un mese rialzista (incredibile!) dicendo che quello era il minimo atteso con trepidazione (un pò come Prechter che con gli studi sulle onde preventivava ribassi secolari già nel '90, e certo che poi nel 2002 si è verificato, ma per favore!). Quindi per favore signori smettetela di credere agli asini che volano; anzi, sarei grato a tutti se si fermassero un attimo a meditare sulla propria condizione mentale: le persone sane sono le benvenute, gli allocchi girino sul sito del "genio della borsa", e per come mi è sembrato fino ad ora, credo che resterete tutti qui dal momento che di allocchi tra i  miei visitatori assidui e clienti non ce ne dovrebbero essere. Se invece fosse veramente un genio allora a breve prenderà il nobel per la finanza. Ma mi sorge solo un'ultima domanda, riferita in particolare a quello che lui chiama scalping intraday per portare a casa i pochi punti: ma se ha così tanti clienti, e felici per giunta, per esempio sul fib, dopo il 5° o 6° che inserisce l'ordine, gli altri quanto slippage si prendono, visto che il nostro derivato non è poi così liquido soprattutto nei momenti tranquilli del mercato? Meditate anche su questo, perchè chi fa scalping seriamente usa un numero chiuso altrimenti col cavolo che riesce ad entrare sul mercato a prezzi ragionevoli con certi strumenti!. Grazie a tutti e buon lavoro (mi auguro per Voi con un 10-15% in più di stipendio ovviamente).

 

[..] volevo sentire un suo consiglio riguardo una tecnica che sto mettendo a punto per operare sui titoli sul grafico daily. Praticamente si tratti di usare le bande di bollinger per entrare sia long che short sulla rottura e mettere lo stop usando invece il sar. Una volta entrati se il prezzo inverte on il sar allora si esce e si va flat. Devo dire che su alcune prove fatte mi risulta veramente interessante. Cosa ne dice? Ha suggerimenti in merito? grazie per la risposta. (email di Custer, che credo sia un soprannome, della provincia di Roma).

La risposta esaustiva corredata da una serie di indicazioni per implementare il metodo e per renderlo maggiormente efficace l' ho spedita direttamente al mittente della mail sopra, mentre qui mi limiterò a chiarire che l'utilizzo delle bande di bollinger some sistema di breakout non è molto diverso da altri sistemi che cercano di sfruttare movimenti di una certa ampiezza una volta che gli stessi si sono presumibilmente definiti. In pratica il vantaggio è che se il momento è quello giusto i risultati non si fanno attendere e generalmente sono interessanti,in caso contrario si rischiano più uscite in perdita consecutive a causa di falsi segnali. In buona sostanza come tutti i trend follower guadagna nelle fasi direzionali e perde, più o meno, nei periodi di trading range. Giusto e opportuno quindi applicare, come spiegato nella mail di risposta in modo particolareggiato, un indicatore di momentum in aiuto per la definizione della volatilità del mercato, nonché un indicatore di trend che ci aiuti a capire se il trend superiore è nella nostra direzione oppure non lo è. Qualche esempio per capire quanto detto nella prima parte della risposta.

Grafico

 

In riferimento ad una richiesta nata dal forum del sito spiego in due parole l'indicatore denominato BLine. Si tratta di un oscillatore che può essere utilizzato con diversi parametri, tutti di default, a seconda che si usi per il brevissimo, il breve ed il medio termine, rispettivamente con i valori 5-3-3, 9-3-3, ed infine 35-10-1; i parametri di riferimento sono indicativi del valore temporale assegnato all'indicatore di base utilizzato per la composizione dell'oscillatore, cioè la media mobile del valore mediano della seduta di trading (max di seduta + min di seduta, diviso per due) considerato però nel suo valore massimi sul periodo appunto determinato dalla lunghezza standard. L'uso che ognuno può farne è personale, ma nella sua destinazione standard è certamente simile all'utilizzo che si fa dell'oscillatore stocastico, quindi ipercomprato/ipervenduto e divergenze (se a qualcuno interessasse la formula in easy language basta che me la richieda via email. Di seguito qualche grafico per vederlo con i diversi parametri.

Grafico

 

Visto un certo numero di email che arrivano richiedendo informazioni sul metodo di trading sull'eurostoxx già in precedenza pubblicato vi rinnovo il grafico comprensivo delle ultime operazioni che la tecnica avrebbe permesso di eseguire, compreso l'ultima appena chiusa. In effetti il metodo si sta rivelando molto proficuo soprattutto riguardo alla percentuale di successi sul totale delle operazioni. Non mi dilungo e rimando a quanto scritto nell'articolo precedente e che potrete trovare in questa pagina.

Grafico

 

La mail, che riprende una richiesta fatta sul forum da "Napo", interroga sull'utilità di usare i metodo di Gann nell'operatività di lungo termine; non riporto né il contenuto né la risposta che peraltro è già stata data, in parte, anche sul forum, ma mi limiterò a pubblicare uno dei grafici spediti in risposta, corredandolo di qualcuna delle indicazioni allegate. Per altri chiarimenti resto a disposizione.

Grafico

 

[..] Con questa email volevo chiederti un consiglio su Tiscali, anche se data la condizione in cui mi trovo so già che sarà difficile. In pratica, insieme ad altri titoli qualcuno dei quali è andato bene fino all'anno scorso e qualcuno invece male nonostante i rialzi degli ultimi anni, Tiscali mi era stata consigliata come ottimo acquisto, visti i pezzi, nel 2004 quando era circa a 6 euro (prezzo che ho visto solo nei due-tre giorni in cui ho acquistato e poi basta) con prospettive di raddoppiare entro 2-3 anni al massimo, ed invece oggi me la ritrovo a un quarto del prezzo di acquisto!! Pensi che ci siano speranze di vedere almeno la fine del tunnel buio in cui mi sono addentrato? Grazie per la risposta. (email di Riccardo di Milano).

Come dici tu dare una risposta in queste condizione è assai dura; ad essere sinceri, utilizzando l'operatività di medio e lungo termine come te la presento ora nel grafico allegato, pur essendo entrati tardi a 6 euro circa nel periodo che hai indicato nel resto della mail, c'erano diverse possibilità di stopparsi a 5,5/5,6 euro ed anche eventualmente poco sopra i 5 euro, ma ovviamente se ti è stata venduta per il raddoppio dei prezzi in 2 - 3 anni sarebbe stato ovviamente poco saggio per chi ti ha consigliato farti uscire a -10 o a -20%!. Quello che farà fra qualche anno io purtroppo non te lo so dire, come già spiegato altre volte il futuro ho molte difficoltà a prevederlo, a differenza di molti miei colleghi che lo conoscono senza mai avere dubbi, quindi ti posso solo dire che attualmente, per quello che mi riguarda, la posizione sul titolo è saldamente short e tornerà neutrale solo sopra il livello indicato sul grafico poco sopra agli attuali livelli. Dovresti perciò valutare quanto impegna del tuo capitale questa posizione, le tue aspettative e quanto la situazione incide sulla tua psiche ed in base alla somma dei risultati prendere una decisione. L'unica cosa che posso aggiungere è che se decidi di lasciare andare e sperare in futuro che la situazione migliori armati di grande pazienza e ricordati che il tuo obbiettivo iniziale rea 12 euro, quindi da qui circa l'800%, in pratica dovrai attendere anni di salita ed una nuova bolla speculativa. Ciao a presto.

Performance

 

Le invio questa mail per avere un consiglio. Faccio trading da qualche anno con risultati alterni e devo dire che il bilancio in generale è in passivo; ho utilizzato varie tecniche, prevalentemente sui future dax, fib ed eurostoxx, in particolare overnight perchè l'intraday si è rivelato quasi sempre un disastro, ma in effetti nessuna di queste, nemmeno tra quelle molto complesse che ho studiato sui libri o imparato ai vari corsi (alcuni anche molto costosi) funziona veramente. Nel senso che ciascuna di esse in alcuni periodi va bene, ma in altri spesso si rivela disastrosa o quasi e quindi non riesco a decidermi su cosa fare. Ora qualcuno mi ha detto che le strategie migliori sono sempre quelle più facili da applicare e mi ha consigliato di usare la rottura sopra e sotto una media mobile per fare le mie operazioni, semplicemente e senza introdurre stop di varia natura o profit su certi livelli ecc., perchè altrimenti la situazione non sarebbe così profittevole come in origine (mi consiglia di usare la 50 periodi come media esponenziale). Cosa ne pensa in merito? Grazie per la risposta. (Email di Massimo Neri).

Il primo consiglio è quello di provare a studiare personalmente qualche strategia, associando idee personali e altre assorbite dal tuo iter didattico come dici sopra, e utilizzare un software tra i tanti in commercio che ti permetta di valutarne le performance nel tempo e non solo in certi periodi. Il secondo è quello di dare un'occhiata alla sezione "download" di questo sito (ti invio la password gratuita per iscriverti) che sicuramente qualche consiglio e/o idea in più te la potrà fornire e comunque male non ti farà. Il terzo consiglio è quello di non lasciarti convincere che un metodo semplice funziona meglio di uno più complesso, semmai è meno laborioso da mettere in pratica e più agevole da gestire, ma solo questo direi. Per quanto riguarda invece il discorso principale relativo all'utilizzo di una media mobile esponenziale a 50 periodi ti posso solo far vedere i risultati su dax, fib ed eurostoxx che sono i futures sui quali tu operi, da quanto scrivi nella mail. In primo luogo puoi vedere la differenza tra risultati ottenuti con media mobile di tipo esponenziale e media mobile semplice, notando immediatamente che la semplice è di gran lunga più performante; in secondo luogo, pur essendo vero che alla lunga la strategia si rivela vincente, è anche vero che devi essere disposto a subire e quindi sopportare un drawdown non certamente molto leggero, ma soprattutto devi accettare che alcuni anni si chiudano in negativo come si può facilmente vedere dai fogli excel. Inoltre, visto appunto il drawdown massimo, occorrerà avere a disposizione almeno 100.000 euro di capitale per ogni contratto future dax e fib, ed almeno 35/40-000 per l'eurostoxx; in sostanza ti consiglierei, volendoli fare tutti, di mettere a disposizione almeno 240/250.000 euro. Attenzione poi all'operatività sull'eurostoxx poichè, anche se in futuro non si può mai dire, ad oggi e da quando è stato quotato la strategia è in perdita. Spero di esserti stato utile e ti invito a studiare personalmente i mercati ed eventualmente appoggiarti a qualcuno che seriamente ti possa dare una mano a sviluppare le tue idee (in pratica a chi è competente ma non ti chiede troppi soldi per darti una mano). Di seguito i risultati.

Performance

 

"[...] Devo dire che certe volte mi sento più sfortunato che incapace, altre volte succede il contrario. Insomma ci sono periodi in cui seguo e guadagno, altri periodi sono negativi e se perdo per più di un giorno mi fermo perchè ho paura che il periodo negativo duri ancora; puntualmente la situazione gira e io, dopo aver preso le perdite, non partecipo ai guadagni che seguono. Poi decido di cambiare gli stop, altre volte di lasciar correre o di mettermi un profit fisso, insomma continuo a modificare strategia e alla fine le cose vanno sempre peggio. Sono sempre più confuso e soprattutto il mio conto scende, anche se non in modo tragico perchè essendo agli inizi opero col minifib. Se possibile ti chiederei un consigli in merito. ((Email di Serse della provincia di Modena).

Prima di tutto complimenti per il nome, certamente e storicamente molto carismatico, anche se agli appassionati ed i simpatizzanti della Grecia antica suonerà un po' inquietante. Per il tuo quesito non mi sento in grado di darti dei consigli, posso solo dirti che quello che stai passando tu è un passaggio quasi obbligato per chi è agli inizi, per qualcuno dura poco e per altri molto di più, ma se ci lavori seriamente vedrai che riuscirai a cavartela. Posso solo farti leggere un articolo relativo ad un grande trader internazionale pubblicato in internet; a mio tempo, anche se l'articolo non era questo, l'aver letto il suo caso (e non solo) mi è stato molto utile. Buon trading. Segue articolo

Michael Marcus

Michael Marcus iniziò la sua carriera nel mondo borsistico come analista finanziario presso una nota brokerage house statunitense; dopo un breve periodo decise di divenire un gestore professionista presso una compagnia specializzata nella gestione di patrimoni di terzi sui mercati azionari e delle materie prime. Marcus divenne non solo il miglior gestore del gruppo, ma in dieci anni portò il capitale conferitegli in gestione a un incredibile multiplo di 2500 volte! È opportuno ricordare, quando si pubblicano questi dati che appaiono sicuramente inverosimili per gli investitori italiani, che negli Stati Uniti tutte le performance pubblicate da un gestore professionista sono verificate dagli organi di controllo competenti, che garantiscono per la loro autenticità. Tornando a Marcus, il suo inizio nel settore borsistico non è sicuramente stato dei più entusiasmanti. "Avevo diciassette anni quando un amico mi convinse ad affidargli i miei risparmi (circa 1000 dollari) per investirli. Mi allettò assicurandomi che in sole due settimane avrebbe raddoppiato il capitale grazie alla sua incredibile bravura. La cosa mi entusiasmò tanto da non chiedergli neanche come avrebbe fatto! Naturalmente finì con il perdere tutto, ma l'occasione mi diede modo di entrare per la prima volta in una grande brokerage house, la Reynold Securities di Baltimora. Era un posto impressionante, grande, spazioso e soprattutto odorante di denaro. Fui subito attratto dall'enorme tabellone con i prezzi che dominava su un salone open space, e sul quale si potevano vedere le quotazioni; però eravamo così distanti che per poter seguire i prezzi dovevamo servirci di un piccolo binocolo fornito dalla casa, la qual cosa rendeva il tutto più eccitante. Sembrava di essere alle corse dei cavalli". Dopo quell'esperienza negativa le cose non migliorarono molto per Marcus, che concluse altre operazioni in perdita, questa volta gestite personalmente. Da notare che la maggior parte dei grandi gestori di oggi ha iniziato la propria carriera con perdite anche consistenti, che sono forse servite a maturare un forte senso della disciplina. Marcus attraversò nei primissimi tempi un periodo di crisi simile a quello vissuto da Brace Kovner, e per qualche mese cercò un impiego in campi diversi da quello borsistico. Si ritrovò però assunto come analista finanziario presso la Reynolds Securities, con l'espresso divieto, in qualità di analista, di operare direttamente in Borsa. "Nonostante non mi fosse permesso, non riuscii a resistere, e chiesi del denaro in prestito a mia madre, a mio fratello e alla mia ragazza; le cose continuarono però ad andare storte, e persi ancora gran parte del capitale, finendo in uno stato di depressione pura". La svolta avvenne con l'incontro con Ed Seykota, dal quale Marcus ottenne consigli vitali per la sua gestione. "Ed Seykota era e rimane un vero e proprio genio, un uomo inimitabile e irraggiungibile. Quello che ho imparato da lui è l'essenza stessa della gestione, oltre a una serie di qualità che penso mi abbiano completato anche come persona. Per esempio, riuscii a comprendere l'esatto significato della parola pazienza solo quando vidi Ed restare scoperto sull'argento per mesi e mesi, nonostante tutti pensassero che fosse imminente una risalita. Nonostante l'accumularsi dei profitti, Ed tenne duro fino all'ultimo, ben conscio del fatto che nessuno potrà mai dire quando un bottom è un bottom, fino a che questo non si sia verificato. "Un altro caso si verificò durante il fortissimo rialzo di un titolo su cui sia io che Ed aprimmo posizioni contemporaneamente. A un certo punto registravo una performance superiore al 100% e vendetti tutto, nella convinzione che i prezzi erano ormai al massimo; Ed tenne invece aperte le sue posizioni, e le incrementò ancora, rimproverandomi per aver mollato. Per 55 giorni consecutivi il titolo continuo a salire incessantemente. Alla fine il prezzo a cui Io vendetti era quadruplicato. Durante quel periodo raggiunsi un livello di depressione tale da dover ricorrere a dei farmaci per andare al lavoro. Un giorno uno di questi mi provocò uno svenimento proprio mentre stavo prendendo il metrò; da allora smisi di gestire per un po' di tempo, e quando ripresi non mi scordai mai di non chiudere una posizione se il trend è ancora in atto". Essendo Marcus un discepolo di Seykota, è chiaro che la sua operatività riflette completamente quella del suo maestro. Marcus è quindi un "trend follower", che basa la sua gestione sull'analisi tecnica piuttosto che su quella fondamentale. Contano comunque anche altri elementi nella sua gestione, come lui stesso { dichiara: "II segreto principale consiste nel ridurre al minimo il numero delle operazioni. In realtà si dovrebbe aprire una posizione solo quando coesistono elementi positivi di natura tecnica, fondamentale e "di mercato", ovvero del clima generale. I dati fondamentali devono evidenziare uno sbilancio tra domanda e offerta che possa portare a una tendenza precisa; i dati tecnici, ovvero i grafici, devono confermare che i prezzi possono muoversi nella direzione prevista; il mercato deve infine reagire positivamente alle notizie sul titolo, screditando quelle negative (in caso di tendenza rialzista)". Da Michael Marcus si possono trarre utili insegnamenti, primo fra tutti quello di non abbattersi per gli inevitabili periodi neri che fanno parte della vita di ogni investitore o gestore. In secondo luogo Marcus conferma la validità della teoria del trend following, ovvero dell'operare in tendenza. Una teoria che in Italia ancora pochissimi seguono: quelli che guadagnano.

 

"[...] Nel suo ultimo articolo ho letto che avrebbe presto pubblicato un documento per spiegare l'operatività con il keltner channel, ma ancora non vedo nulla al riguardo; l'idea è stata abbandonata oppure è solo questione di tempo? L'altra domanda è se il k.c. può essere utilizzato anche su grafici intraday e su che timeframe eventualmente. Grazie della risposta. (Email di S.B. di Opera).

La risposta alla prima domanda è che la pubblicazione di una delle possibili strategie con il Keltner channel non è stata sospesa e nemmeno rimandata, solo ho necessità di un po' di tempo visto che ho altre (e molte anche) cose da fare e questa non è al momento prioritaria, ma dovrebbe essere in dirittura di arrivo e quindi la pubblicazione non dovrebbe tardare. In merito al secondo quesito posso dirti che la situazione non è diversa che si tratti di intraday o daily, l'importante è che il movimento sia di tendenza onde evitare di incorrere in continui falsi breakout di una condizione di lateralità. Di seguito un esempio intraday sul future Eurostoxx.

Grafico

 

"Ho letto l'articolo nella sezione download relativo al Keltner channel e sto provando a creare una strategia di trading che mi permetta di operare in particolare sui titoli azionari (ho visto che sui future ci sono troppi problemi a causa dell'alta volatilità e soprattutto della leva finanziaria). In effetti alcune volte si riescono a prendere dei bei movimenti sia al rialzo che al ribasso ma spesso, invece, entrare sulla rottura del canale si rivela un entrata vicino ai massimi/minimi di breve o brevissimo ed il titolo poco dopo cambia direzione e prende lo stop loss (che io utilizzo di tipo finanziario, nel mio caso il 5% massimo di perdita). Ho provato allora ad utilizzare alcuni oscillatori come per es. lo stocastico e l'rsi, entrambi sia con i parametri standard che modificandoli più volte per provare se funzionavano meglio ma la situazione non solo non è cambiata ma ha creato moltissimi segnali contradditori che limitavano notevolmente i segnali. In allegato ti invio le indicazioni delle varie prove fatte, con indicatori e parametri sia loro che del canale; ti chiedo la cortesia, se possibile, di dargli un'occhiata e dirmi se c'è qualche possibilità per rendere la strategia realmente operativa, con particolare riguardo allo stop ed eventualmente al profit. Grazie e buon lavoro. (Email di Giuliano della provincia di Milano).

Mi fa piacere che qualcuno si dà da fare prendendo spunto dagli articoli della sezione download per creare qualcosa di personale invece di aspettare qualcosa di già pronto e preconfezionato recuperabile in internet o sui libri di trading. Devo dirti che l'utilizzo del canale di Keltner per fare trading presuppone la creazione di una strategia di tipo trend-following, dal momento che questo strumento, per la natura della sua struttura, "accompagna" il prezzo del titolo nella sua evoluzione utilizzando, come valore di rettifica, la media del range di n giorni moltiplicato per un fattore di correzione fisso che si può stabilire personalmente. E' evidente dunque che un sistema strutturato su tale base tenderà a soffrire nei momenti di scarsa volatilità o di lateralità prolungata, mentre permetterà buoni gain quando il mercato sarà direzionale e il trend avrà buona forza impedendo ai prezzi di rientrare troppo decisamente e creando brevissime o, in alcuni periodi, assenza di correzioni. Siccome però noi non sappiano quando il titolo comincerà a muoversi in modo deciso o se, essendo già in forte trend, continuerà ancora per molto (per prevedere il futuro rivolgersi ai molti "maghi" del trading che potrete trovare in internet ed ai corsi operativi), dovremo trovare qualcosa per implementare la tecnica di base del canale che permetta di limitare i danni quando il movimento del titolo non rientra nei canoni operativi del nostro sistema; solo se troviamo qualcosa di interessante che crei le condizioni di entrata e uscita che non permetta di affidarsi a semplici sensazioni ma ad un metodo meccanico allora potremo operare anche per lunghi periodi di tempo e dunque sfruttare le potenzialità dello strumento in oggetto. Per ora ti mando alcune indicazioni relative agli strumenti che hai utilizzato e la mia idea in merito allo stoploss di tipo finanziario; ti invito a leggere nella sezione download, insieme a tutti quelli che vedranno questo articolo, il documento che sto preparando e che riguarderà appunto una semplice strategia possibile con il canale di Keltner. Comicio ora la stesura e, tempo permettendo, dovrei riuscire a pubblicarlo nel fine settimana o al più tardi lunedì.

 

Unit-linked e index-linked

Questo articolo di poche righe giusto per chiarire la differenza tra i due prodotti, visto le mail arrivate in merito alla risposta data al lettore del sito in merito agli investimenti su una unit- linked appunto in questa sezione. In particolare passiamo alla definizione generale dei due prodotti:

Le polizze united-linked  sono assimilabili ai fondi comuni di investimento per il fatto che a loro volta investono in altri fondi comuni. La nascita del prodotto, quasi sicuramente lungi dall'essere una vera esigenza (o peggio ancora richiesta) del mercato dei risparmiatori, è probabilmente legata invece alla necessità di aggirare un problema che negli ultimi anni ha causato una diminuzione delle entrate commissionali per le banche, cioè la lotta tra gli istituti per diminuire o azzerare in alcuni casi le commissioni di ingresso, di gestione e di performance dei fondi di investimento. Il mercato negli anni scorsi si è fatto una guerra incredibile per ridurre le spese di ingresso dei fondi comuni fino ad azzerarle, riducendo così drasticamente i guadagni dei venditori ed in parte anche quello dell'Istituto a vantaggio dei clienti. Ecco quindi che l'industria finanziaria ha pensato di girare il mercato verso le polizze united-linked sfruttando anche la normativa assicurativa molto meno trasparente di quella finanziaria. Con le polizze united-linked si pagano quasi sempre costi di ingresso (anche del 3-4% o più in molti casi) probabilmente più alti di quelli dei fondi comuni di una volta e sicuramente molto di più di quelli di oggi (non sempre il risparmiatore ne è al corrente), oltre ad avere un sensibile aumento delle commissioni di gestione e di negoziazione rispetto ai fondi comuni tradizionali; tutto questo comporta per il cliente, ma nemmeno in tutti i casi, una pressoché insignificante copertura assicurativa (normalmente di nessuna utilità per il sottoscrittore) in cambio di costi elevatissimi.


Le polizze index-linked sono degli investimenti che permettono di avere un capitale garantito ed il guadagno sotto forma di cedola annuale ricorrente oppure in un unico versamento a scadenza, con rendimento collegato all'andamento di un'indice o di un paniere di indici azionari, oppure ancora hanno garantito una cedola fissa o variabile, spesso annuale, mentre la restituzione dell'ammontare del capitale dipenderà dall'andamento dell'indice della borsa a cui è collegato. Queste formule apparentemente intressanti e (relativamente) intelligenti, in realtà e salvo alcuni rarissimi casi, non rendono quasi mai più di un titolo di stato o una obbligazione assimilabile, con la differenza che con questi ultimi c'è maggior facilità a disinvestire in caso di necessità del denaro prima della scadenza, mentre con le polizze index-linked si è vincolati fino a scadenza altrimenti si subiscono penalità sul capitale (in particolare da considerare il fatto che la scadenza arriva anche a 8-10 anni). Meglio forse guardarsi in giro, semplicemente anche solo valutando una diversificazione in fondi.

Spero di aver chiarito la differenza, in caso contrario basta mandare la solita email di richiesta chiarimenti.

 

"Ciao Marco, ti volevo dire che ho fatto le modifiche che mi hai suggerito sul metodo per l'Eurostoxx, sia ai parametri della media mobile che alla durata temporale delle candele da 15 m. a 60 m.; ho anche cambiato l'oscillatore e in effetti ho notato che a differenza dello stocastico i falsi segnali, utilizzando come filtro il massimo minimo delle due barre set-up che ti ho indicato, sono veramente molto meno numerosi e addirittura sono assenti per lunghi periodi. Anche modificando lo stop loss sulla posizione come mi hai detto ho visto che si riesce a restare più a lungo in posizione favorevole anche se qualche volta lo stop ti costa qualche tick in più (ampiamente vantaggiosa comunque la situazione generale). L'operatività degli ultimi giorni poi è stata particolarmente profittevole [...]. A presto, appena avrò qualche altra idea di base te lo comunicherò per avere altre indicazioni". (mail spedita da Alfio B. di Torino).

Sono contento che i consigli ti siano stati utili; devo dire che in effetti la strategia non è per niente male, anche se, causa poco tempo, non sono riuscito a verificare un periodo di tempo sufficientemente lungo, ma spero lo abbia fatto tu. Sarebbe inoltre da verificare, eventualmente coi dovuti aggiustamenti per la diversa volatilità, anche su altri future o valute oltre all'Eurostoxx che usi tu. Al momento mi limito a pubblicare il grafico solo con le operazioni delle ultime sedute e senza indicare indicatori e parametri utilizzati, in parte perchè me lo hai chiesto ed in parte perchè quando avrò tempo svilupperò e testerò la strategia più seriamente e vedremo cosa ne viene fuori anche sugli altri mercati. Buon trading e grazie per avermi interpellato.

Grafico

 

"Volevo chiederti se conosci il sito www.#############.### che è un sito che offre servizi finanziari vari. Io seguo da molto tempo le sue indicazioni finanziarie gratuite e devo dire che anche se asserisce di essere un grande conoscitore di Gann e dei cicli temporali la cosa non mi convince molto perchè in realtà fa spesso previsioni e a volte ci azzecca e altre no, un pò come chiunque, ma poi lui negli articoli successivi dice sempre che l'aveva previsto anche se in realtà non è vero e non si prende nemmeno la briga di cancellare l'articolo in questione che invece mostra chiaramente che ha sbagliato la previsione; ognuno è libero di fare quello che vuole, è vero basta non seguirlo, ma ritengo che questo serva a confondere il lettore e a portarlo a sottoscrivere in modo poco onesto. Il motivo per cui ho cominciato a seguirlo è che vedevo tutti i giorni scritto sulla homepage che i suoi abbonati guadagnavano sacchi e sacchi di soldi con le sue analisi e allora ho fatto l'iscrizione: totale delusione e anzi ho perso soldi perchè in realtà i suoi articoli erano quasi incomprensibili; lui rispondeva via email che per capire bene dovevo comprare il suo dvd del corso o fare il suo corso. Non mi sembra per niente giusto e voglio segnalarlo per evitare che altri facciano lo stesso errore". (Non pubblico il nome su richiesta del mittente).

Mi dispiace non pubblicare il nome del sito ma non è corretto e soprattutto non voglio fare pubblicità. Ho visionato in lungo e in largo il sito e non c'è scritto nulla  riguardo al fatto che per capire i suoi articoli a pagamento io debba prima fare un corso o acquistare un suo dvd; quindi se i suoi articoli non sono sufficientemente chiari in base al linguaggio corrente (compreso errori grammaticali che possono fuorviare il lettore rischiando di modificare il senso delle frasi o renderlo incomprensibile) anche e soprattutto a livello tecnico-finanziario si ha diritto al rimborso della quota, e non sono permesse scuse come quelle sopra a meno che non sia specificato alla sottoscrizione dell'abbonamento. In merito alla bontà delle analisi invito tutti, prima di considerare l'opportunità di abbonarsi, a leggere attentamente questi articoli e gli altri che pubblica gratuitamente, guardando poi in fondo il grafico allegato per verificarne le analisi (mamma mia spero per lui che sia stato solo un periodaccio perchè se è sempre così le sue previsioni rischiano di essere valide al contrario!!). Poi se volete abbonarvi comunque almeno sapete già qualcosa in merito. Tutto quanto indicato sul grafico non rappresenta un parere personale ma esclusivamente la trasposizione di quanto affermato negli articoli qui sotto, basta leggerli.

30-01-2007 10:34 Speranze di uomini o fatiche di Sisifo? Questi mercati che continuano a salire stan stancando tutti coloro che continuano ad entrare short in prossimità di ogni livello; tra questi i commercials che già da diverso tempo continuano stranamente ad entrare short. Beh anche loro hanno le loro ragioni in quanto i grafici sono vere e proprie creature che han bisogno di riposarsi dopo uno sforzo cospicuo… ricordate Sisifo? E’ un mito greco che racconta della sagacia di un uomo che aveva osato sfidare gli dei e che per tale motivo fu punito con una pena assai gravosa: spingere un masso sulle pendici di un monte senza riuscirvici mai in quanto, giunto in prossimità della vetta, scivolava nuovamente verso pendici, rendendo vano ogni tentativo. Beh, pare che questa storia valga poco sui grafici ed è vero ma vale molto sugli animi degli investitori che continuano a sperar in ribassi/rintracciamenti. Per quanto riguarda la visione tecnica manca ancora poco al punto in cui, secondo le nostre analisi, si dovrebbe verificare il minimo che sosterrà i mercati europei fino alla fine di marzo. Di certo non sarà questo il vero minimo bensì il prossimo (ovvero quello di metà aprile) che dovrebbe valere all’incirca tremila punti di Spmib e che dovrebbe sorreggere i mercati per il minirally estivo. Questo il frutto della nostra analisi ciclica la quale ci fornisce i livelli temporali per il nostro trading. Buon trading a tutti.

14-02-2007 Tori a bordocampo in fase di riscaldamento! Allora… partiamo dal presupposto che questa settimana son previste le scadenze dei contratti di febbraio quindi aspettiamoci pur movimenti di rilievo in vista di questo grande attrattore di capitali. La situazione è questa: il ribasso che stavamo preannunciando da tempo sembra essersi esaurito. In verità un’ulteriore scrollatina prima della ripartenza potremmo ancora aspettarcela ma, dato il supporto creatosi, dato ilò doppio minimo già concretizzatosi, questa possibilità appare alquanto remota ma non del tutto impossibile. Avevamo parlato di lunedì come il termine dei rialzi e… eccoci qui; avevam parlato dei supporti a 42.550 circa e… anche questa ipotesi s’è realizzata; avevam parlato di ulteriori ribassi dopo il minirally di venerdì ed anche quest’ipotesi s’è realizzata, beh, se non son analisi queste? Ora non ci resta altro che prepararci alla prossima salita e a facendo attenzione alle Bear-trap che si proporranno o… che ci proporranno; per quanto il riguarda il rialzo ci sarà chi lo motiverà con il ribasso dei prezzi energetici (petrolio ed affini) c’è chi lo motiverà attraverso gli incoraggianti utili societari statunitensi, e c’è chi dirà (come noi) che è tempo di rialzi in quanto già vediamo i tori che si stan riscaldando in vista dell’ingresso in campo!

27-02-2007 10:43 Grafici: amici degli analisti o nemici degli investitori? Beh, la nostra visione secondo la quale i mercati mondiali si stiano muovendo in direzioni diverse avvalora l’ipotesi di un periodo di assestamento in cui, gli indici che han divorato livelli di giorno in giorno salendo sempre più in alto, vedono ritagliarsi un periodo di stasi, mentre quelli che han visto una lenta ma graduale progressione senza grossi strattoni, macinano qualche altro livello in vista di “metà marzo” che, per tutti o quasi, dovrebbe segnare il massimo di questo primo semestre o quantomeno un massimo rilevante prima del minimo di metà aprile. In un tale scenario i grafici funzionano un po’ come una sorta di cartina stradale che indica il percorso su cui applicare la strategia migliore. Ovvio è che bisogna saper leggere una cartina stradale oppure sarebbe inutile, se non addirittura deleterio, averla in auto in quanto rischieremmo di disorientarci ulteriormente. Tecnicamente, sebbene il massimo segnato su alcuni mercati europei, i nostri indicatori temporali ci indicano la possibilità di un pull-back verso i livelli di supporto creatisi tra la giornata di oggi e quella di domani. Se ciò non dovesse verificarsi, cosa alquanto probabile, allora attendiamo conferme rialziste che possano rappresentare una forte possibilità d’acquisto. Ps: il periodo che intercorre tra quì e la metà del mese di marzo, sarà da monito per quel che accadrà successivamente quindi il nostro consiglio è un’operatività moderata… avremo tempo di divertirci in quanto il nostro consiglio è sempre lo stesso: siam come surfisti e dobbiam aspettare le onde vere, non le bozze!

2-03-2007 10:32Spmib: la punta di un iceberg? Ancora oggi riecheggiano le parole del report di venerdì 23 febbraio “vi consigliamo di attendere se siete rialzisti in quanto darà una parvenza di rialzo nelle prossime ore per poi maturare un forte pull back entro martedì prossimo”… beh, che dire se non che era previsto? Quel che non ci stancheremo mai di dirvi è che la tecnica è importante ma l’aspetto psicologico è essenziale! Perché?
Partendo dal presupposto che i manovratori dei mercati sono sempre i soliti eletti (non più di dieci al mondo) e ribadendo il fatto che la borsa è una grande cesta di capitali dalla quale cesta, per tirar via soldi, bisogna, ovviamente, toglierli a qualcuno, prendendo anche solo per ipotesi ciò… credete che “i manovratori ci regalino soldi? Non si né no! In realtà devono darci la parvenza che ciò accada altrimenti… metteremo i nostri risparmi sotto il mattone e on li daremo a loro! Ecco perché venerdì scorso avevamo già preventivato che il mercato creasse una bulltrap e guarda caso… in 3 giorni son riusciti ad azzerare i rialzi accumulati in 3 mesi ovvero dall’ 1 dicembre. E se pensate che alle spalle di questi ultimi 3 mesi c’erano altri 6 mesi di rialzi?... e alle spalle di questi altri 3 anni di costanti rialzi? Capite cosa vogliam dire quando parliamo di mercati affaticati e stanchi? Più loro s’affaticano nel salire più “crollano” sotto il peso della stanchezza! E’ giusto che vi aggiorniamo sull’incedere dei prossimi giorni prendendo come monito il future italiano.
Il rialzo che nascerà da questo forte pullback sarà altrettanto forte ma… in quanti vi parteciperanno dopo il panico da Orso? Solo chi ha una forte tecnica. Leggerete molti articoli che vi parleranno di grosse occasioni d’acquisto ma… non lasciatevi prendere dall’euforia né dal panico bensì cercate di attendere che il mercato si rilevi anche perchè questo, a nostro avviso, è solo la punta dell’iceberg che dovrebbe iniziare ad emergere dal prossimo minimo previsto attorno al 15 aprile…

Grafico

 

"Ti mando questa mail per chiederti cosa ne pensi del tipo di operatività che intendo adottare, e per la verità uso da pochissimo tempo, su alcuni future intraday come per esempio il dax, l'spmib ed anche eventualmente l'eurostoxx; è basata praticamente sull'uso dell'rsi a 14 e impostando le operazioni di vendita quando l'oscillatore si trova sopra i 70 punti, di acquisto quando è sotto i 30 punti. Siccome si rischia di essere stoppati troppo spesso quando l'rsi sta parecchio tempo sopra o sotto le due bande avrei pensato di attendere che si formi una serie di alcune barre che mostrino da una parte che il mercato effettivamente è in zona di resistenza o supporto e dall'altra mi permettano poi di entrare eventualmente sul break della fascia di prezzi. Mi servirebbe qualche idea anche sull'eventuale profit (o reverse direttamente?) e sul tipo di stoploss da adottare (in allegato ti mando alcuni grafici per meglio far comprendere la mia spiegazione e l'indicazione dello stoploss e del profit che avrei intenzione di adottare in futuro)". (mail inviata da Carini A. della provincia di Trento)

Intanto ti invio un pò di documentazione comprendente grafici vari e indicazioni personali particolareggiate in merito a esempi operativi, stoploss e possibili livelli di profit. L'RSI è certamente uno dei più conosciuti oscillatori e ovviamente anche uno dei più utilizzati, non solo per la sua larga diffusione ma soprattutto perchè in effetti, come anche altri oscillatori quali lo stocastico o il CCI) permette di avere una immediata comprensione visiva delle situazioni idonee ad essere considerate potenziali operazioni di trading; infatti i valori sopra la banda superiore mettono facilmente in allarme per un possibile short e viceversa valori sotto la banda inferiore possono creare i presupposti per posizioni long.  I problemi che si incontrano sono sempre i soliti: prima di tutto la scelta dei parametri (14 come il tradizionale oppure valori inferiori o superiori?) che possono, e in realtà devono, variare spesso anche di molto a seconda del mercato o, per lo stesso mercato, a seconda della compressione temporale; a questo si aggiunge poi che in molti casi situazioni molto simili tra loro hanno effetti diversi sull'oscillatore a causa della diversa volatilità del mercato in un dato momento. Parere personale è che insieme all'RSI venga utilizzato anche un altro strumento o, come dici tu, un pattern grafico in grado di fare da filtro: sui grafici che ti invio vedi l'utilizzo combinato con lo stocastico e su due differenti parametri, l'uso singolo ma con l'aggiunta dei triangoli sulle figure di prezzo, la conferma di tenuta o di break dei pivot intraday ed infine con lo swingchart per determinare il trend di fondo. Stop e profit secondo me, essendo agli inizi, dovrebbero essere legati soprattutto alle tue intenzioni e possibilità, nel senso che è meglio stabilire per qualche mese una perdita massima finanziaria da sopportare per operazione e per periodo (es. al mese o alla settimana). Per altre richieste sono qui. Qui sotto uno dei grafici inviati.

Grafico

 

"Spett.le Staff di Dimensionetrading vorrei avere qualche indicazione in merito al futuro (2008) del mercato azionario in particolare il nostro, in quanto poco prima della metà di dicembre nell'ufficio titoli della mia banca, dopo i cali estivi e la ripresa autunnale, mi è stato caldamente consigliato di mettere buona parte dei miei risparmi (75% circa) in azionario, parte in fondi azionari (20% totale in parti uguali Italia, Germania, Francia e America), parte in una polizza (45%) ed inoltre una parte (10%) in quattro titoli: Eni, Telecom, Fiat e Generali. Devo dire che se il buongiorno si vede dal mattino le cose non promettono bene visto i mercati nelle ultime settimane da quando ho acquistato io! E' possibile che abbia esagerato mettendo una parte consistente del mio patrimonio in azionario, anche se, come mi è stato detto, devo vedere eventuali risultati a lungo termine?. Grazie per la risposta". (mail spedita da Carlo di ?)

Due cose prima di rispondere: la prima è che io lavoro da solo e quindi non esiste al momento alcuno staff del sito, la seconda invece per chiederVi cortesemente di mettere anche la città o il paese da cui scrivete, giusto per non pubblicare messaggi quasi anonimi. Passando al quesito mi dispiace non poterti rispondere in merito al futuro e credo che nessuno lo possa fare; prevedere cosa faranno i mercati azionari a lungo termine è molto più difficile che farlo per i prossimi giorni, quindi se segui il sito è probabile che tu possa capirci qualcosa leggendo i commenti giornalieri e l'operatività indicata, ma sapere oggi dove saremo fra un anno credo sia impossibile e credo anche che se qualcuno te lo dovesse vendere come certezza o mente o è pazzo. Questo non vuol dire che sicuramente nessuno a questo mondo possa predire il futuro, ma di questi tempi una cosa del genere non sarebbe certo a buon mercato!. Per questo motivo ti invito a seguire il sito nei suoi servizi gratuiti usando la password che ti invio e seguendo le varie rubriche. Riguardo alla diversificazione del tuo portafoglio non credo che il problema sia quanto investire percentualmente in azionario ma piuttosto quanto sei disposto a rischiare dei tuoi risparmi, anche in funzione della tua capacità appunto di risparmio futura (non so quanti anni hai e quindi parlo in generale); l'unica cosa esagerata mi sembra quel 45% in una polizza (quasi sicuramente una linked se mi parli di azionario) che nel 90/95% dei casi serve molto alla banca (commissioni) e poco al cliente; se poi del restante 25% del tuo patrimonio buona parte è in un altro prodotto della banca...! Altro non saprei cosa dirti se non di tornare in banca dalla persona che ti ha venduto i prodotti se hai dei dubbi, e fargli un paio di domande:

- quando è iniziata la tua esperienza sui mercati finanziari? Ed in base a questo quanto prevedi che salgano le borse interessate dai miei investimenti in futuro anno per anno mediamente?

- mi indichi cortesemente il rapporto rischi-benefici della polizza sottoscritta ed anche precisamente i costi fissi e variabili a cui vado incontro, prima di consegnarmi il prospetto del prodotto?

Se le sue risposte saranno soddisfacenti per te e troverai corrispondenza su quanto riportato sul prospetto che ti verrà consegnato allora decidi in tutta tranquillità, in caso contrario prendi tempo fino a che un fattore determinante ti abbia convinto di quale sia la cosa migliore da fare.

 

"Vorrei sottoporti un metodo molto semplice che ho provato a verificare in termini di studio su alcuni indici mondiali e basato essenzialmente su due medie mobili, cioè la media esponenziale a 50 periodi e la media sempre esponenziale a 100 periodi; il grafico di riferimento è quello settimanale e in sostanza il sistema prevede l'acquisto in caso di incrocio delle due medie mobili, mentre l'incrocio al ribasso semplicemente fa uscire dalla posizione e fa restare flat. Il numero di operazioni è limitato però si nota che mediamente il rendimento annuo che si può ottenere semplicemente investendo sull'indice è intorno al 7%, quindi tutto sommato per chi non ha eccessive aspettative e vuole investire in modo tranquillo i propri risparmi credo possa andare bene. Sarei grato se potessi dare un'occhiata ed eventualmente indicarmi modifiche o variazioni, sempre però restando su un metodo di assoluta tranquillità. Grazie per l'attenzione". (Mail spedita da Alessio di Rezzato - BS -)

Il sistema dell'incrocio tra medie mobili è uno dei più discussi e sempre attuale, probabilmente perchè è uno dei pochi metodi che propone una base di lavoro utilizzabile su tutti i mercati finanziari e su tutti i time-frame e compressioni temporali, proponendo inoltre una grande varietà di tipologie di medie mobili ed un impressionante numero di combinazioni possibili. Certamente nel lungo periodo riesce spesso a definire il trend mentre lo stesso si mantiene forte e solido, anche se l'investitore deve essere disposto ad entrare ed uscire dalle posizioni rinunciando sempre ad una buona fetta di rialzo/ribasso che normalmente avviene prima del suddetto incrocio, essendo le medie mobili un indicatore di trend tanto interessante quanto obbligatoriamente in ritardo rispetto ai prezzi. In allegato un grafico per rendere l'idea del metodo e della sua semplicità; ti invio via mail i risultati decennali su alcuni indici principali e qualche indicazioni in merito ad eventuali indicatori che potresti usare insieme al sistema per cercare quantomeno di anticipare le prese di profitto.

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"Ho deciso qualche mese fa di fare trading su più mercati (spmib e dax future, eurostoxx ed anche su qualche titolo) e vorrei avere un tuo parere su un metodo che utilizzo da pochissimo sul nostro derivato intraday con grafico a 5 minuti. In pratica l'operatività si basa su una media mobile (esponenziale preferibilmente) a 30 periodi (che ritengo, dopo molte prove, essere più idonea rispetto ad altre per l'spmib intraday) ed inoltre sull'oscillatore william's %R. Devo dire che la percentuale di operazioni che vanno a buon fine è interessante ed in alcune sedute è anche superiore all'80/85% del totale, mentre le maggiori difficoltà le riscontro quando devo mettere uno stop (non volendo aspettare il reverse che in alcuni casi potrebbe costare molto, anzi troppo) ed anche quando devo decidere se chiudere un profit oppure tenere la posizione. Cosa mi consigli in proposito? "(Mail spedita da Nicola di Siena)

Direi che in effetti questo è il problema principale di ogni trader, in quanto in genere l'entrata in posizione è semplice, basta affidarsi ad un indicatore o oscillatore qualsiasi tra i più famosi oppure identificare un pattern di prezzo; direi che in merito allo stop loss le possibilità sono l'identificazione di un pattern appunto abbastanza ricorrente e che permetta di riconoscere, nel momento successivo alla sua formazione ed almeno nel 50/60% dei casi, le condizioni di probabile fine trend, come per esempio una o più configurazioni delle candele giapponesi. In tal caso, pur essendo in posizione rispettando la direzione del trend principale, questo campanello di allarme ci indica che esiste la possibilità di inversione e/o stallo del mercato e questo deve indurre a chiudere l'operazione. La seconda possibilità, tralasciando l'opportunità del reverse che come hai detto tu è troppo rischioso, è invece quella dello stop finanziario, attuabile con l'identificazione di una somma massima (o nr di punti massimo) che si è disposti a perdere. Entrambe le possibilità possono essere utilizzate per uscire dal trade anche quando si è in utile per prendere profitto prima dell'attuazione dello stoploss o stopprofit, stabilendo dunque nel secondo caso la cifra massima che si intende ottenere da quella operazione (o in generale per tutte le operazioni). Un altro metodo per uscire in guadagno, in particolare, potrebbe essere l'utilizzo delle divergenze tra oscillatore e prezzi, oppure un trailing stop semplice sui livelli del mercato. Di seguito ti allego il grafico che ho stampato usando le tue indicazioni, con all'interno il commentino di spiegazione. A presto e grazie per l'articolo.

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